Titolo: Shower In The
Nightmare
Pairing: Kelena (Katherine/Elena)
Avvertenze: femslash, oneshot, lime, pwp (anche se non
ho resistito a far aprire a Katherine quella sua boccaccia da bitch XD)
Rating: Giallo
Timeline: post 2x16, perché quando ho cominciato a scriverla ero
succube della mia instabilità mentale, causata dall’ennesima pausa dello show.
Note iniziali: La colpa non è mia,
ma dell’abuso della parola ‘shower’ che si sta
divulgando in The Vampire Diaries. Dopo averla letta,
mi odierete in eterno, o meglio, mi eviterete. Sarò considerata completamente
pazza, lo so! Adoro il Kelena e queste due insieme
ispirano troppo sesso. Mi sono controllata, perché mettendomi nei panni di
Elena posso capire cosa si provi nel sognare certe cose con la Bulgara. Ad ogni
modo, buona lettura.
Dedicata
a Lizzie_Siddal,
la
persona che è riuscita a farmi impazzire ancora di più,
ma
che nonostante tutto amo <3
“Shower In
The Nightmare”
Se
c'era una cosa che Katherine adorava fare, era tormentare i sogni della gente.
Se poi si trattava di entrare in quella stupida testolina, ovvero quella della
sua doppelganger, la cosa si faceva ancora più
eccitante.
Entrando
dalla finestra cautamente, notò un po' di spazio sul bordo del materasso, e
sorridendo si sedette, osservando Elena dormire.
Chissà,
magari anche lei quando dormiva aveva quello sguardo innocuo e angelico? Forse
avrebbe dovuto chiederlo a Stefan, o a Damon.
Rimase
per qualche istante immobile, con un sorriso malizioso stampato in faccia.
Sospirò, e velocemente poggiò il diario di Elena sul comodino, per poi
sdraiarsi sul letto, di fianco a lei. Chiunque fosse entrato in quel momento,
avrebbe urlato sconvolto.
Elena
sembrava rispecchiarsi in quella figura così perfetta e sicura che si trovava
di fianco, a pochi centimetri da lei. Dormiva profondamente, senza accorgersi
di nulla.
Avvicinandosi
ancora di più, Katherine si concentrò, focalizzando la mente della ragazza.
Nessun sogno, era proprio caduta in un sonno profondo.
Dopo
qualche secondo però, riuscì a controllarla. Chiuse gli occhi e si rilassò, per
poi cominciare a giocare a quel suo gioco perverso.
Una doccia
bollente, è forse quello che serve dopo una giornata piena di stress.
Elena,
insaponandosi la schiena, respirò quell'aria calda a pieni polmoni. Era
completamente rilassata, sarebbe potuta stare così per sempre.
Troppo distratta
per accorgersi che qualcuno stava entrando all'interno della cabina.
Sentì dei piccoli
passi. Aprì gli occhi, e con quasi timore spostò lo sguardo dietro di sé.
Toccandosi i capelli e socchiudendo le labbra, rimase sconvolta da chi si
ritrovò davanti: Katherine.
Avrebbe voluto
urlare, scappare da quel bagno il prima possibile, ma non ci riuscì. Era come
bloccata, ogni singolo muscolo del suo corpo era immobilizzato.
Quando il respiro
si fece più regolare, deglutì e scrutò, involontariamente, il corpo della sua
copia spettrale. La squadrò dalla testa ai piedi, notando come fossero
identiche, come tutto questo fosse inquietante.
«Come mai sei così
sorpresa?» domandò la vampira, inclinando leggermente la testa e toccandosi i
fianchi con entrambe le mani.
Elena non proferì
parola. Katherine, sorridente, fece un passo in avanti, lasciando che l'acqua
bollente cominciasse a scorrere anche sul suo corpo. Chiuse gli occhi, quando
si passò svariate volte le mani tra i capelli, bagnandoli.
A quella vista,
Elena non riuscì a fare a meno di arrossire. Qualcosa di strano, una sensazione
mai provata prima, la travolse completamente.
Quasi tremando,
imitò i movimenti di Katherine, sciacquandosi i capelli.
E quest'ultima,
notando Elena, fece in modo che i loro corpi potessero aderire perfettamente
sotto il getto d'acqua.
Katherine si morse
il labbro inferiore, con malizia. Elena ebbe svariati brividi a causa del
contatto con la pelle liscia e delicata della vampira.
Con un movimento leggero,
Katherine poggiò una mano sul fianco destro di Elena, rimanendo a fissarla per
qualche istante.
