Sogno
-Sicura di quello che fai?- chiese preoccupata la donna appoggiata al muro di quella stanza.
-Sì, mamma.- rispose decisa la giovane ragazza davanti alla madre mentre terminava di sistemare ciò che le sarebbe servito.
-Inutile trattenerti qui, vero?- constatò la donna sospirando rassegnata e incrociando le braccia al petto.
-Già! Ormai ho deciso!- ripeté seria la giovane.
-E' ufficiale! Sei testarda quanto tua madre, ragazza mia.- scherzò l'uomo al fianco della donna che gli lanciò un'occhiata assassina, ma dopo pochi attimi gli sorrise abbandonando quello sguardo invidiabile dai migliori assassini della Gilda.
-Ecco fatto! - esclamò la ragazza soddisfatta del proprio lavoro prendendo così la borsa a tracolla.
-Questo lascialo a me.- disse l'uomo prendendo lo zaino per poi avviarsi verso l'uscita.
-Grazie, papà!- urlò la giovane e lo raggiunse assieme alla madre nella radura che si estendeva a lato della loro casa dove li aspettava Geuse.
-Mi raccomando, Simyf, fai attenzione e se avrai qualche problema, avvertici subito.- la raccomandò la madre.
-Sì, sì, mamma. So cavarmela benissimo da sola. Me lo hai insegnato proprio tu molto meglio di papà e sta sicura che, se avrò dei problemi, vi avviserò il prima possibile. E poi ci sarà papà con me per un po'.- la rassicurò la figlia sorridendole.
-Siamo pronti per partire, Simyf.- le informò il padre dopo aver sistemato la borsa e lo zaino sul suo destriero.
-Ho capito, papà!- gli rispose la ragazza per rivolgersi di nuovo alla madre.
-Devo andare, mamma. Mi mancherai moltissimo!- disse abbracciando la donna.
-Anche tu mi mancherai, tesoro.- affermò abbracciando a sua volta la figlia.
Dopo un po', sciolsero l'abbraccio e raggiunsero gli altri due.
-Mi raccomando, Rigel, prenditi cura di nostra figlia. Se le dovesse succedere qualcosa mentre è con te...-
-Sì, sì, lo so, Betel. Non c'è bisogno che me lo ripeta ancora. Simyf ormai è grande, ma, se le accadesse qualcosa, non me lo perdoneresti mai e, sinceramente, non mi fa molto piacere vederti arrabbiata perché ti conosco e so che me la faresti pagare cara nel peggiore dei modi che possa esistere.- la anticipò il marito.
-Se lo sai, meglio per te.- disse la moglie mentre l'uomo le sorrise rassicurante e aiutò la figlia a salire in groppa a Geuse per poi salirci a sua volta.
-Buon viaggio!- augurò la madre alla figlia.
-Grazie, mamma!- rispose la ragazza mentre il padre guidò Geuse spiccare il volo verso il Saar.
Angolo autrice:
Ecco il primo capitolo! XD
Ho aggiornato abbastanza presto perchè l'ho finito appena venerdì mattina, ma non posso dire lo stesso del secondo perché l'ho iniziato sabato mattina e non so quando lo finirò perché l'ispirazione va e viene! ç_ç
Questo, in realtà, non è propriamente un capitolo e all'inizio avevo pensato di scriverlo con il prologo, ma ho deciso che l'inizio avrebbe trattato solo i pensieri della protagonista mentre questo capitolo... lo scoprirete solo nel prossimo capitolo. Vi stuzzico un po', ma dovrebbe essere intuibile.
Avete notato che nomi? Uno l'ho inventato e per gli altri ho usato il metodo di Licia Troisi, anche se ho fatto qualche modifica. ^-^
Ringrazio ancora chi ha recensito e anche chi ha letto quelle pochissimo righe che hanno incuriosito un po' di gente. Non avrei mai creduto di riuscirci. O.O Spero che vi sia piaciuto questo capitolo.
Alla prossima e bacioni! X^
Ciao! XD ^-^