Codaliscia bussò piano alla porta e aspettarono una risposta.
Non ottennero risposta, ma un grido di aiuto inondò il
corridoio…
Fine cap.
Salve! Ci terrei
molto ad informarvi che la mia fic non durerà più di
35 capitoli, quindi questo è il penultimo capitolo, spero che vi piaccia la
fine che le ho dato, o se no, inventatene una voi,
migliore magari. Comunque spero che vi siate divertiti
a leggere come io mi sono divertita a scriverla! Ciao e un bacio a tutti!!!!
Codaliscia sfondò la porta con un calcio ben assestato e la porta cadde
sul pavimento della stanza con un tonfo sonoro.
I tre corsero all’interno della stanza e si guardarono in giro con
preoccupazione e curiosità.
Lord Voldemort era steso a terra e mostrava una grossa ferita al petto, che si
era sporcato di sangue, rosso come il fuoco.
Draco vide che non era solo, dall’altra parte della stanza c’era Harry Potter,
ansante e con un braccio rotto che penzolava al suo fianco sinistro. Draco
corse subito da lui, mentre Peter Minus e suo padre si apprestavano
a soccorrere il Signore Oscuro.
Draco fu stupito di vedere Lucius andare a soccorrere il suo peggior nemico e
si sentì profondamente tradito e preso in giro.
Si passò il braccio sano di Harry sul collo, per aiutarlo a stare in piedi e
gli chiese:- Cosa è successo? Dove
sono Hermione e gli altri?-
Lui tossì sonoramente e rispose con voce roca- Sono…sono andati a prendere
Hermione, sta partorendo, devi andare da loro, sono in…fondo al corridoio-
ansimò e tossì di nuovo e svenne.
Draco lo adagiò a terra e guardò il gruppo dall’altra parte della stanza.
Lucius lo stava fissando con un misto di odio e
scherno mentre aiutava Codaliscia a soccorrere il Signore Oscuro. Draco uscì di corsa dalla stanza e, facendo attenzione a non farsi
vedere da Caplin, svoltò a sinistra dove lo attendeva un lungo corridoio buio e
in fondo ad esso c’era una porta socchiusa da cui proveniva una piccola luce e
delle grida di dolore.
Corse verso la porta e, con una spallata, la spalancò, quello che gli si
presentò davanti lo inorridì.
Alla sua sinistra, per terra, c’erano distesi una decina di cadaveri
immantellati, al centro c’era un grande letto
matrimoniale con intorno tre persone indaffarate.
Entrò nella camera, dentro si respirava a malapena talmente faceva caldo, e
guardò le tre persone intorno al letto.
La prima era Lily, i bei capelli neri erano sporchi di terra e il mantello di
sangue. Poi c’era Luce e la terza era una donna che Draco non aveva mai visto
in vita sua. Finalmente Draco si concentrò sulla quarta figura semiseduta sul
letto. Hermione.
Lui, con due grandi falcate, la raggiunse, l’abbracciò con vigore e le baciò la
fronte imperlata di sudore. La sua Hermione urlava di dolore e ansimava in modo
spaventoso, come se avesse l’asma.
-Spingi, figliola! Spingi!- gridò
la donna sconosciuto, che Draco immaginò essere una levatrice, che aveva
infilato le mani sotto le lenzuola insanguinate, in mezzo alle gambe di
Hermione.
-Per l’amor del cielo, spingi! Chi ha detto che è
facile partorire??!!- la incoraggiò nuovamente la levatrice.
Draco strinse forte la mano di Hermione nelle sue e guardò Luce: delle ciocche
di capelli biondi erano sfuggiti alla sua lunga treccia e le ricadevano davanti
agli occhi in modo scomposto, i bei occhi grigi erano
freddi e senza vita, ma anche un po’ preoccupati, lo guardavano inespressivi e
Draco si accorse che, in quel momento, non c’era una persona più angosciata di
lei.
