Crossover
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Autore: nick nibbio    10/04/2011    3 recensioni
Nell'eterna lotta tra bene e male è finalmente giunto un eletto in grado di cambiare l'equilibrio tra queste due forze: un giovane ragazzo che, da semplice sognatore, diventerà protagonista e, insieme a molti grandi personaggi dei manga e delle anime, trasformerà il sogno in realtà
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Film, Libri, Videogiochi
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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31. la sesta armata infernale (prima parte)

Ciao a tutti! Eccomi qui per presentarvi un nuovo e avvincente capitolo, che anticipa una nuova battaglia. Avviso che questo capitolo è meno lungo dei precedenti, ma nel prossimo mi scatenerò in lunghezza e colpi di scena, come se non ce ne fossero già abbastanza.

Angolo dei commenti.

 

Lettore01: La tua curiosità sta per essere sanata e vedrai che botto ne uscirò..
Per quanto riguarda le tue risposte, dico solo: chissà se sarò così prevedibile (eheh).

 

Fria: Vero! Anch’io che l’ho scritta sono crollato a terra dalle risate mentre scrivevo la scena. È questo uno dei segreti per essere scrittori no? Immedesimarsi nella scena stessa. Spero che questo capitolo ti piaccia allo stesso modo.

 

Detto questo, con il solito augurio di nuovi lettori e recensioni, vi auguro buona lettura.

 

 

In un piccolo ristorante di Konoha Nick, in compagnia di Tsunade, Buffy, Jiraya e Alan, stava “tranquillamente” cenando.
“Fai pena ragazzina: non riesci neanche a bere un intero bicchiere di sakè” diceva Tsunade all’altra bionda.
“Di sicuro ho bevuto più di te lumacona e sono ancora sobria a differenza di te” ribatté l’altra.
“A quanto sembra dovrò dartele di santa ragione moscerino” disse la ninja leggendaria “CAMERIE UN ALTRO GIRO”.
“E’ una vergogna!” disse Alan, mentre ingoiava un pezzo di carne.
“Dovrai farci l’abitudine amico” fece Jiraya dopo aver bevuto un sorso dal suo bicchiere “A proposito, ma perché mangi? Gli spiriti non mangiano o sbaglio!”
“Se vogliono, possono” rispose lui “E poi io sono un angelo non uno spirito e ho bisogno di una fonte di sostentamento particolare, ma preferisco mangiare qualcosa per togliermi il sapore di sakè dalla bocca”.
“Andiamo, non dirmi che non lo reggi” fece il ninja leggendario con un sorrisetto.
“La bevuta di oggi mi è bastata per troncare definitivamente con l’alcol e dovresti farlo anche tu: un guerriero come te dovrebbe essere più serio” gli rispose Alan.
“Un goccio ogni tanto non guasta” rispose il ninja “E poi m’ispira per il mio libro”.
“Ho letto romanzi nettamente migliori dei tuoi” rispose Alan.
“Vorrei vedere te a scrivere un libro” lo punzecchiò Jiraya.
“Ne scrissi qualcuno, a suo tempo ed erano molto più seri dei tuoi” disse asciutto.
“Chissà perché non ci credo” disse Jiraya.
“Sei davvero noioso”
“Tu di più!” e i due si guardarono storto.
“Non pensateci e beveteci su!” disse Buffy riempiendo i loro bicchieri “Alla salute” e bevve.
“Non sei stata leale, dovevamo bere insieme” ribatté l’Hokage.
“Se sei lenta, non posso farci niente” poi si rivolse a Nick”Forza ragazzo bevi in nostra compagnia”.

