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Autore: andromeda89    29/01/2006    1 recensioni
Ciao atutti, questa é la mia prima fic, spero tanto che vi piaccia e che recensiate in molti, buona lettura!!!...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Codaliscia bussò piano alla porta e aspettarono una risposta.
Non ottennero risposta, ma un grido di aiuto inondò il corridoio…

Fine cap.

Salve! Ci terrei molto ad informarvi che la mia fic non durerà più di 35 capitoli, quindi questo è il penultimo capitolo, spero che vi piaccia la fine che le ho dato, o se no, inventatene una voi, migliore magari. Comunque spero che vi siate divertiti a leggere come io mi sono divertita a scriverla! Ciao e un bacio a tutti!!!!

Codaliscia sfondò la porta con un calcio ben assestato e la porta cadde sul pavimento della stanza con un tonfo sonoro.
I tre corsero all’interno della stanza e si guardarono in giro con preoccupazione e curiosità.
Lord Voldemort era steso a terra e mostrava una grossa ferita al petto, che si era sporcato di sangue, rosso come il fuoco.
Draco vide che non era solo, dall’altra parte della stanza c’era Harry Potter, ansante e con un braccio rotto che penzolava al suo fianco sinistro. Draco corse subito da lui, mentre Peter Minus e suo padre si apprestavano a soccorrere il Signore Oscuro.
Draco fu stupito di vedere Lucius andare a soccorrere il suo peggior nemico e si sentì profondamente tradito e preso in giro.
Si passò il braccio sano di Harry sul collo, per aiutarlo a stare in piedi e gli chiese:- Cosa è successo? Dove sono Hermione e gli altri?-
Lui tossì sonoramente e rispose con voce roca- Sono…sono andati a prendere Hermione, sta partorendo, devi andare da loro, sono in…fondo al corridoio- ansimò e tossì di nuovo e svenne.
Draco lo adagiò a terra e guardò il gruppo dall’altra parte della stanza.
Lucius lo stava fissando con un misto di odio e scherno mentre aiutava Codaliscia a soccorrere il Signore Oscuro. Draco uscì di corsa dalla stanza e, facendo attenzione a non farsi vedere da Caplin, svoltò a sinistra dove lo attendeva un lungo corridoio buio e in fondo ad esso c’era una porta socchiusa da cui proveniva una piccola luce e delle grida di dolore.
Corse verso la porta e, con una spallata, la spalancò, quello che gli si presentò davanti lo inorridì.
Alla sua sinistra, per terra, c’erano distesi una decina di cadaveri immantellati, al centro c’era un grande letto matrimoniale con intorno tre persone indaffarate.
Entrò nella camera, dentro si respirava a malapena talmente faceva caldo, e guardò le tre persone intorno al letto.
La prima era Lily, i bei capelli neri erano sporchi di terra e il mantello di sangue. Poi c’era Luce e la terza era una donna che Draco non aveva mai visto in vita sua. Finalmente Draco si concentrò sulla quarta figura semiseduta sul letto. Hermione.
Lui, con due grandi falcate, la raggiunse, l’abbracciò con vigore e le baciò la fronte imperlata di sudore. La sua Hermione urlava di dolore e ansimava in modo spaventoso, come se avesse l’asma.
-Spingi, figliola! Spingi!- gridò la donna sconosciuto, che Draco immaginò essere una levatrice, che aveva infilato le mani sotto le lenzuola insanguinate, in mezzo alle gambe di Hermione.
-Per l’amor del cielo, spingi! Chi ha detto che è facile partorire??!!- la incoraggiò nuovamente la levatrice.
Draco strinse forte la mano di Hermione nelle sue e guardò Luce: delle ciocche di capelli biondi erano sfuggiti alla sua lunga treccia e le ricadevano davanti agli occhi in modo scomposto, i bei occhi grigi erano freddi e senza vita, ma anche un po’ preoccupati, lo guardavano inespressivi e Draco si accorse che, in quel momento, non c’era una persona più angosciata di lei.
Un rumore di passi risuonò nel corridoio e Luce e Draco si voltarono di scatto a vedere cosa stesse succedendo, la soglia era ancora vuota ma presto sarebbero irrotti nella stanza dei Mangiamorte.
-Ci penso io- disse Luce fondandosi fuori dalla stanza con la bacchetta sguainata e con uno sguardo feroce.
Allora Draco fu penetrato da una forte indecisione, cosa doveva fare? Doveva andare a dare una mano a sua figlia o rimanere lì e aiutare Hermione a partorire? Si rese conto, però, che in quel momento Hermione aveva la precedenza, aveva bisogno di lui e non si sarebbe mai negato a lei. Così le strinse ancora più forte la mano e la incoraggiò a spingere.

