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Autore: TonyCocchi    09/04/2011    2 recensioni
A volte essere circondati da ragazze può essere un guaio, specie se una pozione capita per sbaglio nel posto sbagliato! Pazza e divertente avventura con la nostra gilda preferita!
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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fairy tail fanfic

Ciao a tutti da NaruXHina, ancora una volta con una settimana di ritardo! XD

Beh, come si suol dire, meglio tardi che mai! Ad ogni modo, non dubitate mai che questa fic continui, eh? U__U

Spero questi rallentamenti non diventino prassi, non vorrei la storia si trascinasse troppo nel tempo, anche perché ci sono ancora diversi capitoli da scrivere, spero non venga eccessivamente lunga…

Nello scorso capitolo lo scontro tra Natsu e Lionel ha avuto un finale toccante, apprezzato dal sottoscritto e da voi ^__^

In questo nuovo capitolo ci attendono altre batoste: sarà tutto azione! Spero di non rendervi indigesta la fic con tutti questi scontri (non ne descrivo mai, sarà che ora voglio recuperare? XD), che comunque cercherò sempre di alleggerire!

Buona lettura, commentate!

PS: GAZILLE X LEVI ORA E SEMPRE!

PPS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!

 

 

 

“GRAAAAAAAAAAZIE!”

Lionel si sbatté a terra con un maxi inchino ai piedi di Natsu ed Happy.

“Grazie! Grazie! Grazie! Grazie! Grazie!” ripeté ancora, alzando e riabbassando la fronte ogni volta!

“Non c’è di che!” rise Happy.
“CHE COSA CENTRI TU?!?” sbraitò guardandolo con gli occhi in fuori, facendolo correre via al riparo dietro le gambe di Natsu.

“Uaaah!”

“Al massimo posso ringraziarti per avermi impedito di gustare quel panino tonno e maionese, sbafone!”

Natsu annuì: “Sei stato molto cattivo Happy.”
“MA TE LO SEI ASSAGGIATO ANCHE TU!” piagnucolò il gattino con due cascate di lacrime dagli occhi.

“Tu invece…” iniziò il pingue in giacchetta, alzando gli occhi su Natsu.

Niente più terrore, né invidia: il suo faccione era tornato a trasmettere felicità, come quello che ogni cicciottello di buon umore dovrebbe fare.

“Tu mi hai aperto gli occhi e chiuso lo stomaco! Non ho più bisogno di riempirlo per compensare la mia inadeguatezza… d’ora in poi lo riempirò solo perché mi piace mangiare! E lo devo tutto a te!”

“E dei tuoi propositi di dieta che mi dici?”
“AL DIAVOLO!”

Lionel balzò in piedi: “Non ho più bisogno di finire una dieta!”
“Anche se ti farebbe bene…” sibilò Happy.

“Approvo...” assentì Natsu.

L’altro si voltò per nascondere il rossore, aggiustandosi con nonchalance il cravattino: “Ehm… quello che cercavo di dire è che non aspetterò di dimagrire qualche chiletto per sentirmi degno di Evelyn, perché… Perché io la amo!” -ammise sprizzando cuoricini e sollevandosi sulle punte lieve come una piuma- “E grazie a Natsu mi sento coraggioso quanto un leone, ma che dico, cento leoni! Abbastanza da dichiararmi senza remora alcuna!”

“Lei ti piaaaaace!” ghignò Happy come era solito fare per sfottere Lucy e vederla affannarsi a dire di no.

“Già, proprio così!”

“… Ah, giusto… Che cosa cariiiiina!”

“Eh eh!”

Dopo quel combattimento il rosa aveva fatto presto a riconquistare il buon umore, vedendo Lionel sospirare e sprizzare cuori, fantasticare e saltellare come se la ciccia non lo appesantisse o si scuotesse tutta sul suo faccione rubicondo.

In tutta quella brutta storia venuta fuori da un filtro d’amore, il sentimento di Lionel per quella tipa era un vero toccasana!

Questo doveva fare l’amore: mettere le ali ai piedi e il carbone della fornace, farti ardere al punto che non c’è drago che tenga! Erano entrambi vincitori in quello scontro, e forse lui anche di più!

“Ora che si fa?” domandò Happy.

Natsu e Lionel si posero ciascuno quella stessa domanda! Mentre loro perdevano tempo chissà che altro era successo o stava succedendo nella villa!

“Lionel, come sono i tuoi compagni? Intendo, c’è qualcuno di molto forte?”

“Oberon è molto forte, è un alchimista di prim’ordine! Però anche Sybille ed Henry sono parecchio in gamba. Ah, e poi c’è Evelyn, non dimentichiamola: non vorrei mai essere un suo nemico, innamorato o meno che io sia.”
Happy lo interruppe: “Quindi l’unico scarso sei tu?”

Il povero Lionel corse a piangere in un lavandino: “BUAAAAHHH! MA CHE MODI SONO?! Non sono scarso!”

Natsu batté pugno su palmo: “Allora coraggio Happy! Andiamo a cercare gli altri!”
“Aye!”
“E tu che farai ora? Passi dalla nostra parte?”

