Ciao a
tutti
quanti e ben ritrovati per un nuovo capitolo di questa bellissima
storia.
Come
promesso, questo capitolo è pieno di azione e di qualche
piccola rivelazione ed
è bello lungo quindi mettetevi comodi e magari sgranocchiate
un po’ di pop
corn.
Angolo dei
commenti.
Lettore01:
Il
capitolo precedente era lungo solo otto pagine, mentre questo arriva a
tredici
e non ho nemmeno finito di descrivere tutti gli scontri.
Qui il Dark
Prince mostra un po’ della sua bastardaggine, ma dovrai
aspettare il prossimo
per vederla completamente, così come lo scontro di Sasuke e
di altri Sun’s
Knights. Goditi il capitolo.
Fria:
Se il
precedente ti è piaciuto, questo ti farà venire
il batticuore, specialmente
quando leggerai di Itachi e Zane. Buona lettura.
Detto
questo
e sperando sempre in più lettori e recensioni, vi auguro
buona lettura.
Dopo l’iniziale stupore,
il Dark Prince recuperò
l’autocontrollo e puntò Nick: “ Pensi
davvero di spaventarmi? Illuso: ti
distruggerò immediatamente.
Dahaka, Grifone attaccate!”
Le due creature obbedirono e si lanciarono all’attacco
verso i quattro.
“Muro delle sabbie del Tempo” gridò
Kaeleena e una
barriera fatta di sabbia apparve e respinse la carica delle due
creature “Nick,
sconfiggi Dark Dastan anche da parte mia. Non avere
pietà!”
“Hai la mia parola!” fece Nick.
“Non crederai mica di poter fermare i miei servi con
questo misero muro” ghignò il Dark Prince e,
alzata la sua catena, la calò
verso il muro perforandolo e dirigendola verso la donna.
“Non ci provare nemmeno!” tuonò
l’Uchiha maggiore e
attivò Susano’o che difese la donna.
“Mio eroe” lo schernì il Dark Prince
“Vediamo come te
la caverai contro di loro. Uccidete quei tre, ma Nick e mio!”
e si lanciò verso
il Sun’s Warrior spingendolo fuori bordo.
“Adesso ci divertiamo!” ghignò Kisame
riprendendo la
sua Samehada “Fatevi sotto bestiole”.
“Distruggete i collari” disse Kaeleena
“Solo così si
libereranno dal controllo di Dark Dastan!”
“D’accordo!” dissero i due ninja e si
lanciarono
all’attacco.
Lasciando la scia
sull’acqua, i due contendenti
continuavano a combattere sulla superficie dell’oceano
vibrando fendenti e
colpi a mani nude.
Il Dark Prince alzò la sua catena e la diresse verso
Nick, sfiorandogli la spalla e ferendolo, ma il Sun’s Warrior
ignorò il dolore
e calò la sua spada verso l’avversario, tagliando
in due l’oceano, ma non
riuscì a colpire l’avversario.
“Niente male!” fece Dark Dastan mentre
atterrò sulla
superficie marina “Il tuo potere distruttivo è
davvero notevole. Io e te non
siamo poi tanto diversi”.
“Non prendermi in giro” disse Nick mentre si mise
in
posizione “Tu ed io non abbiamo niente in comune”.
“Sì invece!” ribatté il
demone “Entrambi combattiamo
per soddisfare la nostra sete di potere; entrambi ci circondiamo di
pedine che
possiamo manovrare a nostro piacimento e sacrificarle quando vogliamo;
entrambi
pensiamo solo a noi stessi”.
“Ti sbagli: io non abbandono gli amici!” disse
freddo
Nick.
“E allora perché te ne sei andato dal villaggio di
Konoha senza avvisare gli altri e prenderti il tuo angelo custode?
Perché non
ti sei fermato ad aiutare i tuoi compagni?
Tu dici di fidarti di loro e delle loro capacità; in
realtà non te ne importa niente di loro: pensi solo a te
stesso e al tuo
egocentrico desiderio di onnipotenza. Quei mocciosi sono solo
giocattoli che,
quando non servono più, si buttano come
immondizia” disse il Dark Prince “Se
fossero davvero tuoi amici, saresti rimasto ad aiutarli, avresti preso
i miei
servi e, completamente da solo, li avresti disintegrati e invece li hai
abbandonati al loro destino. Che grande capo che sei!”
