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Autore: cutuletta    15/04/2011    15 recensioni
Alexis si reca al distretto e le sue prime parole sono: “papà ho combinato un guaio!”. Cosa avrà mai fatto l’angelica Alexis di male? E se il “guaio” riguardasse proprio la bella detective e lo scrittore…?
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Castle andò da Beckett alle 19:30 spaccate e trovò la detective, splendida, che l’aspettava. Qualche minuto prima delle 20 erano davanti casa di Ashley

-Dovremmo concordare un piano – Disse Castle
-Un piano?
-Si, per lo scozzese irascibile!
-Intanto eviterei di chiamarlo così, e poi che cosa vuoi concordare?
-Non so, un cenno d’intesa da usare  quando non capiamo nulla, un diversivo …
-Ma dai Castle parlo 3 lingue, conosco persino il piantese, credo di poter gestire la situazione.

Suonarono alla porta

-Pensi che starei bene in kilt?
Kate lo guardò con aria dubbiosa, non capiva come gli venissero in mente certe idee!
-Ho delle belle gambe, sai?!

Poi  la porta si aprì e fu proprio il padre di Ashley a dare il benvenuto agli ospiti

- Oh heiheigritcheppol! Dontnouhaumechheppinis iuirrdethaiving yeah!

Kate e Castle rimasero sconvolti. Non si capiva nulla: oltre a non pronunciare bene alcune parole, e a mescolare vocaboli americani e scozzesi (o pseudo tali), il padre di Ashley parlava in maniera continuativa e svelta, che era impossibile stargli dietro.
Poi si mise di fianco per lasciarli entrare e chiamò sua moglie per avvisarla che gli ospiti erano arrivati
- ComiOn …  Derrlng? deirir!

Kate sotto voce a Rick
-Ok, ci serve un gesto d’intesa!

I due entrarono timorosi; fortunatamente la moglie aveva un tono di voce calmo e soprattutto chiaro. Castle ebbe modo di ringraziarla per l’invito e di porgerle una bottiglia di buon vino che aveva portato per la serata. Non appena i padroni di casa si allontanarono, Castle si avvicinò a Kate e le disse sotto voce:

-Ho un piano: cerchiamo di parlare sempre noi o facciamo domande alla moglie, escludiamo lui. Se non parla, non ci sono problemi
-Bel piano Castle, credo sia la prima volta che non farfugli insensate teorie sulla Cia.
-Certo ora che mi ci fai pensare, il suo potrebbe essere un codice segreto. Magari si finge scozzese ma in realtà è una spia nazista!
-Ecco ci mancavano pure i nazisti! Ma perché non imparo a stare zitta?

 La madre di Ashley arrivò e disse:
-Kate venga, lasciamo gli uomini da soli
-Oh la prego mi dia del tu
-Ok Kate, ma solo se tu fai lo stesso
Le due si scambiarono un sorriso, Kate stava per andarsene ma Rick, tenendola per un braccio, si avvicinò al suo orecchio e disse:
-Non lasciarmi da solo con la sfinge, ti prego!
-Buona fortuna  – rispose lei, divincolandosi dalla presa dello scrittore, sorridendogli
-Oh mistrr Cassol, adorHittWav e la suasignoraèprepagoodfimm

Castle colse dall’entusiasmo che si trattava di un complimento, così sorrise annuendo. Inconsapevolmente stava applicando la stessa tecnica di sua figlia con l’uomo del mistero! Prima che si mettessero a tavola passò un quarto d’ora e a Castle sembrò un’eternità.
Quando finalmente vide Kate e la padrona di casa tirò un sospiro di sollievo, si avvicinò a Kate e le sussurrò:

-Non ho fatto altro che annuire, ho il torcicollo a forza di piegamenti. Ha parlato per quindici minuti e l’unica cosa che ho capito è stata “mele”, o almeno credo!
-“Mele” hai detto? Mi ricorda qualcosa, fammi pensare … Forse la stava usando come parola di sicurezza… -Disse, lanciandogli uno sguardo malizioso
-Detective, sono lusingato che te ne ricordi. Potremmo usarla dopo cena se ti va!
-Castle concentrati, serve un diversivo!
-Ok, ci sono! Ogni volta che vorremo cambiare discorso mi chiederai di versarti del vino! Eh, che te ne pare?
-Il vino? Non mi sembra un gran piano …
-Si, fidati, lo faremo distrarre!

