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Autore: saundersery    08/04/2011    4 recensioni
Anche quella sera Harry le avrebbe prese… era inutile, per quanto si sforzasse di fare il bravo proprio non riusciva ad evitare di essere punito da zio Vernon...
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Severus Piton, Sirius Black
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Harry festeggiò in modo memorabile il suo compleanno quell'anno, ci fù una grande festa e tanti invitati tra cui anche il nuovo professore di difesa contro le arti oscure.

Remus Lupin si presentò ad Harry sorridendogli e fissandolo così tanto che il banbino si chiese se si fossero già incontrati prima, appena ne ebbe la possibilità raggiunse Severus che era seduto in salotto a bere whisky con Arthur Weasley.

"Ti stai divertendo?" Lo salutò il pozionista guardandolo attentamente

"oh si è la più bella festa del mondo" Rispose entusiasta il grifondoro che andò a sedersi accanto al suo professore, quando Arthur si alzò si rivolse a Severus

"signore chi è Remus Lupin?" Domandò con curiosità, Piton si irrigidì appena

"il nuovo professore di difesa Harry"

"si lo so intendevo ... ehm lo conosci da molto tempo?" Quella domanda sorprese il mago così tanto che restò un attimo in silenzio a pensare

"si Harry frequentava Hogwarts quando c'ero anch'io e conosceva i tuoi genitori" Azzardò l'uomo, non avrebbe voluto dirglielo ma non aveva intenzione di commettere altri errori con il ragazzo.

"Non sarebbe il caso di tagliare questi capelli? Sembri una bambina" Esclamò Severus cambiando discorso, Harry sorrise divertito

"non sono poi così lunghi... non più dei tuoi almeno" Rispose ridendo.

Si accoccolò accanto al serpeverde e sprofondò in un sonno senza sogni, nonostante si fosse ripreso completamente si stancava presto e quella era stata una lunga giornata per lui.

 

Il ritorno a scuola fù entusiasmante, andarono tutti insieme, visitare il Paiolo Magico fù un'esperienza incredibile per tutti i ragazzi, Malocchio, Severus, Tonks e i coniugi Weasley scortarono tutti dentro il pub per aspettare gli auror che li avrebbero accompagnati in stazione.

"Non sembra strano anche a voi tutta questa sorveglianza?" Sussurrò Hermione con fare cospiratorio

"si è vero non siamo mai passati di qui e non siamo mai stati scortati prima d'ora" Rispose piano uno dei gemelli,

Harry si guardò intorno, tutto era così stravagante, poi qualcosa attirò la sua attenzione, si alzò avvicinandosi ad una parete di pietra su cui era appiccicato un manifesto con la foto magica di un uomo orribile.

"Sirius Black, ricercato, vivo o morto" Lesse Harry ad alta voce. Malocchio diede una gomitata a Severus indicando Harry, il professore si avvicinò cauto

"Chi è Sirius Black?" Chiese il grifondoro rivolgendosi al mago accanto a lui

"Un'assassino Harry " Rispose freddamente Severus cercando di non ricordare quel cane rognoso nonchè migliore amico di James Potter.

"Ascoltami bene Harry, Black è molto pericoloso ed è fuggito da Azkaban, la prigione dei maghi, quindi dobbiamo stare attenti e tenere gli occhi bene aperti intesi?" Disse serio, il ragazzo annuì fermamente.

Il viaggio in treno fù confortevole come al solito anche se moltissimi auror sorvegliavano i corridoi intimidendo non poco gli studenti, Harry e Ron annoiati e frustrati presero il mantello dell'invisibilità del bambino spravvissuto ed uscirono a fare un giro ignorando Hermione che aveva inutilmente tentato di dissuaderli.

Non era facile passare per le carrozze visto il poco spazio così, appena videro Piton, Malocchio e Tonks chiacchierare con sospetto si bloccarono appiattendosi contro il vetro, Ron tentò di girare i tacchi alla svelta per tornare indietro ma Harry gli tirò il braccio facendogli segno di aspettare, aveva udito il suo nome.

