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Autore: nevermindSARA    11/04/2011    2 recensioni
Ogni tanto le capitava di scorgere il suo nome tra le pagine e un sorriso le spuntava sulle labbra, non era l’unica a restare aggrappata alle vecchie abitudini.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hugo Weasley, Rose Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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- Ti prego, papà, raccontacela ancora.
Ron guardò distrattamente l’orologio e scoccò un’occhiata a Hermione, che annuì, prima di riaprire il libro e cercare quella pagina con uno strano occhio disegnato a mano che ormai conosceva così bene, e ripartì.
- C'erano una volta tre fratelli che viaggiavano lungo una strada tortuosa e solitaria al calar del sole..
- Mezzanotte, lo interruppe sua moglie sorridendo.

Ormai era una specie di rito, il loro, si stuzzicavano così, rispolverando vecchi ricordi che i piccoli non riuscivano a capire.
Rosie e Hugo, seduti per terra, protestarono per quell’interruzione e il padre, per accontentarli, proseguì.
Hermione li guardava con tenerezza, in grembo teneva la sua copia della gazzetta del profeta, anche se aveva smesso di credere da anni a ciò che quel giornale riportava non era riuscita a perdere quell’abitudine così ben radicata in lei, e come ogni giorno il solito gufo gliela consegnava a casa e la leggeva in silenzio, con la sua tazza di thè accanto.
Ogni tanto le capitava di scorgere il suo nome tra le pagine e un sorriso le spuntava sulle labbra, non era l’unica a restare aggrappata alle vecchie abitudini. 
Ron richiuse il libro facendo vibrare le pagine come al solito per dare quel tocco di magia in più alla storia, come se ce ne fosse poca dentro, e rimase un attimo a fissare quel libro che teneva appoggiato sulle gambe.
Hermione appoggiò il giornale sul tavolo e si alzò in piedi, si era fatto tardi.
-Hugo, Rosie, a letto.
I bambini provarono a protestare, ma lo sguardo fermo della madre li convinse a lasciar perdere e, dopo aver dato un bacio veloce ai genitori, salirono rassegnati le scale che portavano al piano di sopra mentre lei li seguiva attentamente con lo sguardo concentrandosi su quei capelli rossi e quei sorrisi che vedeva spuntare sulle loro labbra e che ogni giorno le ricordavano che la bellezza della vita è tutta lì, non le serviva altro.
I genitori aspettarono di non sentire più nessun rumore e poi lentamente si diressero in soffitta, Ron aveva insistito parecchio per averne una come quella in cui aveva nascosto il suo demone da bambino. Può sempre servire, ripeteva.
Salì per primo, fece scattare uno strano congegno e la soffitta si illuminò all'improvviso, le pareti erano piene di strani fogli di appunti, foto, giornali e una strana lista di dettagli per entrare al ministero indisturbati. Una vita in una stanza.
Hermione si perse tra i ricordi, era strano rivedere tutto lì, insieme. Sembra tutto così facile, adesso.
Ron le prese la mano, insieme rimisero il vecchio libro di Beda il bardo nel baule e lo richiusero manualmente, come facevano ogni volta.
Il deluminatore scattò un'altra volta e la stanza tornò buia, nera, il nero di una morte che non fa più paura.
Andava tutto bene, ancora.

  
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