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Autore: Clodie Swan    15/04/2011    3 recensioni
Una parodia dedicata ad Edward che trae spunto da Midnight Sun.
Il nostro protagonista è un vampiro simpatico e sadico, un tantino diverso dall'Edward che conosciamo che si troverà costretto ad affrontare una bizzarra storia d'amore per una ragazza tanto imbranata quanto succulenta.
Genere: Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Twilight
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le parodie del sadico Edward'
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La resa dei conti

 

Con uno scatto da centometrista arrivai in un lampo nella scuola di ballo. Con mio grande sollievo  vidi che James non si  stava scolando Bella come un succo di frutta ma la stava semplicemente massacrando di botte. Due calci glieli avrei mollati anche io a quella disgraziata con tutto quello che mi aveva fatto passare. Quel truzzo  sghignazzava e la riprendeva con una telecamera così avrebbe mandato il video su You Tube. Il suo gruppo di vampiri su Facebook ne sarebbe stato entusiasta.  In quel video, come scoprii in seguito, James raccontava di aver conosciuto molti anni prima mia sorella Alice, quando era ancora umana, e che aveva cercato di papparsela.
All'epoca Alice era stata rinchiusa in un ospedale psichiatrico, per i suoi poteri paranormali e le avevano fatto la lobotomia, l'elettroshock o roba simile. Adesso si spiegavano molte cose!
A salvare la ragazza interotta fu un anziano vampiro, innamorato di lei, che lavorava nel manicomio. (E mò chi era quest'altro svitato? Un collega di Carlisle? Chissà se si erano incontrati in quache riunione del sindacato...) Adesso non so quanto fosse lei attraente con la camicia di forza, ma fatto sta che il vampi-infermiere-paramedico-bidello-chiunquefosse, la portò via da Shutter Island e la trasformò in un'immortale indistruttibile. James rosicò come un matto, uccise il nonnetto e se ne andò con le pive nel sacco lasciando quella Beatiful Mind di Alice a vagare da sola per il mondo. Tanto lei aveva già previsto che si sarebbe rimorchiata Jasper.
James sghignazzando concluse il racconto dicendo che al posto di Alice si sarebbe preso Bella.
Sai che affare! Io ci avevo sicuramente rimesso nello scambio.
Mi dispiaceva mettere fine a quella piccola opera di cinema indipendente ma a malincuore mi feci avanti.

"Ehmm, scusa se ti disturbo James, ma dovrei salvare questa ragazza. Mi hanno dato la parte dell'eroe...sai com'è.."

James furioso mi prese per il collo e mi sbattè al muro. Avevo interrotto la scena madre. Cominciai a risentirmi e tanto per impressionarlo gli dissi:  "Sono abbastanza forte da ucciderti."

Quello si fece una matta risata invece e per distrarlo gli strappai di mano la videocamera che aveva rubato a casa di Bella e gliela ruppi in testa. Quel vecchio catorcio lo stordì per qualche minuto e fui io stavolta a spiaccicarlo contro il muro. Stavo per staccargli la testa a morsi quando sul più bello arrivò il buon Carlisle per dirmi di fermarmi.

 "Noi non siamo dei mostri, Edward."

Ah no? E chi eravamo l'Esercito della Salvezza?

"Bella ha bisogno di te." mi disse mio padre. "E' ferita." In effetti sentii un profumino celestiale spandersi nell'aria come una torta appena uscita dal forno.

"Vado subito" esclamai leccandomi i baffi.

Quanto a James, arrivarono i miei fratelli che gli tirarono il collo come un tacchino e, dopo averlo smembrato, fecero un bel falò in mezzo alla palestra. Dopo averlo bruciato per benino,  come un ceppo natalizio, si sedettero in cerchio, tirarono fuori le chitarre e si misero a cantare un brano riveduto di Vasco Rossi (Respiri piano perchè sei un vampiro, esci solo la sera e non puoi andare al sole. Sei bianco come un morto...sei freddo come il ghiaccio...")
Come mi avvicinai a Bella mi accorsi che oltre ad avere tremila fratture e lesioni multiple, era stata morsa e si stava trasformando. Nooooo? Tutti i miei sforzi per salvare quel liquirino prelibato per niente?
Mio padre mi disse di aspirarle via il veleno della ferita sul polso. Ohhhh alla fine dopo tutte quelle rotture che mi aveva procurato potevo almeno farmi un goccetto col suo sangue!
Mi infilai un tovagliolo, presi l'oliera e felice come una pasqua mi chinai per assaggiare quella prelibatezza tanto ambita. Mammaaaaaaaaaaaaa! Quanto era buono! Valeva proprio la pena aver resistito tutti questi capitoli. Dopo qualche minuto di quella degustazione sentii un colpettino sulla spalla.

"Edward? Puoi anche smettere. Il sangue deve essere pulito ormai."disse Carlisle.

"Nooo, io direi che ci vuole un altro lavaggio con risciaquo. Ci penso io, pà."

"Bello di papà tuo, così la uccidi." disse affranto mio padre.

"E allora? Facciamola smettere di soffrire questa poveraccia." protestai.

Carlisle fece gli occhioni tristi e non potei resistere. La mia coscienza, inoltre,  rispuntò fuori e mi diede due pizze in faccia.

"Ok la mollo" dissi a malincuore.

