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Autore: Death96    15/04/2011    4 recensioni
Norris è un ragazzo come tanti nella regione di Jhoto, ha degli amici,
suona la chitarra, va a scuola e ha un sogno, diventare il campione della lega pokémon.
La storia inizia il giorno del suo quindicesimo compleanno, quando
andrà a prendere il suo primo pokémon.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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                            Capitolo 8
                            Prigionieri
 
Su Violapoli il sole ormai stava per tramontare e i due ragazzi con la ragazza avevano appena lasciato la torre Bellsprout.
<< Mi dispiace che tu debba tornare domani per la sfida con il saggio >> disse Norris a Jessica.
Dopo la vittoria di Norris lei aveva rivelato di essere venuta anche lei a sfidare la torre, purtroppo la sfida di Norris aveva sfiancato tutti i pokémon del Grande Saggio che le aveva detto di tornare qualche giorno più in la.
<< Non, fa niente, dopotutto vedere combattere i tuoi pokémon mi ha appagato. >> rispose lei
<< Lo prendo come un complimento, però mi aspettavo che la “benedizione del Bellsprout” fosse di più che una semplice preghiera. >>
 Infatti,Dopo che Norris aveva vinto, il vecchio gli si era avvicinato dicendogli: << La tua bravura merita un premio >>, poi gli aveva messo una mano sulla fronte e aveva recitato una piccola preghiera che, almeno da quello che aveva capito Norris, implorava il Dio dei Bellsprout di benedirlo e aiutarlo nel suo viaggio.
<< Non te la prendere, almeno il tuo pokémon ora ha imparato un nuovo attacco. >> provò a consolarlo Jessica.
<< In effetti è stata una bella sorpresa… Oh, io e Jack siamo arrivati, allora ci vediamo in giro. >>
<< Si, tanto io devo sbrigare una faccenda qui. >>
<< Posso sapere cosa? >>
<< No. E’ un segreto >>
<< Non sarà mica qualcosa di losco vero? >> scherzò Norris.
<< No, non ti preoccupare, devo solo andare… >> non finì la frase.
Jessica cadde a terra priva di sensi…
<< Ma cos… >>
… e anche Norris
 
