Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: albalau    09/04/2011    2 recensioni
cosa potrebbe accadere dopo l'assegnazione della dea
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ayumi aveva deciso di fare una passeggiata. La giornata, a dispetto della stagione, era tiepida. Il sole splendeva, riscaldando con i suoi raggi l'aria.
Era in prossimità del laghetto situato al centro del grande parco. Lo stesso in cui la sua amica aveva interpretato in maniera magistrale il folletto Puck. Si sedette su una panchina ad ammirare lo spettacolo. Si sentiva bene, rilassata. Dopo la rappresentazione dimostrativa, aveva volutamente deciso di prendersi una pausa dai suoi impegni teatrali. Era giunto il momento di staccare la spina e cercare di prendersi un po di tempo per se. Chiuse gli occhi con il viso rivolto al sole, un sorriso appena accennato le illuminava il viso. D'un tratto un'immagine si materializzò nella sua testa. Un'uomo alto, bello e affascinante. Di scatto riaprì gli occhi, arrossendo. Perché stava pensando a lui? Sicuramente non passava inosservato, ma da li a pensarlo........Però era già da qualche giorno che non riusciva a toglierselo dalla mente. L'aveva indubbiamente colpita. Non solo per il suo aspetto fisico, ma sopratutto per la sua intelligenza e dolcezza.
-Karato Hijiri.- sussurrò appena.
Il suono del telefonino la fece sobbalzare. Si diede della stupida a fare ceri pensieri e prese l'apparecchio. Rimase per un attimo sorpresa di leggere il nome di Maya sul display.
-Ciao Maya.- la salutò con allegria.
L'amica non rispose, sentiva solo dei singhiozzi.
-Maya rispondi. Che cos'hai?- le chiese preoccupata.
Finalmente riuscì a parlare.
-Ayumi.....ti prego.....vieni qui....- le disse tra i sussulti.
Si alzò di colpo in piedi.
-Dove sei? Arrivo subito.-
-A casa.- rispose la ragazza.

Dopo appena quindici minuti era davanti alla porta della casa di Maya. Bussò, ma non ricevette risposta. Decise di entrare. Trovò la stanza immersa nel buio. Le imposte erano state chiuse, per impedire alla luce di entrare. Molto lentamente, avanzò nella stanza.
-Maya, dove sei?- chiese piano, quasi avesse paura di scoprire qualcosa di terribile.
Un rumore che proveniva dalla camera vicino a lei, la fece sussultare. Si diresse da quella parte ed entrò. Spalancò gli occhi e la bocca. Raggomitolata sul pavimento, c'era la sua amica. Corse da lei. Non sapeva cosa potesse essere successo, ma il suo tremore e la paura che lesse sul suo viso, la terrorizzarono. L'abbracciò stretta, trasmettendole il suo calore. Sentì la ragazza piangere e aggrapparsi a lei.
Finalmente, dopo molto tempo, la sentì calmarsi. Le scostò i capelli bagnati dal viso e la guardò.
-Cosa succede Maya?- le domandò.
L'amica prese un profondo respiro. Aveva bisogno di lei, del suo aiuto.
-Io.....io....ti prego....aiutami!-
Una morsa strinse il cuore di Ayumi.
-Lo farò, ma dimmi che hai!-
Si aggrappò alle braccia dell'amica.
-Yuu....Yuu...lui....lui.....mi.....mi ha....violentata!- e scoppiò di nuovo in lacrime.
Ayumi si sentì gelare. Come aveva osato quella specie di essere umano! Di colpo la rabbia, una rabbia feroce si impadronì di lei. Doveva assolutamente allontanarla da quel ragazzo.
-Vieni con me!- le ordinò.
-Aspetta, non vorrai che io lo dica a Masumi.- le chiese tremante.
Vide il terrore nei suoi occhi. Non poteva certamente dire a quell'uomo quello che era accaduto alla sua donna. Avrebbe ammazzato Sakurakoji e Maya non poteva sicuramente reggere all'idea del suo amore in carcere.
-No, sta tranquilla. Ti porto a casa mia. Non voglio rischiare che te lo ritrovi ancora davanti.-
-Maya non si muove.- disse la voce maschile alle sue spalle.
La ragazza si alzò, guardando da capo a piedi quell'abominio che aveva di fronte.
-Togliti dai piedi Sakurakoji. Con o senza il tuo consenso, porterò via Maya.-
Poi si rivolse all'amica.
-Prepara le tue cose. Ce ne andiamo subito.-
-Ti ho già detto che lei rimane qui!- le urlò, cercando di afferrarla.
Ma fu più svelta di lui. Si scansò, facendogli perdere l'equilibrio. Il ragazzo cadde rovinosamente per terra. Ayumi ne approfittò per tirargli un grosso vaso in testa. A quell'impatto, il ragazzo perse conoscenza.
-Sbrigati! Non vorrei correre il rischio che si svegli.-
Dopo cinque minuti uscirono dall'appartamento. Doveva metterla al sicuro e, al momento, casa sua era il posto adatto.