Un rumore di passi risuonò nel corridoio e Luce e Draco si voltarono di scatto
a vedere cosa stesse succedendo, la soglia era ancora
vuota ma presto sarebbero irrotti nella stanza dei Mangiamorte.
-Ci penso io- disse Luce fondandosi fuori dalla stanza con la bacchetta
sguainata e con uno sguardo feroce.
Allora Draco fu penetrato da una forte indecisione, cosa doveva fare? Doveva
andare a dare una mano a sua figlia o rimanere lì e aiutare Hermione a
partorire? Si rese conto, però, che in quel momento Hermione aveva la
precedenza, aveva bisogno di lui e non si sarebbe mai negato
a lei. Così le strinse ancora più forte la mano e la incoraggiò a spingere.
Un paio di minuti più tardi, tra le urla di dolore di
Hermione, si aggiunse anche il pianto straziato di un neonato.
Hermione, con un sospiro di sollievo, svenne. Mentre
la levatrice, una donna corpulenta, tirava fuori da
sotto le lenzuola sporche di sangue, una piccolo esserino avvolto da un’aura
bianca e luminosa.
Draco diede un bacio sulla guancia a Hermione e uscì di
corsa dalla stanza per vedere come se la cavava sua figlia, quella grande e
adulta.
Il rumore della battaglia riecheggiava nella vecchia casa di Tom Riddle,
incantesimi, controincantesimi, maledizioni senza perdono e scudi di magia
protettivi, venivano urlati a squarciagola dal
salotto.
Draco scese a tre a tre le scale che lo avrebbero portato al luogo della
battaglia mortale e appena scese l’ultimo gradino, una maledirne senza perdono
lo sfiorò all’orecchio destro. Vide che Luce combatteva a mani nude, senza
timore, i Mangiamorte, la sua bacchetta giaceva spezzata n due ai suoi piedi e
la sua proprietaria lanciava incantesimi con semplici
gesti delle mani e si difendeva con scudi magici invisibili. Draco trovava incredibile le sue abilità magiche, era veramente
potente.
Draco tirò fuori la bacchetta dalla tasca dei jeans
babbani e cominciò pure lui a scagliare incantesimi su qualunque cosa si
muovesse e avesse addosso un mantello nero.
All’incirca dieci minuti dopo, Draco era riuscito ad
uccidere 9 Mangiamorte, ma per quanto lui si sforzasse, appena uno moriva ne
sbucava un altro dal nulla, pronto ad ucciderlo senza pietà. Ormai non ce la faceva più a lanciare incantesimi, gli si era intorpidita la
lingua.
All’improvviso si ritrovò schiena contro schiena con Luce e un gruppo di venti
Mangiamorte li circondavano minacciosi.
Luce lo guardò e fece un sorriso maligno, made in Malfoy e gli disse:- Sono stanca di questa storia- gli fece l’occhiolino- Al
tre ci trasformiamo- Draco sorrise e annuì- Uno…due…tre!!!- Draco chiuse gli
occhi, liberò la mente e si concentrò solo sull’animale che voleva diventare. Sentì aumentare di peso, il suo naso e le sue orecchie accuistarono
potenza olfattiva e uditiva, i suoi occhi diventavano più piccoli e più
incavati. Sentì le sue gambe trasformarsi in zampe e le sue unghie crescere e
affilarsi, le sue braccia di trasformarono, anche
loro, in zampe e si dovette a gattoni perché non riusciva più a stare in
equilibrio. Quando aprì gli occhi vedi che i
Mangiamorte erano terrorizzati. Compiaciuto voltò a testa alla sua destra e si
rese conto che i loro nemici non erano terrorizzati a causa sua, ma a causa di Luce. Sua figlia si era trasformata in un maestoso
drago bianco e ora sbuffava nuvole di fumo dalle narici.
