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Autore: Sekunden    10/04/2011    3 recensioni
[Katherine/Elena]
Di colpo, Elena si svegliò, scattando in piedi e respirando affannosamente. Guardò un punto fisso di fronte a lei, e si passò le mani tra i capelli, cercando di calmarsi.
Respirò profondamente, chiudendo gli occhi.
«Ti sei divertita?» Una voce, improvvisamente, le fece riaprire gli occhi di scatto e voltarsi verso la fonte. Indietreggiò notevolmente quando vide Katherine, distesa sul suo letto a gambe incrociate.
Si toccò il collo, istintivamente. Poi i fianchi e senza accorgersene le labbra. Aveva quello strano sapore su di esse, nonostante fosse stato un incubo. «Katherine, vattene via!» urlò quasi, puntandole un dito contro. La donna scoppiò in una fragorosa ed ipocrita risata, prima di avvicinarsi cautamente ad Elena.
«Se proprio vuoi saperlo, nella seconda parte del sogno eri tu a comandare» le disse, molto vicina al suo orecchio. Elena corrugò la fronte. Stefan le aveva spesso parlato dei giochi mentali di Katherine, di quanto fosse potente nel comandare il subconscio di qualcuno.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Elena Gilbert, Katherine Pierce | Coppie: Elena/Katherine
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Every step that I take is another Mistake to You'
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Titolo: Shower In The Nightmare

Pairing: Kelena (Katherine/Elena)

Avvertenze: femslash, oneshot, lime, pwp (anche se non ho resistito a far aprire a Katherine quella sua boccaccia da bitch XD)

Rating: Giallo

Timeline: post 2x16, perché quando ho cominciato a scriverla ero succube della mia instabilità mentale, causata dall’ennesima pausa dello show.

Note iniziali: La colpa non è mia, ma dell’abuso della parola ‘shower’ che si sta divulgando in The Vampire Diaries. Dopo averla letta, mi odierete in eterno, o meglio, mi eviterete. Sarò considerata completamente pazza, lo so! Adoro il Kelena e queste due insieme ispirano troppo sesso. Mi sono controllata, perché mettendomi nei panni di Elena posso capire cosa si provi nel sognare certe cose con la Bulgara. Ad ogni modo, buona lettura.

 

 

Dedicata a Lizzie_Siddal,

la persona che è riuscita a farmi impazzire ancora di più,

ma che nonostante tutto amo <3

 

 

Shower In The Nightmare

 

Se c'era una cosa che Katherine adorava fare, era tormentare i sogni della gente. Se poi si trattava di entrare in quella stupida testolina, ovvero quella della sua doppelganger, la cosa si faceva ancora più eccitante.

Entrando dalla finestra cautamente, notò un po' di spazio sul bordo del materasso, e sorridendo si sedette, osservando Elena dormire.

Chissà, magari anche lei quando dormiva aveva quello sguardo innocuo e angelico? Forse avrebbe dovuto chiederlo a Stefan, o a Damon.

Rimase per qualche istante immobile, con un sorriso malizioso stampato in faccia. Sospirò, e velocemente poggiò il diario di Elena sul comodino, per poi sdraiarsi sul letto, di fianco a lei. Chiunque fosse entrato in quel momento, avrebbe urlato sconvolto.

Elena sembrava rispecchiarsi in quella figura così perfetta e sicura che si trovava di fianco, a pochi centimetri da lei. Dormiva profondamente, senza accorgersi di nulla.

Avvicinandosi ancora di più, Katherine si concentrò, focalizzando la mente della ragazza. Nessun sogno, era proprio caduta in un sonno profondo.

Dopo qualche secondo però, riuscì a controllarla. Chiuse gli occhi e si rilassò, per poi cominciare a giocare a quel suo gioco perverso.

 

Una doccia bollente, è forse quello che serve dopo una giornata piena di stress.

Elena, insaponandosi la schiena, respirò quell'aria calda a pieni polmoni. Era completamente rilassata, sarebbe potuta stare così per sempre.

Troppo distratta per accorgersi che qualcuno stava entrando all'interno della cabina.

Sentì dei piccoli passi. Aprì gli occhi, e con quasi timore spostò lo sguardo dietro di sé. Toccandosi i capelli e socchiudendo le labbra, rimase sconvolta da chi si ritrovò davanti: Katherine.

Avrebbe voluto urlare, scappare da quel bagno il prima possibile, ma non ci riuscì. Era come bloccata, ogni singolo muscolo del suo corpo era immobilizzato.

Quando il respiro si fece più regolare, deglutì e scrutò, involontariamente, il corpo della sua copia spettrale. La squadrò dalla testa ai piedi, notando come fossero identiche, come tutto questo fosse inquietante.

«Come mai sei così sorpresa?» domandò la vampira, inclinando leggermente la testa e toccandosi i fianchi con entrambe le mani.

Elena non proferì parola. Katherine, sorridente, fece un passo in avanti, lasciando che l'acqua bollente cominciasse a scorrere anche sul suo corpo. Chiuse gli occhi, quando si passò svariate volte le mani tra i capelli, bagnandoli.