 
Nick era immerso nei suoi pensieri e ripensava a quello che si era detto con Luce quel pomeriggio, ma sentendo la voce dell’amica tornò con i piedi per terra: “Preferisco astenermi grazie. Piuttosto, perché sei tornata qui?”
“Per due motivi: primo farti un po’ di compagnia e darti qualche dritta; secondo perché avevo una beuta in sospeso” disse la ragazza mentre gli riempì il bicchiere “Avanti fai compagnia a queste due belle ragazze e unisciti a noi nella bevuta”.
“Dovresti saperlo che non mi piace bere, soprattutto durante i corsi all’università” ribatté Nick.
“Ma qui sei in un’altra dimensione, no? E poi hai bisogno di rilassarti un po’” disse la ragazza con un sorriso.
“Avanti non fare storia e bevi un bicchierino” lo invitò l’altra bionda.
“Non cambierete mai” disse il ragazzo e, preso il suo bicchiere, diede un sorso e subito dopo cominciò a tossire “Accidenti: è troppo forte”.
“Andiamo, non mi dire che non reggi l’alcol” disse Jiraya.
“Preferisco la birra o il vino rosso” disse Nick “Il sakè non l’ho mai bevuto” e quella era un’ottima scusa per interrompere la cosa sul nascere.
“Tranquillo, ti ci abituerai presto” disse Tsunade con un sorriso birichino “A partire da stasera berrai sempre con noi”.
“Preferisco passare, grazie” disse Nick “E poi non credo che Alan sia d’accordo vero?”
“Devi essere tu a decidere per te stesso” rispose l’angelo custode mentre beveva anche lui un goccio.
“Ho capito” disse il giovane “In questo caso decido di non bere e, con vostro permesso, vi lascio alla vostra serata alcolica” e sparì col teletrasporto.
“EHI!” dissero i due ninja e la cacciatrice.
“Ottima decisione” commentò Alan continuando a sorseggiare il suo sakè.

 

 

“Tu guarda che tipi” disse uno sconsolato Nick mentre camminava per le strade del villaggio “Andiamo a cena e vogliono farmi ubriacare: come se non avessi altri pensieri per la testa.
Meglio andare a mangiare un po’ di ramen, almeno sarò in buona compagnia”.
Mentre andava verso Ichiraku, ricordò ciò che si era detto con Luce, pensando che c’erano ancora molti punti vuoti nella sua memoria.
Fu distolto dai suoi pensieri dalla voce di Hinata che gli corse intorno.
“Buonasera signor Nick” disse la piccola timidamente.
“Buonasera Hinata, dove stai andando?” chiese gentilmente, anche se sapeva già la risposta.
“Ecco… io” ma non riuscì a dire altro.
“Avanti, andiamo insieme” disse Nick “Quand’è che ti deciderai a dirglielo?”
“Non lo so” rispose lei “La verità è che ho paura”.
“No sei semplicemente timida” la corresse Nick “Devi scrollarti di dosso quest’inutile timidezza e mostrare le unghie o perderai l’occasione. Rayearth non ti ha detto di essere più coraggiosa?”
“Si, ma non ci riesco” disse lei.
“Allora ti do una dritta” disse lui “Ricorda ciò che hai provato quando ti sei messa di mezzo e hai affrontato Malfork da sola: che cosa hai provato in quel momento?”
“In quel momento” disse la ragazza, mentre abbassava lo sguardo “ho sentito un forte calore che mi veniva dal cuore, ma non capisco da cosa derivi”.
“Sciocchezze! Lo sai benissimo, ma non riesci farlo tuo” rispose Nick “Cerca di capire come fare e non ci sarà niente che ti potrà fermare” e le mise una mano sulla testa.
“Grazie” disse facendo un dolce sorriso.
“Di niente” disse Nick con un sorriso “Forza andiamo, o non lo troveremo più”.
“Si!” e s’incamminò al suo fianco.

 

 

Nella cabina di Kaeleena la donna e Itachi erano teneramente abbracciati sotto le coperte e si guardavano.
“Quanto vorrei che il tempo si fermasse in eterno e immortalasse questo momento” disse la Sandtimes.
“Lo vorrei anch’io” rispose l’Uchiha maggiore mentre le accarezzava i capelli.
“Hai reso questa notte davvero magica”.
“Sei tu che me lo hai permesso. È il primo momento sereno che vivo dopo tanto tempo”.
“Allora rendiamolo ancora più magico” fece la donna “Che ne dici di un bagno di mezzanotte nella piscina sul ponte?”
“Che magnifica idea” disse Itachi sfiorandole le labbra con un bacio.

 

Pochi minuti dopo i due innamorati erano saliti sul ponte con indosso delle vestaglie nere e, stretti per mano, fissarono la luna di quella notte.
“Che notte magnifica” disse l’Uchiha maggiore.
“Davvero splendida” fece lei.
“Già! Davvero splendida per cacciare” disse una voce roca alle loro spalle.
I due si voltarono di scatto e, sulla cabina del capitano, videro una figura nera che li fissava con sguardo diabolico.
“Da quanto tempo Kaeleena” disse il Dark Prince e saltò davanti a loro “E così lui sarebbe la tua nuova fiamma!”
“Dark Dastan!” disse la donna con un filo di voce.
“Esatto!” disse lui con un ghigno diabolico “Sesto generale infernale Dark Dastan e sono qui per distruggere la tua vita, mia cara”.
La donna cominciò a respirare in maniera agitata e cadde all’indietro, ma Itachi la prese con una mano e la mantenne in piedi.
“Che cavalleria!” fece divertito il demone.
“Non so che legame hai avuto con lei” disse l’Uchiha, guardandolo con lo Sharingan attivo “ma non ti permetterò di torcerle nemmeno un capello” e si frappose tra i due.
“Che cosa divertente!” fece Dark Dastan leccandosi le labbra “vediamo quanto durerai contro di me”.
“Ti sorprenderai amico” disse Itachi e si lanciò all’attacco.
“Ah Ah Ah!” rise il demone e rispose all’attacco.