Lei ringhiò al Mangiamorte più avanti degli altri e quello, dopo essere
impallidito come la neve, cadde a terra svenuto. A
Draco venne l’impulso di ridere.
Luce con un colpo di coda spazzò via tre mangiamorte dietro di lei che caddero a terra tramortiti.
Draco si avventò contro il nemico più vicino a lui e gli
azzannò il collo, l’uomo, schiacciato dal suo peso, si dimenò finché
poté, poi smise di respirare. Draco lo lasciò stare e si avventò su altri due
Mangiamorte che urlavano di dolore sotto le sue zampate mortali, i sui artigli si intrisero di sangue, ma Draco non se ne
preoccupò e si scagliò contro un altro uomo.
Quando Lily e Ron raggiunsero il campo di
battaglia in salotto videro un massacro. Decine e decine
di Mangiamorte erano distese a terra in fin di vita o morte da un pezzo, un
drago bianco sputava fuoco su delle carcasse incappucciate che cercavano invano
di attaccarlo con incantesimi senza perdono o schiantesimi. Una tigre bianca come la neve ansimava a terra e ruggiva contro
chiunque provasse solo ad avvicinarsi.
Ron corse subito a combattere gli ultimi Mangiamorte rimasti in piedi,
cercando, naturalmente, di evitare le fiammate del drago.
Lily invece corse a dare una mano a Draco, che sembrava gravemente ferito al
ventre.
-Draco ritrasformati! Draco! Mi senti?- disse la
ragazza inginocchiandosi davanti a lui e cercando di capovolgerlo per esaminare
meglio la ferita- Draco! Ti prego!- Lily fece una
fatica mortale a girare l’animale e vide che aveva un grosso pezzo di vetro
incastonato nella carne del ventre.
Lily lo tolse con delicatezza e con un incantesimo cercò
di guarire la ferita meglio possibile. Sotto ai suoi
occhi l’animale diventò un essere umano, nudo e senza forze. La mora s tolse il
mantello bianco e glielo gettò addosso, poi, con velocità sorprendente si tuffò
nella mischia mortale.
Quando Draco si svegliò, non era più nel covo di
Voldemort, ma all’ospedale San Mungo in un bel letto caldo e pulito.
Si voltò alla sua sinistra e vide Luce che riposava beatamente su un letto lì
vicino, Ron era seduto su una poltrona e leggeva
-Ben svegliato!- gli disse con un sorriso smagliante, Draco notò che aveva un
orrendo taglio alla guancia destra- Come ti senti?- gli
domandò.
-Meglio di prima, che è successo?- chiese Draco tirandosi a sedere.
-Beh! in poche parole…abbiamo vinto!- esultò l’altro sorridendo.
-Ma come è andata, perché non mi ricordo niente?- ridomandò Draco, scostò un
po’ le lenzuola bianche e vide che aveva una fasciatura al ventre, che, tra
l’altro, gli faceva male cane.
-Tu e Luce vi siete trasfigurati in animali, Luce in un drago e tu in una
tigre…- iniziò Ron prendendo una tazza fumante di cioccolata dal tavolo e
portandosela alle labbra- Avete combattuto come due vere furie cieche e alla
fine tu sei rimasto ferito al ventre da un coccio rotto di una finestra del
salotto- bevve un sorso e rimise la tazza al suo posto- Non sei più riuscito a
combattere e, quando siamo accorsi io e Lily, eri gia svenuto. Lily ti guarito
frettolosamente con un incantesimo ed è venuta a darci una mano-
Draco si voltò a guardare Luce e chiese:- Ma lei sta
bene?-
-Oh! Si! Una meraviglia!- rispose Ron sorridendo felice- Lei è rimasta in piedi
fino a che non abbiamo fermato l’ultimo Mangiamorte, poi è tornata umana ed è
svenuta- raccontò.
-E poi?- chiese curioso Draco.
-Beh! poi è arrivata la cavalleria, son arrivati
Silente,
-E mio padre?- domandò preoccupato.
