Rischiare.
-Dō...- Un gemito più intenso quando le dita dell'uomo
scivolarono
all'interno della sua apertura, portandolo ad inarcare maggiormente
la schiena. Un sussulto prepotente, tanto da farlo vibrare con forza,
affatto preparato ad una cosa simile. Lo sentì fermarsi tra
un
sospiro ed un altro carezzandolo con calma. Accorto. Nessuna
richiesta di perdono. Si strinse maggiormente a lui, Watanuki. Un
invito a proseguire con quanto stava facendo. Perché il
gioco valeva
la candela. Valeva la pena rischiare quella
follia. Valeva la
pena rischiare solo perché era Dōmeki.
Ed era insolito
trovarsi a sospirare il suo nome con quel tono... innamorato..?
Richiesta. Immobile. Statico per qualche attimo, prima di riprendere da dove si era interrotto. Osservò ansimante Watanuki sotto di lui, tremante e scosso. Tirato come una corda di violino prima. Raggomitolato ad aggrapparsi alle sue spalle poi. Accennò un sorriso tirato. Come sembrava piccino il ragazzo confronto a lui. E sospirò. -Ho una richiesta da farti.- Esordio che riuscì a fargli ottenere un po' d'attenzione da parte dell'altro. -Quale richiesta?- L'alito caldo del proprietario del negozio gli solleticò il lobo dell'orecchio, assieme a piccoli baci. Un sussurro contro il suo capo. Segreto. E poi... -... Non lo dimenticare.- Una richiesta disperata.