Blu, come le viole, era il suo colore preferito. Blu, colore puro e freddo, che lo rispecchiava alla perfezione. All'inizio non credevo che potesse essere così tanto significativo per lui. Senza nemmeno chiederglielo, avevo colto tutto di lui, con un semplice sguardo: distaccato, poco fiducioso, rinchiuso in se stesso, timido addirittura. Due cose di lui avevo capito, era intelligentissimo e cambiava carattere e caratteristiche da persona a persona. Quando era con me, sorrideva spesso, cosa che non accadeva quando era in presenza dei suoi amici. Non accadeva mai. L'unica occasione in cui l'avevo visto triste, è stata quando gli chiesi se sapeva cosa fosse l'amore, e lui, con uno sguardo disperso nel cielo, mi disse " L'amore? Chi può dirlo? Noi siamo giovani...non dovremmo pensarci neanche..." . Così, abbasso lo sguardo verso di me, mi abbracciò e se ne andò. Sui miei vestiti rimase il suo profumo; profumo dolce, elettrizzante. L'unico profumo che è riuscito a mandarmi in astinenza. Fu l'ultima volta che l'ho visto. Dopo quell'abbraccio, lui era come scomparso: svanito nel nulla, non più uno sguardo, una parola, un bacio. Sparito.