 

 

Nel frattempo, a Konoha Nick percepì una potente energia negativa proveniente da un punto molto lontano.
“Che succede Signor Nick” chiese Hinata.
“Hinata, chiama gli altri e dì loro di muoversi; io vado avanti” e senza aggiungere altro prese il volo lasciando la piccola Hyuga da sola.
“Che siano loro?” disse la ragazzina.
“Hinata che stai aspettando?” la richiamò il suo spirito.
“Andiamo” e corse verso Ichiraku.

 

 

A poche centinaia di metri dal villaggio un gruppo di demoni si fece e vanti e Imperius una mummia dall’eterno ghigno diabolico e un manto grigio sulle spalle disse al suo gruppo: “Andiamo!”
Sentito l’ordine, i demoni corsero verso le porte del villaggio pronti a raderlo al suolo.

 

 

Nel villaggio di Sumo, Gaara era seduto sul tetto del palazzo del Kazekage e fissava il cielo.
“Stanno arrivando” disse.
Fu raggiunto da Temari e Kankuro pronti a dare battaglia.
“Che vengano, troveranno solo la morte qui” disse Kankuro con un ghigno.
“Eccoli lì” disse il rosso serio.
Dal cielo notturno apparvero tre creature mostruose, pronte a distruggere tutto: uno era un gigante con la pelle bianca e gli occhi gialli; un altro era una donna vestita di viola con abiti simili a quelli di un ninja; l’ultimo era un essere dalle ali di grifone e con un occhio rosso in mezzo alla fronte.
“Deduco che voi siate demoni di Abhadon vero?” disse Gaara.
“Precisamente” disse l’essere con le ali di grifone “Terzo vice della sesta armata infernale Visir Zervan, piacere di conoscerti, loro sono dei miei servi e siamo qui per prenderci le vostre teste”.
“Non sarà così facile come credi” disse Kankuro “Forza fratelli, facciamoli a pezzi. Il gigante è roba mia”.
“La donna è mia” disse Temari.
 “Che gentili” disse il Visir “Mi avete lasciato proprio quello che volevo io. A noi due Gaara Sabaku, Sun’s Knight del demone tasso”.
“Sono a tua disposizione” disse il ragazzo e lo scontro ebbe inizio.

 

 

In un nascondiglio di Orochimaru l’Uchiha minore era seduto su un colle e osservava le stelle.
“Pensi alla tua famiglia?” disse lo spirito della fenice racchiuso nella carta.
“Non sono affari che ti riguardano” disse lui freddo.
“Non puoi nascondermi niente ragazzo, io so cosa pensi” disse tranquillamente lo spirito.
“Sta zitto e lasciami in pace!” disse lui.
“Davvero una bella notte” disse una voce cavernosa.
L’Uchiha minore si volto verso chi aveva parlato e si trovò di fronte Mente Nera: un essere interamente rosso, vestito con un’armatura nera e con una strana escrescenza sulla testa.
“E tu chi saresti?” fece Sasuke senza scomporsi.
“Che ragazzino interessante, sei di fronte a un demone e non ti scomponi minimamente” fece divertito, mentre lo fissava con i suoi occhi gialli “Sono il quinto vice della sesta armata infernale Mente Nera e sono qui per la tua testa Sasuke Uchiha”.
“Se vuoi la mia testa” disse gelido con lo Sharingan attivo “vieni a prenderla”.
“Accetto l’invito” disse il demone e lo scontro ebbe inizio.  

