La mattina seguente Rock Lee si alzò presto per telefonare a Sakura, onde spiegarle brevemente la situazione e chiederle aiuto.
- Sì, in pratica è andata così, almeno per come ho capito io...
- Hai fatto bene, non preoccuparti, tra poco arrivo... Quando si tratta di certi problemi, è meglio vedersela tra donne!
- Grazie amore... Ah, mi raccomando: Tenten è venuta qui solo con l'abito da sera, avrà bisogno di un cambio...
- Deficiente, il tempo di preparare la borsa e arrivo, che cosa credi ?!? Non sono mica stupida!
- Lo so tesoro, sei meravigliosa!
Una volta salutata la fidanzata, Rock Lee andò a preparare il caffé. Tenten si alzò di lì a poco e scese in cucina con indosso un ampio pigiama maschile.
- Buongiorno - la salutò allegro il ragazzo. - Accomodati, il caffé è quasi pronto.
Tenten si strofinò gli occhi e si sedette a tavola con un sorriso.
- Non so come ringraziarti - esclamò. - Non pensavo certo di arrecarti tutto questo disturbo...
- Alt: un'altra parola e mi offendo davvero, intesi ?
- Intesi - concluse lei con una smorfia.
Rock Lee era eccezionale. Lui, Neji e Tenten si conoscevano dai tempi della scuola; avevano persino frequentato il college insieme e, nonostante il carattere scontroso di Neji, i tre erano sempre andati d'accordo. Una volta finiti gli studi, Neji aveva preso il posto di suo padre alla guida della compagnia di famiglia; Rock Lee invece era diventato istruttore di autodifesa presso la palestra di arti marziali del suo maestro ( il quale, da qualche tempo, aveva cominciato a dare lezioni di fitness agli ottantenni arzilli ); e Tenten aveva scelto di coronare il suo sogno d'infanzia, mettendosi insieme al ragazzo che aveva sempre amato fin da quando era bambina. L'amicizia che legava i tre era assoluta: mai e poi mai Rock Lee avrebbe potuto vedere Tenten con occhi diversi o tantomeno "approfittarsi" di lei in alcun modo; perciò Tenten era subito corsa da lui in cerca di aiuto. Dopo aver chiuso la porta in faccia a Neji, Rock Lee aveva ceduto infatti il proprio letto all'amica e si era sistemato tranquillamente sul divano in salotto.
- Ecco qua - esclamò Rock Lee, versando il caffé fumante in una tazza. - La colazione è servita!
- Grazie!
Tenten aveva recuperato in fretta il suo buonumore, dopo una buona nottata di sonno, non poteva davvero sentirsi meglio.
- Scusami se ho preso uno dei tuoi pigiami, non potevo certo dormire con l'abito da sera...
- Ah, sciocchezze - ribatté lui con noncuranza. - Come dice sempre il mio maestro: "Vestirsi comodi allunga la giovinezza!"
- Ah ah, hai proprio ragione!
Poco dopo arrivò Sakura, la fidanzata di Rock Lee. Il ragazzo l'accolse con un abbraccio e un bacione affettuoso; dopodiché le fece posare la borsa e l'accompagnò da Tenten nella stanza accanto.
- Ciao Tenny - esclamò la rosa con un sorriso. - Tranquilla, sono arrivati i rinforzi, ora ti cambi e ti porto via da questo "maschiaccio"...
- Ehi - protestò Rock Lee, fingendosi offeso. - Chi sarebbe il "maschiaccio" ?
- Mah, chissà... uno a caso!
