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Autore: dramy96123    13/04/2011    14 recensioni
– Comincia la guerra – disse Peter a mezza voce.
L’amico alzò lo sguardo dal piatto e annuì preoccupato.
Motivo scatenante della reazione spaventai di Remus e Peter erano i piatti di James e Sirius.
Vuoti.
Non appena ebbero finito di ingoiare l’ultimo boccone, i due si guardarono in simultanea, e poi spostarono lo sguardo sull’ULTIMO pezzo di tacchino.
- Merlino, fa che non arrivino alla scherma come venerdì scorso – mormorò Remus, congiungendo le mani.
- Ramoso…caro, dolce Ramoso…lo sai che troppo cibo fa male per il…il Quidditch, no? – improvvisò Sirius, sorridendo in modo inquietante.
- Felpato, mio dolce e caro Felpato, poi non sarai più così attraente se ingrassi – ribatté subito James, con un sorriso falso come un galeone di carta.
James guardò Sirius.
Sirius guardò James.
Le forchette fremevano.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Scene di vita quotidiana : Quello è il MIO pezzo di tacchino

Scene di vita quotidiana :  Quello è il MIO pezzo di tacchino.

 

Si, lo so che pare molto demenziale come cosa.

 Però ho pensato : Qui si parla un sacco di guerra e mai di vita quotidiana, e io devo rimediare!

E,impresa eroica, la mia mente ha partorito questa ABnorme…Cretinata,

Ma visto che non ci perdo nulla, tanto vale scriverla!

E così vi lascio ai miei film mentali, baci!!!

 

 

 

 

Normale cena in Sala Grande.

Insomma…normale.

Se si può considerare normale il Prefetto Lily Evans con la pelle blu che attaccava e torturava il suo pasto, guardando male quattro ragazzi presi a caso.

Se si poteva considerare normale Mocciosus con una cuffietta rosa in testa. Sotto minaccia della Evans i Malandrini non gli avevano appiccicato quel…coso sulla testa con l’Incantesimo di Adesione Permanente.  Con molto rammarico.

Se si poteva considerare normale Il professor Silente che sfoggiava un mantello con le nuvolette azzurre, e se ne vantava facendolo volteggiare ogni volta che si muoveva.( In effetti, questo poteva quasi essere considerato normale).

 

* * *

 

James e Sirius, fratelli di scelta e Malandrini di sangue, non riuscivano a restare seri. E chi ci sarebbe riuscito?

Se si giravano verso il tavolo dei professori vedevano Silente, se guardavano verso Serpeverde…no comment. Se si voltavano verso la Evans poi…La sua pelle screziata di blu evidentemente doveva avere un effetto Rallegrante, visto che chiunque si girasse verso di lei scoppiava a ridere rischiando l’asfissia.

Remus scuoteva la testa e nascondeva il ghigno spontaneo, e Peter si lasciava trascinare dalle risa di Felpato e Ramoso.

 

Tuttavia a circa metà della cena né l’attraente pelle della Evans, né l’affascinante mantello di fantasie di Silente, né soprattutto l’intrigante cuffietta da doccia di Piton riuscì ad intaccare il senso di fame vorace che avvertivano i quattro ragazzi.

Accerchiarono il tacchino (Sirius ringhiava contro chiunque non fosse un Malandrino, non appena superava il limite delimitato da lui),

e ne presero un gigantesco pezzo ciascuno, lasciandone due abbondanti nel vassoio.

Dopo la delicata operazione, cominciarono ad azzannare il loro succulento pezzo.

Davanti alle occhiate sbigottite dei compagni Grifondoro loro alzarono le spalle, tutto con la bocca piena.

- Hey, ho fatto gli allenamenti di Quidditch e HO FAME. –

- Guarda che affascinare le ragazze esercita un gran numero di energie! –

- Sfogliare le pagine del libro di Aritmanzia è faticoso! –

- Mica è facile adorarli TUTTO  il giorno!! –

tutti distolsero lo sguardo, impauriti.

Prima cosa da sapere sui Malandrini : Il cibo è sacro.

 

* * *

 

- Hey Remus, Tanto dolce e gentile, ma alla fine hai sbranato quel povero tacchino come….beh, come un lupo affamato – esclamò Sirius, ridacchiando. Lui aveva quasi finito la sua porzione, mentre Remus aveva il piatto lustro.

Anche la scarpetta aveva fatto, il lupacchiotto!

Remus arrossì,ma non riuscì a trattenersi dal guardare con bramosia il vassoio, ancora provvisto di due pezzi che sembravano voler dire

“ Mangiami…mangiami…MNAGIAMI HO DETTO!”

E chi era Remus per poter dire di no a quella richiesta??

James (gli mancavano solo un paio di bocconi per finire la sua porzione) lo guardò solenne, e lentamente gli porse il vassoio.

-Lo faccio solo ed esclusivamente per la mia integrità fisica…Oggi proprio non ho voglia di venir sbranato da te – puntualizzò, cogliendo lo sguardo stupito e grato dell’amico, che alle sue parole ghignò.

Peter era ancora a metà piatto, visto che aveva passato il suo tempo a guardare gli altri mangiare e a fare complimenti per come tenevano le forchette.  Guardò Remus che si accaniva di nuovo sul cibo.  – Comincia la guerra – disse a mezza voce.

L’amico alzò lo sguardo dal piatto e annuì preoccupato.

 

Motivo scatenante della reazione spaventai di Remus e Peter erano i piatti di James e Sirius.

Vuoti.