Un paio di minuti più tardi, tra le urla di dolore di Hermione, si aggiunse anche il pianto straziato di un neonato.
Hermione, con un sospiro di sollievo, svenne. Mentre la levatrice, una donna corpulenta, tirava fuori da sotto le lenzuola sporche di sangue, una piccolo esserino avvolto da un’aura bianca e luminosa.
Draco diede un bacio sulla guancia a Hermione e uscì di corsa dalla stanza per vedere come se la cavava sua figlia, quella grande e adulta.
Il rumore della battaglia riecheggiava nella vecchia casa di Tom Riddle, incantesimi, controincantesimi, maledizioni senza perdono e scudi di magia protettivi, venivano urlati a squarciagola dal salotto.
Draco scese a tre a tre le scale che lo avrebbero portato al luogo della battaglia mortale e appena scese l’ultimo gradino, una maledirne senza perdono lo sfiorò all’orecchio destro. Vide che Luce combatteva a mani nude, senza timore, i Mangiamorte, la sua bacchetta giaceva spezzata n due ai suoi piedi e la sua proprietaria lanciava incantesimi con semplici gesti delle mani e si difendeva con scudi magici invisibili. Draco trovava incredibile le sue abilità magiche, era veramente potente.
Draco tirò fuori la bacchetta dalla tasca dei jeans babbani e cominciò pure lui a scagliare incantesimi su qualunque cosa si muovesse e avesse addosso un mantello nero.
All’incirca dieci minuti dopo, Draco era riuscito ad uccidere 9 Mangiamorte, ma per quanto lui si sforzasse, appena uno moriva ne sbucava un altro dal nulla, pronto ad ucciderlo senza pietà. Ormai non ce la faceva più a lanciare incantesimi, gli si era intorpidita la lingua.
All’improvviso si ritrovò schiena contro schiena con Luce e un gruppo di venti Mangiamorte li circondavano minacciosi.
Luce lo guardò e fece un sorriso maligno, made in Malfoy e gli disse:- Sono stanca di questa storia- gli fece l’occhiolino- Al tre ci trasformiamo- Draco sorrise e annuì- Uno…due…tre!!!- Draco chiuse gli occhi, liberò la mente e si concentrò solo sull’animale che voleva diventare. Sentì aumentare di peso, il suo naso e le sue orecchie accuistarono potenza olfattiva e uditiva, i suoi occhi diventavano più piccoli e più incavati. Sentì le sue gambe trasformarsi in zampe e le sue unghie crescere e affilarsi, le sue braccia di trasformarono, anche loro, in zampe e si dovette a gattoni perché non riusciva più a stare in equilibrio. Quando aprì gli occhi vedi che i Mangiamorte erano terrorizzati. Compiaciuto voltò a testa alla sua destra e si rese conto che i loro nemici non erano terrorizzati a causa sua, ma a causa di Luce. Sua figlia si era trasformata in un maestoso drago bianco e ora sbuffava nuvole di fumo dalle narici.
Lei ringhiò al Mangiamorte più avanti degli altri e quello, dopo essere impallidito come la neve, cadde a terra svenuto. A Draco venne l’impulso di ridere.
Luce con un colpo di coda spazzò via tre mangiamorte dietro di lei che caddero a terra tramortiti.
Draco si avventò contro il nemico più vicino a lui e gli azzannò il collo, l’uomo, schiacciato dal suo peso, si dimenò finché poté, poi smise di respirare. Draco lo lasciò stare e si avventò su altri due Mangiamorte che urlavano di dolore sotto le sue zampate mortali, i sui artigli si intrisero di sangue, ma Draco non se ne preoccupò e si scagliò contro un altro uomo.

