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Autore: Neko no Yume    14/04/2011    3 recensioni
Frank è un ragazzo scapestrato e caotico che, spinto dal desiderio di racimolare qualche guadagno, decide di accettare il lavoro di modello per il disegno dal vero all'Accademia di belle arti.
Gerard è uno studente riflessivo e sognatore dall'incredibile vena artistica ma con un blocco psicologico che gli impedisce di esprimersi come vorrebbe.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quelle iridi grandi e verdi continuavano ad apparirgli nel sonno agitato, lo scrutavano dalla loro profondità lontana e sconosciuta, come una laguna di qualche isola inesplorata.
E ogni volta si allontanavano, lasciandolo con una sgradevole sensazione di vuoto nel petto, come se quello sguardo avesse prosciugato la sua anima per fissarla su carta.
Si risvegliò per l'ennesima volta, sudato e ansante, e scostò con un calcio le lenzuola umidicce e appiccicose ormai divenute insopportabili.
La sveglia lampeggiava sul comodino i suoi caratteri al neon, erano le 5:10...
-'Fanculo-, biascicò Frank frustrato, detestava non riuscire a dormire o svegliarsi presto, era più un tipo da mezzogiorno passato.
Provò a girarsi dall'altra parte, si schiacciò il cuscino sul viso, contò intere schiere di pecore, mucche, nulla.
Non riusciva a riprendere sonno, appena chiudeva le palpebre la mente gli si affollava di occhi verdi e si risvegliava immediatamente.
Dopo svariati tentativi si arrese e si alzò con un grugnito, dirigendosi barcollando verso la doccia.
Lasciò che l'acqua calda gli irrorasse il corpo e lo svegliasse del tutto, gradualmente.
Fece colazione con calma, avvolto in un morbido accappatoio azzurro, gustandosi ogni cucchiaiata di latte e cereali senza trangugiarla di getto come faceva ogni mattina rischiando di strozzarsi.
Si infilò un paio di jeans scoloriti e larghi, una maglietta scura e le converse nere sfondate, poi diede un'occhiata all'orologio appeso al muro, che segnava le 9:30.
Bene, aveva tutto il tempo per andare a piedi alle prove della band con l'i-pod a tutto volume nelle orecchie.
Si calcò le cuffie sul capo, prese la voluminosa custodia della chitarra (purtroppo una abbastanza economica, non quella dei suoi sogni...) e uscì di casa con la piacevole sensazione di essere in orario.

Arrivò sul luogo delle prove, ovvero una stanzetta insonorizzata in periferia circondata da qualche sprazzo d'erba incolta e qualche condominio che aveva scoperto Bob, ed entrò con aria trionfale.
-Indovinate chi è arrivato puntuale!-, si annunciò allegro.
Le tre persone nella sala si girarono verso di lui, tre diverse espressioni dipinte in volto.
Mikey Way, bassista, lo fissava preoccupato come se avesse avuto la Morte in faccia, Bob Bryan, batterista, con aria sarcastica e poco interessata e Ray Toro, chitarrista, se la rideva come al solito.
-Beh, non vi congratulate con me?-, chiese Frank offeso.
-Ma hai dormito oggi?-, riuscì a chiedere Mikey, sempre più corrucciato.
-Ma che domanda è, non posso neanche arrivare in orario una volta?-.
-Sì, ma... Hai delle occhiaie che ti fanno sembrare un fottuto panda-.
Oh, no.
Si può sapere perché non si era guardato allo specchio prima di uscire?
-Beh, sono socialmente impegnato con Green Peace!-, ribatté nella vana speranza di allontanare ulteriori domande.
Le risatine di Ray si fecero più sonore e il ragazzo gli diede una bonaria pacca sulla spalla.
-Oh, Frankie. Cosa ha scombussolato il tuo povero cuore?-.
-Eh? Nessuno-, farfugliò Frank rivolto al riccio -Ho solo avuto un sonno un po' agitato-.
-Iero, tu non sai mentire-, lo fulminò il batterista con un sorrisetto supponente, additandolo con una bacchetta.
L'altro sospirò frustrato, quei tre l'avrebbero tartassato di domande finché non si fosse deciso a confessare cosa l''aveva tenuto sveglio, tanto valeva essere sinceri prima e poi dedicarsi alla musica.
-...Ieri ho iniziato un lavoretto-, iniziò sul vago, per venire immediatamente interrotto dalle risate incredule di tutta la band.
La sua reputazione di scansafatiche che a malapena si sforzava di studiare musica e suonare in una band era dura a morire.
-Continuate pure, non saprete perché non ho dormito-, sibilò, riducendoli immediatamente a un reverente e curioso silenzio.
-Bene-, riprese compiaciuto -Il lavoro consiste nel fare da modello all'Accademia di belle arti-.
-Ah, quindi te ne stai fermo e zitto come uno stoccafisso. Che gran lavoro-, gli fece notare Ray, per poi portarsi le mani davanti alla bocca in un gesto colpevole notando l'espressione truce di Frank.
-E al corso di disegno dal vero c'era uno studente... Aveva due occhi incredibili-, continuò il ragazzo senza farsi troppi problemi, lì erano tutti al corrente delle sue tendenze bisessuali e le avevano accettate tranquillamente.
-All'accademia, hai detto?-, domandò Mikey curioso.
-Sì, perché?-.
-Ci studia mio fratello Gerard-.
Il cuore di Frank perse istintivamente un battito nel sentire quel nome, Gerard... Non l'aveva mai conosciuto, ne aveva sentito parlare a volte dall'amico ma non l'aveva mai incontrato.
Eppure ora che ci faceva caso gli occhi di Mikey erano simili a quelli del ragazzo del corso, più cupi forse ma simili.
-E mi ha detto che ieri finalmente hanno trovato un modello che non gli ha praticamente mai staccato gli occhi di dosso-, continuò il bassista con un ghigno.
Oh, che figura di merda.
Beh, almeno adesso sapeva come si chiamava il proprietario di quelle iridi incredibili e aveva anche una scusa per vederlo.
-Miiikey~-, lo chiamò suadente -Non è che potresti invitare tuo fratello al nostro concerto domani sera?-.






Yu's corner.
Yo, people~! Ecco qui il secondo capitolo in tutta la sua magnificenza (ma quando mai).
Finalmente pare che il mistero del ragazzo dai begli occhi verdi sia stato svelato da Mikey, anche se molti di voi l'avevano già intuito ampiamente. xD
Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno lasciato una recensione o che si sono anche solo soffermati a leggere, sono davvero contenta che questa fic vi stia piacendo così tanto.
Ringrazio in anticipo anche chi commenterà questo capitolo e vi saluto.
Bye bye, Yu.

  
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