Mi svegliai improvvisamente. Aprii gli occhi troppo velocemente e quello che avevo davanti apparve sfocato e insensato.. mi guardai attorno spaventata e a poco a poco riconobbi la mia stanza.. quel blu brillante di cui le pareti erano dipinte mi rassicurò e le luci soffuse mi tranquillizzarono. Afferrai gli occhiali che erano caduti a terra probabilmente durante la notte,mentre io mi agitavo nel letto in preda al terrore e alla paura. Me li misi. Ora vedevo molto meglio e potevo riconoscere ogni oggetto che si trovava lì,nella mia tana,nel luogo in cui mai nessuno avrei voluto entrasse. Mi vestii lentamente come ogni mattina e placidamente uscii dalla mia camera. Chiusi la porta,mi guardai intorno,ancora quel senso di paura era pesante dentro il mio corpo,ma non potevo lasciarlo trasparire,sarebbe stato un errore,una follia. Avrei mostrato la mia debolezza,e non me lo potevo assolutamente permettere.
Iniziai a camminare per quel corridoio buio,illuminato dalla tenue luce delle lampade che ornavano i muri,resi sudici e appiccicosi dal passare inesorabile del tempo.
Mi fermai.
Qualcosa si era mosso.
Guardai davanti a me,ma quella delicata luce non bastava a rendere tutto chiaro alla mia vista,non riuscivo a scorgere la fine del corridoio e un odore acre e insopportabile iniziò a penetrarmi nelle narici come qualcosa di indesiderato e disgustoso.
Un altro rumore. Mi voltai indietro,pronta a combattere l’oscurità e ciò che essa nascondeva. Non vidi niente,ma questo non mi calmò. I miei sensi avvertivano una presenza,speravo che si svelasse e allo stesso tempo desideravo il contrario.
Terrore,paura erano le sensazioni che cercavo di reprimere per mantenere la mia mente lucida e pronta a reagire,a combattere qualunque cosa si fosse presentata davanti ai miei occhi.
Un altro rumore,adesso più vicino e chiaro. Che cosa era?
Il battito del mio cuore era rallentato,tutto intorno a me sembrava immobile e silenzioso,tranne per quel maledetto rumore che le mie orecchie volevano rifiutarsi di riascoltare.