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Autore: Elysium    10/04/2011    3 recensioni
“Grande importanza assumono le piccole cose quando ci vengono nascoste dalla donna che amiamo.” – Marcel Proust
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Lies by omission

Disclaimer: niente di tutto ciò è mio, se lo fosse Sirius sarebbe vivo e alle Bahamas, l'epilogo non avrebbe mai visto la luce del giorno e non ci sarebbe stato nessun bambino con un nome come Scorpius.

N.d.T.: La breve storia che segue è stata scritta da Elysium (link all'originale sul voting post oppure su GrangerEnchanted) ed ha partecipato al settimo e ultimo round dei dramione awards nella categoria Best Special Challenge Ficlet (501-100 words). ll prompt scelto è la citazione di Proust che compare all'inizio della one-shot.

Buona lettura,
Lux Lucis


Lies by omission


“Grande importanza assumono le piccole cose quando ci vengono nascoste dalla donna che amiamo.” – Marcel Proust


È seduto sulla sua sedia, mentre riflette sulle verità non dette, quelle della peggior specie. Quelle che provengono dalla bocca delle persone amate; quelle che sono capaci di penetrare attraverso la corazza che ognuno costruisce attorno a sé.

Sono le più insignificanti, ma anche le più dure da accettare.

Lei ha l’abitudine di uscire a cena con il suo amico ogni giovedì sera; lui non ha alcuna intenzione di pestare i piedi a nessuno e quindi non ha mai fatto una scenata. Fino ad ora. Questo perché pensava che l’invito comprendesse lui e la sua fidanzata. Solo che non è più così. Ora c’è solamente lui e lei glielo ha nascosto.

È stato un errore. Lui si prende cura di quello che suo, si assicura sempre che non corra alcun pericolo, ne sa tutti i segreti.

Se le parlasse di quello che ha scoperto, la sua omessa verità, lei direbbe che non ha nessuna rilevanza, perché sono solo amici; ma Draco sa che è un problema, perché gli ha mentito. Ha trasformato qualcosa di probabilmente innocuo in una ferita aperta ed ora la consapevolezza ristagna nelle pieghe recondite del suo animo, così come quell’orribile constatazione.

Gelosia. Un’emozione familiare. Draco, con tutto quello che ha, la conosce profondamente, sa che, nonostante quello che possa dire o fare, come il suo nome venga mormorato tra la gente o quanto le sue ricchezze possano aumentare, non potrà mai competere con Harry Potter.

Lo ha accettato molto tempo fa, come un dato di fatto, per tutto quello che lo riguarda. Tranne che per lei. Perché, alla fine, lei è sua: corpo, mente e anima. Solo Draco sa il modo in cui le ciglia velano il suo sguardo quando si abbandona tra le sue braccia, i singhiozzi senza fiato che emette quando mormora il suo nome.

Talvolta vorrebbe chiuderla nella sua stanza e non lasciarla più uscire, perché sa che, sua o meno, con un semplice schiocco delle dita Potter la farà tornare di nuovo da lui. Amici, dice lei. Una bella scusa, pensa invece lui.

Hermione sostiene che la sua gelosia è assurda, che non è logica…ed è vero: non lo è per niente. Ma è il baratro in cui si è buttato da solo, il suo personale inferno che si è costruito. Non è necessario che sia razionale, si origina dalla pura emozione, si alimenta con le immagini di un altro uomo – quell’uomo in particolare, con gli occhi verdi e un irrecuperabile complesso dell’eroe – che osa sfiorarla anche solo con un dito.

Dopo tutto ha già sottratto a Draco tutto quello che poteva, perché fermarsi ora?

Gli dice che dovrebbe imparare ad avere fiducia in lei, nel fatto che sarà sempre sincera, ma Draco non è mai stato una persona che fosse disposta a riporre la sua fede e il suo benessere in qualcosa di così vago come la fiducia altrui. Dopotutto che cos’è veramente? La parola di una persona, una promessa, destinata per sua natura a durare fino a quando non mutano le proprie priorità.

E se succedesse a lei? Se Hermione si svegliasse una mattina e decidesse di non volerlo più? Se arrivasse a pensare che ormai non ne vale più la pena?

Cosa succederebbe se desiderasse avere una vita più semplice e una persona accanto che non sia paralizzata dall’insicurezza e dalla sfiducia?

Draco cerca di soffocare questi timori, di far finta che non lo tormentino durante la notte, quando percepisce la presenza e il calore di lei accanto a sé e la nuvola dei suoi capelli che gli solletica la pelle. Pensa che lei sia innamorata di lui: lei glielo dice, nonostante tutto, e lui racconta a se stesso che non cambierà, che non verrà meno.

Non ha mai stretto amicizie simili a quelle che ha lei, non ha mai capito l’affidamento che fa su Potter, Weasley e altre persone che non siano lui, ma d’altra parte sono piccole cose da permetterle: amicizia e fiducia, e lui sa che gliele dovrebbe garantire.

Dovrebbe credere a tutto ciò anche quando lei va là, da loro, dovrebbe credere che ritornerà e che lo abbraccerà di nuovo. Guarirà a furia di baci le cicatrici che rimangono, quelle che non riesce ad ammettere, ma di cui lei conosce l’esistenza.

Ma il problema è che, per quanto lui possa cercare di convincersi di tutto questo, la verità è che è solamente in attesa. In attesa del giorno in cui lei non tornerà più, quando deciderà che non vale più i suoi sforzi e che Harry Potter ha bisogno di lei più di Draco Malfoy.  E che soprattutto lei ha bisogno del suo amico più di chiunque altro.

Draco ha sempre perso quando si trattava di Potter. Nel Quidditch. In guerra. Nella vita. Perché non Hermione?

Pensa che sia inevitabile, ma è determinato a non cedere e non l’ha mai data vinta a Harry Potter senza combattere fino alla fine.

Rimane seduto sulla sua sedia e guarda il fuoco, mentre avvolge con le sue fiamme crepitanti il legno solido e proietta ombre danzanti sui profili del camino. Sente la voce di lei mentre lo chiama, le ultime sillabe del suo nome che vengono pronunciate dalla sua bocca. Poi avverte la pressione lieve dei piedi sul pavimento, una porta che sia apre…e alla fine è lì: pelle morbida e la massa soffice dei suoi capelli che lo sfiora.

E si consola con il fatto che, in qualsiasi modo andrà a finire, almeno per oggi ha vinto lui.






accioDHR!
   
 
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