Buio.
Norris non riusciva a vedere niente.
Era ancora un po’ stordito e la testa gli doleva da impazzire, però riusciva già a ragionare con lucidità e ben presto capì che qualcuno li aveva colpiti. Ma chi? Di colpo si ricordò degli amici e cercò di togliersi la benda, poi si accorse di avere i polsi legati. Riusciva a malapena a muovere le mani e in quel frangente gli servivano più che mai. Ad un tratto sentì un gemito. Non poteva sbagliarsi, Jack era vicino a lui.
<< Ma che cosa è successo? >> chiese
<< Siamo stati fatti prigionieri. >>
<< Ma come, eravamo sulla torre >>
<< Cos’è l’ultima cosa che ricordi? >>
<< Allora, eravamo sulla torre ed era arrivato anche il Saggio, poi a noi si è aggiunta un’ altra persona… >> poi ci fu il silenzio. Norris ora era doppiamente preoccupato. Perché Jack non rispondeva? Chi li aveva rapiti? Mentre faceva queste domande provava anche a liberare i polsi, ma con poco successo, allora provò a far slittare le braccia da dietro la schiena a davanti la sua pancia, ma questo era più facile a dirsi che a farsi.
Provò molte volte ed infine con un enorme sforzo ci riuscì e per prima cosa si portò le mani agli occhi e invece delle palpebre toccò la stoffa di una benda che ora in quella posizione non faticò a togliere.
La luce lo accecò per qualche istante, poi riuscì a distinguere le prime figure: Jack era seduto davanti a lui e aveva la bocca aperta in un sorriso beota di chi ricorda qualcosa di stupendo che gli è accaduto.
“E’ proprio cotto di Jessica” pensò e solo allora si ricordò della ragazza. Si girò di scatto e quel gesto gli fece girare la testa invertendo soffitto e pavimento di quello che doveva essere un magazzino. Però quel gesto gli permise di vedere la ragazza, era ancora svenuta, ma stava bene.
Norris pose una mano sulle sue pokéball, però notò con sgomento che erano scomparse; a quel punto la sua preoccupazione triplicò però, si disse di dover stare calmo e riflettere con calma.
“Allora, ci hanno catturato che erano le sette e secondo il mio orologio sono ancora le sette e mezza, questo vuol dire che non possiamo essere usciti da Violapoli. Chi ci ha aggredito però non cercava ne soldi ne i nostri pokémon anche se li ha presi, lo dimostra il fatto che ci hanno fatti prigionieri, però per quale motivo?” i suoi pensieri furono spezzati dal rumore di una saracinesca che si apriva e lui fu rapido a riportare la benda sugl’occhi e le mani dietro la schiena fingendosi svenuto.
<< Questi sono ancora nel mondo dei sogni >> disse il loro rapitore.
<< Si, non sono carini? >> rispose un’altra persona con derisione.
<< Non avevano pokémon tanto rari, tranne questo Cyndaquil, l’altro non l’ho mai visto. Tanto al capo servono solo i ragazzi e non credo gli dispiacerà se li alleggeriamo dai loro cari pokémon >>
Era stato un terzo a parlare e questo confermò a Norris che chiunque li avesse rapiti non era da solo; “Non posso affrontare tre persone da solo, cosa posso fare?” si chiedeva il ragazzo, poi si sentì di nuovo la saracinesca che si muoveva e dopo essersi accertato che non ci fosse nessuno, Norris si ritolse la benda e incominciò a esplorare i dintorni. Non c’erano vie di fuga e lui si sentiva perso.
Poi un gemito lo attirò, vide Jessica che si era appena ripresa e ora cercava di liberarsi.
<< Aspetta ti aiuto >>
<< Grazie, ma che cosa è successo? >> ora la ragazza non aveva più la benda e fissava il ragazzo con malcelata paura.
<< Tre persone ci hanno rapito e ci hanno rubato i pokémon, però dicono che il loro capo vuole noi >>
<< E cosa vuole da tre ragazzi >> chiese lei.
<< Non lo so, però quello che so è che da qui non c’è via di fuga. >>
<< Dobbiamo uscire, aspetta un attimo… >> subito dopo lei esibì i polsi ora liberi.
<< Come hai fatto? >> chiese il ragazzo sbalordito
<< Ora non importa, aspetta che libero anche te. >>
Pochi minuti dopo ragazzo e ragazza erano davanti a Jack e tentavano di portarlo alla realtà
<< E’ ancora svenuto >> sentenziò Jessica.
<< Non proprio >> rispose Norris incominciando a chiamare il nome dell’amico.
<< Jack! Dai, Jack! Ci hanno rapito e hanno preso i nostri pokémon >> e a quelle parole il ragazzo scattò in piedi facendo cadere il povero Norris. Jack che era stato prima liberato dai due incominciò a correre verso la saracinesca e subito dopo incominciò a prenderla a calci.
<< RIDATEMI IL MIO CATERPIE!!!!!!! >> ripeteva mentre tirava calci.
<< Jack è inutile non puoi aprirla a forza di calci >>, invece poteva… tre secondi dopo la saracinesca era stata piegata dalla furia dei calci e un’apertura che poteva far passare un paio di mani si era aperta. Poi Jack infilò le mani nella fessura appena fatta e incominciò a fare leva sulle gambe. Poco dopo la pesante saracinesca si aprì e il furioso ragazzo si precipitò fuori correndo e urlando. Norris però fu veloce e lo bloccò appena in tempo.
<< Calmati Jack lo ritroveremo. Lo prometto! >> però non riuscì a calmarlo e per poco non sarebbe riuscito a sfuggirgli se non gli fosse venuta un idea. Prese la testa dell’amico e la ruotò verso Jessica che osservava la lotta da lontano e subito l’amico si calmò anche se a differenza delle volte prima, forse per la preoccupazione, non sembrò cadere in trans.
<< Ok, adesso dobbiamo aspettare che tornino. Poi cercheremo un modo per riprenderci ciò che è nostro. >>
I tre si appostarono dietro l’angolo e si nascosero dietro un cassonetto.
<< Allora, quando arrivano gli saltiamo addosso e sperando di prenderli di sorpresa ci riprenderemo le sfere, poi scapperemo, siete d’accordo? >> chiese Norris
<< Ok >> rispose Jack
<< anche per me >> rispose Jessica
<< Io invece no >>
I tre si girarono di scatto e videro che un uomo li osservava; subito indietreggiarono, poi Norris e Jack riconoscendolo si rilassarono.
<< Ciao Nermal >>
<< Ciao ragazzi, cha ci fate qui? >>
<< Lo conoscete? >> chiese Jessica che non si era ancora rilassata
<< Si, non ti preoccupare. Comunque, noi siamo appena stati derubati dei nostri pokémon >>
<< E da chi? >> chiese l’uomo
<< Non lo so, so solo che sono in tre. >>
<< In tre eh? Mmmh >>
<< Eccoli che tornano >> annunciò Norris e tutti si nascosero.
<< Aspettate che se ne vadano, poi li inseguiremo >> consigliò Nermal e così fecero.
 