Il Sun’s Warrior strinse maggiormente le mani
sull’elsa: “Ti ripeto che ti sbagli! Se fossi
davvero come te li avrei lanciati
allo sbaraglio senza dare loro una guida, ma non è
così: ognuno di quei ragazzi
ne ha una; io mi sono solo limitato ad indicargliela, il resto dipende
da
loro”.
“Balle!” fece il Dark Prince “Stai solo
cercando di
giustificarti, niente di più. Non vuoi ammettere che ormai
sono finiti. Molto
presto morirete tutti e tu sarai l’ultimo a cadere:
così vedrai che ho
ragione”.
“Non ti facevo così chiacchierone” disse
Nick “Sei
solo bravo a parlare tutto qui: persino un bambino potrebbe
batterti”.
“Dovrei essere io a dirlo” fece il demone alzando
il
pugnale “A questo punto ti distruggerò molto
lentamente. Ottieni il potere
SPODESTATORE”.
Una nube nera avvolse il demone mentre Nick si tenne
pronto.
Quando si diradò il Dark Prince, apparve nella sua
vera forma: un paio di ali di pipistrello uscivano dalle sue spalle, la
pelle
nera era ricoperta di tatuaggi gialli in continuo movimento e un paio
di corna
a corona coprivano il suo capo, il suo pugnale era diventato una spada
ricurva
con la punta bianca e la catena si era legata al suo polso sinistro
cadendo in
tutta la sua lunghezza.
“Che bella diablomanzia” fece Nick.
“Non è solo bella, ma anche pericolosa”
disse il
demone con un ghigno “Io stesso preferisco non usarla: mi da
qualche piccolo
problema. Tuttavia non mi hai dato scelta” e alzò
l’indice sinistro dove si
formò una piccola sfera nera “Darkos!”
Un’onda nera d’incredibile potenza fu lanciata
verso
il Sun’s Warrior che fu rapido a scansarla, ma
così facendo il colpo andò verso
una piccola isoletta distruggendola completamente con un fungo atomico.
“Che potenza!” fece Nick, mentre si
coprì con le ali
per ripararsi dall’onda d’urto “Meno male
che era deserta”.
“Non hai ancora visto niente” disse il Dark Prince
e
si lanciò all’attacco.
Nell’accademia del
duellante lo scontro tra i Sun’s
Knights e i demoni della sesta armata infernale continuava senza
esclusione di
colpi.
I vari combattimenti erano questi: Jaden contro Dark
Sartorius nei pressi del dormitorio rosso; Syrus contro Camula
all’ingresso
dell’accademia; Alexis contro Titan vicino alla foresta;
Aster, Jessie, Chazz e
Hassleberry contro Night Shraud vicino al vulcano.
Syrus fu colpito e schiantato
contro le pietre
dell’ingresso e ne uscì con qualche piccola
ammaccatura.
“Maledetta!” fece il Truesdale minore digrignando i
denti.
“A quanto sembra hai imparato a tirare fuori gli
artigli Syrus, me ne compiaccio” disse la vampira mentre si
avvicinò a passo
lento “Però ne hai ancora di strada da fare per
uscire dal guscio”.
“Sta zitta!” fece il ragazzo mentre si
alzò in piedi
“Una come te non dovrebbe nemmeno parlare”.
“Che gentilezza” disse lei alzando la mano e
creando
una sfera nera “Eccoti il biglietto da visita dei demoni al
servizio del sommo
Abhadon, la sfera nera nota con il nome di Darkos” e la
lanciò verso di lui.
Syrus si difese con lo scudo, ma fu spinto
all’indietro e andò a schiantarsi contro il vetro
d’ingresso ferendosi alle
spalle.
“Quell’armatura è davvero fastidiosa,
non fa altro che
prolungare la tua agonia” disse Camula apparsa davanti al
ragazzo e presolo per
il collo leccò la sua guancia “Che buon sapore che
ha la tua pelle. Sono sicura
che il tuo sangue sarà squisito”.