La ragazza, a sua
volta, fece la stessa cosa. Improvvisamente, ogni inquietudine e terrore
svanirono.
L'unica cosa che
Elena desiderava – pretendeva – era lasciarsi andare a quelle provocazioni così
pericolosamente sensuali.
Come aveva potuto
pensare, anche se per un nano secondo, una cosa simile?
Era come
ipnotizzata. Scrutò ogni singolo movimento di Katherine, accarezzò quasi con
timore quei fianchi così perfetti.
Fu come se stesse
accarezzando se stessa, il che le provocava un’altra sensazione di piacere.
Katherine non ebbe
più intenzione di attendere. Quando ormai entrambe furono completamente
bagnate, spostò le mani sul viso della ragazza, accarezzandolo.
«Piccola, dolce e
indifesa Elena. Nessuno crederebbe mai ad una cosa del genere» sussurrò, ma le
sue parole rimbombarono nella testa di Elena.
«E' quello che
vuoi, Gilbert. La tua unica distrazione, una pausa per isolarti da tutto ciò
che accade intorno a te» Elena fu sorpresa, poiché non vide pronunciare quelle
parole, ma le sentì soltanto. La voce di Katherine era dentro la sua mente,
quasi ad ipnotizzarla.
«Katherine…» riuscì
a mormorare, prima che la vampira prendesse l'iniziativa e la baciasse.
Svariati brividi travolsero la ragazza, che dopo qualche istante ricambiò quel
bacio più unico che raro.
Il tempo sembrò
davvero fermarsi, nessun altro pensiero, successivamente, invase la mente di
Elena.
Continuarono a
baciarsi, sempre con più confidenza nei movimenti. Katherine sorrise
soddisfatta, prima di sbattere la doppelgänger a muro
e baciarla con foga.
Elena, al contrario
di quel che si aspettava, non reagì. Si lasciò baciare e toccare, facendo la stessa
cosa. Continuarono così per qualche minuto, ed Elena ascoltò attentamente ogni
singola affermazione di Katherine, che continuava a devastare la sua mente.
«Io e te siamo una
cosa sola» le loro labbra si bramavano continuamente, senza mai staccarsi.
Di
colpo, Elena si svegliò, scattando in piedi e respirando affannosamente. Guardò
un punto fisso di fronte a lei, e si passò le mani tra i capelli, cercando di
calmarsi.
Respirò
profondamente, chiudendo gli occhi.
«Ti
sei divertita?» Una voce, improvvisamente, le fece riaprire gli occhi di scatto
e voltarsi verso la fonte. Indietreggiò notevolmente quando vide Katherine,
distesa sul suo letto a gambe incrociate.
Si
toccò il collo, istintivamente. Poi i fianchi e senza accorgersene le labbra.
Aveva quello strano sapore su di esse, nonostante fosse stato un incubo.
«Katherine, vattene via!» urlò quasi, puntandole un dito contro. La donna
scoppiò in una fragorosa ed ipocrita risata, prima di avvicinarsi cautamente ad
Elena.
«Se
proprio vuoi saperlo, nella seconda parte del sogno eri tu a comandare» le
disse, molto vicina al suo orecchio. Elena corrugò la fronte. Stefan le aveva spesso parlato dei giochi mentali di
Katherine, di quanto fosse potente nel comandare il subconscio di qualcuno. Per
questo scosse la testa, non credendo alle sue parole.
«Smettila,
esci subito da questa camera, prima che chiami qualcuno!» la minacciò,
continuando a fissarla, tremante. Katherine sorrise, prima di sospirare e
prendere tra le dita una ciocca dei lisci capelli di Elena. Quest’ultima
sussultò, non aspettandosi quel gesto.
«Credimi,
sei molto meno santarellina di quanto tu faccia credere. Io ti conosco, Elena.
So chi sei e cosa realmente desideri» continuò a giocare con i suoi capelli,
osservandola in ogni suo movimento. «Pensaci, hai tutta la notte per farlo. Ti
auguro di sognare tante cose belle, carina» Detto questo, Katherine scomparve,
lasciando Elena seduta sul letto.
Era
quasi scossa, intontita e particolarmente confusa. Tutto ciò che Katherine le
aveva detto, non aveva alcun senso.
Eppure,
ripensando a quell’incubo, non si disgustava affatto.
Note finali: Bene, adesso potete
linciarmi e trucidarmi quando volete, se siete arrivati alla fine!
Faccio
schifo, questo lo sapete da due anni e passa. Mi dispiace se ho turbato qualche
anima pia, ma dovevo condividerla con il resto del mondo.
Peace&Love, always <3