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Autore: PiccolaPerfidaSplendidaMarty    10/04/2011    5 recensioni
Potrebbe esistere un'altro Infinito Potere? Una Shirley più potente e cosciente che la magia allo stato puro scorre nelle sue vene? E se decidesse di fare una sosta dal suo lungo e perenne viaggio proprio a Fairy Oak,cosa potrebbe accadere?
Una piccola ff dedicata ad una delle mia saghe preferite.
Recensite in tanti!!!!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Aster

 

Capitolo 4.

 

Per la prima volta è Jim quello in imbarazzo. Un rossore affiora sulle guance, e distoglie lo sguardo. Ma perché dico “ prima volta ”?

Mi sembrano passate settimane mentre sono qui solo da mezza giornata.

<< Ehm, di qua si arriva alla piazza. >> dice.

 Fa strada, e i rumori ovattati della notte non vengono interrotti; io in particolare, non ho la minima intenzione di rovinare l’atmosfera.

<< Eccoci. >> Di già? Penso, preoccupata che il viaggio sia stato così breve.

L’altissima quercia delinea sul lastricato un ombra perfetta, e le sue foglie si muovono appena, di qua e di là, di qua e di là, come se venissero cullate dal vento; il loro frusciare si aggiunge alla sinfonia del villaggio.

Teasel, il mio cavallo,è stato sciolto ed ora riposa sereno sotto Quercia; il carrozzone è immobile, circondato da lucciole, sembra che sia sempre stato lì; la luce bianca smorza ogni colore e contemporaneamente crea contrasti tra il bianco e il nero.

<< Ma qui è sempre tutto così… >> non trovo un aggettivo adatto a descrivere questa visione. È armoniosa, completa, perfetta, magica; c’è l’atmosfera delle notti in cui ti svegli senza motivo, ti alzi e non puoi più riaddormentarti perché la luna ti ha stregato; è una notte sospesa in aria nell’istante dove tutto trova la propria pace interiore e può riposare sereno per l’eternità. È …

<< Irreale? >> suggerisce Jim.

<< Esatto. >>

<< No, non sempre. Capita ogni tanto, solo quando viene a trovarci una persona molto speciale… - Jim mi guarda, valutando se dirmi o non dirmi chi è la suddetta -  …che vive in campagna. Oggi non c’era, ma sono sicuro che la incontrerai presto, non si perderebbe mai una maga errante ed il suo “scrigno mobile”. >> è pensieroso; si vede subito che ha una teoria che mi riguarda, ma non ne parla.

<< Posso entrare? >> chiede poi indicando il carrozzone. Faccio un cenno affermativo e, dopo essermi avvicinata piano per non svegliare Teasel, apro la serratura della porticina in legno scuro; con una manovella sulla destra comincio ad alzare la serranda. Appare una grande vetrina organizzata in scaffali, e su ognuno sono riposte decine e decine di gioielli, pietre preziose o gingilli di vario genere.

<< Wow... >> sento dire dietro di me.

<< Vieni Jim, entra pure. >> abbasso la testa a causa della porta bassa e schiocco le dita. Dieci candele si accendono in contemporanea e illuminano un tesoro degno di una regina. Le mensole sulla sinistra sono catalogate per tipo di pietra: in basso delle ampolle colorate ed eleganti sono riccamente decorate in diaspro oceanico burattato; accanto, una decina di piccoli carillon d’argento dalle dolci melodie hanno l’interno in diaspro verde, rosso e giallo; un vasetto grande quanto una tazza da latte metteva allegria con il suo vivace diaspro leopardo.

La mensola appena sopra – quella delle onici e dei quarzi – era affollata da articoli da bigiotteria mischiati ad amuleti magici; tra essi spicca una collana d’argento. Sul ciondolo sferico sono incisi complessi disegni arzigogolati, con inserti in lucidissima onice nera. Ciò che rende magico questo oggetto è un’ onice bianca, candida e perfettamente circolare, incastonata nella parte superiore del monile.

