Cards Contest


Nick Autore: Gigettina
Titolo: L’uomo senza passato
Personaggi: Tom Riddle
Carta scelta: Il passato (n. 29)
Genere: Introspettivo (?)
Rating: Verde
Avvertimenti: Flashfic (sono 350 parole secondo il mio Word)
Introduzione: A cosa si guarda quando il passato è un’incognita dispersa nei meandri del buio? Tom Riddle non era sicuro di avere la risposta a questa domanda.
NdA (eventuali): Dunque, non c’è molto da dire su questa flash. Ho pensato molto a come impostare la storia, e avrei optato per una raccolta se non mi fossi persa per strada xD Quindi temo dovrai accontentarti di questa cosa. E’ una riflessione sull’influenza che ha il passato su Tom Riddle prima di divenire Voldemort. Nella mia visione, Tom non riesce ad attaccarsi ai ricordi che ha, rinnegando il suo passato. Spero ti piaccia. Buona lettura!
 


L’uomo senza passato


A cosa si guarda quando il passato è un’incognita dispersa nei meandri del buio?

Tom Riddle non era sicuro di avere la risposta a questa domanda. Gli avevano chiesto più e più volte quale fosse stato il suo passato, la sua vita prima della magia. Tendenzialmente, evitava di rispondere o cambiava argomento grazie alla sua maestria nell’arte oratoria.

Il passato per lui era sempre stato un chiodo fisso, un marchio che sporcava la sua pelle ma che rappresentava anche un bivio: cancellarlo per sempre o semplicemente nasconderlo?

Solitamente è dal passato che si parte per costruire un futuro, eppure Tom era come sospeso in un limbo temporale.

L’unica certezza che aveva era quell’orfanotrofio Babbano pieno di gente stupida e bigotta, un luogo che se avesse potuto avrebbe distrutto, sia nella sua testa che materialmente.

Ogni volta che vedeva i suoi coetanei sorridere per i ricordi dell’infanzia provava cieca invidia, vergognandosi di se stesso non appena formulato un tale pensiero, poiché lui non voleva essere paragonato a quei miserabili. Succedeva, saltuariamente, che una vocina nella sua testa gli ricordasse che il miserabile in realtà era solo ed esclusivamente lui.

La scoperta della magia fu il momento più bello della sua vita. Era davvero speciale, e qualcuno era venuto apposta per lui, mostrandogli che sì, aveva ragione. Nei primi anni della sua nuova vita pensava che, forse, la magia lo avrebbe aiutato a rimpossessarsi di quella parte di sé che gli era stata strappata via da quei Babbani sudici e inetti.

Fu solo quando la magia stessa divenne il nuovo passato – uno diverso, sopportabile, quasi bello – che comprese.

Nessuno gli avrebbe mai restituito ciò che lui pensava gli fosse dovuto. L’unico gesto che avrebbe potuto compiere era l’aggrapparsi ai ricordi, ma Tom non ne era mai stato capace. Aveva sciacquato via tutto come se fosse stata solo polvere, decidendo che niente e nessuno avrebbe mai avuto il permesso di scalfirlo. Nemmeno il passato.

Volle creare una nuova identità, un nuovo se stesso. Qualcuno di forte, senza quegli sciocchi legami che tormentano le persone comuni.

Decise di diventare Lord Voldemort, l’uomo senza passato.









IV CLASSIFICATA
“L’uomo senza passato” di Gigettina
Stile: 9/10 punti 
Grammatica: 9.5/10 punti 
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10 punti 
Originalità: 10/10 punti 
Utilizzo del prompt: 10/10 
Gradimento personale: 4/5
Punti bonus: 57.5/5Ho aspettato questa fan fiction con ansia, sapendo che non mi avresti delusa. Beh, ti ringrazio per non averlo fatto. Sinceramente ormai mi sono abituata ad aspettarmi sempre il meglio da te. E, fino ad ora, hai soddisfatto tutte le mie aspettative. Tom Riddle è un personaggio che mi ispira molto, tanto più che in questa flash hai saputo “pennellarlo” alla perfezione. Una caratterizzazione invidiabile. Precisa. Perfetta, in ogni sua sfumatura. Come vedi non ci sono parametri in cui tu non abbia ottenuto un punteggio molto alto. Lo stile è come al solito eccellente; non ti ho dato il massimo perché, avendo spulciato più che bene le tue storie, sono convinta che tu possa fare di più. Quei decimi in meno al parametro della grammatica riguardano un paio di virgole dimenticate. Nulla di grave, ovviamente. Come i numeri spiegano più che bene non c’è molto da dire. Mi è piaciuta l’inflessione cinica della narrazione, quel disgusto palpabile di Lord Voldemort nei confronti di un mondo a cui non appartiene. Un ottima fan fiction. Hai tutto il mio apprezzamento.