Raccolsi Bella da terra e la portai via. Era ancora viva, ancora umana e ancora in grado di rompere le scatole. Bella fu portata in ospedale, con una frattura, alla testa, tre costole rotte,  un taglio alla testia ed un polso fasciato.E con un litro di sangue in meno. Per nascondere agli umani cos'era accaduto, inscenammo una finta scena del crimine in un hotel, con la collaborazione di Alice che rotolò su tutti gli scalini e frantumò sedici  finestre.  Peccato che non si fosse fatta male davvero. Raccontammo come alibi che  ero venuto a Phoenix con la mia  famiglia per convicere Bella a tornare nella città del nubifragio in mezzo agli aghi di pino.  Lei  era venuta al mio albergo per discuterne con me ma era inciampata ed caduta da due rampe di scale, aveva sfondato una finestra ed era finita di sotto. Ci credettero tutti senza problemi. Chissà come mai...

Credete che tutto questo sia bastato a far ragionare quella demente fuori di testa? Manco per sogno!
In ospedale, non appena Bella aprì gli occhi e mi vide, s'illuminò come una lampadina e cominciò a mandarmi i bacetti con gli occhi a cuoricino.Possibile che dopo tutto quello che le avevo fatto passare mi vedesse ancora come il principe azzurro? Forse James l'aveva colpita in testa troppo forte.

"Era buono il mio sangue, amore? Hai gradito?" Avevo gradito pure troppo, bella mia, fosse stato per me a quest'ora non saresti qui a chiacchierare su questo lettino, con la flebo attaccata.

"Senti, cara. Sta arrivando tua mamma. Che ne dici se vado a farmi un giro al reparto prelievi? Magari rimedio un altro goccetto..."

Bella si mise a strillare e il monitor cominciò a suonare come un antifurto. Che stress!

"Ok, calmati resto. Fingerò di dormire." le risposi sbuffando. Com'è che si fa a dormire? Basta chiudere gli occhi? Magari potessi farmi una pennica...Rimasi lì con le palpebre abbassate e dovetti sorbirmi tutta la chiacchierata madre e figlia.
Reneè era arrivata dalla Florida tutta sconvolta non appena aveva saputo che la sua bambina si era fatta male. Ma se succedeva un giorno sì e l'altro pure? Si vede che la signora  in tutti quei mesi, stando sdraiata a prendere il sole, in mezzo alle palme, aveva perso l'abitudine di avere intorno quella figlia perennemente accidentata.
La mammina, piena di sensi di colpa per aver lasciato che Bella andasse a vivere con il paparino, le propose di trasferirsi in Florida, così non avrebbe più avuto crisi di nervi.
Bella con i lacrimoni agli occhi protestò, dicendo che Forks alla fine non era così male e non poteva lasciare il suo babbo sfigato tutto solo davanti alla tv, nutrendosi solo di quattro salti in padella.
Reneè si girò a guardarmi e si fece due conti. "Non centra niente il fatto che quello sia un figo pazzesco?" La mammina cominciò a temere che Bella facesse la sua triste fine e si sposasse troppo giovane. Se preferisce che gliela dissangui signora non c'è problema.
Alla fine Bella spedì a casa la madre con la scusa che doveva riposare e ci tenne a precisare quanto profondo fosse il suo amore per me. Mi amava più di prima e diceva che senza di me sarebbe morta  "Anche con me non è che te la passi molto meglio." le feci notare.
Speravo tanto andasse da sua madre in Florida dove c'era il sole tutti i giorni così me la sarei tolta dai piedi una volta per tutte. Per il problema della dipendenza dal suo sangue...vabbè sarei andato in un centro di recupero per vampiri a   disintossircarmi...Invece lei no!  Guai a parlare di separarsi o si faceva venire una crisi isterica.

"Perchè non mi trasformi? Così risolviamo tutti i problemi e non dovrai farmi da balia in continuazione."propose.

Dovevo ammettere che sarebbe stato un bel vantaggio. Ma rinunciare al suo odorino così gustoso, ora che l'avevo pure assaggiato era una cosa troppo dolorosa per me.

Bella continuò ad insistere"Ma ogni giorno mi avvicino alla morte. Invecchio."

Mmmh interessante. Chissà se il suo sangue sarebbe migliorato con gli anni come succede col vino. Slurp. Mi immaginai Bella a novant'anni, con un'ottima annata dentro le vene ed io che per alleviarle le pene della vecchiaia le toglievo dolcemente la vita e mi scolavo tutto quel ben di Dio.

"Non metterò mai fine alla tua vita"protestai con foga. Non adesso, almeno.

"Ma Alice dice di avermi visto trasformata in vampira nel futuro."

Ma quella grandissima rompiballe sensitiva, possibile che non si facesse mai gli affari suoi?

"Non ci si può fidare di Alice, Bella. E' una mezza sola."ribattei e poi per metterla a tacere le feci prendere un massiccio antidolorifico in grado di causarle sonnolenza. Bella subito cominciò a sbadigliare come un ippopotamo.

"Resta però, amore. Non mi lasciare. Non mi lasciare mai..." piagnucolò mentre si addormentava

"Va bene, va bene. Non ti mollo più" le dissi  sconfitto. Ormai ero in trappola.

"Io punto tutto su Alice" disse prima di cominciare a russare.

"Perchè corre all'ippodromo? Ma che stai a dì Bella?!" Dopo qualche minuto capii che Bella le avrebbe provate tutte pur di farsi trasformare.
La fissai dormire, imbronciato per quei farmaci che guastavano il suo bouquet, e decisi che  da parte mia, mi sarei impuntato come un'ariete, per farla restare umana. Avremmo fatto a gara a chi era il più testardo.

Dopottutto, io avevo il tempo dalla mia. Ihihihi!

  
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