“Non posso! Dalla mia parte c’è la mia amata!”
“Però ora hai detto di non aver più motivo di partecipare alla ricerca delle pozioni perdute.”
“Si, è vero, ma di certo non combatterò coi miei amici! Mi hai preso per un voltagabbana?”

“Eh eh, scusa!” fece Natsu grattandosi la nuca.

“Intanto verrò con te, così magari troverò Evelyn o qualcuno degli altri.”

Forse anche loro avrebbero avuto modo di capire che le pozioni che cercavano non erano forse l’unica soluzione. In questo modo se non altro si sarebbero evitati altri scontri con i Fairy Tail: non erano mica cattive persone quei ragazzi.

<< Evelyn, non hai bisogno dell’Incanto Cupidus! Tu hai me! Ti farò ricredere sugli uomini e sul mio conto! Se ho fatto capire quanto valgo a quel vandalo ci riuscirò anche con te! Aspettami, amore mio! >>

Anche perché, se con l’Incanto Cupidus si procurava un partito più attraente di lui allora erano cavoli amari…

Si era già avviato di tre passi verso gli scalini in pietra che riportavano di sopra, quando un gorgoglio lo fermò…

Poi vi fu un secondo gorgoglio, e poi due insieme!

Si girò e vide Natsu ed Happy con le mani sulla pancia.

“Fame?”

“Sigh! Per essere una cucina non c’era nulla di buono!”

“Aye! Che delusione!”

Ridendo, scherzando e combattendo si era quasi arrivati all’ora di pranzo…

“Un momento! Lionel, sbaglio o tu hai le tasche piene di roba da mangiare?”

“Beh, si… Dovrei avere ancora qualcosina…”

Cominciò ad ammonticchiare a terra quel qualcosina che gli era rimasto: salatini salati, biscotti pepati, taralli quadrati, brioche farcite, cioccolata per pan-carré e pan-carré alla cioccolata, carne secca e frutta fresca, formaggio spalmabile e torrone infrangibile , pesce secco e patate in umido, e anche le patatine al peperoncino che Natsu aveva già avuto modo di gradire…

La prima reazione di Natsu ed Happy fu domandarsi se le tasche di Lionel non fossero magiche o lui fosse semplicemente un genio nello stipare. Poi si fiondarono sul cibo!

“Ma… vi mettete a mangiare?”

E dire che prima il rosa sembrava così ansioso di correre di nuovo nella mischia dai suoi compagni!

“Ah, scusa… ne vuoi un po’?”
“Favorisci pure!” fece Happy.
Lionel lo fulminò con lo sguardo: “Non devi dirmelo, è roba mia! … Beh, dopo tanta fatica un po’ di energia ci vuole!”

E così, dopo tanti, tantissimi anni, nella cucina del mago Oliver tornò a sentirsi odore di cibo e rumore di mandibole in azione!

 

“Sei nei guai adesso.”

Levi, Lucy, Wendy e Charle in quel momento si sarebbero aspettate di sentirsi rivolgere una frase del genere…

Invece la misteriosa nuova arrivata in stile agente segreto stava minacciando Evelyn anziché loro!
“C-che vorresti dire?” fece Evelyn facendosi un passetto indietro, col la parola “colpevole” scritta in fronte.

Sybille era più bassa di lei, con o senza tacchi alti, ma il tono di voce e il portamento trasmettevano professionalità ed affidabilità; che differenza con la compagna, lei tutta velata e lei così provocante. L’una fatta per passare inosservata, l’altra per farsi guardare. Una differenza da pugno in un occhio, nel carattere come nell’aspetto!

“Lo sai bene.” –fece la tipa col codino e la maschera incrociando le braccia davanti al petto- “Hai agito di testa tua un’altra volta e oserei dire hai compromesso tutta l’operazione per un paio di gattini.”
“Gattini parlanti con le alucce bianche prego!”

“… Non mi sembrano poi così speciali.”

“Sybille, sai bene che le tue opinioni sono sempre le stesse e fanno poco testo.”
“Direi di si. Ad ogni modo, quando Oberon lo saprà sarai nei guai. Già gli ha dato fastidio la prima volta che hai rapito i tre gatti, adesso hai addirittura attaccato senza il suo permesso.”
“Argh!”
“Chissà, forse ti caccerà dal gruppo.”
“Nooo! Non può cacciarmi dal gruppo! Si fa un figurone ad essere in un gruppo! Voglio continuare a far parte del gruppo! Non farmi uscire dal gruppo, ti prego!”

“Dovresti chiedere ad Oberon, non a me.”

<< Non so quale delle due sia più strana… >> si disse Charle ascoltandole.

“Cosa ne è di un gruppo senza una bambola da paura quale la sottoscritta? Quando c’è è molto più figo e alla moda! Senza di me diventereste proprio quelli là, che devono compensare l’assenza di una pupa autentica col numero!” disse indicando le Fairy Tail, irritandole per l’ennesima volta!