Stava camminando da ore nella sua stanza. Cercava di decidere il da farsi. Non poteva certamente informare Hayami di quello che era accaduto, ma non poteva nemmeno pensare di proteggere l'amica da sola. Se ripensava al racconto di Maya, ancora le venivano i brividi. Fortunatamente era riuscita a calmarla e l'aveva convinta a riposare. Non riusciva ad immaginare qualcosa di peggio. Incominciò a piangere al pensiero del dolore della ragazza nella stanza a fianco.
Doveva,voleva assolutamente fare qualcosa.
Prese il telefono e compose il numero dell'unica persona che avrebbe potuto aiutarla.

Era ormai notte fonda e la luna splendeva alta nel cielo. Un'ombra apparse dietro alle tende della finestra di Ayumi. Silenziosamente entrò nella camera della giovane addormentata sul letto. Si avvicinò e si fermò ad ammirarla. Il chiarore della luna illuminava il suo volto. Era bella, molto bella. Ma quella ragazza non era solo quello. Aveva un'animo nobile e il suo carattere era forte e deciso. Le sfiorò i capelli che erano ricaduti sulla fronte. Quel tocco delicato la destò.
Si ritrovo a fissare quegli occhi caldi che tanto la affascinavano. Di colpo, arrossendo, si sedette sul letto.
-Quando sei arrivato?- gli chiese, cercando di ricomporsi.
Hijiri si allontanò un poco da lei. Non immaginava neanche lui che quella ragazza potesse turbarlo così profondamente.
-Non da molto. Sono entrato dalla finestra. Non era il caso che mi vedessero entrare qui in piena notte.- le rispose con la sua voce calda.- Perché mi hai chiamato?è successo qualcosa di grave?-
Ayumi si ricompose del tutto. Doveva dirgli tutto, ma con cautela. Anche se non era Hayami, sapeva che teneva molto a Maya e la sua reazione poteva essere sia forte, sia imprevedibile.
-Si tratta di Maya. È qui a casa mia.-
La guardò con curiosità, ma non fece domande.
Ayumi sospirò.
-Oggi mi ha chiamata. Sono andata da lei. L'ho trovata in uno stato pietoso.- s'interruppe, non era certa di voler continuare.
Hijiri si allarmò.
-Cosa le è successo?-
-Yuu. Ecco, lui le ha fatto del male. Molto.- disse piano.
Hijiri scattò verso di lei. La prese per le spalle.
-Ti prego. Non dirmi che è quello che penso!. Chiese quasi urlando.
La ragazza non rispose, ma lesse la verità nei suo occhi. Di colpo la lascio, andandosi a sedere sul letto e tenendosi la testa tra le mani.
No, non era possibile! Come aveva potuto fare quello alla persona che diceva di amare. Iniziò a sentire le lacrime inumidirgli gli occhi. Maya! Non poteva neanche immaginare quello che aveva provato nelle mani di quell'animale. E lui non l'aveva protetta. Era venuto meno alla promessa fatta al suo capo. All'uomo che avrebbe dato la vita per lei.
Ayumi, vedendo la sua disperazione, gli andò vicino e gli prese il viso tra le mani.
-Non è stata colpa tua.- gli disse, intuendo i suoi pensieri.
-Sono venuto meno al mio dovere.-
-Nessuno poteva minimamente intuire di che cosa fosse capace Sakurakoji. Ma adesso viene la parte più difficile.-
L'uomo annuì. Hayami sarebbe stato più difficile da tenere.
-Intendo sistemare io la questione, prima che giunga alle sue orecchie. E di questo dovremmo parlarne anche con Maya.-
Entrambi furono d'accordo. Se la cosa fosse giunta a lui, si sarebbe rovinato la vita. E l'avrebbe rovinata anche al suo amore.
Si alzò deciso ad andarsene.
-Che farai adesso?- gli chiese un po preoccupata.
-Cercherò una soluzione efficace. Poi agirò, ma devo far presto.-
La ragazza gli posò una mano sul braccio.
-Fa attenzione.- sussurrò dolcemente.
Quelle parole dette in quel modo, lo bloccarono. Rimasero per molto tempo a fissarsi intensamente. Lentamente Hijiri si chinò su di lei e nel contempo Ayumi si sollevò sulle punte dei piedi. Sfiorarono le loro labbra, delicatamente. Quel tocco accese in loro un fuoco che non credevano potesse esplodere. Immediatamente il bacio divenne intenso, profondo. L'attirò a se, stringendola forte. Lei gli cinse il collo con le braccia, aderendo a lui. Si separarono, ansimanti.
-Rimani qui.- disse la ragazza.
-Sei sicura di quello che fai?-
-Più di quel che pensi.-
Non se lo fece ripetere. La prese in braccio e raggiunse il letto. Molto lentamente incominciò a sfilarle i vestiti. Lei seguì il suo esempio. Non immaginava potesse essere così bello, così perfetto. Lui era estasiato da lei. Sembrava davvero una dea. Ripresero a baciarsi, spinti dal loro desiderio. Ogni loro tocco, ogni movimento portava solo un nome. Amore.
Quella notte misero a nudo i loro sentimenti. Entrambi avevano capito che cosa fossero le anime gemelle. Finalmente anche le loro si erano unite.
  
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