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Autore: Kornelio    10/04/2011    0 recensioni
Il giorno del suo compleanno Goar, un giovane ragazzo dalla vita tranquilla, si ritrova costretto a fuggire da una città assediata, incontra un fratello mai conosciuto e scopre di essere legato inevitabilmente al destino del suo mondo.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Silenziosamente si nascose dietro l'angolo della strada e vide un gruppetto di ragazzi intenti a guardare qualcosa. Decise di avvicinarsi e un raggio rosso gli bruciò la spalla. "Non puoi usare magie di fuoco durante i combattimenti, guarda cos'hai combinato, hei tutto bene?" Un ragazzo incredibilmente simile ad Argo si chinò su di lui e con poche parole gli guarì l'ustione. "Co...come hai fatto?" "Piacere sono Goar un mago" il ragazzo da cui era partito il raggio di fuoco precisò "Apprendista mago"

 "Zitto Leny!", Goar aiutò Argo ad alzarsi e gli chiese"Da dove vieni...come ti chiami?" "Sono Argo,di Ghona"

 "Io abitavo a Porto Vorsh ma sono venuto quì per studiare magia e ho cominciato quest'anno, dopo la scoperta dei miei poteri"

 "E come è successo?"

 "un mago è venuto a casa mia e mi ha fatto recitare una formula di stordimento, così" un piccolo raggio blu scaturì dalla mano di Goar. Argo rimase in silenzio per un po' e poi disse"Posso provare?" "Certo, ripeti le mie parole, swarda" Argo eseguì ma non accadde nulla "Peccato" . "Ehi riprova, nemmeno io ce l'ho fatta subito" Argo ritentò e un raggio stordente colpì Leny in pieno petto "Ora siamo pari". 

"Argo dove eri finito!" all'improvviso Argo ricordò "Oh zio perdonami me lo sono scordato"

lo zio si avvicinò ma quando notò Leny a terra disse "Cos'è successo?"

Argo indulgiò domandandosi come l'avrebbe presa Ismaehl "Ecco zio, sono..." Non ebbe tempo di finire la frase che un urlo squarciò l'aria "Orchi!!!"

Tutti corsero in piazza da cui, in fondo alla via principala, si poteva vedere il massiccio portone che tremava sotto i pesanti colpi dgli orchi. Tuttavia, nonostante l'incessante gragniola di colpi, non cedeva e in questi secondi preziosi tutto l'esercitò ebbe il tempo di schierarsi e la popolazione cercare 

riparo. 

I fuggitivi vennero covocati per fuggire dai tunnel che sbucavano a Tarin, dove imbarcazioni di emergenza li avrebbero scortati fino a Ber-Hur, la citta fortezza. Ismahel prese per un braccio Argo e Goar e disse a Leny di seguirli. I tre aiutarono la povera gente a portare le poche cose a cui erano affezzionati e li incitarono a sbrigarsi: il portone non avrebbe tenuto a lungo.  I tunnel non erano lontani e quando le prime persone scomparvero sotto terra il portone cedette. 

"Maledizione" imprecò Ismahel ed ordinò ad Argo di consegnarli il pacco che pochi  giorni prima aveva ritirato e, sotto ordine dello zio, tenuto sempre con sè. Lo appoggio a terra e ne estrasse un  lungo fodero che si leghò alla vita. Infine estrasse un lungo spadone che infilò nel fodero. "Correte avanti, io vi raggiungerò e... Argo ti spiegherò dopo" detto questo lanciò un'enorme palla di fuoco che incenerì all'istante un orco che era riuscito a superare la barriera dell'esercito.

Sempre più confuso Argo seguì i due amici e insieme scomparvero nel buio sottosuolo.

Tre ore dopo riemerserò ai margini di Tarin strofinandosi gli occhi per la forte luce dei tre soli del Sovalahl, "Goar, Leny, avete idea di dove andare?" Leny suggerì di seguire la folla che si apprestava a raggiungere le chiatte di legno e così fecero. 

Quando anche i più lenti arrivarono i marinai salparono e i tre guardarono Tarin che si allontanava, senza traccia di Ismaehl.