Probabilmente l’artista non era un mago molto esperto, perché la suddetta pietra non è per nulla adatta ai sortilegi di lunga durata, tuttavia l’uomo da cui la comprai mi disse che lo aveva aiutato durante un periodaccio, scacciando i brutti pensieri.

Mantenendomi su questa linea, ho fatto un incantesimo purificatore alla sferetta, così adesso può rischiarare le ombre e le oscurità che corrompono i cuori delle persone.

D’un tratto un asse scricchiola dietro di me e lancio un gridolino. Jim fa un balzo all’indietro perché anche lui si era perso nei riflessi di cristalli e vetrine, scordandosi della mia presenza.

<< Scusami Jim, è che non sono abituata agli ospiti!! >>

<< Ah, fa niente, mi hai solo spaventato un po’. >> dice tirando un sospiro di sollievo. Si passa una mano sul viso e l’altra si poggia sul bancone sul quale c’è la cassa, la quale, essendo difettosa, apre di colpo il cassetto. DLING! E di nuovo Jim sobbalza, ma stavolta fa cadere una pila di boccette in cristallo colorato.

<< SIMENDRAT! >> dico tendendo il braccio verso i corpi in caduta libera. Si bloccano all’istante; mi avvicino e svelta li rimetto a posto. Jim boccheggia: ha capito poco o nulla di quello che è successo.

Cerca i miei occhi scarlatti, cerca un indizio, cerca risposte, cerca la verità.

<< Ok, sono un confuso. Non ho mai visto fare nulla del genere. E poi… che lingua era quella?? >> Ha degli occhi così belli e irresistibili, così grandi e luminosi, così supplichevoli e bisognosi di sapere!

<< Karaelìano Kriptico dell’est. >> rispondo in automatico. Forse è perché non riesco più a pensare razionalmente.  << … una lingua molto utile in campo magico… >> aggiungo per sminuire le parole “ Karaelìano Kriptico ”, che -ne sono certa-  sembra troppo complicata per essere uscita dalla bocca di una vagabonda.

<< Non credo che in questo negozio ci sia abbastanza spazio per entrambi. >> Jim si strofina il collo e si muove verso la porta, evitando di toccare qualsiasi cosa.

<< Aspetta… >> dico piano.

Non voglio che vada via, voglio che rimanga qui per sempre.

<< Jim, un momento… >> alzo un po’ la voce per farmi sentire da Lui; ho una voglia matta di assaporare le Sue labbra, di accarezzare il Suo viso e i Suoi capelli.

 

 

Ragazza, fermati. Ragiona.

 

 

 

 

Quella piccola parte razionale di me non ha torto: non so neanche se ci rimarrò IO qui, come faccio a volerlo fare insieme a Jim? Gli ormoni di cui solo ora scopro l’esistenza sono incredibilmente pericolosi.

Quindi abbandono il piano originale ( e totalmente folle ) di baciarlo, mi avvicino lentamente, e dico solo:

<< Buonanotte, Jim. >>

Lui sorride siceramente, ma il mio cuore non impazzisce come la prima volta, trattengo il fiato per qualche secondo e torno a respirare normale.

<< Buonanotte, Aster. >> mi guarda ancora per qualche istante e poi s’incammina verso casa Perwinkle.

Sono certa che stanotte non dormirò.

Lo so,lo so, sono in strasuperultraritardo, ma -capitemi- mi sono rotta il polso sinistro cadendo, e ho perso la voglia di fare ogni cosa!! Comunque come sto andando?? Riuscite ad inquadrare Aster come un adolescente normale ora? Devo dire che questo capitolo (per essere il frutto di un mese di lavoro) è piuttosto mediocre, ma il parere dell’autrice non conta mai davvero. Potrebbe essere anche il capitolo più brutto del mondo, perciò vi prego di dirmelo, almeno eviterò di ripetere lo stesso errore!

Un bacio

marty occhiblu

  
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