Uh, Look at
me im being a cheeky bastard, Man im, I’ll
Apologise For Tonight, Tomorrow Morning Uh,
Guardatemi, sto diventando un bastardo impertinente, si lo sono Mi
scuserò per stanotte domani mattina
Look at all the drama we started, Now im
In here layin on my back, sayin DJ wont ya gimmie one more track
Guardate tutti i drammi che abbiamo iniziato, ora sono
Sono quì sdraiato, dicendo al dj di metter su ancora un pezzoPass
Out
- Tinie Tempah
-Justin...
E' tutto sbagliato-. Sussurrai prendendomi la testa fra le mani.
-E
allora? Io voglio stare con te, e tu con me. Perchè non
possiamo essere
felici?- Mi chiese lui esasperato.
-E'
qui che sbagli... Io non voglio stare con te-. Dissi flebilmente,
guardando
oltre le sue spalle.
-Dacey,
smettila di mentire a te stessa, se come dici è vero, allora
ripetimelo
guardandomi negli occhi-. Disse prendendomi per le spalle.
Sospirai,
triste.
Perchè
mi complicavo così la vita?
Lo
guardai negli occhi, nei suoi splendidi occhi.
-Justin,
tu non mi interessi-. Dissi con voce ferma.
Tolse
le mani dalle mie spalle, intrecciandole tra di loro.
-Allora
perchè mi hai baciato?-
- Non
lo so, okay?- Domandai esasperata.
-Dovresti...
Sai, così ferisci le persone.-
Premetti
una mano sul braccio di Justin, facendo pressione su di esso.
-Mi
dispiace. Non voglio che tu soffra.- Sussurrai, e una lacrima mi scese
sul
volto.
La
lasciai scivolare, lenta.
-Grazie,
ma ormai è troppo tardi.- Era frustrato.
Con il
pollice asciugò la mia lacrima, che ormai era arrivata
vicino al mio labbro
inferiore.
-Dacey,
posso baciarti?-
-No-.
Dissi con fermezza.
-Perchè?-
-Te
l'ho detto, Justin. Io non voglio avere più niente a che
fare con te.-
-Come
mai?-
- Te
l'ho già detto, le cose sono cambiate, non voglio soffrire
più a causa tua-.
-Bene
allora-. Sussurrò serrando la bocca.
-Già-.
-Ciao
Dacey, ci vediamo sta sera-. Disse secco prima di uscire dalla porta
dell'infermeria,
sbattendola.
Perchè
Justin? Perchè mi fai soffrire così tanto?
Immersi
la testa nel cuscino, cercando di soffocare tutte quelle stupide
domande che mi
affollavono la testa.
Perchè
cazzo l'avevo baciato?
Perchè
ne
ero innamorata?
Perchè mi era mancato e sentivo la sua mancanza?
Perchè
pensavo di star ancora sognando?
Perchè
stavo male e la mia testa era partita in tangenziale?
Optai per
l'ultima ipotesi, ovvero: Non ero cosciente di quello che avevo fatto,
infatti
era stata la stanchezza a non far ragionare il mio cervello.
Chiusi
gli occhi, maledicendo quel testone, Justin.
Ero
insomma sempre io la sfigata che aveva complicazioni del genere...
Un'amica
con problemi di personalità multipla, la sua gemella che
soffrendo di memoria a
breve termine si era dimenticata della mia esistenza e non si era
ancora fatta
viva, e un ragazzo, uno splendido ragazzo,
che non avevo ancora realizzato fosse rientrato nella mia
vita.
Bella
merda.
<<
You make me...>>.
Mi alzai
di scatto dal letto e presi il telefono, schiacciando con troppa enfasi
il
tasto verde.
-Ciao-.
-Hey
Dacey, tutto okay?-
-Sì,
te
Hilary?-
-Non mi
lamento. Ho saputo quello che è successo..-.
Spalancai
gli occhi.
-Cosa di
preciso?- Domandai.
-Del
ritorno di Justin?- Chiese ridendo.
-Oh-
Dissi imbarazzata. -Certo, che stupida. Scusa ma mi sono appena
svegliata, sai
com'è...- Scherzai.
-Non ti
preoccupare- Sentii la sua risata risuonare come se fosse davvero
vicino a me.
-Perchè
mi hai chiamata?- Chiesi.
-Ah, si
che scema, scusa. Ashley è fuori di testa. Sta urlando da
mezz'ora che non ha
niente da mettersi sta sera, quindi mi chiedevo, anzi, ci chiedevamo,
se ti
andava di venire a fare un po' di shopping con noi-.
-Allettante
l'idea-. Risi.
-Quindi?-
Chiese speranzosa.
-Ci sto,
ma a patto che andiamo con la macchina di Ashley, e si ascolta la mia
musica.-
Calcai bene sulle parole "mia" e "musica".
-Ahah.