"I dissennatori a Hogwarts? Era necessario?" Chiese Ninfadora ansiosa

"Black è pericoloso e cercherà di arrivare a Potter e non si fermerà davanti a niente per cercare di ucciderlo" Sentenziò Alastor, Severus sbuffò prima di parlare

"non dobbiamo perdere di vista il ragazzo, quel pazzo assassino vorrà finire il lavoro del signore oscuro, non dobbiamo dimenticarci che ha venduto Lily e il suo amico James Potter a Voldemort ed è riuscito a scappare da Azkaban... appena arriveremo dovrò parlare con Harry e metterlo al corrente di tutto, deve sapere" Concluse il pozionista preoccupato che si girò fissando con intensità il punto in cui erano Harry e Ron che trattennero il fiato.

"Non posso credere che abbia tradito i suoi più cari amici... è orribile, se pensò che è anche il padrino di Harry..." La voce di Tonks si spense nelle orecchie del prescelto. Si voltò guardando sconvolto Ron che riuscì a trascinarlo lontano da lì, quando rientrarono nel loro scompartimento Hermione si rese subito conto che qualcosa non andava.

Pochi minuti più tardi la strega si portava le mani alla bocca sconcertata dalle rivelazioni di Ron, Harry restava in silenzio, stringeva i pugni sulle ginocchia, era incredulo.

"Harry... " Tentò Hermione toccandogli il braccio ma lui non la guardò, continuò a fissare fuori dal finestrino il tramonto che inghiottiva il giorno,

"Li ha.. traditi... lui era loro amico... e li ha traditi quel maledetto assassino" Ringhiò arrabbiato. Calò un silenzio assordante, Ron non osò più parlare, scambiava sguardi dispiaciuti con Hermione che tenne la mano di Harry nella sua per tutto il viaggio.

Mancava poco ormai e Severus aprì lo scompartimento dove sapeva di trovare il trio di grifondoro per accomodarsi a sedere, non avrebbe mollato Harry fino all'arrivo al castello.

Notò immediatamente lo strano silenzio dei tre

"Cosa c'è avete bisticciato?" Domandò notando la mano di Hermione che aumentò la stretta attorno a quella di Harry

"ehm si qualcosa del genere" Rispose innaturalmente Ron a disagio, Severus scrutò Harry che non lo guardò mai

"va tutto bene?" Gli domandò prima di scendere, il ragazzo cercò di reprimere la montagna di sentimenti rabbiosi che pulsavano dentro di lui

"si... sono solo molto stanco signore" Sapeva che Severus non l'avrebbe bevuta ma non seppe fare di meglio, si incamminarono verso le carrozze, Ron rosso in viso ed Hermione sempre incollata ad Harry.

 

Il discorso di Silente mise in guardia gli alunni dalla presenza dei dissennatori

"sono creature crudeli e sono qui per la nostra sicurezza fino a che Sirius Black non verrà catturato quindi vi prego di non provocarli in nessun modo" Disse con enfasi.

"Harry mangia qualcosa ti prego" Lo esortò Hermione con dolcezza, lui si voltò a fissarla

"non ho fame Herm... come potrei?"

"lo so che è terribile però cerca di sforzarti" Insistette la strega

"per tutti i folletti della Cornovaglia Hermione lascialo un pò in pace una buona volta! Sei soffocante!" Sbottò Ron esasperato

"Soffocante io?! Ronald Weasley potrei affatturarti all'istante se solo volessi e ti giuro che ci sono vicina più di quanto pensi, quindi piantala cerco solo di aiutare Harry invece di ignorarlo come fai tu" Rispose furiosa

"sei davvero una vipera lo sai?" Replicò Ron indignato

 

"adesso smettetela va bene? Herm non ho fame e stò bene voglio solo arrivare alla torre e dormire un pò, davvero" Cercò di dirlo con poca irruenza per non ferire Hermione che fece una smorfia verso Ron che invece sorrise trionfante.

Quando finalmente Harry raggiunse il suo letto e chiuse le tende intorno a sè potè finalmente fronteggiare quelle rivelazioni da solo, non aveva mai sentito parlare di Black e ignorava di avere un padrino, chissà se i suoi genitori avevano scoperto prima di morire che era stato il loro migliore amico a tradirli, la rabbia tornò a mozzargli il respiro. Si girò nel letto innumerevoli volte poi cedette.

