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Autore: Kuchiki Chan    13/04/2011    5 recensioni
Anche tu eri un numero zero, come me. Ma mi hai insegnato che si può sfuggire al destino, che possiamo combattere, se riusciamo a trovare la giusta determinazione. Grazie per aver dato un senso alla mia vita, Naruto-kun.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
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~You taught me how to live

Angolo dell'autrice:
Hi everyone ^^ 
E' la prima volta che pubblico qualcosa su Naruto, prima mi sono concentrata sulla sezione Bleach >.< Non sono molto convinta del risultato, ma spero comunque che vi piaccia ^^
La storia è una piccola One-Shot che riassume un pò la vita di Hinata Hyuga, uno dei miei personaggi preferiti *-* 
Considero Hinata una delle ragazze più ammirevoli della serie, per la determinazione con cui ha imparato a superare i problemi. Credo che mi piaccia così tanto perchè un pò mi somiglia >.<
Il titolo della Fic è un verso della canzone Homecoming dei Green Day. Trovo sia perfetto per descrivere quell che Hinata prova per Naruto *-*
La storia ovviamente è una NaruHina ù.ù
Se recensite mi fate un favore, ma se non volete fa lo stesso ^-^ 
Buona lettura (:
Spero che vi piaccia :D

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Trovare un motivo per vivere è più facile di quello che sembra, quando non si ha niente a cui aggrapparsi.
Credo sia naturale. Quando si  parte da zero, dal non importare niente per nessuno, è inevitabile che si finisca per rendere qualcosa la propria ragione di vita.
A volte è qualcosa di superficiale, a volte qualcosa di davvero unico. Ma chi sono io per giudicare?
Onestamente, credo che qualunque motivo che ci spinga ad andare avanti sia degno di rispetto.
Anche un’utopia.
Anche un’illusione.
Anche un amore impossibile.

E io da zero ci sono partita veramente.
Una famiglia importante che mi vedeva solo come una palla al piede, un padre per cui ero continuamente una delusione, un cugino che tutti preferivano a me, un team in cui non ero mai abbastanza brava. Zero.
La mia vita era solo una seccatura per tutte le persone che mi stavano accanto.

Agli osservatori esterni potevo sembrare timida, e magari anche imbranata e poco intelligente. Ma il tempo che non impiegavo a parlare lo usavo per osservare.
Osservavo le persone, le situazioni che avevo intorno.
E mi chiedevo chi fosse davvero degno di ammirazione.
Nessuna di quelle persone era partita da zero come me, e tutte sembravano essere più o meno felici.
La mia vita sarebbe stata l’unica ad essere vissuta come un sacrificio?

Invece qualcuno che mi somigliava esisteva davvero. Esistevi tu.

All’inizio fu il fatto di avere trovato una persona simile a me ma allo stesso tempo completamente diversa che mi ha fatto provare interesse per te.
Anche tu eri partito dal fondo.
Anche tu, come me, eri un numero zero.
Il problema era uguale.
Era il modo in cui tu ti ci rapportavi, ad essere diverso.

Semplicemente non lo accettavi.
Non riuscivi ad accettare che la tua vita non avesse alcun senso.
Quindi reagivi.
A volte con violenza, a volte con azioni rimproverabili, ma almeno reagivi.
Ti ribellavi al destino.
Al contrario di me, che avevo accettato con rassegnazione il fatto di essere un numero zero.
Fu osservando te, che capii che cos’era la vera determinazione.

Le altre persone ti odiavano, ti giudicavano, avevano paura di te.
A loro importava solo l’immagine che mostravi al mondo.
Non facevano il minimo sforzo nel comprenderti.
Del resto, non erano numeri zero, non avrebbero mai potuto capirti.
Io invece ti ho capito.
E ti ho ammirato.

Nemmeno io. Nemmeno io voglio accettare il destino.

Quasi inconsapevolmente, diventasti il mio modello di vita.
Iniziai a seguire i tuoi passi, ad inseguire la tua ombra. Prima timidamente, poi sempre più decisa.
Grazie a te stavo diventando una persona diversa, una persona nuova.

Piano piano, senza saperlo, mi stavi insegnando a vivere.

Imparai ad amare ogni tuo gesto, ogni tua parola, ogni tua espressione.
Il tuo sorriso era un immenso sole che squarciava il mio mondo fatto di tenebre.
Il tuo sorriso mi infondeva voglia di vivere, mi dava un motivo per vivere.

Voglio vivere. Voglio vivere per vederti sorridere ancora una volta.

Accettare la morte è più facile, quando si ha una ragione di vita.
E’ una contraddizione, lo so.
Ma è vera.
Io ho bisogno di amarti.
Io voglio avere bisogno di amarti.

Continuo ad amarti persino ora, mentre giaccio sul terreno col sapore del sangue sulla lingua.
Persino ora, mentre sacrifico la mia vita per salvare il tuo sorriso.
E' buffo.
Morire è stata una decisione che non ha richiesto molto impegno.
E’ stato più semplice di vivere. 
Una cosa che ho fatto in pace con me stessa, qualcosa che ho voluto fare dal profondo del mio cuore.
Ora si, che la mia vita ha avuto un senso.

Grazie, Naruto-kun.

Grazie per essere stato la mia guida.

Grazie per avermi insegnato cos’è il coraggio, la determinazione.

Grazie per avermi insegnato a vivere.

Grazie, per ogni sguardo.

Grazie, per ogni sorriso.

Grazie di esistere.

Grazie, per aver dato un senso alla mia esistenza.
 

Ti amo.

  
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