Okay. Hai vinto D. Ti passiamo a prendere tra dieci minuti.-
-Okay, ci
vediamo dopo Lady Gaga-. La presi in giro.
-Bastarda!-
Rise. -A dopo Selena Gomez-.
Sorrisi.
-Stronza. Quel nome ci ha portato solo disgrazie!- Aggiunsi.
-Okay,
basta. Mi scappa la pipì. Vado scema, a dopo.-
-Ahah.
Psss.-.
-DACEY!-
Urlò lei.
-Scusa!-
Risi.
-Basta,
se continui così la musica la scelgo io, e metto davvero
Selena Gomez-. Disse
l'ultima parte minacciosamente, quindi mi preoccupai.
-Okay!
Scusa, a dopo Signor Sergente.-.
-A dopo
D.- E mise giù.
Guardai
fuori dalla finestra, la camera di Justin era deserta, come al solito
d'altronde.
Massì...
Mi sarei divertita quella sera, al diavolo Bieber.
-Bionda!
Scendi!- Mi urlò Hilary dalla decappottabile della sua
gemella, Ashley.
-Daltonica!-
Urlai mentre scendevo gli ultimi gradini che mi portavano al giardino.
-Monta
su, rossa-. Rise.
-Pelata,
non scassare, mi sono appena messa lo smalto, non voglio si rovini!-
Risposi
saccentemente.
-Ma come
siamo simpatiche oggi, eh?- Mi chiese mentre montavo al posto del
passeggero.
-Ciao
Ash-. Salutai la bionda, sorridendole.
-Ciao
Dacey-. Disse seria.
E adesso
che aveva? Pensai turbata.
A
distrarmi da queste strane riflessioni fu Hilary, che mi chiese: .-Che
ci fai
ascoltare?-
Risi. -
Mishtero-.
Rise
anche lei. -Dacey, sei una scema-.
-Oddio
rincominciai- Dissi prendendola in giro, e roteando gli occhi.
Collegai
l'I-Pod allo stereo, e schiacciai Play.
<<
I beg to dream and differ from the
hollow lies. This
is the dawning of the rest of our lives.
On
holiday >>.
Green
Day.
-
Ehm Dacey, allora che
si fa sta sera? -. Mi chiese Hilary.
-Non
saprei.. In teoria dovrei stare con Andrew-.
-Bello,
te, Ashley?-
-Io e
Bieber dobbiamo parlare..-
La
guardai, teneva saldo il manubrio e guardava davanti a se con aria
sicura e
diligente.
Gettai la
testa all'indietro, sbattendola contro il poggiatesta.
Guai in
vista.
-Oddio
Ashley! Questo vestito ti sta da Dio!- Esclamò Hilary
spalancando gli occhi.
-Dici?- Le
chiese la sua gemella, facendo giravolte su giravolte, rimirandosi di
fronte ad
uno specchio.
-Puoi
contarci! Sei uno schianto!-
-Concordo-.
Aggiunsi io, sorridendole.
Un
delizioso vestito rosa confetto evidenziava il suo fisico asciutto e
scolpito,
le stava veramente d'incanto.
- Te
Dacey? Trovato qualcosa?-
Annuii con enfasi. -Sì, adesso me lo provo, cercatemene pure
uno voi-. Disse
mordendomi il labbro, felice.
Tutte le
pressioni del pomeriggio erano svanite. Ora mi stavo divertendo con le
mie
migliori amiche, mi sentivo davvero felice...
-Dacey!
Che bella che sei!- Urlò Hilary, sorpresa.
-Grazie-
Dissi arrossendo.
Mi
guardai allo specchio, timida. Un leggero vestito bianco fasciava il
mio corpo,
rendendolo esile e longilineo.
-Secondo
me stai male conciata così-. Aggiunse Ashley.
Hilary la
guardò interrogativa.
-Prova
questo, D! Ti starà una meraviglia.- Mi sorrise.
Accettai
volentieri il vestito, di un azzurro tenue.
-Grazie
Ash!- Aggiunsi prima di rituffarmi nel camerino, pronto a cambiarmi.
Quando
uscii Ashley mi sorrise, felice.
-Sei
splendida!-
-Mh..
Sicura?- Chiesi specchiandomi, perplessa.
-Certo!
Sei uno schianto! Vero Hilary?- Diede una gomitata alle costole.
-A dire
la verità, Dacey, conciata così sembri un sacco
di patate.- Aggiunse seria.
-Oh.
Okay.- E detto questo andai a cambiarmi.
Così
non
andava...
***
Ormai
mancavano pochissime ore all'inizio della festa, fortunatamente ero
riuscita a
trovare un vestito, ed ora mi stavo rilassando sotto una cascata
d'acqua
fresca.
Sospirai
ed incominciai a cantare.
-
Who says you’re not perfect.