Tenten sorrise nel vederli ridere e scherzare, così d'amore e d'accordo. Quante volte aveva sognato di vivere una felicità simile assieme a Neji ? Da quando si erano messi insieme, i loro brevi momenti di gioia sembravano a malapena compensare le molte difficoltà che sussistevano: circa un mese dopo il loro fidanzamento, erano cominciati i problemi ( la morte del padre di lui; le pressioni di Hiashi per toglierlo di mezzo; le famiglie degli operai licenziati senza giusta causa... ); pian piano Neji si ritrovò completamente assorbito dal suo lavoro, ciononostante i suoi sforzi non bastavano mai; quel giovane fiero e orgoglioso che lei tanto amava era entrato nello spietato mondo degli affari, diventando via via sempre più freddo e distante con tutti, perfino con lei. All'inizio Tenten aveva cercato di sopportare perché, nonostante quella scorza ruvida, sapeva che Neji l'amava sinceramente; tuttavia, dopo la scorsa notte, era chiaro che la situazione poteva solo peggiorare. Neji era troppo orgoglioso per ammettere le proprie debolezze, non sopportava l'idea di chiedere aiuto a qualcuno che non fosse sé stesso; aveva sempre lottato da solo per raggiungere i suoi obiettivi, e non si era mai risparmiato. Solamente l'amore per Tenten era riuscito in parte a "sciogliere" quel suo carattere riservato e a rivelare il lato più dolce di lui... Ma da quando suo zio Hiashi si era messo in testa di tormentarlo in tutti i modi, il giovane aveva finito per cedere inevitabilmente alla parte peggiore di sé.
- Andiamo Tenten - esclamò Sakura, riscuotendola dai suoi pensieri. - Ora ti accompagno a comprare qualcosa della tua misura, dopodiché verrai a stare da me quanto vorrai; non si accettano discussioni, chiaro ?
- Grazie Sakura, sei una vera amica...
- Figuriamoci - rispose la rosa, strizzando l'occhio. - Non posso certo lasciarti dormire in questo tugurio un'altra notte di più, rabbrividisco solo al pensiero che una ragazza possa addirittura pensare di vivere qui dentro!
- Grazie tante del complimento - rispose Rock Lee, incrociando le braccia.
- E' inutile che ti lamenti tu - insistette Sakura. - Ti ho detto mille volte di mettere un po' d'ordine in questa... Uff, mi imbarazza anche chiamarla "casa", ma non ti vergogni neanche un po ?!?
- Lo sai che il mio motto è: "giovinezza, forza e semplicità"...
- ..."Pigrizia e sudicionerìa", ecco come riassumerei il tuo motto!
- Bah!
Sakura scoppiò a ridere, vedendo la sua faccia imbronciata.
- Andiamo, ti sto prendendo in giro, scioccone - esclamò lei, baciandolo sulla guancia. - Su su, ora accompagno Tenten a cambiarsi e poi... Tutti fuori, a mangiare come si deve!
- Bello... chi paga ?
- Tu, ovvio!
- Ti pareva...
In quel momento squillò il telefono.
- Aspetta, vedo chi è - esclamò Rock Lee. - Pronto ?
- Sono io - rispose la voce di Neji all'apparecchio.
Rock Lee si voltò di scatto: Sakura e Tenten erano impegnate in conversazione, cosicché nessuno badò a lui.
- Che cosa vuoi ?
- Lo sai benissimo - rispose Neji, leggermente alterato. - Devo parlare con Tenten... è importante!
- Hai veramente una bella faccia tosta - esclamò Rock Lee sottovoce. - Ringrazia il cielo che non ti ho spaccato la faccia ieri sera perché, se solo provi a ripetere quello che le hai fatto, io...
- Ascolta - sospirò Neji. - Non mi sembra il caso di parlarne per telefono... Possiamo vederci di persona, io e te da soli ?
Rock Lee rifletté un momento, prima di rispondere.
- D'accordo - mormorò. - Vediamoci questo pomeriggio, al bar dell'università... Te lo ricordi ?
- Ci sarò!
Rock Lee attaccò il ricevitore, in preda a una forte agitazione. Dentro di sé non riusciva certamente ad "odiare" Neji ( lo conosceva troppo bene! ), ma era furioso per il modo in cui aveva trattato Tenten.
- Chi era ? - domandò Sakura.
- Nessuno - rispose lui, cercando di sembrare convincente. - D'accordo allora... Ristorante o pizzeria ?
( continua )