“Forse un po’ mi dispiacerebbe non averti con noi, ma resta il fatto che hai sbagliato.”

Evelyn si strinse al suo braccio e iniziò a sussurrarle parole dolci all’orecchio: “Andiamo, Sybillina! Amichetta mia…”

Sybille roteò gli occhi.

“Non è poi così necessario che Oberon lo venga a sapere! E in ogni caso ormai la frittata è fatta: ormai siamo qui con loro, e loro sono nostre nemiche, giusto?”
“Giusto. E allora?”
“E allora dammi una mano a combatterle! Quando le battiamo io dirò ad Oberon che hai svolto tutto il lavoro da sola e sarà certamente molto contento di te! In cambio tu mi lasci tenere i miei gattini e chiudi un occhio sul resto! Che ne dici?”

Sybille si grattò il mento e poi scrollò le spalle.

“Se faccio bella figura o meno, Oberon mi aiuterà lo stesso…”

“Ti darò uno dei micetti (quello nero e cattivo)!”
“Non mi interessano molto…”

“Quella coi capelli biondi ha detto che sei piatta!”

“……”

Convincerla era cosa difficile visto che praticamente nulla riusciva a smuoverla: ad Evelyn non restava che incrociare forte le dita e chiudere gli occhi, preparandosi alla risposta.

“E va bene, ti aiuto.”
“EVVIVA!”
Lucy restò a bocca aperta: “IO NON HO DETTO NULLA!”

“Non è per quello.” –si chiarì Sybille- “A me le provocazioni non fanno effetto.”
“Non ti fa effetto proprio nulla sembra…”

“Do una mano ad Evelyn così la pianta di piagnucolare… e poi perché grazie a lei giusto prima ho provato un briciolo d’emozione.”
“Wow, magnifico!” –batté le mani Evelyn- “Che cosa hai sentito?”
“Credo si chiamino superiorità e compassione… nei tuoi confronti.”
“SAREBBE A DIRE CHE TI FACCIO PENA?!?!?!” ruggì Evelyn!

<< Ma con chi stiamo combattendo? >> si domandò Levi con un gocciolone.

Aveva cercato di sdrammatizzare, lasciandosi scappare un sorrisetto, ma adesso le due le puntavano, e avevano uno sguardo completamente diverso.

A quanto pareva ora avrebbero fatto sul serio.

Le quattro Fairy Tail si misero sull’attenti: Lucy mise mano alla frusta, Charle attivò l’aera e si mise dietro le spalle di Wendy, Levi prese carta e penna.

<< In questo combattimento dimostrerò quanto valgo e metterò definitivamente in ombra Lucy! Gazille riconoscerà la mia bravura! >>

<< Ridi, ridi, piccola sciocca! Ti farai mettere ko in un istante e in quel momento sarò io a prendere in mano la situazione! Gazille non mi resisterà più quando saprà che posso anche essere una brava combattente! >>

Le altre due parimenti si prepararono allo scontro.

La misteriosa Sybille fece comparire nelle sue mani una catena, ai cui estremi erano agganciati una falce e un pesetto di ferro.

“Quella è in grado di evocare armi come Erza, fate attenzione!” spiegò Wendy.

La fascinosa Evelyn, con gesto plateale, sollevò il lembo del vestito, scoprendo la gamba che non veniva normalmente rivelata dallo spacco. Lì, fermato da una fascia, era nascosto un pugnale tridente.

“Umpf!”
Iniziò a giostare con la sua arma, muovendola rapidamente con un sinuoso gioco di polso, facendo sibilare i bordi affilati delle tre lame…

<< È brava… >>
“AHIA! MI SONO TAGLIATA! UAAAAH!”

“……”

Passò il pugnale nell’altra mano e cominciò a succhiare l’indice ferito; tra l’altro si era anche strappata il guanto.

Sybille scosse il capo e sospirò: “Senti Evelyn, ci penso io ad attaccare, va bene? Tu vienimi solo in supporto.”
“Agli ordini… Uh, che dolore, il mio ditino!”

Sybille iniziò a far roteare il capo della catena con la falce: il suono solo di quel micidiale strumento da battaglia bastava a confondere e disorientare i nemici, solitamente basiti da quell’arma insolita e imprevedibile.

“Mi spiace farvi questo, d’altro canto siete nostri nemici e non dovrei aver pena per voi, e forse non ce l’ho… Ma abbiamo parlato anche troppo.”

Un secondo dopo, tutte e quattro la persero di vista.

!?!?!

Come un fulmine a ciel sereno, Sybille era piombata, abbassata su un ginocchio, a un passo da loro, avendole a portata utile per la sua micidiale arma. Rialzandosi la fece ruotare sopra la testa, ma fortunatamente nessuna di loro si lasciò colpire, in particolare Charle si sollevò in un attimo con un forte colpo d’ali e dall’alto Wendy puntò subito il nemico.

“Wendy… non riuscirò a usare l’Aera troppo a lungo…” disse con voce affaticata. Per quel giorno aveva svolazzato abbastanza.

“Non ti preoccupare Charle, sganciami!”