Quando Lily e Ron raggiunsero il campo di battaglia in salotto videro un massacro. Decine e decine di Mangiamorte erano distese a terra in fin di vita o morte da un pezzo, un drago bianco sputava fuoco su delle carcasse incappucciate che cercavano invano di attaccarlo con incantesimi senza perdono o schiantesimi. Una tigre bianca come la neve ansimava a terra e ruggiva contro chiunque provasse solo ad avvicinarsi.
Ron corse subito a combattere gli ultimi Mangiamorte rimasti in piedi, cercando, naturalmente, di evitare le fiammate del drago.
Lily invece corse a dare una mano a Draco, che sembrava gravemente ferito al ventre.
-Draco ritrasformati! Draco! Mi senti?- disse la ragazza inginocchiandosi davanti a lui e cercando di capovolgerlo per esaminare meglio la ferita- Draco! Ti prego!- Lily fece una fatica mortale a girare l’animale e vide che aveva un grosso pezzo di vetro incastonato nella carne del ventre.
Lily lo tolse con delicatezza e con un incantesimo cercò di guarire la ferita meglio possibile. Sotto ai suoi occhi l’animale diventò un essere umano, nudo e senza forze. La mora s tolse il mantello bianco e glielo gettò addosso, poi, con velocità sorprendente si tuffò nella mischia mortale.