 

 

Nella cittadina in cui abitano la piccola Kinomoto e, i suoi amici, accompagnati da Kero-chan e Yuè, erano seduti nel piccolo parco giochi a vedere le stelle.
“Che foto magnifiche” disse Tomoyo “I nostri amici ninja sono davvero tutti molto carini: credo proprio che farò dei bei costumi anche a loro, ci staranno benissimo”.
“Come mai nella maggior parte delle foto vedo Syrus?” chiese curioso Kero-chan seduto sulla spalla della ragazzina “Non è che ti piace?”
“Ha sempre il musone e mi piacerebbe vederlo sorridere” disse lei con un sorriso “Sono sicura che sia perfetto per alcuni costumi maschili che ho in mente”.
“Perché non li fai indossare al cinesino allora?” chiese il guardiano del sole con un sorrisetto.
“Non sono un modello” rispose secco Shaoran “E poi credo che Syrus sarà contento di avere un po’ di attenzioni”.
“Come ti sei fatto tenero cinesino” rise il finto peluche.
“Adesso ti faccio vedere io” disse il ragazzo rimboccandosi le maniche, ma poi si fermò di botto e alzò gli occhi al cielo.
“Che sta succedendo” fece la piccola Kinomoto che si alzò in piedi e osservò anche lei il cielo.
“Qualcosa non va?” chiese Tomoyo.
“Avverto delle forti energie negative sparpagliarsi in varie direzioni” disse Shaoran preoccupato.
“E una molto forte è diretta verso il villaggio” fece la piccola Kinomoto “Dobbiamo andare immediatamente ad avvisarli”.
“Spiacente piccolini, ma non ve lo permetterò” disse una voce roca e fece la sua comparsa una creatura interamente grigia, simile ad uno scheletro pieno di punte e con un elmetto in testa.
“Un demone di Abhadon” disse Yuè.
“Esatto” disse lui “Mi presento: sono il quarto vice della sesta armata infernale e mi chiamo Vito” e mentre si presentava alzò le braccia al cielo e, senza nessuna grazia, si annusò le ascelle.
“Che tipo disgustoso” fece Kero-chan.
“Evita di parlare Kero-chan e porta Tomoyo al sicuro” ordinò Yuè “E’ un essere molto pericoloso”.
“State scherzando?” disse la piccola mora “Non mi perderei questo scontro per niente al mondo.” ma fu presa immediatamente da Kero-chan e portata via.
“E adesso veniamo a noi” disse Shaoran.
“Sono pronta” fece la piccola Kinomoto.
“Allora piccolini, balliamo” disse Vito e lo scontro ebbe inizio.

 

 

Nell’accademia del duellante quasi tutti gli studenti dormivano beatamente, ma un piccolo gruppetto era ancora sveglio e guardava preoccupato il cielo.
“Questa non ci voleva” fece Jaden “Proprio adesso che abbiamo lasciato il villaggio”.
“E Zane è rimasto lì a fare pratica” disse Syrus.
“Ne stanno venendo alcuni verso di noi e temo di sapere chi siano” disse Chazz stringendo i pugni “Schiacciamoli alla svelta e andiamo ad aiutare i nostri amici”.
“Finalmente cominci a preoccuparti per gli altri” sorrise Aster.
“Sta zitto!” ribatté lui.

 

Dopo pochi secondi, atterrarono un gruppetto di demoni, capitanati da Dark Sartorius: dalle sembianze umane, vestito interamente di bianco e con capelli neri alzati a mo di ali di pipistrello.
“Quanto tempo ragazzi” disse divertito il demone.
“Sartorius!” fece Aster digrignando i denti.
“No Aster, io sono Dark Sartorius, il comandante della sesta armata infernale” disse lui con un sorriso diabolico “Loro li conoscete già, vero?” disse indicandoli.
“Sarà un piacere distruggervi come si deve” disse un uomo alto con il volto coperto da una maschera “E questa volta non vi salverete”.
“Titan!” fece Jaden.
“E di me ti sei dimenticato?” fece un ragazzo con una maschera nera che gli copriva il viso.
“Night Shraud” disse Alexis “Come poteremmo dimenticarci di te?”.
“Che fine ha fatto Zane?” disse una donna con lunghi capelli verdi e un abito rosso molto scollato “Bramo il suo collo”.
“Non ti permetterò di toccare mio fratello nemmeno con un dito Camula” disse il Truesdale minore.
“A questo punto non manca nessuno” disse Dark Sartorius “Che la festa abbia inizio” e lo scontro ebbe inizio.

 

 

Un forte boato colpì Konoha e Imperius e i suoi seguaci attaccarono il villaggio con l’intenzione di distruggerlo.
“Che accidenti sta succedendo” esplose Tsunade che corse fuori dal ristorante.
“Dannazione! Siamo sotto attacco” disse Buffy “I demoni di Abhadon sono qui”.
“Finalmente potrò sgranchirmi un po’” disse Jiraya.
“E’ da qualche secolo che non combatto più, ma direi che è giunto il momento di rimettersi in moto” e, preso un ciondolo che aveva in tasca, l’angelo fece apparire una katana bianca.