Charle lasciò la presa, trasformando Wendy in un aquila in picchiata.

“SOFFIO DEL DRAGO DELL’ARIA!”

“Adesso Evelyn!”

“Detto fatto!”
La rossa allungò la mano come in segno di stop e il colpo d’aria si fermò a poca distanza dal muso di Sybille. Dopodiché poggiò l’indice sul pollice e tirò una schicchera…

“VAI!”

Il colpo d’aria tornò indietro investendo Wendy in pieno.

“YAAAAAHHH!”

Charle riuscì ad intervenire per tempo, afferrandola a mezz’aria prima che si schiantasse contro il camino, ma, ormai raggiunto il limite, si affrettò ad atterrare.

“Lucy, occupati di lei!” gridò Levi.

“Taci, rivale in amore! Ho già capito!”

 

Lucy corse spedita contro Evelyn, mentre Levi si adoperava a tenere occupata Sybille.

“Solid Script! FIRE!”

Dal foglio apparirono delle lingue di fuoco che cercarono di lambire la ninja, ma questa sgusciò tra di essere come un serpente dopodiché con un colpo del falcetto all’estremo della catena strappò in due di netto la pergamena su cui Levi aveva scritto l’incantesimo.

<< Accidenti! Posso usare il Solid Script anche con le sole dita, ma quando sono inchiostro su carta i miei incantesimi sono più potenti! >>

Ne aveva altri fogli nella sacca, ma non era il caso di prenderli subito con un’avversaria tanto veloce e letale, meglio preoccuparsi delle sue mosse…

 

“Avanti, fatti sotto, biondina! Qualunque incantesimo userai te lo ritorcerò contro!” sghignazzò la rossa sicura di sé.

“Eh eh, allora mi basterà non usare incantesimi, dico bene?” rispose Lucy, tendendo rumorosamente la forte frusta.

“… Oh oh!”

Lucy si portò avanti con un saltello e schioccò la sua arma, facendola attorcigliare intorno al manico del pugnale-tridente di Evelyn, rubandoglielo poi con uno strattone!

“Che mi dici adesso?”
“Umpf? Che ti dico? … SYBILLE AIUTAMI!”

 

“Uff…”

Disimpegnatasi da Levi, Sybille usò la sua catena allo stesso modo della frusta di Lucy, aggrappando il pugnale della compagna tramite il falcetto, togliendolo così dalle mani di Lucy.

“Tieni, e non perderlo più.” disse poi tirandologlielo…

STAB!

Per fortuna non aveva beccato lei, ma il muro alle sue spalle!

“UAAAAHHH! MA SEI PAZZA?!”

Sybille, cogliendo di sorpresa Levi, iniziò a correre contro Lucy.

“N-non ho paura! Kya!”

Sybille fece sparire la catena e lasciò che il colpo di frusta si abbattesse sul suo braccio destro sollevato. Dopodiché evocò una spada e con un colpo rapidissimo tagliò in due la frusta.

“Oh, no…” constatò Lucy.
“Oh, si!” festeggiò Evelyn.

“SOLID SCRIPT! FIRE!”

<< Se la colpisco alle spalle non schiverà di certo. >>

Sybille non si girò neanche, fece solo un segno a Evelyn.

“CHARME!”

Le lingue di fuoco balzarono tutte sull’attenti.

<< Non sono stata abbastanza veloce >>

“Frusta o non frusta io vi…”

Lucy aveva provato a muoversi, ma Sybille l’aveva afferrata per un braccio, e portatoglielo verso l’alto per scoprirla, la colpì con un forte calcio al fianco, scagliandola come un fuscello fino ai piedi dell’amica dai capelli turchesi.

“Lucy!”
“Adesso?” chiese sadica Evelyn.

“Direi di si.” rispose atona Sybille.

Le lingue di fuoco che aveva bloccato, al suo semplice gesto, partirono dritte come saette ardenti contro le due.

!!!

 

Il calore era insopportabile. Neanche arrivava a toccarlo, eppure, ogni volta si avvicinava, sentiva le sue impenetrabili scaglie sudare dalla paura ogniqualvolta la spada arroventata dell’avversario rasentava a raggiungerle.

Gazille si era intelligentemente passato sulla difensiva: il calore sprigionato dall’arma di Oberon, con la miglioria della pozione dell’incandescenza, era di sicuro in grado di ferirlo, e la prima cosa da fare era starne alla larga. Tuttavia gli sarebbe seccato attendere semplicemente che l’effetto sparisse, e dopotutto, non era detto riuscisse a schivare i suoi fendenti e le sue stoccate fino a quel momento.

“Eh eh eh!”
Senza contare che la sua risata gli dava una gran voglia di farlo a pezzi!

Gazille scardinò una porta senza sforzi e gliela scagliò contro, ma Oberon la tagliò di netto, e le due metà, coi lembi che avevano preso fuoco, ricaddero a terra alle sue spalle senza nuocergli.

Gazille allora trasformò il braccio in un bastone di ferro, ma non lo indirizzò contro di lui, bensì contro il candelabro in bronzo sulla sua testa, frantumandone la catena.