Quando Draco si svegliò, non era più nel covo di Voldemort, ma all’ospedale San Mungo in un bel letto caldo e pulito.
Si voltò alla sua sinistra e vide Luce che riposava beatamente su un letto lì vicino, Ron era seduto su una poltrona e leggeva la Gazzetta del Profeta, in prima pagina si leggeva a chiare lettere “Il Signore Oscuro è stato sconfitto oggi da Harry Potter!”. Draco attirò l’attenzione del rosso con uno sbuffo e il ragazzo abbassò il giornale per guardarlo meglio.
-Ben svegliato!- gli disse con un sorriso smagliante, Draco notò che aveva un orrendo taglio alla guancia destra- Come ti senti?- gli domandò.
-Meglio di prima, che è successo?- chiese Draco tirandosi a sedere.
-Beh! in poche parole…abbiamo vinto!- esultò l’altro sorridendo.
-Ma come è andata, perché non mi ricordo niente?- ridomandò Draco, scostò un po’ le lenzuola bianche e vide che aveva una fasciatura al ventre, che, tra l’altro, gli faceva male cane.
-Tu e Luce vi siete trasfigurati in animali, Luce in un drago e tu in una tigre…- iniziò Ron prendendo una tazza fumante di cioccolata dal tavolo e portandosela alle labbra- Avete combattuto come due vere furie cieche e alla fine tu sei rimasto ferito al ventre da un coccio rotto di una finestra del salotto- bevve un sorso e rimise la tazza al suo posto- Non sei più riuscito a combattere e, quando siamo accorsi io e Lily, eri gia svenuto. Lily ti guarito frettolosamente con un incantesimo ed è venuta a darci una mano-
Draco si voltò a guardare Luce e chiese:- Ma lei sta bene?-
-Oh! Si! Una meraviglia!- rispose Ron sorridendo felice- Lei è rimasta in piedi fino a che non abbiamo fermato l’ultimo Mangiamorte, poi è tornata umana ed è svenuta- raccontò.
-E poi?- chiese curioso Draco.
-Beh! poi è arrivata la cavalleria, son arrivati Silente, la McGranitt, Piton, il Ministro della Magia e tutti gli altri dell’Ordine della Fenice, hanno arrestato tutti i Mangiamorte sopravvissuti, quelli morti erano più della metà, hanno portato tutti ad Azkaban, non so cosa faranno di loro- raccontò il rosso-
-E mio padre?- domandò preoccupato.
-Oh! Malfoy è morto, mi dispiace Draco, ma poco dopo che siamo arrivati noi, Lucius è comparso dal nulla con Codaliscia, ha colpito Lily con un Silencio, in modo che non potesse più dire incantesimi e Codaliscia mi ha quasi ucciso con un incantesimo senza perdono. Hanno fatto arrabbiare di brutto Luce, che, con una codata, gli a colpiti in pieno petto, sono morti entrambi sul colpo-
-Povera Luce, deve essere stato molto doloroso per lei, colpire così suo nonno, lei gli voleva bene e aveva fiducia in lui- disse Draco guardandola con sguardo triste e dispiaciuto.
-Gia! Ho visto che piangeva mentre lo colpiva, deve essere stato davvero orribile per lei- concordò Ron.
-E gli altri come stanno?- cambiò discorso Draco, non voleva pensare al tradimento di suo padre.
-Lily non è stava ferita, è rimasta qui fino a poco fa, è andata a prendere da mangiare. Harry aveva un braccio spezzato e glielo hanno riparato senza problemi, è nella stanza qui affianco. Hermione e la piccola Luce stanno alla grande e adesso sono al reparto maternità, voleva venire a vederti, ma i Medimaghi gliel’hanno proibito, dicono che sia ancora troppo debole- spiegò Ron, afferrò la sua tazza e bevve due lungi sorsi si cioccolata.
-Tu stai bene?- gli chiese finalmente Draco, non riusciva ancora a credere di interessarsi alla salute di Ronald Weasley, quello che lui chiamava Lenticchia.
-Oh! Malfoy, ti prego, lo so che lo fai solo per essere in un certo modo gentile, ma risparmiami la tua solidarietà. Noi due non saremo mai amici veri- disse l’altro.
Draco scoprì che aveva pienamente ragione- Gia!- ammise.
-Comunque sto bene- sorrise e appoggiò la tazza sul tavolo.
La porta si aprì lentamente e una ragazza dai capelli neri come la pece entrò con un vassoio pieno di roba da mangiare in mano.
-Oh! Draco!- disse appena lo vide sveglio, lasciò il vassoio sul tavolo e corse ad abbracciarlo, lui contraccambiò il gesto e le accarezzò i capelli lisci.
-Come stai?- chiese lei staccandosi gentilmente da lui e guardandolo preoccupata, ma sempre sorridendo.
-Bene! E tu? Mi ha detto Ron che sei stata tu a salvarmi- disse Draco anche lui con un bel sorriso sul volto graffiato leggermente.
-Sto alla grande- sorrise lei, andò a prendergli una brioche e gliela porse.
Lui la prese, affamato e l’azzannò con vigore, la marmellata di zucca all’interno del dolce gli si sciolse sulla lingua, facendogli venire voglia di mangiarsi un bue intero, basta che abbia l’interno riempito di marmellata.
-Sei affamato!- disse una voce divertita alla sua sinistra. Si voltò con la brioche penzolante dalla bocca e vide che Luce si era svegliata.
Lily corse subito ad abbracciarla e notò con piacere che anche lei contraccambiava il gesto con affetto.
Ron si alzò dalla poltrona e andò a darle la mano, le la strinse con vigore e gli sorrise.
-Ciao papà!- disse la ragazza con voce calma e tranquilla, lui fece un cenno col capo, visto che aveva la bocca piena che gli impediva di parlare.
-Ragazzi, potreste uscire per un momento? Vorrei parlare un attimo con Draco- disse Luce rivolta al rosso e alla mora, che, con un assenso del capo, si dileguarono.
-Mi hai disubbidito- disse appena la porta si fu chiusa.
-Scusa- disse semplicemente Draco inghiottendo l’ultimo pezzo di brioche.
-Scusa? Stavi per farti ammazzare!- urlò lei arrabbiata.
-Avevate bisogno del mio aiuto- ribatté Draco, anche lui cominciava ad alterarsi.
-Non importa di cosa avevamo bisogno, tu mi avevi promesso che saresti rimasto a casa-
-Eravamo in un ospedale e a quel punto io non potevo più tenere alla mia promessa e poi tu hai detto che potevo fare quello che volevo!- disse Draco.
-Non cercare scuse dove non ce ne sono!- gridò lei, si alzò dal letto e cominciò a fare avanti e indietro per la stanza Ho avuto paura per te, papà, tu non mi hai voluto ascoltare e stavi per morire- disse poi con calma.
-Ma io non sono morto, sono vivo e vegeto e non puoi dirmi che non sono stato utile- ribatté Draco.
-Si. Devo ammettere che sei stato di grande aiuto, ma…- si bloccò e sospirò arresa- Lasciamo stare, dovremmo essere felici!- disse infine e andò ad abbracciarlo, Draco la strinse forte, per quanto le sue forze gli permettevano e le disse:- Ti voglio bene, figlia mia-
-Anch’io papà- e gli baciò la testa bionda.