A quella vista, Elena non riuscì a fare a meno di arrossire. Qualcosa di strano, una sensazione mai provata prima, la travolse completamente.

Quasi tremando, imitò i movimenti di Katherine, sciacquandosi i capelli.

E quest'ultima, notando Elena, fece in modo che i loro corpi potessero aderire perfettamente sotto il getto d'acqua.

Katherine si morse il labbro inferiore, con malizia. Elena ebbe svariati brividi a causa del contatto con la pelle liscia e delicata della vampira.

Con un movimento leggero, Katherine poggiò una mano sul fianco destro di Elena, rimanendo a fissarla per qualche istante.

La ragazza, a sua volta, fece la stessa cosa. Improvvisamente, ogni inquietudine e terrore svanirono.

L'unica cosa che Elena desiderava – pretendeva – era lasciarsi andare a quelle provocazioni così pericolosamente sensuali.

Come aveva potuto pensare, anche se per un nano secondo, una cosa simile?

Era come ipnotizzata. Scrutò ogni singolo movimento di Katherine, accarezzò quasi con timore quei fianchi così perfetti.

Fu come se stesse accarezzando se stessa, il che le provocava un’altra sensazione di piacere.

Katherine non ebbe più intenzione di attendere. Quando ormai entrambe furono completamente bagnate, spostò le mani sul viso della ragazza, accarezzandolo.

«Piccola, dolce e indifesa Elena. Nessuno crederebbe mai ad una cosa del genere» sussurrò, ma le sue parole rimbombarono nella testa di Elena.

«E' quello che vuoi, Gilbert. La tua unica distrazione, una pausa per isolarti da tutto ciò che accade intorno a te» Elena fu sorpresa, poiché non vide pronunciare quelle parole, ma le sentì soltanto. La voce di Katherine era dentro la sua mente, quasi ad ipnotizzarla.

«Katherine…» riuscì a mormorare, prima che la vampira prendesse l'iniziativa e la baciasse. Svariati brividi travolsero la ragazza, che dopo qualche istante ricambiò quel bacio più unico che raro.

Il tempo sembrò davvero fermarsi, nessun altro pensiero, successivamente, invase la mente di Elena.

Continuarono a baciarsi, sempre con più confidenza nei movimenti. Katherine sorrise soddisfatta, prima di sbattere la doppelgänger a muro e baciarla con foga.

Elena, al contrario di quel che si aspettava, non reagì. Si lasciò baciare e toccare, facendo la stessa cosa. Continuarono così per qualche minuto, ed Elena ascoltò attentamente ogni singola affermazione di Katherine, che continuava a devastare la sua mente.

«Io e te siamo una cosa sola» le loro labbra si bramavano continuamente, senza mai staccarsi.

 

Di colpo, Elena si svegliò, scattando in piedi e respirando affannosamente. Guardò un punto fisso di fronte a lei, e si passò le mani tra i capelli, cercando di calmarsi.

Respirò profondamente, chiudendo gli occhi.

«Ti sei divertita?» Una voce, improvvisamente, le fece riaprire gli occhi di scatto e voltarsi verso la fonte. Indietreggiò notevolmente quando vide Katherine, distesa sul suo letto a gambe incrociate.

Si toccò il collo, istintivamente. Poi i fianchi e senza accorgersene le labbra. Aveva quello strano sapore su di esse, nonostante fosse stato un incubo. «Katherine, vattene via!» urlò quasi, puntandole un dito contro. La donna scoppiò in una fragorosa ed ipocrita risata, prima di avvicinarsi cautamente ad Elena.

«Se proprio vuoi saperlo, nella seconda parte del sogno eri tu a comandare» le disse, molto vicina al suo orecchio. Elena corrugò la fronte. Stefan le aveva spesso parlato dei giochi mentali di Katherine, di quanto fosse potente nel comandare il subconscio di qualcuno. Per questo scosse la testa, non credendo alle sue parole.

«Smettila, esci subito da questa camera, prima che chiami qualcuno!» la minacciò, continuando a fissarla, tremante. Katherine sorrise, prima di sospirare e prendere tra le dita una ciocca dei lisci capelli di Elena. Quest’ultima sussultò, non aspettandosi quel gesto.

«Credimi, sei molto meno santarellina di quanto tu faccia credere. Io ti conosco, Elena. So chi sei e cosa realmente desideri» continuò a giocare con i suoi capelli, osservandola in ogni suo movimento. «Pensaci, hai tutta la notte per farlo. Ti auguro di sognare tante cose belle, carina» Detto questo, Katherine scomparve, lasciando Elena seduta sul letto.

Era quasi scossa, intontita e particolarmente confusa. Tutto ciò che Katherine le aveva detto, non aveva alcun senso.

Eppure, ripensando a quell’incubo, non si disgustava affatto.

 

 

 

 

Note finali: Bene, adesso potete linciarmi e trucidarmi quando volete, se siete arrivati alla fine!

Faccio schifo, questo lo sapete da due anni e passa. Mi dispiace se ho turbato qualche anima pia, ma dovevo condividerla con il resto del mondo.

Peace&Love, always <3

   
 
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