-Oh! Malfoy è morto, mi dispiace Draco, ma poco dopo che siamo arrivati noi,
Lucius è comparso dal nulla con Codaliscia, ha colpito Lily con un Silencio, in
modo che non potesse più dire incantesimi e Codaliscia mi ha quasi ucciso con
un incantesimo senza perdono. Hanno fatto arrabbiare di brutto Luce, che, con
una codata, gli a colpiti in pieno petto, sono morti entrambi sul colpo-
-Povera Luce, deve essere stato molto doloroso per lei, colpire così suo nonno,
lei gli voleva bene e aveva fiducia in lui- disse Draco guardandola con sguardo
triste e dispiaciuto.
-Gia! Ho visto che piangeva mentre lo colpiva, deve
essere stato davvero orribile per lei- concordò Ron.
-E gli altri come stanno?- cambiò discorso Draco, non voleva pensare al
tradimento di suo padre.
-Lily non è stava ferita, è rimasta qui fino a poco fa, è andata a prendere da
mangiare. Harry aveva un braccio spezzato e glielo hanno riparato senza
problemi, è nella stanza qui affianco. Hermione e la
piccola Luce stanno alla grande e adesso sono al
reparto maternità, voleva venire a vederti, ma i Medimaghi gliel’hanno
proibito, dicono che sia ancora troppo debole- spiegò Ron, afferrò la sua tazza
e bevve due lungi sorsi si cioccolata.
-Tu stai bene?- gli chiese finalmente Draco, non riusciva ancora a credere di
interessarsi alla salute di Ronald Weasley, quello che lui chiamava Lenticchia.
-Oh! Malfoy, ti prego, lo so che lo fai solo per essere in un certo modo
gentile, ma risparmiami la tua solidarietà. Noi due non saremo
mai amici veri- disse l’altro.
Draco scoprì che aveva pienamente ragione- Gia!- ammise.
-Comunque sto bene- sorrise e appoggiò la tazza sul
tavolo.
La porta si aprì lentamente e una ragazza dai capelli neri come la pece entrò
con un vassoio pieno di roba da mangiare in mano.
-Oh! Draco!- disse appena lo vide sveglio, lasciò il vassoio sul tavolo e corse
ad abbracciarlo, lui contraccambiò il gesto e le accarezzò i capelli lisci.
-Come stai?- chiese lei staccandosi gentilmente da lui e guardandolo
preoccupata, ma sempre sorridendo.
-Bene! E tu? Mi ha detto Ron che sei stata tu a salvarmi- disse Draco anche lui
con un bel sorriso sul volto graffiato leggermente.
-Sto alla grande- sorrise lei, andò a prendergli una
brioche e gliela porse.
Lui la prese, affamato e l’azzannò con vigore, la marmellata di zucca
all’interno del dolce gli si sciolse sulla lingua, facendogli venire voglia di
mangiarsi un bue intero, basta che abbia l’interno
riempito di marmellata.
-Sei affamato!- disse una voce divertita alla sua sinistra. Si voltò con la
brioche penzolante dalla bocca e vide che Luce si era svegliata.
Lily corse subito ad abbracciarla e notò con piacere che anche lei
contraccambiava il gesto con affetto.
Ron si alzò dalla poltrona e andò a darle la mano, le la strinse con vigore e gli sorrise.
-Ciao papà!- disse la ragazza con voce calma e tranquilla, lui fece un cenno
col capo, visto che aveva la bocca piena che gli impediva di parlare.
-Ragazzi, potreste uscire per un momento? Vorrei parlare un attimo con Draco-
disse Luce rivolta al rosso e alla mora, che, con un assenso del capo, si dileguarono.
-Mi hai disubbidito- disse appena la porta si fu chiusa.
-Scusa- disse semplicemente Draco inghiottendo l’ultimo pezzo di brioche.
