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Autore: Devilyogurt    11/04/2011    1 recensioni
Ciao ragazzi, eccovi una storia carina su una delle piu potenti e controverse divinità dei greci, il grande Ade ( e anche un po'troppo deomincizzata, poverino). Enjoy!
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il fischio di inizio del lavoro riprese, e sia i mostri del Tartaro che i camerieri dei Campi Elisi ripresero il loro lavoro. Anche un Ade ancora assonnato e una Proserpina con occhiali e capelli compostissimi riprendevano a lavorare. Ade beveva caffè da una tazza con su scritto: I cuore Hades. L'altra era #1 Sex God, ma era a lavare.
Caronte remava cantando: In the navyyyyy,
Yes, you can sail the seven seas
In the navy
Yes, you can put your mind at ease
In the navy
Come on now, people, make a stand
In the navy, in the navy
Can't you see we need a hand
In the navyyyyy
Anime: Basta, per favore, è già l'undicesima volta!
Ade era di umore particolarmente nero quella mattina.
Proserpina: Stefano Galati, nato nel...
Ade: Tartaro.
Ade premette un pulsante rosso, aprendo la botola sotto iu suoi piedi e mandandolo nel Tartaro con un urlo soffocato.
Proserpina: Amore, non mi hai nemmeno fatto finire, di solito sei sempre molto gentile e paziente...
Ade mugugnò qualcosa: Mmgh dispmchhce.
Proserpina: Tesoro, c'è qualcosa che non va?
Ade: Non so, tesoro, è che mi sembra tutto così noioso...
Proserpina: Amore, dai. Vuoi che faccio quella cosa che ti piace tanto con...
Ade: Pro, non in pubblico... Forse dopo. Ma non è quello il punto. Non ti annoi tu?
Proserpina: Dai, amore, poi ci facciamo una passeggiata nei Campi Elisi, un bel massaggio...
Ade: No. Basta, ho deciso. Diamo una svolta! Ferma tuttoooooooooo!
Tutti i mostri, tutti i servitori, tutte le anime si fermano. Ade salta sulla barca di Caronte e gli prende il megafono.
Caronte: Ehi!
Ade: Mi serve, te lo ridò subito, tranquillo.
Ade al megafono: Prova prova, sa, sa! Mi sentite tutti?
Satiro, in fondo: Che?
Ade mette il volume al massimo, generando quel fastidoso fischio, facendo accapponare la pelle a tutti, lui compreso.
Ade: scusate, scusate.
Si porta il megafono alla bocca.
Ade: Mi sentite tutti ora?
Solo pochi capiscono. Allora Ade preme il pulsante: traduttore universale, in modo che chiunque capisca.
Ade: Ok, mi sentite e capite tutti?
Sì assordante.
Tantalo: Io non ci sento bene da qui.
Ade: Perchè tu fai schifo, Tantalo! Ora zitto, e lasciami lavorare. Ehm ehm. Signori, guardatevi intorno. No, sul serio, guardate.
Tutti si guardano attorno straniti.
Ade: Sì, sì, guardate bene. Avanti, fa schifo! Il mio regno fa schifo! Guardate, su! L'oro dei campi elisi da lucidare, tutto opaco opaco, la carta da parati di dite grigio-morte che viene via, gli attrezzi di tortura del Tartaro tutti spuntati e arrugginiti, no, sul serio, guardate che sconquasso, che decadenza! Soprattutto tu, Tantalo, guardate! No, seriamente, guardatelo, non fa schifo?
Tantalo è imbarazzatissimo, per come tutti lo fissano.
Ade: E perchè questo, signori? Ve lo dico io perchè. Perchè siamo stati pigri. Non c'è più entusiasmo, non c'è più passione. No, cioè questi dannati vi sembrano sofferenti? Sono solo annoiati. Vi siete ammosciati. Soprattutto tu Tantalo! Guarda come fai schifo! Mi fai venire voglia di darti un cazzotto e ucciderti di nuovo, Dei!
Tantalo: Ma cosa ho fatto di male?
Ade: A parte rubare i pomi secri delle Esperidi, fregare l'ambrosia e uccidere e cucinare tuo figlio per servirlo agli Dei? Sei brutto, noioso e ti lamenti sempre. Avrei una voglia di prenderti a calci, guarda, che...
Ade colpì col megafono in faccia Ulisse.
Ulisse: Capo, ma che ca...
Ade: Lui era troppo lontano. Quindi, dicevo, dicevo... Ah, sì! Ragazzi, oggi smettiamo per un po'di fare il solito lavoro. Ci mettiamo sotto e rimettiamo a nuovo questo posto. Tanato, amico mio, vieni qui.
Tanato, il Dio alato della morte, colui che portava le anime sulla sponda di oltre l'Acheronte (un po'più giù di Ferrara) volò da lui.
Tanato: Sì, signore?
Ade: Tanato, da adesso, scatta la tua licenza. Per un periodo, prenditi una pausa. Sappiate tutti, aggiunse al megafono, che per un po'non morirà nessuno! Così comanda Ade!
Tanato: Ma, sire, e il mio compito, l'equilibrio del mondo...
Ade: Tanato, se non la smetti ti metto vicino a Tantalo. Dei, Tantalo, smettila di fare così schifo! Mamma mia! Perchè fai così schifo?
Ade usò la sua ombra per colpir i genitali di Tantalo.
Ade: Ora va meglio. Comunque, Tanato, ci ho già pensato. Cosa vuoi che sia non lavorare per un paio di giorni? Non morirà mica nessuno!
Ade inizia a ridere.
Ade: Ah ah ah! l'hai capita? Non muore nessuno, perchè TU sei quello che fa morire la gente. Ah ah!
Tanato:... ah... Appunto.
Ade: Tanato, sei sempre così socievole...
Tanato: ma sire, cosa dirà... vostro fratello?
Ade: Eh, che sarà mai. Mica si arrabbierà per così poco! Comunque, a lavoro, ragazzi! Io, intanto, andrò sulla Terra. E' tempo che sappiano un po'di cose. Caronte, prepara le valigie. Tu mi accompagnerai nel viaggio.
Caronte: Oh, signore, sono così eccitato, non sono mai stato tra i vivi!
Caronte inizia a saltellare battendo le mani.
Ade: Caronte, posso farti una domanda diretta?
Caronte: Ma ceeeerto, mio sexy Signore.
Ade: Non è che sei... ecco, come dire... un po'gaio?
Caronte: sono feeeeeelice, signore, sì. Voglio anche comprare un paio di scarpe adatte all'occasione.
Ade:... Ok, farò finta di nulla. Avanti, tutti gli altri! Al lavoro!
E tutti presero attrezi in mano.
Ade: Prima però, vado a fare un saluto a Tantalo, disse Ade mettendo i guantoni da box.
  
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