“Hop!”

Oberon scansò, e durante il salto mosse la spada a vuoto; in realtà aveva scagliato contro Gazille alcune gocce di metallo infuocato, come fossero stati degli schizzi provenienti da una lama bagnata da ripulire.

<< Anche questa ora? >>

Mollò una spallata al muro più vicino, frantumandolo e rifugiandosi così in una nuova stanza. Oberon lo raggiunse tramite la breccia, l’ennesima, rivolgendole un’occhiata infastidita…

Puntò con un braccio teso la punta rovente contro il dragone, fermo al centro della stanza: “Per quanto ancora vuoi correre via? Non sarebbe più facile arrenderti?”

“… Ghihihi! Ghihihihihi!”

Una risata troppo forte e troppo spaventosa per non iniziare a preoccuparsi: quando si è in vantaggio è sempre un brutto segno!

“Arrendermi? Correre via? Tu non sai chi hai di fronte! Io sono un dragon slayer! La mia magia mi è stata insegnata direttamente da una creatura il cui potere va ben oltre quello dei maghi più potenti! Semplicemente mi andava di divertirmi e di non farla finire in fretta, ma visto che insisti, ti butto giù io dal piedistallo!”

Pose le mani davanti alla bocca, come stessero reggendo un’immaginaria tromba.

Oberon cominciò ad indietreggiare con prudenza.
“SOFFIO DEL DRAGO DI METALLO!”

Anziché uno squillo, dalle mani di Gazille uscì un fragoroso turbine di aria, polveri e scaglie metalliche aguzze. Un turbine triturante contro cui ogni spada è inutile.

Almeno se non debitamente potenziata.

Oberon aveva già un attimo prima dell’attacco portato la mano alla cartucciera, per una pozione in grado di offrirgli una qualche difesa. Stappò la fiala con la bocca e con ancora il tappo di sughero tra i denti cosparse la sua lama, ponendola poi dinanzi a sé, con la punta orientata verso il basso.

Era una magia d’aria, che fece sì che dalla lama si producesse un turbine alto fino al soffitto, una colonna nella quale Oberon attese nascosto l’impatto.

I due turbini si incontrarono, con una forza tale da strappare con violenza lembi di carta da parati dai muri circostanti.

“Gn!”

Gazille allora inspirò e soffiò ancora, dando nuova potenza al suo attacco, rendendolo tanto devastante da inglobare del tutto al suo interno Oberon!

“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAGH!!!”

La centrifuga metallica allora schizzò verso l’alto, sfondando il soffitto.

“Ghihihi!”

 Cos’è un drago senza il suo soffio? Una bruttissima gatta da pelare, figuriamoci quando lo usa!

 

“SOFFIO DEL DRAGO DELL’ARIA!”

Per fortuna che le fiamme generate da Levi non erano forti come quelle di Natsu, altrimenti non sarebbe stato così facile fermarle e dissiparle.

Wendy e Charle raggiunsero di corsa Levi, china ad accertarsi delle condizioni della dolente maga degli spiriti stellari.

“Non sono ancora ko.” rassicurò la maghetta.

“Meno male…”

“Ouch…”

Charle alzò gli occhi. La fulmineità di Sybille compensava largamente le scarse abilità offensive di Evelyn, ed Evelyn, col supporto della sua magia, proteggeva Sybille, consentendole di portare a termine indisturbata i suoi micidiali attacchi, nonostante fossero in inferiorità numerica.

Wendy guardò Lucy sorniona: “Ti fa tanto male? Perché non ti riposi?”
“Balle! Io sto benissimo! Io sono di ferro, come il mio amato Gazille!” 

“Puoi guarirla?”
“Beh, potrei… se ammettesse che sono un partito migliore di lei per Gazille, allora magari…”
“SCORDATELO!”

Evelyn intanto le stava osservando.

“Mi chiedo se questo Gazille sia davvero così bello... Potrei farci un pensierino.”

“TI ABBIAMO SENTITO!”

“Io no.” le rassicurò Sybille.

“Già ti detestiamo perché sei antipatica e te la tiri un sacco” –continuò Lucy- “Se adesso osi concorrere per Gazille ti ridurremo in briciole!”
“Tanto tu non gli piaceresti mai: ti vesti troppo sfrontata, sei scema e antipatica!”
“Attenta a te, non farmi arrabbiare, sai?!”

“Tsk! Rabbia, invidia, gelosia, rivalità… Anche se a volte vorrei arrivare a sentirle anch’io, in una battaglia non c’è posto per le emozioni. Se vuoi vincere devi restare fredda e concentrata.”

Si voltò e vide Evelyn da un lato e Lucy e Wendy da un altro che si lanciavano reciprocamente pernacchie e insulti.
“SVERGOGNATA DI UNA SEXY!”

“INDECENTI POPPANTI INVIDIOSE!”

“Come non detto.”

Lucy e Wendy iniziarono a caricare a viso aperto!

“Fatti da parte, attacco io! Apriti porta dell’Arciere: SAGGITTARIUS!”

