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Autore: suzako    31/01/2006    4 recensioni
E come aùguri d'invero, ho fatto ritorno.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Untitled Document Hai mai visto la sabbia scorrere, lasciare il posto a una liscia superficie di vetro, a un ricordo che credevi perduto, a un passato che credevi perso per sempre?
Guardati intorno adesso, non dimenticare di tenere la spada al tuo fianco, e ora dimmi: perché sei qui?
Hai mai pensato di aver sbagliato tutto? Il destino si prende gioco di te, e quando morirai in un singhiozzo silenzioso riderà di te.
Tu dai tutto, tu non chiedi niente, eppure hai già perso.
E allora perché combatti?
La spada è schierata al tuo fianco, i tamburi suonano troppo dolcemente per uno scontro.
Questa volta resterò, con o senza di te.
Io aspetto.

Per le strade percorse, per l’ultimo sorriso del mondo, per le sere in cui hai intravista una stella, per quella, volta quando cantavi…
Affonderò la spada, con o senza di te.
La nebbia si dirada? Hai la sicurezza che non si tratti di un’illusione, eppure fuggi.
Ascolti le campane suonare, ma non ti fermi a guardarle, non ti volti indietro, e loro grideranno la verità, sveleranno il cammino, mentre tu sarai sempre più lontano.
Adesso imprimi le immagini nella tua mente, e cerca di non ridere per quanto tutto ciò sia assurdo.
Riesci a vedere?

E adesso che hai visto la sabbia lasciar il posto a una vuota e trasparente verità, adesso che hai visto ogni roccia e ogni anfratto, proprio ora che hai combattuto la tua ultima battaglia, su un campo sconsacrato dai sabba delle streghe, credi di poter piangere?
Hai catturato la piuma d’oro della fenice? Hai visto le lucenti penne dei cigni di cristalli, che danzano intorno a una tomba sul palco?
Eppure, non sei ancora arrivato.
Adesso la spada è abbassata, adesso senti una risata in lontananza.
Non hai capito ancora, ma io aspetto.
Con o senza di te.

La pioggia cade su queste finestre, sulle prigioni della città, sugli uomini puri e sui peccaminosi, su coloro che vegliano e su colore che pregano. Tutti la vedono, nessuno la guarda.
Della tua battaglia sangue ed eroi vengono trascinati via, ne resta una landa umida d’acqua.
E il tuo volto, è bagnato dal pianto o dalla pioggia?

La pietra è aguzza, quando incide nella carne. E in quel momento, per la prima volta vedi il sangue. Senti il dolore.
E adesso

Riesci a sentire il vento, ora?

  
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