Odiavo pozioni con tutto me stesso, poi quella babbana di una Granger non faceva che alzare la mano e rispondere a tutte le domande del professore. La sua voce squillante rimbombava in tutta l'aula. Mancava poco per la pausa pranzo e nella mia testa pensavo a come poteva essere la vita di Hermione, con genitori umani che non si preoccupano di farti diventare il mago uscuro più forte di tutti i tempi, cosa che accadeva a me.
Oh, ma perchè tra tante persone proprio Hermione. La risposta me la sapevo dare da solo. Era una ragazza brillante e bella, inoltre era una delle poche che non faceva altro che dire 'si Draco' 'come vuoi Draco' 'come sei bello Draco', è assolutamente vero che ciò che non si può avere è ciò che si desidera di più. Inoltre non sarei mai riuscito a sopportare quel verme del suo migliore amico: Potter, negli anni precedeti credevo che avessero una relazione. Come se non bastasse Hermione aveva sempre quell'imbranato di Weasley tra i piedi che le faceva da cagnolino da riporto, avevo concorrenza. Come se lui potrebbe competere con me.
La guardai meglio, eh si era davvero bella. Mi sorprese mentre la fissavo. Spostai immediatamente lo sguardo dall'altra parte dell'aula e vidi Ron che mi fissava torvo. Se n'era accorto anche lui diamine. Lumacorno essendosi accorto dello scambio di sguardi e mi rimproverò davanti a tutta la classe. Dal banco davanti a me Harry scoppio a ridere << Sei morto Potter! >> gli dissi a denti stretti. Diedi ancora uno sguardo a Hermione notai che mi stava sorridendo, mi stava sorridendo dico. Non come Potter che rideva di me. Decisi di non ricambiare il sorrisi e la vidi mentre abbassava lo sguardo demoralizzato. la cosa più stupida che potevo fare, tutta colpa del mio ero. Dopotutto io ho una reputazione da difendere, chissà che penserebbero gli altri di me sapendo che ho fatto gli occhi dolci ad una ragazza.
La lezione si interruppe con la voce del preside che ci chiamava tutti nella sala da pranzo. Rimisi i libri in fretta nello zaino e mi successe una cosa che mai mi sarei aspettato. Mentre uscivo dall'aula Hermione mi strinse la mano per pochi secondi, in quel frangente la guardai. Aveva gli occhi bassi e si stava mordendo il labbro inferiore, poi sparì tra i corridoi. Rimasi impalato fuori dalla classe, temevo che la mano mi stesse andando a fuoco. Deglutii lentamente e iniziai a secendere le scale.
Fui praticamente l'ultimo ad arrivare nella mensa e quando arrivai al tavolo dei serpeverde Pansy si spostò per farmi sedere vicino a lei. Sentivo lo sguardo di Hermione che analizzava tutti i miei movimenti. Sicuramente mi ero immaginato tutto. Non era possibile che Hermione Granger la ragazzina saputella che aveva sempre difeso Harry Potter in qualche modo ricambiasse ciò che stavo provando.
Non so dare un nome a tutto ciò che mi sta accadendo so solo che non vedevo l'ora di tornare in qualche aula per avere una lezione con lei e per poterla guardare più da vicino.
Ad essere sinceri sto fantasticando troppo, probabilmente non mi rivolgerà nemmeno la parola. Magari mi sono immaginato tutto, oppure quella mano nella mia non era la sua. Probabilmente... Pansy mi diede una gomitata nelle costole dato che secondo lei non la stavo calcolando abbastanza. << Insomma ma che vuoi? >> dissi brusco << Non vedi che sto pensando a differenza tua, è una cosa davvero interessante. Prova qualche volta. >> Lei abbassò lo sguardo offesa. Quello era il Draco Malfoy che conoscevano tutti, prepotente e spavaldo. Credo che nessuno potesse mai vedermi come un ragazzo con cui fare amicizia o peggio ancora; nessuna ragazza ( Hermione ) mi avrebbe mai visto come il suo fidanzato.