“Fatti da parte tu! Tornado del Drago dell’Aria!”

Wendy sbuffò forte sul pavimento e da lì l’aria si innalzò vorticante in un tornado formato-mini.

“Pronto!” contemporaneamente, un uomo in costume da cavallo mise mano alla faretra!

Charle si tirò le orecchie: “CHE COMBINATE?! Evelyn può rivoltarvele contro!”

“Forse stanno collaborando cercando di metterla in difficoltà scagliando due magie contemporaneamente?” azzardò Levi.

In realtà ci aveva azzeccato solo per metà.

<< Controlla la magia di Lucy! >>

<< Prendi il controllo della magia di Wendy, dai! >>

Evelyn, abbassandosi leggermente una spallina del vestito, bloccò entrambe!

“P-p-p-prontissimo!” urlò Sagittarius con gli occhi a cuoricino.

“Perché con me “Pronto” e con lei “Prontissimo”?! Sigh!”

Charle e Levi si batterono la mano sulla fronte, mentre Lucy e Wendy scappavano via a gambe levate dal mini-tornado e dalle frecce scagliate da Saggittarius.

“WAAAAAH! PERCHé HAI AVUTO UN’IDEA COSì CRETINA?”
“SEI TU CHE MI SEI VENUTA DIETRO!”

“DOVEVO! TU AVRESTI COMBINATO UN CASINO!

“ORA INFATTI IL CASINO è DOPPIO!”

 

Mentre accadeva ciò, anche Levi e Sybille proseguivano lo scontro fra loro.

“Ex-Equip: Tempesta di Stelle Rotanti!”

Decine di taglienti lame a forma di stella apparvero, sospese a mezz’aria dinanzi la ninja; questa girò su sé stessa, ponendo le mani come nell’atto di lanciarle, e tutte contemporaneamente partirono su Levi e Charle.

Prontamente, la ragazza estrasse dalla tasca un calamaio e vi intinse la penna.

“Solid Script: Ink Bullet!”

Dalla punta della penna, come tante palle da cannone, cominciarono a venire fuori gocce d’inchiostro dall’apparente consistenza gommosa. Quando le stelle rotanti si scontravano con quei neri proiettili, questi si rivelavano viscosi e fermavano la rotazione, sicché le stelle rotanti cadevano immobili a terra con suono metallico.

Malgrado non stesse combattendo contro di lei, quello scambio di colpi preoccupò seriamente Evelyn! Quando shuriken e bolle d’inchiostro si scontravano, alcuni schizzi finivano troppo vicini a lei!
“Occhio a dove tiri quell’inchiostro! Non voglio macchiarmi il vestito! Tu, con quel costume idiota, vieni qui e fammi da scudo!”
“Agli ordini!” rispose Sagittarius smettendo di scoccare.

Alle altre due restava però il problema di quella mini-tromba d’aria con cui stavano giocando all’acchiapparello…

“Anf… anf… Ci prenderà! Ci prenderà!”

“Non ti lagnare, Wendy! Tu puoi mangiare l’aria, no? Perché non te lo rimangi?”
“Non ci ho mai provato…”

La stanchezza nelle gambe convinse Wendy a rischiare una centrifugata: si fermò e aprì la bocca, succhiando nuovamente l’aria del piccolo tornado dentro di sé.

“Visto, ci è andata bene!”

Wendy però si teneva il pancino con le mani: sembrava appena alzatasi da tavola dopo un’abbuffata: “Uuuuh… non mi sento tanto bene…”

Dopodiché fece un ruttino.

“Le vere signorine non ruttano.” la rimproverò Evelyn.

“Sono d’accordo.” intercalò Charle.

“Charlina!”

“NON TI AVVICINARE!”

“Sigh…” fece Wendy nascondendo il visino.

 

Sybille guardò la sua collezione di Shuriken impantanata nell’inchiostro di Levi. Quest’ultima però, nonostante si fosse opposta validamente, ne era uscita provata: rispondere a tono a quella scarica di lame aveva richiesto parecchie energie.

Anche il povero Sagittarius ne era uscito provato: aveva dovuto difendere col corpo la sua nuova padrona, rimediandosi orripilanti macchie nere sull’adorato costume da cavallo!

Lucy tirò fuori la sua chiave, facendolo sparire via: “Vatti a smacchiare su.”

“Perché non l’hai fatto prima?” l’attaccò Wendy.

“Perché ero impegnata a fuggire dal tuo stupidissimo ventilatore ambulante!”

“Non litigate voi due!” –gridò loro Levi, distante alcuni metri insieme a Charle- “Dobbiamo collaborare se vogliamo batterle!”

Lucy e Wendy si voltarono in due direzioni opposte: “Collaborare? Con lei? Mai!”

La futura ragazza di Gazille non aveva bisogno di nessuno, se non di Gazille!

<< Siamo messe male… >>

 

<< Quelle due ochette non sono un pericolo, e la gatta ha finito la magia, quindi potrei concentrarmi sull’unica di loro sana di mente. Però non voglio rischiare mi tiri qualche altro tiro mancino come con le mie stelle rotanti… >>

Sybille sparì di nuovo sotto gli occhi di Levi, e questa la ritrovò che atterrava con una capriola all’indietro vicino la rossa.

