Pioggia.

Una volta mi piaceva, la pioggia. Era bella.

Chiudere l'ombrello e aprire la bocca per berne un po'. E sentire mamma che urlava e urlava e ignorarla.

Perché tanto, dopo lo schiaffo, le lacrime, sotto tutta quella pioggia che già mi imperlava il viso, non si sarebbero notate.

Ho visto piovere su tutto.

Sulla mie certezze, sulla mia famiglia, mentre scappavo per non voltarmi mai.

Sulle mie ferite, sul mio orgoglio, mentre imparavo a crescere da solo.

Mi ha disinfettato, a volte, quell'acqua benedetta venuta dall'alto.

Mi ha lavato via dal nero del mio nome. Mi ha salvato.

Non c'è più nulla. Tutto distrutto, tutto in pezzi che non potrai aggiustare come aggiustavi me.

Bianco, gelato. Ti scuoto, urlo!

Perché non mi guardi?

Era mia amica.

Non pensavo che con il suo pianto sarebbe riuscita a ridere di me. L'ironia più crudele!

Hai spento il sole che incendiava il mio cielo! Un cielo nero, con una stella sola. Morta.

Ho visto piovere su tutto, James.

Solo, non pensavo di dover veder piovere anche su te.

Note autrice:

Salve a tutti!

Non sono riuscita a scrivere molto nell'ultimo periodo, causa scuola, gita scolastica, stress!

Sono così stanca che è un miracolo che stia ancora in piedi! Non vedo l'ora che arrivino le vacanze!

Ad ogni modo... riguardo al testo non ho moltissimo da dire. Mi ha ispirato il fatto che con tutta probabilità stanotte pioverà e credo che la pioggia sia qualcosa di molto particolare, che evoca in ognuno pensieri molto diversi.

Mi immagino un Sirius che, resosi conto che qualcosa non va, si reca a casa di James e Lily per trovare la casa distrutta ed il suo amico più caro (natualmente anche Lily!) sepolto tra le macerie. Per quanto banale, non smetterò mai di identificare James come il sole di Sirius ed è un'immagine che mi piace molto e che per questo motivo ho deciso di usare :)

Spero appreziate!

Un bacione,

Isabella