Si alzò piano, prese il mantello dell'invisibilità ed infilò le scarpe, scese nella sala comune e restò, per minuiti interi, in piedi a fissare il fuoco ormai fiacco, non avrebbe voluto andare da Severus, sapeva che il professore gli avrebbe raccontato tutto l'indomani ma aveva bisogno di lui perchè il peso che portava era troppo grande, gli sembrava di esplodere da un momento all'altro e lottò per non far si che le lacrime sgorgassero dai suoi occhi.

Severus venne svegliato dal suono dello spioscopio che gli annunciava che Harry Potter non era più nella torre di grifondoro,

"maledizione è più forte di lui... proprio non riesce a non cacciarsi nei guai" Mormorò furente mentre trasfigurava i suoi indumenti da notte in pochi istanti uscendo di corsa. Stavolta l'avrebbe sentito, eccome se l'avrebbe sentito.

Harry accese la bacchetta per non inciampare, solo il suo braccio era fuori dal mantello e quindi visibile ma, non fece in tempo a finire la prima rampa di scale che si trovò di fronte al suo professore di pozioni che aveva il fiato corto e sembrava arrabbiato.

"Allora vuoi venire fuori o devo parlare con un braccio sospeso a mezz'aria?" Esordì tagliente, Harry si tolse il mantello

"insomma mi sembrava di essere stato chiaro oggi, con l'espressione tenere gli occhi aperti non intendevo certo questo, è notte fonda e non dovresti andare a zonzo per il castello... sei d'accordo?"

Piton era decisamente adirato e stavolta non era disposto a lasciar perdere, doveva far capire ad Harry l'importanza di certe regole.

Tornò a fissarlo con insistenza accorgendosi con grande stupore che il ragazzo stava piangendo, e quando iniziò anche a tremare si allarmò

"Cosa c'è che non và? E per il litigio con i tuoi amici?" Chiese maledicendosi per non aver potuto fare a meno di addolcire il suo tono, Harry per tutta risposta si lanciò addosso al mago che restò di sale.

"Non ho... litigato con... con i miei amici... non è.... questo..." Singhiozzò restando attaccato a Piton che cercò di capire

"Oggi sul treno vi ho sentiti pa... parlare... sò di Sirius Black".

Il cervello del capocasa dei serpeverde andò in pappa e un lampo di comprensione lo fece trasalire, aveva avvertito una presenza sul treno mentre parlava con Tonk e Malocchio ma non avrebbe mai potuto immaginare che si trattasse di quelle pesti ficcanaso.

Non disse nulla ma condusse Harry nei sotterranei spedendo un patronus a Silente e a Minerva per avvisarli che Harry avrebbe trascorso la notte nei suoi alloggi.

Quando arrivarono lo fece sedere accanto al fuoco e fece apparire una tazza di cioccolata bollente.

"Ti và se ne parliamo un pò?" Chiese al ragazzo con garbo, lui annuì appena prendendo la tazza

"Grazie per la cioccolata" Piton sorrise prima di iniziare a spiegare

"Non so cosa hai sentito oggi ma ti giuro che ti avrei rivelato ogni cosa, è la verità" Aggiunse in tono urgente " Sirius Black, tuo padre, il professor Lupin e Peter Minus erano grandi amici fin dai tempi di Hogwarts, non si separarono mai nemmeno dopo il diploma"

Severus cercò di non pensare a quanto li disprezzasse tutti decidendo di sorvolare sul loro legame irritante.

"Black era l'unico a sapere dove si nascondevano i tuoi genitori, dopo che sei nato il Signore Oscuro si convinse, tramite una profezia, che tu, un giorno, avresti potuto sconfiggerlo ed insidiare il suo potere, una notte di ottobre quando avevi solo un anno Voldemort riuscì a trovarvi grazie a Black, come sai solo tu ti salvasti, ora è fuggito da Azkaban e ti cerca per .... per..."