 

I Sun’s Knights di Konoha si riunirono davanti al palazzo dell’Hokage e guardarono cosa stava per arrivargli contro.
“Che accidenti succede” gridò Naruto “Proprio ora che volevo mangiare qualcosa”.
“Idiota! Questo non è il momento” gli gridò contro Sakura.
“Vediamo di fare a pezzi questi bastardi” disse Kiba con un ghigno.
“Che seccatura!” disse il giovane Nara “Dov’è il signor Nick quando serve?”
“Il signor Nick ha percepito un’energia negativa ed è volato via” disse la piccola Hyuga.
“Allora è compito nostro fermare questi demoni e salvare il villaggio” fece Neji.
“Facciamoli a pezzi!” gridò Rock Lee.
“Andiamo!” gridò Naruto.
“Si!” gridarono tutti “DUN’S KNIGHTS BATTLE ARMOR GO!” le armature ricoprirono i loro corpi e poi corsero verso il nemico.

 

Un’orda di demoni corse verso un gruppetto di bambini che poco prima stavano giocando, ma furono fermati da un solo fendente della spada di Alan.
“Niente male” fece Jiraya poi si rivolse ai bambini “Svelti piccoli scappate” e loro ubbidirono.
“Sono un po’ arrugginito” disse l’angelo “E’ da quando ero a capo della Soul Society che non affrontavo una simile emergenza”.
“E che sarebbe?” chiese Jiraya.
“Il paradiso in cui hanno sede gli Shinigami” rispose Alan “Adesso direi di occuparci di questi tipi e poi parleremo con calma”.
“Hai ragione” disse il ninja leggendario “Diamo inizio alle danze” e i due si lanciarono contro i demoni.

 

“Che noia!” fece Imperius “Nessuno di questi umani riesce a tenermi testa: cadono come mosche” e lanciò un raggio nero dal suo ventaglio contro i ninja.
In quel momento, apparve un enorme scudo che deviò il colpo verso l’alto e salvò la vita dei ninja.
“Finalmente siete arrivati ragazzini. Cominciavo ad essere annoiato” disse il demone.
“Maledetto!” gli urlò contro Naruto “che diavolo sei mummia rinsecchita”.
“Che sbadato! Secondo vice della sesta armata infernale Imperius, molto lieto” e fece un leggero inchino “Ora, chi di voi vuole morire per primo?”
“Quando avremo finito con te, avrai bisogno di bende nuove amico” disse Kiba facendo schioccare le dita.
“Illusi!” disse una voce femminile e fece la sua comparsa, una creatura nera con la testa a forma di pipistrello “Io Necrolai vi farò compagnia”.
“Nessuno ha chiesto il tuo intervento Necrolai, regina dei vampiri” la ammonì Imperius.
“VAMPIRI!” gridarono i ragazzi con i capelli rizzati.
“Che c’è? Qualche problema?” disse la vampira.
“Sì il fatto che esisti” disse Buffy in compagnia di Tsunade.
“La cacciatrice è qui!” fece la vampira “Sarà un piacere schiacciarti insieme alla tua nuova amica”.
“Le donne combattano con le donne, gli uomini contro gli altri uomini, ma che l’onore rimanga sempre inalterato” disse una voce a doppio tono e comparve un guerriero ricoperto da un’armatura viola e con in mano uno scodo simile alla testa di un lupo.
“Cavolo! E quello chi è!” fece Tenten.
“Io sono Korag il Lupo e sono pronto a schiacciarvi” disse il guerriero.
“Tra tutti i membri dell’armata sei quello più noioso Korag” disse Imperius “Spero che ti distruggano il prima possibile”.
“Lo stesso faccio io” rispose Korag ed estrasse la sua spada dallo scudo.
“Tu sembri forte” fece Zane con un sorriso “Se hai il coraggio, veditela con, me”.
“Volentieri” disse calmo Korag.
“Forza ragazzi, facciamoci valere” disse Naruto ed estrasse la spada di luce dando inizio allo scontro.