Il giorno dopo furono tutti dimessi, Hermione, con il permesso dei suoi genitori, si trasferì a Malfoy Manor con la piccola Luce tra le braccia, Harry era andato ad abitare a Grimmauld Place, Ron era tornato alla Tana.
Ed era giunto il fatidico giorno della partenza di Lily e Luce.
Erano tutti riuniti in giardino davanti alla casa di Draco e si stavano salutando.
-Mi raccomando Ron, non chiedere a Luna di sposarti dopo che rimarrà incinta o se no penserà che tu la voglia sposare solo perché aspetta un bambino- stava dicendo Lily. Luce pestò un piede- Smettila di rivelare il futuro alla gente- disse scocciata alla sorella, tutti risero, ma poi lei si rivolse a Ron- Comunque a ragione- sussurrò e andò a salutare Harry.
-Come faremo con la nascita di Lily?- le chiese Harry sottovoce, mentre l’abbracciava.
- Non ti devi preoccupare per questo, ho predisposto tutto io con Silente, non c’è niente di cui preoccuparsi- disse lei e lo baciò sulla guancia- Ci vediamo nel futuro- sorrise lui.
Draco guardò sua figlia avvicinarsi a lui e abbracciarlo con trasporto-Ti voglio un mondo di bene papà, prenditi cura di me e della mamma e non costringermi mai a mangiare la verdura, se non vuoi cambiare servizio di piatti ogni settimana- Draco rise di gusto.
-Non ti preoccupare, anch’io odio la verdura, semmai questo lo devi di a tua madre-
-Oh! Lo scoprirà lei da sola- fece un ghigno malefico e andò ad abbracciare la mamma e se stessa.
Draco provò uno strano senso di vuoto quando le vide sparire per sempre con uno sbuffo assordante.
Hermione al suo fianco piangeva senza freni e stringeva stretta a se la piccola Luce, che cominciava a piangere per la fame.
Non avrebbe mai dimenticato quelle due ragazze venute dal futuro per un utile motivo di disaccordo, ma che aveva creato un pasticcio dopo l’altro che però si erano rivelati pasticci che avevano migliorato la vita di tutti, specialmente la sua.
E sua figlia era l’angelo che lo aveva salvato da una vita senza amore…

Fine cap.
Eih! Non è mica finita! Non volete scoprire perché Luce è così forte? Non volete scoprire come nascerà Lily? E non volete scoprire che fine hanno fatto Blaise, Ginny, Ron, Harry e Hermione? Beh! se volete saperlo, aspettate il prossimo che verrà postato fra meno di una settimana.
Un bacio a tutti da andromeda89!!

  
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