Passarono la giornata a discutere sulla situazione; Il primo a parlare fu Goar "Sentite, quale potrebbe essere il motivo dell'attacco. Che io sappia dopo la grande guerra non ci sono stati più contatti tra umani e orchi, e ora questo" Argo prese la parola"Ora che ci penso ho letto nel libro che mi ha regalato mio zio che nel trattato scritto dal consiglio i orchi sono stati confinati a causa della loro indole aggressiva e della loro scarsa intelligenza nel deserto, e ovviamente questo non gli è piaciuto però non si sono mai ribellati. Aspettate ora che ci penso tra i orchi c'era anche un umano, l'ho riconosciuto perché era più basso di loro, ovviamente sarebbe potuto anche essere un berserker perché era armato di ascia" . A sera si strinsero sotto la coperta di Argo e si addormentarono speranzosi di ritrovare Ismaehl.

Il mattino dopo i tre si svegliarono a causa del suono di una campana che segnava la prima sosta a terra. Appena scesi si misero a cercare frutti per rifocillarsi e ne regalarono alcuni ai più anziani. Nella ricerca non si accorsero di essersi allontanati dalle imbarcazioni perché sapevano di avere due ore a disposizione. Ad un certo punto un fruscio li fece sussultare "Avete sentito?", Sguainarono le spade e le loro mani si illuminarono di rosso fuoco. Argo si fece avanti "Chi và là?"chiese. Dopo un silenzio snervante una voce familiare rispose "complimenti ragazzo sei mago" "Ismaehl" I tre corsero ad abbracciarlo "Venite, ho una lunga storia da raccontarvi e il mio cavallo ha bisogno di riposo" Lo condussero alle chiatte dove molti lo riconobbero e ringrazziarono.

Crearono un fuoco magico e Ismaehl cominciò il suo racconto:

"Dal tempo della creazione del Sovalahl il regno degli uomini era dominato da due importanti figure, i Gemelli. I Gemelli erano figli della natura e grazie a loro il regno degli uomini era sempre in pace. Erano abili maghi e abili guerrieri, ma il loro potere aumentava notevolmene se essi si trovavano vicini. Ehlam fu l'ultimo gemello, assieme a suo fratello, ma quando scomparve il consiglio decise di scacciare anche l'altro gemello e di prendere il potere. La pace si spezzo quando la sete di potere dei popoli prese il sopravvento. La fine delle razze era imminente ma Elahm scoprì l'esistenza di un medaglione in grado di comandare i draghi e grazie a lui gli umani ebbero la possibilatà di prevalere, riportando la pace poi però il consiglio decise che il potere del medaglione era troppo potente per affidarlo ad una sola persona e così lo rubarono e lo nascosero. Accecato dalla furia Ehlam dichiarò che si sarebbe vendicato e poi scomparve. Di lui non si seppe più nulla, fino ad oggi. Questo me lo ha raccontato lui...  mio fratello.

Ad Argo mancò il respiro ma non ebbe la possibilità parlare perché Ismaehl continuò "Ora una nuova guerra è scoppiata, Elahm è tornato, ma stavolta è il suo lato oscuro ha prevalere. Al comando di un esercito di orchi ed elfi rinnegati, per prendere il trono di Ruyuk, anche se non è questo il suo unico obbiettivo, egli cerca il medaglione."

Argo attese di ritrovare la calma e poi parlò "Zio, non me l'avevi mai detto, perché?"

"Sono stato incaricato di trovare un gemello e quando, molto tempo fa, ti ho fatto l'esame di magia ho scoperto che non avevi poteri. Però non ho avuto il coraggio di abbandonarti e sono stato ricompensato perché ho trovato anche l'altro gemello, vero Goar?" questa volta fu Goar a rimanere senza fiato.

"Siamo stati incaricati-aggiunse Ismaehl- dal consiglio di andare a chiedere aiuto ai nani e ai berserker, poiché questo attacco a sorpresa è stato devastante.Viaggieremo in incognito perché Elahm vi sta cercando, vi teme" Non aggiunsero altro, spensero il fuoco e salirono sulle chiatte. Per il resto della giornata Ismaehl istruì Argo alle regole basilari di magia e quando fù a buon punto chiamò anche Goar per cominciare le nozioni più avanzate. Intanto Leny stringeva amicizie con tutti, spezzando la monotonia del viaggio con esibizioni e curando chi soffriva il mal d'acqua.

___________ Recensite, recensite e recensite ancora. XD
  
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