LII CAPITOLO
Paolo partì e la famiglia Guardino potè tirare un
sospirò di sollievo. Le giornate passavano veloci, cariche di freddo e compiti.
-Fra senti….- le disse suo padre a tavola
–dopodomani è l’anniversario mio e di mamma e per questo volevamo passare due
giorni noi due a Venezia se non ti dispiace..-
-certo! – rispose Francesca guardando sorridendo i
genitori. –Stefano lo sa?-
-si si a lui l’abbiamo già detto, solo che la
notte di dopodomani la dovrai passare da sola, perché Stefano va da Flavia, sai
la sua nuova…-
le disse
timidamente la madre.
-ah ok! Non c’è nessun problema! – rispose allegra
la ragazza.
-se vuoi può venire qua la nonna..- continuò la
madre che si sentiva un po’ in colpa.
-ma no mamma, figurati! Non è la prima volta che
sto a casa da sola, e sono sempre sopravvissuta!- rispose la ragazza versandosi
dell’acqua.
I due coniugi si sorrisero.
-chi è questa.. Flavia?- chiese con finta
noncuranza Francesca.
-la nuova ragazza di tuo fratello… speriamo che
almeno questa sia quella giusta..- sospirò la madre alzando gli occhi al cielo.
Dopo pranzo Francesca fece uno squillo a Camilla.
Era colpita dall’abilità della ragazza a scomparire per giorni.. certo che era
strana.
Camilla rispose subito allo squillo. Francesca le
mandò un messaggio con su scritto se poteva scendere da lei.
In pochi minuti Francesca e Camilla erano sedute
sul letto a chiacchierare. Francesca aveva raccontato del (breve) viaggio dei
suoi genitori e Camilla raccontava che sua nonna voleva a tutti i costi farle
mettere un orrendo completo per il suo primo giorno di scuola.
-ma non è tua mamma quella signora??- chiese
confusa Francesca. Non sembrava così anziana da essere addirittura “nonna”.
-no è mia nonna- rispose freddamente lei.
-e i tuoi genitori… dove sono?- chiese sorridendo,
e pentendosi di quello che aveva appena chiesto. Si preparò al peggio.
-sono all’estero per lavoro. A Taipei e ci
rimarranno per molto- Francesca emise un sospiro di sollievo fra sé e sé.
-e quando torneranno…. Te ne andrai?- chiese
preoccupata
-non lo so- rispose secca Camilla. Improvvisamente
il sorriso era svanito dalle sue labbra e il suo viso si era corrucciato in
un’espressione di profondo dolore. Quel viso le aveva ricordato
particolarmente…. Giovanni. Ma si Giovanni, durante i suoi momenti di crisi,
quando pensava al padre.
Poco dopo Camilla andò in bagno, Francesca notò
che aveva lasciato il suo cellulare sul letto. Vinta dalla curiosità cominciò a
“sfogliare” la rubrica: non c’era neanche un nome maschile.
Andò nella sezione dei messaggi: cartella vuota
“strano….” Pensò fra sé e sé.
I suoi pensieri furono bloccati dal ritorno della
ragazza.
-dimmi Camilla…- disse mentre questa si risiedeva.
-hai mai avuto un ragazzo?-
Camilla spalancò gli occhi e divenne del colore
della sua camicettina rossa a fiori gialli. Certo non moderna.
Scosse la testa osservandosi i piedi.
-bene bene….- disse Francesca con un luccichio
particolare nei grandi occhi color nocciola.
Il giorno dopo Francesca chiamò Giovanni.
-senti Giò… i miei partono domani per Venezia e
ritornano dopodomani sera.. perché non vieni a mangiare qualcosa da me?? Se no
sono sola..-
-certo ok!!- - c’è anche tuo fratello?-
-no, no è fuori tutta la notte…- rispose la
ragazza.
-ah ok certo bè.. ma i tuoi lo sanno che vengo?-
-bè no non glielo dico, non so se sarebbero
d’accordissimo…. Tanto non lo scopriranno mai!- rispose Francesca
-allora va bene…. A domani un bacio!-
-bacio!- rispose Francesca prima di riattaccare.
Era felicissima: si levava di torno genitori e
fratello e avrebbe passato una sera con Giovanni… era eccitata al solo pensiero.
-mamma?- entrò in camera da letto Giovanni.
-si?. Gli chiese la madre, sdraiata sul letto,
guardandolo da sopra il libro che stava leggendo.
-domani sera posso andare a mangiare da
Francesco?- mentì Giovanni.
-Francesco ? il tuo amico?-
-si-
-si certo Giò, io e Silvia andremo al cinema.- -ma
ti fermi a dormire da lui?-
Veramente Giovanni non ci aveva pensato. Francesca
gli aveva detto che era sola quella notte e quindi…
-si- rispose veloce
-ok!-
Giovanni le sorrise e uscì dalla stanza più felice
che mai.
La sera dopo, puntuale, suonò alla porta di
Francesca.
-ehi ciao!- gli disse Francesca aprendogli. Era
particolarmente carina quella sera: aveva una gonna lunga e un golfino blu. I
capelli le cadevano mossi sulle spalle e una leggera passata di cipria le
accarezzava le guance.
-cos’è quello?- chiese a Giovanni indicando lo
zaino che aveva sulle spalle.
-lo zaino dove ho il pigiama!- le sorrise il
ragazzo.
-pi… giama?- mormorò Francesca.
-bè visto che tuo fratello non c’è e che io ho
raccontato la balla a mia madre che stavo da Francesco per la notte…. Posso
dormire sul divano no?- chiese naturale a Francesca.
Francesca era a bocca aperta davanti a lui, le sue
gote erano avvampate
-bè.. io non mi aspettavo che.. tu…- cercò di dire
Francesca.
-è vero non te l’ho chiesto, ma credo che non ci
siano problemi se io dormo sul divano no?- chiese sorridendo amabilmente
Giovanni, come se fosse la cosa più naturale al mondo.
“o cavolo” penso fra sé e sé la ragazza.