-Scusa? Stavi per farti ammazzare!- urlò lei arrabbiata.
-Avevate bisogno del mio aiuto- ribatté Draco, anche lui cominciava ad alterarsi.
-Non importa di cosa avevamo bisogno, tu mi avevi promesso che saresti rimasto
a casa-
-Eravamo in un ospedale e a quel punto io non potevo più tenere alla mia
promessa e poi tu hai detto che potevo fare quello che volevo!- disse Draco.
-Non cercare scuse dove non ce ne sono!- gridò lei, si alzò dal letto e
cominciò a fare avanti e indietro per la stanza Ho avuto paura per te, papà, tu
non mi hai voluto ascoltare e stavi per morire- disse poi con calma.
-Ma io non sono morto, sono vivo e vegeto e non puoi dirmi che non sono stato
utile- ribatté Draco.
-Si. Devo ammettere che sei stato di grande aiuto, ma…- si bloccò e sospirò
arresa- Lasciamo stare, dovremmo essere felici!- disse infine e andò ad
abbracciarlo, Draco la strinse forte, per quanto le sue forze gli permettevano
e le disse:- Ti voglio bene, figlia mia-
-Anch’io papà- e gli baciò la testa bionda.
Il giorno dopo furono tutti dimessi, Hermione, con il permesso dei suoi
genitori, si trasferì a Malfoy Manor con la piccola Luce tra le braccia, Harry
era andato ad abitare a Grimmauld Place, Ron era
tornato alla Tana.
Ed era giunto il fatidico giorno della partenza di Lily e Luce.
Erano tutti riuniti in giardino davanti alla casa di Draco e si stavano
salutando.
-Mi raccomando Ron, non chiedere a Luna di sposarti dopo che rimarrà incinta o
se no penserà che tu la voglia sposare solo perché aspetta un bambino- stava
dicendo Lily. Luce pestò un piede- Smettila di rivelare il futuro alla gente-
disse scocciata alla sorella, tutti risero, ma poi lei si rivolse a Ron- Comunque a ragione- sussurrò e andò a salutare Harry.
-Come faremo con la nascita di Lily?- le chiese Harry sottovoce, mentre
l’abbracciava.
- Non ti devi preoccupare per questo, ho predisposto tutto io con Silente, non
c’è niente di cui preoccuparsi- disse lei e lo baciò sulla guancia- Ci vediamo
nel futuro- sorrise lui.
Draco guardò sua figlia avvicinarsi a lui e abbracciarlo con trasporto-Ti
voglio un mondo di bene papà, prenditi cura di me e della mamma e non
costringermi mai a mangiare la verdura, se non vuoi cambiare servizio di piatti
ogni settimana- Draco rise di gusto.
-Non ti preoccupare, anch’io odio la verdura, semmai questo lo devi di a tua madre-
-Oh! Lo scoprirà lei da sola- fece un ghigno malefico
e andò ad abbracciare la mamma e se stessa.
Draco provò uno strano senso di vuoto quando le vide
sparire per sempre con uno sbuffo assordante.
Hermione al suo fianco piangeva senza freni e stringeva stretta a se la piccola
Luce, che cominciava a piangere per la fame.
Non avrebbe mai dimenticato quelle due ragazze venute dal futuro per un utile
motivo di disaccordo, ma che aveva creato un pasticcio dopo l’altro che però si erano rivelati pasticci che avevano migliorato
la vita di tutti, specialmente la sua.
E sua figlia era l’angelo che lo aveva salvato da una
vita senza amore…
Fine cap.
Eih! Non è mica
finita! Non volete scoprire perché Luce è così forte? Non volete scoprire come
nascerà Lily? E non volete scoprire che fine hanno
fatto Blaise, Ginny, Ron, Harry e Hermione? Beh! se
volete saperlo, aspettate il prossimo che verrà postato fra meno di una
settimana.
Un bacio a tutti da andromeda89!!