Who
says you’re not worth it. Who
says you’re the only one
that’s hurting? Trust
me…-
Mi
piaceva come
canzone, era come uno schieramento alla bellezza interiore.
Come un
cartello che diceva "Non guardare le apparenze".
Parole sagge...
Chiusi
l'acqua e avvolsi i miei capelli in un grandissimo asciugamano.
Indossai
l'intimo, e corsi in camera mia, a prendere il vestito.
L'avevo
notato in un negozietto, quando l'avevo visto avevo capito che era
perfetto per
me.
Infatti...
Lo
indossai, cauta, non volevo si rovinasse.
Era di
una seta sottile, quasi fosse zucchero filato al tatto.
Accarezzai
le leggere pieghe che si formavano dalla vita in giù.
Come
vestito era abbastanza corto, arrivava quasi a metà coscia,
era di un colore
indefinito, un verde acqua che sfumava dal blu, al viola; come una
farfalla che
da piccola era riuscita ad acchiapare...
Mi
asciugai i capelli e feci dei leggeri boccoli sulle punte.
Sorrisi
soddisfatta, per dopo mettermi un leggero gloss color carne e un filo
di matita
sugli occhi.
Erano
quasi le nove, e presto Andrew sarebbe arrivato.
Scesi
giù
dalle scale, e presi le scarpe che avevo deciso di indossare quella
sera.
Argentate,
delicate, quasi trasparenti... Come quelle di Cenerentola al ballo.
Le
infilai con una calma infinita, infatti appena finii, suonarono al
campanello.
Corsi ad
aprire, almeno cercai, visto l'impossibilità di camminare
con un paio di scarpe
con un tacco dodici.
-Hey.-
Salutai.
-D..Dacey,
hey!- Sussurrò lui, meravigliato.
Arrossii.
-Aspetta...-
Sussurrai.
Camminai
velocemente in cucina, -Mamma io vado, non aspettarmi troppo presto-.
-Oh,
sì,
ma sta attenta. Ah, e saluta Justin!-
-Sì,
ciao!-. Le scoccai un leggero bacio sulla guancia, e corsi in giardino.
-Scusa
Andrew! Adesso possiamo andare.- Lo raggiunsi, prendendolo sotto il
braccio e
sorridendogli.
-Sei
molto bella-. Aggiunse lui.
-Grazie,
anche tu.- In effetti era davvero carino quella sera.
Indossava
una camicia a quadri bianca e rossa, sopra ad una T-Shirt bianca, e un
paio di
Jeans chiari gli fasciavano le lunghe e magre gambe.
-Ahah.
Grazie.-
Stettimo
un po' in silenzio e finalmente arrivammo davanti alla casa di Justin.
La porta
era aperta così entrammo.
-Andiamo
a salutare Justin?- Mi chiese sorridendo.
-Ehm..Okay-.
Risposi, incerta.
Mi prese
per mano e mi trascinò su per le scale.
Andrew
fermò un ragazzo basso e tozzo, e gli chiese se aveva visto
Justin.
-Sì,
era
con una ragazza, l'ho visto entrare in una stanza, forse quella.-
Indicò una
porta vicino a noi.
-Grazie
James-.
-Nulla
An-.
Si
scambiarono un cinque e Andrew si diresse di fronte alla stanza a lui
indicata
dal suo amico.
-Ehm,
Andrew, forse non dovremmo...-
Non feci
tempo a continuare che lui spalancò la porta con un: -Ehi
JUST...-.
Quello
che vidimo ci lasciò a bocca aperta.
Justin.
Ashley.
Un letto.
Vestiti
sparsi d'ovunque.
Mi portai
la mano alla bocca.
E una
lacrima, involontariamente, mi scese.
-Perchè
Justin? Perchè?- Chiesi flebile, prima di correre via,
lontano da lui, da lei,
da tutto quello che rendeva in schiavitù la mia
felicità.
DACEY'S
NOTES:
Non
uccidetemi! ç.ç
SCUSATE.
D:
Ora mi
metto d'impegno scusate ancora.
Questo
capitolo so che non è nulla di speciale ma sono in un ansia
"post
discoteca" (Esiste questo termine? D: Mishtero. ._.).
L'ultima
volta che ci sono andata sono rimasta traumatizzata. Ma serio. ._.
So che
non vi interesse quindi...
Risponderò
alle recensioni vecchie via messaggio.
Ho
imparato ad usare la posta! Un applauso per me! :DD
No okay.
._.
Mi sto
montando la testa.
Beh.
Ci
vediamo al prossimo capitolo.
Ho notato
che state diventando tirchie con le recensioni.
E avere
poche recensioni sono le sconfitte di ogni scrittore.
D:
Okay.
La
smetto. ._.
Scusate.
:')
Mi sta
scoppiando il pancreas dall'impazienza. :'D
AHHHHH.
Okay.
Basta.
Basta. Basta.
Vi voglio
bene. <3
Dacey :)