Si avvicinarono al tavolo. Castle fece per sedersi quando intravide il panico negli occhi della padrona di casa. Si voltò appena, cercando lo sguardo dello scozzese, che sembrava un treno pronto a sbuffare. Castle si accorse che qualcosa non andava e rimase sospeso a mezz’aria, incerto se sedersi oppure alzarsi.
-AmericanenScottishbist ciarmain  – Disse il padre di Ashley
Castle si voltò verso Kate, ancora in bilico, cercando di capire cosa fare ma Kate non aveva afferrato mezza parola, come lui del resto, e si limitò a sollevare le spalle con aria contrita. Castle decise di sedersi, “o la va o la spacca”, pensò e, non appena sfiorò il cuscino, sentì:
-NUOO – l’irascibile scozzese si pronunciò in maniera non favorevole
Si sollevò di scatto. Era “la spacca” evidentemente!
-Quello sarebbe il posto di mio marito, mi scusi Rick. –Disse leggermente in imbarazzo la madre di Ashley
-Oh certo certo, nessun problema mi scusi. – Disse Castle ancora un po’ scosso

Castle aveva appena avuto un assaggio dell’irascibilità dello scozzese e si augurava di non dover assistere a repliche. Si sedettero al tavolo finalmente, ognuno al posto corretto. Kate e Castle si guardarono dubbiosi, alla ricerca di un reciproco conforto, preoccupati su come muoversi.

-Allora, Kate. Come è essere fidanzati con un famoso scrittore? –Disse la madre di Ashley

Kate si sentì sollevata! Era una domanda spigolosa ma almeno riusciva a comprenderla, poi era preparata psicologicamente a domande di quel tipo; certo un conto era rispondere nella sua testa, o in bagno davanti allo specchio, un conto era parlare lì, con Castle che la fissava.

-Beh, non amo molto che la mia vita privata venga sbandierata ai quattro venti, questo è il motivo per cui abbiamo deciso di mantenere la storia segreta.

Castle fu sorpreso dalla rapidità di risposta della detective. Intuì che si fosse preparata il discorso e volle sconvolgerle un po’ i piani

-Oh questo è il motivo ufficiale almeno … - Disse Rick, lasciando la frase teatralmente in sospeso
Kate si voltò e lo guardò corrugando la fronte, perplessa
-La verità è che siamo stati costretti a tenerla nascosta  perché quando abbiamo iniziato a vederci  io stavo ancora con la mia ex moglie …
Castle fece una pausa ad effetto, si voltò appena verso Kate potendo cogliere, dalle guance che le si colorivano, quanto fosse arrabbiata
-Non ne vado fiero, ma è stata una cosa talmente travolgente che non siamo riusciti a fermarci. E ora ci siamo abituati a vivere come due clandestini, è molto eccitante!

Kate allungò la gamba e infilzò con il tacco la punta del piede di Castle che non riuscì a trattenersi dal gridare, lasciando sbigottiti gli altri due commensali.
-Ohh, oh scusate! Il ginocchio! Ogni tanto si risveglia un vecchio dolore.
-Anche lei è stato in guerra? Mio marito è reduce del Vietnam!
-Ah io sono reduce da … da una caduta di bicicletta, quando avevo 6 anni!
I genitori di Ashley risero, mentre Kate si teneva la fronte sul palmo di una mano pensando a quanto fosse infantile quella scusa!

-ah elsospeshodolore  andirstndsosaituescion
Castle e Beckett rimasero di sasso, nessuno dei due aveva capito una parola
-Vuoi del vino tesoro? –Disse Castle a Kate
-Volentieri! –Rispose, rivolgendogli uno sguardo d’intesa; lo stratagemma del vino era un buon diversivo per deviare l’attenzione dai discorsi alla tavola.
-Scusatemi se mi permetto ma questa cosa voglio proprio chiedervela. Quando avete capito di esservi innamorati, Rick, è il tuo turno ora? – Chiese la padrona di casa
-Ah è abbastanza semplice: è stato un colpo di fulmine per tutti e due, anche se lei ci ha messo un po’ ad ammetterlo! Rifiutava sempre i miei inviti a cena ma poi soli in ascensore mi spogliava con gli occhi
Kate stava per rifilare un altro calcione a Castle, che però si spostò in tempo, lasciando che la detective colpisse il suolo con il tacco.
-Non è affatto vero! –Disse Kate, palesemente in imbarazzo
-Oh è timida! –Aggiunse Castle con un sorriso da bambino

La cena proseguì, fortunatamente, senza intoppi fino al dolce. La collaudata tecnica del vino come distrazione aveva fatto versare a Rick un numero indefinito di bicchieri.

-Vado a prendervi un liquore alle ciliegie della Scozia, che è la patria di mio marito. Dovete assolutamente assaggiarlo
-Oh io e Kate adoriamo le ciliegie, vero tesoro? – Disse avvicinandosi alla detective e rievocando la scena vissuta in commissariato, prima di essere interrotti da Ryan ed Esposito.