<< Ehi, guardate, chi ha fatto questo buco? >> chiese Derrik
<< Sono fuggiti! >> Era Alex
<< Oh, no! E ora cosa diciamo al capo? >> si lamentò Bruce.
<< Dividiamoci. Tu e Alex andate da quella parte, io andrò da questa. >> sentenziò Derrik e così fecero.
 
<< Sono i tizi del Team Rocket, riconosco le divise >> disse Jack.
<< Ok ragazzi, ora dobbiamo inseguirli. Jessica, tu vai con Norris e insegui quello che ora è da solo. Jack, tu vieni con me. Ci rivediamo qui tra mezz’ora >> disse Nermal e dopo prese con se Jack e se ne andò.
<< Andiamo anche noi. >>
 
Jessica e Norris avevano trovato il tizio del Team Rocket e ora lo stavano pedinando da lontano.
A quell’ora c’era poca gente per strada ed era facile inseguirlo, poi però il tizio che si chiamava Derrik svoltò l’angolo e i due lo seguirono. Poi però scoprirono che la stradina appena presa portava sulla via principale che al contrario di quella precedente era gremita di persone e ben presto i due persero di vista il loro bersaglio.
<< Dove sarà? >> chiese Norris
<< Non lo so… >>
<< Non possiamo perderlo. >>
 Jessica però non lo stava ascoltando, stava guardando da un’altra parte. Poi all’improvviso si girò verso Norris e senza dire nulla lo spinse verso il muro di una casa e avvicinandosi a lui appoggio le labbra contro le sue. Norris, confuso e spiazzato non oppose resistenza per i primi venti secondi, poi si riprese e staccò le sue labbra.
<< Ma che cosa f… >> non finì la frase perché lei gli mise una mano per tappargli la bocca.
Poi dopo un po’ la tolse e Norris poté parlare
<< Ma che fai!? >> chiese
<< Se non te ne sei accorto ti ho salvato. >> rispose lei calma.
<< Baciandomi?! Non mi sembra un modo per salvare la gente! >>
<< Intanto ha funzionato! >> e poi gli indicò una persona nella folla. Norris lo riconobbe era quello che stavano inseguendo.
Quando tornarono a guardarsi lei ricominciò a parlare.
<< Non fare quella faccia, non dirmi che non ti è piaciuto >> scherzò lei e il ragazzo diventò rosso in volto.
<< Potevi almeno avvertirmi! >> gli rinfacciò lui dopo essersi ripreso dall’imbarazzo.
<< Quante storie che fai. Ma che non hai baciato una ragazza? Si, dalla tua espressione capisco di si. E allora dov’è il problema, hai paura che la tua ragazza lo scopra? >>
<< Bhe in effetti… >>
<< Ma per favore… >>
In quel momento un uomo tocco la spalla alla ragazza.
<< Disturbo? >> chiese e la ragazza si girò. L’ultima cosa che videro i due fu una grande “R” rossa.
 
 
 
 
Ed ecco il capitolo 8!
I nostri eroi sono caduti nella trappola del team rocket e per di più non hanno i loro pokémon. Come faranno a ora a riprenderli e soprattutto come faranno Jessica e Norris a scappare? Lo dovrete scoprire voi!
 
Spazio autore:
Ciao! Vi è piaciuto il capitolo 8? In questo capitolo ho voluto fare un po’ il cattivello e ho messo Norris in ben 2 spiacevoli situazioni. Per la parte del bacio ero un po’ indeciso se metterla o no, però poi ho deciso di rischiare, spero di aver fatto la scelta giusta J
 
Ringrazio chi segue la mia storia e soprattutto grazie a
Lampadina
Julia98
E elettroschok
Per aver recensito i precedenti capitoli.
 
Al prossimo capitolo.
                                          Death96
  
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