 

 

Sul ponte dello yacht Itachi e Dark Dastan continuarono ad attaccarsi a vicenda, intenzionati a chiudere la partita.
Itachi, servendosi dello Sharingan, aveva materializzato la spada del suo Susano’o e attaccava l’avversario senza sosta, che si serviva di un pugnale nero e di una catena appesa al suo braccio.
Kaeleena, invece non riusciva a muoversi e guardava impietrita lo scontro.
Le due lame si scontrarono e i due si guardarono negli occhi.
“Maledetto!” fece Itachi “Che cosa vuoi da Kaeleena!”
“Non è ovvio?” disse il demone con un ghigno diabolico “Voglio farla soffrire oltre ogni limite e poi ucciderla con le sue stesse budella”” e spinse.
“Non te lo lascerò fare” disse l’Uchiha maggiore mentre del sangue stava uscendo dal suo occhio destro “Amaterasu!”.
Le fiamme nere avvolsero la testa del generale infernale e ricoprirono anche il resto del suo corpo. Il demone lanciò un urlo lancinante e si agitò come un folle.
“La fine che ti meriti bastardo!” disse Itachi.
Il Dark Prince, un certo punto smise di agitarsi e gridare e si mise dritto: “Stavo scherzando!” e, sotto lo sguardo allibito dell’Uchiha, le fiamme nere si estinsero completamente lasciando incolume il corpo del demone.
“Com’è possibile?” disse Itachi senza parole.
“Stolto!” disse il demone “Davvero credevi bastasse così poco per distruggermi? Io rappresento la morte per distruzione e non posso essere distrutto per così poco” e scoppiò in un’oscura risata.
“Allora vediamo come reagisci se ti trituro con la mia spada” disse la voce di Kisame alle sue spalle che calò la sua pelle di squalo.
La spada fu fermata con la punta de pugnale e la catena colpì lo spadaccino allo stomaco costringendolo ad arretrare.
“Due contro uno” fece il demone “Divertente!”.
“Ih ih ih ih!” rise lo spadaccino “Sarà davvero uno spasso farti fuori”.
“Lo spasso sarà tutto mio” ricambiò il demone.     
I due ninja attaccarono il demone in coppia, ma i loro attacchi non sortirono alcun effetto e, alla fine, furono disarmati e spinti sul ponte della nave.
Kaeleena corse da Itachi e lo aiutò ad alzarsi, ma l’Uchiha la spinse via dicendole: “Vattene! Non voglio vederti soffrire per me”.
La donna lo guardò con occhi stupiti, ma poi capì cosa le aveva detto e corse verso le cabine.
“Dove credi di andare?” disse il Dark Prince apparsole davanti “Non devi perderti nemmeno un secondo di questo massacro, perché dopo voglio sentire le tue urla” e la colpì con la catena fiondandola contro il muro e facendole perdere i sensi.
“Kaeleena” gridò l’Uchiha e si gettò verso di lei, ma la catena lo prese alla caviglia e lo lanciò contro l’albero maestro.
“Ho detto che deve soffrire fino alla fine e così sarà” ghignò il demone.
“Arte dell’acqua: PROIETTILI MARINI” disse l’Hoshigake dopo aver fatto una serie di sigilli e dal mare, uscirono dei proiettili acquatici che si fiondarono sul demone, ma furono tutti evitati e la catena colpì anche lui gettandolo nella piscina.
“Che scena penosa” fece il demone disgustato “Allora chi ammazzo per primo” e, dopo essersi guardato intorno, scelse la sua vittima.
Il demone si avvicinò all’Uchiha incapace di muoversi e alzò il suo pugnale: “Fa buon viaggio!” e calò.
Il colpo fu fermato all’ultimo momento da una lama che costrinse il demone ad allontanarsi.
“Chi ha osato?” disse il demone mentre atterrò sul ponte, ma quando alzò gli occhi, ghignò divertito “A quanto sembra sei arrivato Nick”.

 