Kate sostenne lo sguardo dello scrittore per qualche secondo, come al solito i suoi occhi finirono sulle sue labbra per poi tornare di nuovo ad incrociare lo sguardo di lui, da cui si staccò improvvisamente, sollevandosi dalla sedia e dicendo:

-Oh ti do una mano –Disse rivolta alla madre di Ashley, con l’intento di lasciare Castle da solo con l’enigma vivente, per vendicarsi di quanto l’avesse messa in imbarazzo per tutta la sera
-Caro, racconta a Richard della tradizione di questo liquore. – Disse la madre di Ashley
-Oh si racconta pure, Ricky adora queste storie. –Disse Kate prima di lasciare Castle da solo con l’indecifrabile consuocero, dopo aver rivolto allo scrittore uno sguardo di sfida.

Quando le due donne andarono in cucina, la madre di Ashley disse a Kate:
-Siete davvero una bella coppia
-Grazie – Rispose Kate in evidente imbarazzo
- Quant’è premuroso, non ha fatto altro che versarle da bere per tutta la sera!  E’ davvero fortunata! Eh come si vede che siete innamorati … Ogni volta che la guarda gli brillano gli occhi!
-Devono essere le luci …
-No Kate, credimi! So riconoscere se un uomo è innamorato, e quello di là è completamente perso!

Intanto in salotto, Rick era frustrato e sfinito. Tentò di avvicinarsi con la sedia, nella speranza di capire meglio quello che diceva, ma non appena si mosse percepì il ritorno dell’irascibile Hulk (così l’aveva silenziosamente soprannominato), e decise di restare dove era. Pensò di leggergli il labiale, ma i baffi lunghi e folti impedivano di vedere bene la bocca, “ci mancavano i baffi”, pensò sconfitto. Fortunatamente le due donne tornarono presto

-Un brindisi signori: a questa cena! –Disse la madre di Ashley
Brindarono e i genitori di Ashley si scambiarono un bacio appassionato, tra lo stupore di Kate e Rick. Quando si separarono, la donna disse:
-Beh? Voi che aspettate? Mio marito non ti ha spiegato l’usanza del liquore?
-Ah si certo – Disse, aspettando cenni affermativi dall’uomo
-E’ usanza baciarsi in modo appassionato, dopo aver bevuto un sorso di questo liquore. E’ di buon auspicio per la coppia!
Rick guardò Kate che sembrava colta dal panico e corse ai ripari:
-Siamo riservati, ci imbarazzano queste cose davanti ad altre persone.
-Ma siamo in famiglia, giusto?
-Eh si, giusto.
Così Castle si avvicinò e sfiorò appena le labbra di kate, che era rimasta immobile, in silenzio
-OH MA NON E’ BACIO! PESCION PESCION –Disse il padre di Ashley e per la prima volta in tutta la serata si capì qualcosa. Forse quel liquore, oltre ad essere di buon auspicio, faceva anche miracoli

I due consuoceri rimasero in attesa, Castle e Beckett sembravano non avere alternative. Lui si voltò verso di lei che stava quasi iperventilando. Castle volle risparmiare a Kate l’ennesima scena imbarazzante della serata, così fece un respiro profondo e, preparandosi ad una scenata dell’irascibile scozzese, si apprestò a confessare tutto:

-Vi ringrazio per la serata signori, ma credo che sia giunto il momento che io sia onesto con voi: io e Beckett non stia …

Kate prese il bicchiere, mandò giù il liquore tutto in un sorso, e sentì il liquido scivolare veloce lungo la gola e scaldarle lo stomaco, provocandole un senso di benessere. Prima che svanisse quella sensazione di ebbrezza, appoggiò una mano su quella di Castle, lui si voltò verso di lei e, prima che potesse finire la frase, gli afferrò il viso e lo baciò con passione, di fronte ai due coniugi che sorridevano soddisfatti che il rituale scozzese fosse stato portato a termine.

Quando si separarono Kate si voltò verso di loro facendo un sorriso, mentre Castle aveva bisogno di riprendersi, così sollevò il bicchiere e bevve tutto d’un fiato il liquore miracoloso. Se la detective non aveva mostrato segni di cedimento, Castle divenne paonazzo e cominciò a tossire violentemente.  Lo scozzese si avvicinò sorridendo e gli diede due vibranti pacche sulla schiena, che ebbero tutt’altro che un effetto benefico.