“Evelyn, stai indietro.”

“Ma così non mi si vedrà!”

Il suo pubblico l’adorava, non avrebbe resistito!

“… Uff… Allora non restare dietro di me, basta che ti abbassi.”

“Perché?”

“EX-EQUIP! SFERA DEMOLITRICE!”

La spada di Evelyn sparì in una nuvoletta. Il fumo celò per qualche attimo le sue mani, sicché le Fairy Tail non riuscirono a scorgere che arma avesse evocato… Poi fu proprio questa a venire da loro! Come nata dal fumo stesso, un palla di ferro nera, agganciata ad una catena gigantesca quanto lei, iniziò a venire verso di loro, tanto veloce che non capirono subito l’entità delle sue dimensioni!

Sybille reggeva con le mani l’altra estremità dell’arma, e malgrado le proporzioni grottesche, riuscì a farla roteare dietro la testa e a scagliarla con ancora più forza contro le avversarie.

Evelyn si abbassò come caldamente consigliato, schivando di un soffio la catena: “WAAAH!”

“GAZILLE SALVACIIIIII!!!”

 

“Etciù!”

Gazille si ripulì il naso con una manica.

“Bah…”

Alzò gli occhi sul grosso foro nel soffitto, e tramite esso salì al piano superiore. Si guardò intorno finché non trovò Oberon per terra contro un muro, col capo chino, privo di sensi.

“Allora, signor versatilità, che ne è delle tue pozioni? Che peccato. Forse hai sopravvalutato te e i tuoi intru…”
SPLASH

“ARGH!”

Gazille portò d’istinto le mani al volto zuppo e agli occhi, inzaccherati all’improvviso. Fortunatamente, qualunque liquido gli avesse tirato, non bruciava.

“Umpf, non credo.”

“Tsk!” –riaprì un occhio per metà- “Come diavolo hai fatto?”

“Il tuo potere è straordinario, ho dovuto ricorrere a un azzardo: sono saltato io stesso all’interno di quel tuo tornado, mentre ero ancora protetto dal mio ovviamente. Come saprai, nell’occhio d’un ciclone c’è calma piatta: è stato un piacevole volo.”

Aveva risentito ovviamente del forte sballottolamento e dell’urto contro il soffitto, ma di certo non quanto ricevere un soffio di drago senza alcuna difesa.
“Bastardo…” ringhiò aprendo l’altro occhio, notandolo mentre gettava a terra una fiala di pozione vuota.

“Che termini, si è trattato solo di un innocente scherzetto. Hai presente tipo quando i clown si buttano l’acqua in faccia col fiore all’occhiello? Non lo trovi divertente.”

“Mf! Ci mancherebbe… Mpf… Io i clown li trov… Mf… veramente ridicoli!”

Gazille si coprì la bocca, mentre le sue guance si sgonfiavano e si rigonfiavano.

“Altro che… Mf! Eh eh! Divertente! Ghihi!”
“Invece a me sembra tu ti stia divertendo parecchio!”

Gazille serrò le mascelle: “Che… cavolo… mi hai fatto?” disse a denti stretti.

“Andiamo che ti viene in mente! Ricordi quel tuo amico senza maglietta?”
!!!
La pozione dello humor!

“Ghihi! Porca miseria!”

“Quella pozione è stata pensata per i depressi e i seriosi, ma a grandi dosi può essere utile anche in combattimento.”

“Ah ah ah! Che cretinate! Ghihihihi! E come?”

Piegato in due dalle risate, Gazille lo vide sollevare la spada e bagnarla con altra pozione…

“Oh, cazzo! Ghihihi!”

Oberon attaccò, e Gazille trasformò il suo braccio in spada, ma il riso incontrollabile ostacolava i suoi riflessi e i suoi movimenti; Oberon invece sembrava stesse giocando, e riuscì a colpirlo un paio di volte.

“La stai prendendo piuttosto bene, complimenti!”
“Col cavolo! Ghihihi!”

Si coprì la bocca con le mani. In quelle condizioni combattere era impossibile: gli era difficoltoso muoversi, respirare bene, e come non bastasse, con le lacrime agli occhi, ci vedeva anche sfocato!

Non gli restava che una sgradevole, per quanto inevitabile, soluzione d’emergenza.

“GUARDA LÀ!”

Oberon si girò, e Gazille gli mollò un gestaccio, scappando poi via nel corridoio ridendo come un pazzo!

“CI SEI CASCATO! UAHAHAHAHAHAHAH!”

Oberon si fece anche lui una risatina e prese ad inseguirlo.

“Ghihihihi!” –continuava a ridere Gazille, mentre correva a gambe levate- “Sono messo male! Ghihihihi!”

Il dragone si disonorava con la fuga… Almeno lo faceva col sorriso sulle labbra!