"Uccidermi lo sò" Concluse per lui Harry che lo aveva ascoltato con lo sguardo fisso sul fuoco "è vero che... è il mio... padrino?" Osò chiedere sapendo già la triste risposta

"si lo è ma tu non devi aver paura perchè..." Harry balzò in piedi facendo cadere la tazza di cioccolata che andò a macchiare il tappeto sotto i loro piedi,


"io non ho paura io voglio che.... che... mi trovi... e sarò io ad uccidere lui" Tremava da capo a piedi e Severus lo prese per le spalle scuotendolo

"adesso stammi a sentire tu non andrai a cercarlo intesi? Io esigo... io voglio la tua parola Harry che non farai nulla di stupido per farti trovare da Black"

Stavolta lo disse in modo perentorio continuando a scuotere le spalle del grifondoro con forza, era necessario che si assicurasse che non facesse sciocchezze o tentasse di vendicarsi.

"Giurami Harry... devi giurarmelo che non andrai a cercarlo!".

Harry annuì prima di sedersi di nuovo "posso dormire qui?" Domandò timidamente e sperando in una risposta positiva

"ma certo la stanza è già pronta" Rispose il pozionista aspirando con un colpo di bacchetta la cioccolata sul tappeto

"intendevo con te" Precisò il grifondoro "ti prego non voglio stare solo e qui mi sento al sicuro" , Severus si sciolse come neve al sole

"va bene ma solo per questa notte intesi?"

Quando andarono a letto erano quasi le due ma Harry stavolta si addormentò immediatamente lasciandosi alle spalle un'altra difficile giornata, l'ennesima.

 

La prima lezione con Remus Lupin stupì tutta la classe, era un'insegnate paziente e tranquillo e iniziò subito con lezioni di pratica, tutta la scuola era entusiasta di lui e improvvisamente difesa contro le arti oscure era diventata la materia preferita di tutti.

L'unica nota negativa era la presenza dei dissennatori, erano creature spettrali, volteggiavano su tutta Hogwart in modo sinistro, quando iniziarono gli allenamenti di Quiddich fu difficile concentrarsi con quegli esseri incappucciati nei dintorni e per essere più tranquilli almeno due professori dovevano vigilare sugli allenamenti.

La prima partita della stagione arrivò presto e quella domenica una pioggia incessante rendeva quasi impossibile vedere qualunque cosa, grifondoro affrontava serpeverde per la prima volta, Harry si era allenato tantissimo e grazie ad un nuovo incantesimo di Hermione i suoi occhiali non venivano bagnati dalla pioggia.

Severus aveva una brutta sensazione quel giorno, era seduto accanto a Silente e a Minerva che sembrava più agguerrita che mai incitando i suoi grifoni urlando come un'indemoniata. Piton la guardò truce, la capocasa dei grifondoro era irriconoscibile quando si trattava di Quiddich.

"VAI HARRY VAI" Urlavano Ron ed Hermione insieme a tutta la gradinata rosso oro,

Harry sfrecciava in lungo e in largo, era difficile tenerlo d'occhio, il boccino comparve sopra la testa di Malfoy ed i cori "POTTER POTTER" Si fecero più lontani quando il prescelto puntò verso l'alto per catturarlo. Fu questione di pochi attimi e come spesso accadeva Harry afferrò la pallina dorata.

Era sospeso a mezz'aria in mezzo alle nuvole sorridente quando all'improvviso un freddo pungente lo avvolse, tutto iniziò a sfocare intorno a lui poi lo udì

"LILY PRENDI HARRY E SCAPPA E' LUI" Una voce maschile che non conosceva gli entrò nelle orecchie, un'angoscia lacerante lo invase mentre cercava a fatica di toccare il suolo.

Tutti iniziarono a gridare vedendo Harry Potter accerchiato da una dozzina di dissennatori "ALBUS PRESTO" Gridò Severus terrorizzato

"NO TI PREGO PRENDI ME MA NON HARRY" Di chi era quella disperata voce di donna?

Harry scese dalla scopa cercando di vedere qualcosa oltre i mantelli scuri che erano intorno a lui, sentiva di non avere forza nelle gambe, la testa girava forte

 

"SPOSTATI STUPIDA SPOSTATI" Dove si trovava? Aveva ancora un corpo? Dov'era Severus?

"NOO HARRY NOOO" La donna urlò ancora e tutto sparì.

 

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