Ebbene sì: Nick era arrivato appena in tempo e aveva salvato Itachi da morte certa.
“E così sei tu il sesto generale infernale” fece il castano stringendo il pugno “Tu il lato oscuro del mio amico Dastan: il Dark Prince”.
“Esatto!” disse Dark Dastan “Ti vedo sorpreso. Forse non ti aspettavi che fossi tra i servitori del sommo Abhadon?”
“Un parassita come te non può fare altro per sopravvivere” disse Nick con tutto il disprezzo che aveva.
“E così sarei un parassita!” disse Dark Dastan socchiudendo un occhio “Sbagliato sono io il corpo dominante e te lo dimostrerò distruggendo te e questo inutile mondo insieme a tutti i sui abitanti”.
“Alla fine è solo questo quello che sai fare, sei disgustoso” disse Nick e gli voltò le spalle guardando Itachi.
“Come osi voltarmi le spalle” ringhiò il demone.
“Un secondo e sono subito da te” rispose il Sun’s Warrior e si chinò sull’Uchiha maggiore “Riesci a muoverti?”
“Le mie gambe non rispondono” disse Itachi digrignando i denti.
“Prendi questo, ti farà stare meglio” e, aperto, il suo porta tutto gli diede una pillola della vita.
“Grazie!” fece lui un momento dopo “Sta molto attento: quell’essere è fortissimo”.
“Lo so!” disse Nick e gli diede altre due pillole della vita “Queste sono per il tuo amico e Kaeleena: dagliele e trovatevi un riparo. Fra non molto questa nave salterà in aria”.
“Ti prego: allontanalo da qui. Non voglio che questo yacht sparisca” disse l’Uchiha.
Nick vide nella mente del’Uchiha, tralasciando i momenti intimi e poi annuì: “Ci proverò, ma non prometto niente. Ah mettiti qualcosa addosso: l’accappatoio non copre le tue parti intime.” poi si voltò verso il suo avversario “Andiamo a combattere da un’altra parte?”
“Un posto vale l’altro” disse il demone “ma voglio essere gentile e lasciare un piccolo regalino d’addio a questi idioti” e appoggiò la mano sul pavimento “Chiamata oscura”.
Una densa nube di fumo nero si alzò e, quando si diradò, apparvero due enormi e terribili creature: una era un enorme grifone con la testa coperta da un elmetto e un collare al collo; l’altra era una figura nera con le sembianze di un diavolo e due occhi tinti di rosso e anche lui aveva un collare al collo.
“Ti presento i miei animaletti: Grifone e Dahaka” disse il demone con un sorriso diabolico.
“Lurido verme” lo attaccò Kaeleena appena ripresasi “Come hai osato asservire i due guardiani della mia famiglia”.
“In guerra tutto è concesso” ribatté Dark Dastan “Morirete per mano delle creature che custodivano la tua casa e poi sarete raggiunti da quei mocciosi che Nick ha reso suoi sottoposti”.
“Ti sbagli” ribatté Nick “I Sun’s Knights non sono sottoposti ma amici e compagni e non ti permetterò far loro del male”.
“Davvero?” fece il demone “Allora perché li hai lasciati al loro destino, in balia dei miei uomini? La verità è che sono pedine sacrificabili”.
“E invece ho piena fiducia in ognuno di loro” fece Nick “Qualcosa mi dice che saranno i tuoi demoni a prenderle di santa ragione: dopo l’allenamento che gli ho impartito, sono diventati molto più forti di un normale demone”.
“E di quell’altro moccioso Uchiha che mi dici?” fece il demone con un ghigno “A lui non hai pensato?”
Nick e Itachi, nel sentire quelle parole, sbiancarono e strinsero i pugni.
“Bastardo!” fece Nick.
“Ah ah ah!” rise il demone “Non m’importa se può combattere o no: lasciarlo vivere è un rischio che non vogliamo correre, per questo morirà come tutti gli altri mocciosi e gli abitanti delle loro terre” e scoppiò in una maligna risata.
“Sei un autentico mostro” ringhiò Nick “Non solo ti vanti di essere chissà chi, ma osi attentare alla vita di persone innocenti. Mi fai schifo”.
“Come ho detto in guerra tutto è permesso” rise il Dark Prince, poi si rivolse alle creature che aveva dietro di se “Adesso, miei animaletti, fate pia… Che cosa?” fece bloccandosi di botto.
Nick si era trasformato in super soleano, ma stava cambiando ancora: i suoi capelli blu si erano rizzati ancora di più, lasciando la fronte completamente libera salvo che per un ciuffo; sulla sua schiena erano spuntate due paia di ali blu e il suo corpo era stato avvolto da un’intensa luce azzurra.
Cosa era successo? Si era trasformato in super soleano di secondo livello e il processo di trasformazione era stato favorito da due elementi fondamentali: in primo luogo l’allenamento cui si era sottoposto insieme con gli altri e poi a modo suo; in secondo luogo a un forte scatto di rabbia, generato dalle parole del demone.

 

Una particolarità di Nick è che non si arrabbia mai, ma quando accade, è meglio non trovarselo contro, perché diventa molto pericoloso, per l’avversario ovviamente.

