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Autore: herms    14/04/2011    3 recensioni
Tre brevi capitoli per descrivere il legame tra Lily e Teddy Lupin.
Tratto dal primo capitolo:
- Lo so – disse lei guardandolo fisso negli occhi. Stettero così per qualche momento, e Lily ebbe la sensazione che nessuno sarebbe mai stato importante quanto lui nella sua vita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Teddy Lupin
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Primo tentativo di scrittura sulla nuova generazione :) 
Sono tre brevi capitoli, scritti per il contest "L'amore non ha volto", idetto da SmilingCigarette.
Spero che vi piacciano :)

Herms

TUTTO IL TEMPO DEL MONDO.



Touching the sky.

Una Potter dai capelli rossi sedeva sul ramo di un tiglio nel cortile di casa, rannicchiata con le gambe al petto, cercando di nascondersi tra le foglie. Se sua madre avesse visto che era salita fin lì, le avrebbe fatto una scenata che si sarebbe ricordata per tutta la vita.
Dopotutto, Ginny aveva tutte le ragione per arrabbiarsi, dato che la ragazza aveva passato una settimana all'ospedale l'anno precedente, per esser caduta da quello stesso albero. A sua discolpa però, Lily poteva dire di esser caduta solamente perchè quell'imbecille - a suo modesto parere - di suo fratello James le aveva tirato addosso una pluffa mentre lei stava passando da un ramo all'altro. I ragazzi non avevano mai visto Harry così arrabbiato. Con uno sbuffò si tolse i capelli dalla fronte tentando di bloccarli con un elastico troppo molle.
Con uno sbuffò si tolse i capelli dalla fronte tentando di bloccarli con un elastico troppo molle.
- Sempre a cercare di toccare il cielo, Lils? - fece una voce da terra.
Lily sobbalzò, rischiando per un attimo di perdere l'equilibrio.
- Vuoi farmi cadere? - esclamò arrabbiata, guardando verso il basso.
- Confido nel tuo senso dell'equilibrio – disse Teddy scrollando le spalle, e salendo sul muretto accanto all'albero.
- E se fossi caduta? - chiese ancora la ragazza, di pessimo umore come non mai.
- Ti avrei presa – rispose semplicemente, passando con eleganza sul primo ramo, e cominciando la scalata.
- Non potresti scegliere un punto più basso dove appollaiarti Lils? -
- Paura di cadere Ted? - lo provocò, chiudendo gli occhi e girando il volto verso quei pochi raggi di sole che filtravano tra le foglie.
- Sai che potresti usare dei mezzi più civili per salire fino a quassù, vero? Non so, una scopa per esempio – borbottò lui, raggiungendola e sedendosi su un ramo accanto al suo.
- E perchè dovrei? Non sono imbranata come te. - ridacchiò prendendosi gioco del suo migliore amico.
- Simpatica, davvero. Sai, dopo essermi rotto la gamba in tre punti, non amo particolarmente questa stupida pianta. Non tutti siamo incoscenti come te.- borbottò lui, aggrappandosi con le mani, a un ramo poco più in alto.
- Non offenderla. Comunque ti ricordo che non sei l'unico che si è fatto male, e non tutti fanno queste scene drammatiche. -
- Disse la ragazza che non ha rivolto parola a suo fratello per più di un mese, dopo esser caduta – ribattè lui, alzando gli occhi al cielo.
- Non sono caduta, sono stata scaraventata a terra da un deficiente, non insultare il mio senso dell'equilibrio, Teddy. - ribattè ponendo maggiore enfasi sul nome tanto odiato dall'amico. Lui ridacchiò, appoggiando la testa al tronco dell'albero, e rilassandosi poco alla volta.
- Dopodomani parti – le disse dopo qualche minuto. Lily aprì gli occhi, e gli rivolse uno sguardo triste.
- Già. E tu cominci il corso al San Mungo fra una settimana, così non ci vedremo più. - rispose malinconica, alzando lo sguardo verso quegli squarci di cielo che s'intravedevano tra le foglie.
- Solo per poco Lils. Alla vostra prima uscita a Hogsmeade verrò a trovarti. -
- Verrai a trovare Vic, non me. Non puoi ignorare la tua fidanzata non credi? -
- Sai cosa intendo. Passerò la giornata con entrambe, come sempre. -
Sì, Lily sapeva cosa intendeva. Ogni volta che veniva programmata un'uscita ad Hogsmeade, Ted le prometteva che avrebbe passato del tempo anche con lei, ed era certa che lui lo volesse, ma non appena si incontravano appariva Victoire, che lo prendeva per un braccio e lo portava via con sè. E alla ragazza rimaneva a mala pena il tempo per salutarlo prima di rientrare al Castello. Erano quelli i momenti in cui sentiva di poter arrivare ad odiare sua cugina, con cui non aveva mai veramente legato. Forse per la sua tendenza ad interessarsi sempre e solo a sè stessa, o forse per quell'aura di perfezione che la accompagnava in ogni momento e che metteva a disagio molti, Lily in particolare, al punto che era arrivata spesso a chiedersi se avessero veramente del DNA in comune. Sua sorella Dominique era tutta un'altra storia: una ragazza simpatica, che, perquanto bella almeno come Vic, faceva sentire tutti a proprio agio, senza ostentare quel senso di superiorità che caratterizzava la maggiore. Era sempre se stessa, abiti alternativi con l'unico scopo di farla stare comoda, e i capelli in un taglio corto che le metteva in risalto gli zigomi. Lily era legata a lei, fin da quando aveva cominciato a frequentare Hogwarts, e si era ritrovata in un mondo che non le calzava, e sua cugina era riuscita a farle capire l'importanza di essere se stessa, sempre e comunque.
- Dico sul serio Lils – la richiamò Teddy.
- Lo so – disse lei guardandolo fisso negli occhi. Stettero così per qualche momento, e Lily ebbe la sensazione che nessuno sarebbe mai stato importante quanto lui nella sua vita. E stranamente la stessa cosa la sentì Ted, che distolse lo sguardo, chiedendosi da dove derivasse quella sensazione che non aveva mai notato prima e che sarebbe dovuta esser diretta verso un'altra ragazza, che per un attimo non riuscì a ricordare.
Si alzò di scatto, abbracciando il tronco con le braccia, non appena realizzò di essere ancora sull'albero. Lei lo guardò stupita e scoppiò a ridere, tenendosi la pancia per le troppe risate.
- Non c'è niente da ridere! Potevo spaccarmi la gamba. Di nuovo ! - protestò il ragazzo abbassandosi per avere più stabilità. Lily si calmò poco a poco, e prendendo un respiro profondò si scusò, gli occhi ancora lucidi.
Si guardarono negli occhi, e Ted si chiese come aveva fatto a non notare prima quanto fosse bella Lily quando rideva.
- Lilian Luna Potter! Perché tuo fratello è chiuso nell'armadio delle scope?! - urlò Ginny dall'altra parte del giardino.
Lily sbuffò mentre Teddy scoppiava a ridere.
- Jim?- le chiese, mentre lei scendeva passando da un ramo all'altro, per poi saltare a terra.
- Ovvio - rispose sorridendo - Domani c'è la partita, mi passi a prendere tu? -
- Come sempre - fece, nel disperato tentativo di non crollare a terra.

   
 
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