 

 

 

Con la tragicomica ritirata di Gazille si conclude così questo capitolo intenso, ricco di colpi e colpi di scena! Devo dire che inventare nuovi colpi e farli utilizzare dai personaggi mi piace!

Riguardo lo scontro delle ragazze ho il timore sia stato un po’ troppo confusionario, che ne dite? Spero di averlo descritto bene: il campo di battaglia è vasto, e i personaggi parecchi… Sybille e Levi intanto, quali uniche “sane di mente” si stanno proprio dando da fare, eh? XD

Passiamo ora alla scheda, in cui si parla del normalissimo e coraggiosissimo Lionel!

 

LE SCHEDE DEGLI OC DI QUESTA FIC!

 

Nome: Lionel Clyde

Derivato da: Il nome Lionel mi piaceva, il suo suono lo rende adatto ad un personaggio in qualche modo chic, e il nostro cicciotto ha appunto uno stile da far invidia. Inoltre può anche essere inteso come un gioco sul fatto che lui, almeno a prima vista, non è certo qualcuno che definireste cuor di “leone”! Riguardo il cognome, va in coppia con quello di Evelyn…

Età: 29 (membro più anziano del gruppo)

Capelli: Neri

Occhi: Castano scuro

Descrizione fisica: Lionel è un uomo tracagnotto, sovrappeso e dalla statura non certo alta, cosa che rende la sua sagoma ancora più tondeggiante. Ha mani grandi e tozze e anche una buona misura di piede. Il volto è paffuto, ma per niente sgradevole, solcato da poche rughe e fornito di due guance morbide e di un nasone a patata. Porta i capelli impomatati tutti gettati all’indietro, dove si alzano in una specie di cresta (un po’ come Sasuke, ma non così a punta).

Vestiario: Lo stile di Lionel è invidiato dagli altri membri del gruppo. Nonostante la corporatura, riesce a non sfigurare in un completo giacca e pantalone nero, mocassini neri, camicia bianca e cravatta, che anzi, a detta di Evelyn, lo snellisce parecchio. Dopo aver sentito ciò la prima volta, Lionel, già appassionato di completi, ha iniziato ad indossarlo praticamente ovunque andasse, specie quando c’è Evelyn…

Magia: A dispetto di quanto potrebbe sembrare, la magia di Lionel non richiede necessariamente una corporatura grassoccia. “Rebound” (“Rimbalzo”) consente all’utilizzatore di avere un corpo capace di assorbire gli urti e dotato di una maggiore elasticità. Lionel può così trasformarsi in una palla da cannone umana, rimbalzare su qualunque superficie senza subire danni, piombare di colpo addosso al nemico, e resistere ai suoi colpi (fintanto si tratti di semplice forza bruta).

Background: Modesto impiegato in una gilda commerciale, Lionel vive i suoi anni migliori sottovalutato e inespresso, confinato nel guscio del tipico “ciccione di turno”, che col tempo l’ha reso pigro e rinunciatario. A causa di questo suo carattere, non riesce a fare carriera, e ogni suo tentativo di dimagrire con diete sempre più elaborate, o di fare qualche passo avanti, a lavoro, come in palestra, come in amore, si risolve in un buco nell’acqua e in un giro al frigorifero.

Conosce per caso Oberon e gli altri che diventeranno il gruppetto di cercatori di pozioni di cui entrerà a far parte; in particolare conoscerà Evelyn, e scatterà subito il colpo di fulmine.

Chiaramente innamorato di lei per gli altri compagni di squadra (e per i lettori), non si è invece mai dichiarato ad Evelyn per via delle sue insicurezze, e per il fatto che, come dice lui stesso, una donna così bella non merita un ciccione codardo… Senza contare tutte le bacchettate e le frecciate di lei, sempre pronta a criticarlo o sfruttarlo, come si è visto in occasione del rapimento degli exsheed. Per tali motivi, decise che si sarebbe fatto avanti solo una volta dimagrito (grazie all’aiuto della pozione della forza di volontà promessagli da Oberon), cercando nel frattempo, per quanto possibile di farsi notare e ottenere maggior lustro ai suoi begli occhioni…

Tuttavia, recentemente grazie a Natsu è riuscito ad acquisire una maggiore considerazione di sé stesso, e ha realizzare che il grasso in eccesso non pesa poi tanto, specie quando si ha il coraggio di rischiare la vita per la persona amata.

Chissà che molto presto non si presenti dinanzi ad Evelyn con qualcosa da dirle…

Staremo a vedere!

Gli piace: I completi giacca e cravatta, il cibo, Evelyn (non necessariamente in quest’ordine)

Non gli piace: Le t-shirt, quelli che deridono i grassi, scaricare il proprio nervosismo sul cibo

Curiosità: Nonostante affermi che il suo completo non abbia alcunché di magico, le sue tasche possono contenere una spropositata quantità di cibo, che non sembra neppure appesantirlo o intralciarlo quando corre o combatte… Mistero! Teorie?

 

Al prossimo capitolo, cari lettori! Commentate! ^__°

 

PS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!

 

PPS: GAZILLE X LEVI ORA E SEMPRE!

  
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