Non appena la sensazione di calore cominciò ad affievolirsi, Castle allungò un braccio verso la bottiglia cercando di leggere la gradazione di quella specie di bomba nucleare che aveva nello stomaco ma lo colpì una frase sull’etichetta: “il liquore che unisce ciò che è destino stia insieme, come il whisky e le ciliegie”! Non riuscì a trattenere un sorriso al pensiero che quegli ingredienti sembrassero un po’ una metafora di lui e Kate.

I padroni di casa commentarono l’episodio:
-Oh aveva ragione quando parlava di passione allora Richard prima, questo si che è un bacio, non è vero Darling? – Disse, rivolgendosi al marito, la madre di Ashley
-saimsleichescottishdoc

Era tornato a farfugliare, a quanto pare il liquore non aveva effetto duraturo nel tempo. Anche Kate, intanto, aveva ripristinato una certa distanza ...
Intorno a mezzanotte salutarono e ringraziarono per la serata. Era il momento della resa dei conti per loro due:

Kate aveva un sorriso stampato sul volto, così Castle disse:
-Sembra che la serata sia stata di tuo gradimento. Ho come l’impressione che tu abbia un debole per codice Matrix
-La finisci di dargli soprannomi?
-Vedi? Difendi anche il suo onore adesso!
-E’ solo che ad un certo punto della serata ho cominciato a seguirlo un po’
-Sarà stato il vino, in effetti ad un tratto sembrava parlaste la stessa lingua.
Kate gli diede un buffetto sulla spalla, poi Castle proseguì:
-Ci avranno scambiati per alcolizzati con tutte le volte che ci siamo versati da bere!
- Dì la verità lo stratagemma del vino era un modo per farmi ubriacare, vero?
-E ha funzionato?
- Spiacente Castle, ho un’ottima tolleranza per gli alcolici!
-Me ne sono accorto, hai mandato giù quel liquore scozzese senza batter ciglio…
-Già –Disse Kate in modo ermetico
-A me sembrava di andare a fuoco  – Fece una pausa, poi aggiunse a voce più bassa, ma non così bassa da evitare che Kate sentisse – e non solo per quello!
Kate si voltò verso di lui e si guardarono per qualche secondo senza dire niente. Castle aggiunse:
-Non eri obbligata a tener fede alla tradizione. – Il suo tono di voce era più caldo e intenso
-Siamo abituati ai baci sotto copertura, no? –Disse lei, con fare disinvolto e scanzonato
Castle annuì ed entrambi sorrisero.

****

Tre quarti d’ora più tardi Castle rientrò a casa e Alexis era sul divano ad aspettarlo.
-Hey, che ci fai ancora sveglia?
-Volevo accertarmi che stessi bene e che non avessi combinato guai!
-Tranquilla, è stato un successo!
-Lo so, mi ha appena chiamato Ashley. I suoi sono entusiasti di te e Kate, vogliono organizzare prestissimo un’altra cena.
-Oh ti prego rimanda il più possibile, ci vorrà un po’ prima che mi riprenda.
-Ashley mi ha detto che c’è stato perfino un bacio appassionato!!! –Disse Alexis, sperando in qualche confidenza
-Facevamo finta!
-Si si certo!
-Notte piccola
-Notte papà e grazie!
Castle stava salendo le scale quando a un tratto Alexis:
-Papà?!
-Si?
- Ti arrabbieresti se ti dicessi che ho mentito intenzionalmente al padre di Ashley su te e Kate?
-E perché l’avresti fatto?
-Non lo so, quando ha chiesto se vuoi due stavate insieme ho pensato di cogliere al volo l’occasione. Volevo darti la possibilità di fare lo stesso!
Castle stava per rispondere qualcosa di personale, e Alexis si aspettava che lo facesse, ma poi disse:
-Quindi tu riesci a decifrare quella specie di Codice Da Vinci con i baffi?
Scese le scale e andò vicino alla figlia
-Dimmi come fai!
-No papà
Cominciò a farle il solletico
-Dimmelo…
-Dai smettila…
E ridacchiarono per tutto il tempo mentre Alexis cercava di scappare dai “tentacoli pruriginosi” di suo padre.



 
Ciao a tutti,
chiedo scusa al padre di Ashley per l’estremizzazione quasi caricaturale del suo personaggio… Non ho ancora capito se questa storia è divertente scema, divertente folle o nessuna delle due. Nel dubbio l’ho postata comunque, lascio a voi la sentenza. Vince una bambolina chiunque traduca con successo le frasi dello scozzese irascibile!! :)
Baci e grazie per la lettura e i commenti, se vorrete lasciarne.
Feed the birds a tutti! Always!!!
   
 
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