 

“Che accidenti è successo!” pensò il demone “Come ha fatto ad aumentare la sua energia in questo modo? Secondo quello che abbiamo visto, non aveva raggiunto un simile livello.
Anche se non vorrei farlo, devo ricorrere alla diablomanzia e sperare che non usi l’occhio di Odino o non riuscirò a tenergli testa”.
“Hai paura?” disse Nick freddo “Fai bene ad averne, perché non avrò pietà!”     

 

 

 

Nel prossimo capitolo.
Nick, trasformatosi in super soleano di secondo livello, si scatenerà contro il suo avversario costringendolo ad usare la sua diablomanzia.
Nei vari luoghi, gli scontri continuano e i Sun’s Knights mostrano i risultati dell’allenamento fatto con Nick.
Sullo yacht clessidra Kaeleena, Itachi e Kisame si troveranno in seria difficoltà contro le due creature evocate dal Dark Prince, ma interverrà un guerriero che salverà la situazione.
Questo e altro al prossimo capitolo.

 

 

Angolo dell’autore: Enciclopedia del Fantasy.
Eric(inchino): “Ciao ragazzi, da quanto tempo.
Oggi parliamo della sesta armata infernale.
A detta dell’autore, è una delle più numerose ed eterogenee che ci sia tra le file di Abhadon.
il sesto generale infernale è il Dark Prince, il demone interiore del nostro amico Dastan: è dotato di tutte le capacità del nostro amico a cui si aggiungono anche i poteri della diablomanzia, anche se non si capisce perché sembri restio a mostrarla”.
Dark Dastan (entra nello studio): “Semplice è vergognoso doverla usare. La mia poi ha un piccolo problema”.
Eric (gli si avvicina e gli parla con una mano che copre la bocca): “Zitto! Non devi spoiler are o rischiamo di essere cestinati: abbiamo già ricevuto un paio di richiami per eccessivi spoiler” e mostra una serie di carte.
Dark Dastan: “Non prendermi in giro! Riceveremmo un messaggio e-mail o un richiamo dai programmatori di questo schifo di sito di fan fiction e poi io parlo quanto mi pare”.
Nick (è trasformato): “Non osare offendere il sito di EFP con la tua lurida lingua. Tanto al prossimo capitolo ti disintegro come si deve, ma prima ti forzerò a chiedere perdono in ginocchio a tutti quelli che seguono la fic”.
Dark Dastan (ghigno bastardo): “Voglio proprio vedere come farai!”.
Nick: “Non mi tentare!”
Eric (si frappone tra i due): “Ragazzi basta. Calmatevi e tornate nei vostri camerini è quasi ora di cena e non voglio sentire scuse. Forza, via di qui!”
Nick (fissa il Dark Prince glaciale): “Ci rivedremo presto!” e va via.
Dark Dastan: “Non vedo l’ora!” e anche lui va via.

 

Eric (sospiro): “Uff! Meno male che non è successo niente. Beh ragazzi, direi che per oggi abbiamo finito. Speriamo di rivederci presto”.
Itachi (entra prima che Eric faccia il saluto): “Ehi Eric! Hai per caso visto Kaeleena? Non la trovo da nessuna parte e nessuno mi risponde”.
Eric lo guarda col tic nervoso.
Itachi: “Che c’è?”
Eric: “Quelli a cui lo hai chiesto erano donne” l’Uchiha annuisce “Allora è naturale che nessuna te lo sia riuscito a dire. Se non fosse per l’accappatoio saresti completamente nudo e guarda che la bestia là sotto è visibile”.
Itachi (si guarda in basso e poi guarda Eric): “Ecco la “sfortuna” di essere un Uchiha, non puoi mai indossare roba troppo aderente”.
Eric (capelli completamente rizzati): “CHEEEEEEEEEEE!”
Itachi: “Ci vediamo al prossimo capitolo”.
Un gruppo di ragazze che passano di lì lo vedono e svengono.

 

Eric (rimasto solo): “Hai capito Kaeleena, si è trovata un maschio coi fiocchi. Mi sento minorato.
Va bene! Ragazzi è stato un piacere. Alla prossima. Ciao!”

 

 

 

Per le lettrici: ci siete ancora o siete svenute anche voi?

Comunque tranquilli il prossimo capitolo sarà bello lungo e potrete leggere le peripezie di Itachi che combatte con solo la vestaglia da notte addosso.
Ovviamente io adoro questo sito, quindi farò in modo che Dark Dastan la paghi molto cara.
Detto questo, vi saluto e vi do appuntamento al prossimo capitolo.

la Suol society è un omaggio all'anime di Bleach. Gli appassionati sappiano che anche i personaggi di quest'anime faranno parte del gruppo.      

  
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