Non appena ebbero finito di ingoiare l’ultimo boccone, i due si guardarono in simultanea, e poi spostarono lo sguardo sull’ULTIMO pezzo di tacchino.

- Merlino, fa che non arrivino alla scherma come venerdì scorso – mormorò Remus, congiungendo le mani.

- Ramoso…caro, dolce Ramoso…lo sai che troppo cibo fa male per il…il Quidditch, no? – improvvisò Sirius, sorridendo in modo inquietante.

- Felpato, mio dolce e caro Felpato, poi non sarai più così attraente se ingrassi – ribatté subito James, con un sorriso falso come un galeone di carta.

James guardò Sirius.

Sirius guardò James.

Le forchette fremevano.

Mossero in contemporanea la mano, velocemente, infilzando il povero pezzo che aveva avuto la sfiga di venir mangiato per ultimo.

-E’ MIO. – disse James, guardando con occhi infuocati prima l’amico, poi il suo cibo.

Sirius assottigliò gli occhi – Non è vero – disse in un sibilo.

Strattonarono il vassoio.

Cominciò immediatamente una lotta silenziosa, (neanche tanto), fatta perlopiù da  strattoni, da cani pericolosi e da cervi ringhianti.

- Ragazzi, non credete che sia il caso di smetterla? Stiamo dando spettacolo…- mormorò Remus senza convinzione.

- Non intrometterti Remus – sussurrò Lily, anche lei rapita dalla scena.

- E’ MIO. MIO,MIO,MIO!!!! – urlava James

- NON E’ VERO! SEI GELOSO PERCHE’ PREFERISCE ME  A TE! – gridava invece Sirius.

- Ma è solo un pezzo di tacchino – sbottò Alice.

- E’ il pezzo di tacchino, Alice – rispose Remus, scuotendo la testa.

- Ragazzi, romperete le forchette – avvertì Peter.

- Lascia quel tacchino…- sussurrò James con sguardo affamato.

- Gli stai facendo male, lascialo tu! – ci mancava poco perché Sirius iniziasse seriamente ad abbaiare.

- Ragazzi, è un pezzo di tacchino! – esclamò Frank Paciock, seriamente esasperato.

Non appena i due si girarono lentamente verso di lui, ammutolì di colpo.  Desiderò non aver mai parlato.

- Tieni gli occhi aperti, mentre dormi, Paciock – disse Sirius, un piccolo ghigno sul volto.

- hai ferito i sentimenti del nostro cibo. Ricordatelo.  – disse invece James. E a quel punto, quando ormai si erano toccati i livelli di pazzia ricoverabile al San mungo e tutti gli studenti stavano praticamente facendo il tifo neanche fossero alla Coppa del mondo di Quidditch, Lily Evans si alzò in piedi. La pelle blu riluceva come zaffiro, e di nuovo molte persone ridacchiarono, ma Lily decise che avrebbe fatto il genocidio più tardi. Un problema per volta.

- Diffindo – Esclamò, puntando la bacchetta contro il vassoio.

Il pezzo si divise in due perfette parti uguali.

E i due ragazzi la guardarono sconvolti.

- L’HAI UCCISO!!! – ululò Sirius, indicando teatrale il piatto.

- Beh, tecnicamente… - cominciò Remus, ma l’occhiataccia di James lo zittì subito.

- Chissà quali torture avrà subito per colpa tua Evans! Ma noi tutti lo sapevamo, che la tua mente brillante nasconde istinti sadici! Lo sapevamo tutti qui dentro! – urlò James, lasciando che Sirius si risedesse, stranamente ammutolito.

- Si, hai una mente malvagia, hai goduto quando hai diviso quel…povero,succulento pezzo di tacchino, e provi uno strano piacere tutti i giorni a straziare il mio cuore ferito, quando ti chiedo di uscire! – continuò il ragazzo, poggiandosi la mano sulla fronte in maniera piuttosto teatrale.

- James…era un tacchino, lo avresti mangiato comunque…- provò a farlo ragionare Remus, ma ancora una volta James lo guardò malissimo.

- IO GLI VOLEVO BENE! – urlò, la mano sul cuore, gli occhi luccicanti.

- Gli volevi,appunto – disse una voce…una voce conosciuta, ma stranamente alterata. Era come se la persona si fosse messa in bocca un gigantesco boccone.

Sirius guardò James con la bocca piena. Aveva già fatto fuori il suo pezzo, e aveva la forchetta già pronta davanti alla sua bocca.

- Il mio tacchino! Stai mangiando anche la mia parte! – urlò scandalizzato James.

Cercò di fermarlo, buttandosi sulla tavola, ma Sirius aveva già aperto la bocca.

- Nooooo!!!!.-

- Troppo tardi …-

Sirius inghiottì il suo boccone con un sorriso soddisfatto.

Remus rivolse un’occhiata compassionevole a James, ancora pietrificato.  – Dai, ti rifarai la prossima volta – lo rincuorò.

- Ma perché vince sempre lui? – borbottò lui, per poi sorridere di nuovo tutto contento

- Che c’è per dolce? –

- Sei impossibile, James! -

- Si,non è cosa da tutti, lo so…-  

 

 

Mattino, ore 7:50

 

- Ramoso…-

- Si? –

- Hai avuto tu la brillante idea di tingermi? –

- E’ un blu elettrico davvero alla moda…tu hai mangiato il mio tacchino! –

- Ramoso…-

- Si?-

- Comincia a correre –

 

 

Finito!! Che ne pensate??

Fatemi sapere, baci!!!

 

 

Dramy96123

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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