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Autore: Jules_Black    15/04/2011    7 recensioni
Un autobus di una lontana città.
Una ragazza la cui pelle sa ancora d'amore.
E del cioccolato al latte.
[Prendete della cioccolata, perché le compagnie più cattive vi sembrino buone.
-Madame de Sévigné]
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cioccolato al latte con lo Sconosciuto

[Prendete della cioccolata, perché le compagnie più cattive vi sembrino buone.]

Madame de Sévigné

 

 

 

La sveglia suona e non c’è tempo nemmeno per pensare. E’ un attimo.

Sei già in piedi, pronta ad affrontare la solita routine.

Questa mattina il dentifricio ha un sapore strano, sembra più dolce.

Controlli velocemente lo stato delle tue labbra: ti sembrano gonfie dopo la sera passata.

Magari tua madre non se ne accorgerà.

Sulla pelle, tra ogni fibra di te, senti ancora lieve il suo profumo. Indossi la felpa e ti lasci vivere.

Magari, pur lavandolo via, il profumo resterà.

Esci di casa, di corsa, masticando biscotti al cioccolato nella fretta di prendere l’autobus.

Nessuno ti aspetta: sei tu che corri dietro al mondo.

Ti accomodi al solito posto, quello accanto al finestrino. Il paesaggio di sfila davanti e tu nemmeno lo vedi.

La pioggia sul vetro ti ricorda i suoi occhi.

Ti lasci cullare, mentre l’autobus scarta chilometri dopo chilometri.

E tu, sei pronta a correre lungo il sentiero della tua vita?

Qualcuno si accomoda vicino a te. E’ “lo Sconosciuto”, come ogni mattina.

Ti sorride impacciato e scivola sul sedile, invisibile. Ha iniziato ad esserlo qualche tempo fa.

Ricambi il sorriso, spezzando la tua felicità con lui.

E ti chiedi che diritto ne abbia, di prendertela e portatela via.

Forse lo Sconosciuto lo capisce che stamattina sei di buon’umore.

Si è preso qualche pezzo in più. Ti risucchia ogni molecola di gioia trapassandoti con il suo sguardo triste.

Ti volti altrove, cercando di confonderti con il paesaggio. Non vuoi che te la consumi tutta.

La felicità non è fatta per essere divisa.

Si infila le cuffiette e si perde nel suo mondo. Ora sei libera di goderti il viaggio.

E ti senti un poco sola, che quella felicità pesa a portarla senza nessuno.

L’autobus si ferma ad un semaforo. Un motorino è parcheggiato lì di fianco. Ne riconosci il colore.

Pochi metri più avanti, lui bacia un’altra.

Abbassi la testa. Lo sapevi già. Da un pezzo. Da una vita.

Dovevi fartelo sbattere davanti, per crederci.

Lo Sconosciuto lo capisce che ora nell’aria c’è qualcosa di nuovo.

La gente dovrebbe evitare di essere troppo sensibile.

Lo guardi truce. Non serve nemmeno parlare.

I frammenti di vita si leggono negli occhi.

La musica suona dentro di te.

La tua felicità si è persa dentro qualche canzone.

L’autobus frena. Come ogni mattina, riponi le cuffie nello zaino.

Come ogni mattina, lo Sconosciuto ti guarda affondare nella quotidianità.

Ti alzi, pronta a scendere. Solito marciapiede, solito zaino, solito Liceo.

Lui ti fa spazio. E’ carino.

- Il cioccolato aiuta ad essere felici- ti dice soltanto.

E lascia scivolare nella tua mano, oltre il tuo sguardo incredulo, un cartoccio luccicante.

Cioccolato bianco.

Il tuo preferito.

Sorridi, annuisci e te ne vai.

Tanto lo sai già che non rivedrai più lo Sconosciuto.

L’autobus riparte e tu alzi una mano per salutarlo.

Ma non c’è già più.

Capisci già che gusto avrà la tua vita d’ora in poi: saprà di cioccolato bianco.

 

   
 
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