In tutta risposta, il ragazzo le sputò in faccia.
“In questo modo mi stimoli ancora di più
orsacchiotto”
disse lei mentre si leccò la faccia
“Berrò il tuo sangue fino all’ultima
goccia
e poi mi divertirò con il tuo corpo senza vita come una
marionetta senza fili”
e avvicinò i denti aguzzi al collo del ragazzo.
“Puoi scordatelo” ringhiò Syrus e
avvolse il suo corpo
di energia elettrica folgorando la vampira e spingendola
all’indietro.
“Piccola peste!” fece Camula alzatasi di scatto
“Non è
educato colpire una signora”.
“E tu saresti una signora?” disse Syrus sarcastico
“Non farmi ridere” e divenne un guerriero selvaggio.
“Carino!” fece la vampira leccandosi le labbra
“Sarà
divertente pren…” ma non riuscì a
terminare la frase, perché qualcosa la
travolse, schiantandola verso il muro opposto.
“Syrus!”
gridò Alexis “Stai
bene?”
“Alexis!” sorrise il ragazzo “Si sto
bene, non ti
preoccupare! Che fine ha fatto il tuo avversario?”
“Non lo so! È volato da questa parte e non
l’ho più
visto” disse la ragazza avvicinandosi a lui per vedere le sue
condizioni.
Da muro opposto Titan e Camula si
azarono in piedi con
qualche graffio.
“Ma come!” fece Titan “Non ti sei ancora
sbarazzata di
quel moccioso Camula? Eppure non dovrebbe essere un problema per
te”.
“Lo avrei fatto se non fosse stato per un energumeno
che mi si è schiantato addosso come un sacco di
patate” lo puntò la vampira.
“Non incolpare me per la tua incapacità”
la riprese
l’uomo mascherato.
“Sta zitto!” fece la vampira.
“A quanto sembra non
vanno molto d’accordo” disse
Alexis mentre fece apparire le sue ali di drago.
“Dovrebbero fare terapia di gruppo: così
risolverebbero i loro problemi” disse il ragazzo.
“Non siete spiritosi” disse Camula facendo apparire
un
paio di ali nere dietro la sua schiena.
“Pagherete per la vostra insolenza!” disse Titan
seguendola a ruota.
“Forza Syrus, facciamo vedere a questi due cosa
significa fare lavoro di squadra” disse la ragazza.
“Ci sto” disse lui.
I due Sun’s Knights
attaccarono insieme i due demoni
che fecero altrettanto, generando delle potenti onde d’urto e
danneggiando
l’ingresso dell’accademia.
Camula vibrò un potente colpo verso Syrus ma Alexis si
frappose tra i due e, bloccato il colpo, rispose con un calcio
rovesciato in
piena faccia.
Nel frattempo Syrus bloccò un attacco di Titan che
mirava ad Alexis e lo colpì allo stomaco con un potente
pugno avvolto di
energia elettrica.
I due demoni attraversarono il muro e finirono nella
foresta senza riuscire a fermarsi.
“Chi pagherà i danni che abbiamo fatto?”
chiese Syrus.
“Tranquillo: ci penserà Chazz a risolvere la
cosa”
rispose lei.
“Lo stiamo sfruttando troppo!” fece il Truesdale
minore.
“Dici?” chiese la ragazza.
“Come avete
osato” gridarono insieme i due demoni
alzando la mano verso i due ragazzi, ma non ebbero il tempo di caricare
il
colpo che se li trovarono davanti e furono colpiti da un calcio volante
perfettamente sincronizzato.
Syrus e Alexis non si fermarono e, dopo aver compiuto
una doppia giravolta, li colpirono alla spalla con un calcio in
rovesciata e
poi con un pugno al petto.
“Maledetti!” tuonò Camula e sollevando
le ali evocò una
miriade di pipistrelli “Stormo Oscuro”.
“Morite: Raggi Ottici” e Titan lanciò
loro un raggio
che partiva dagli occhi.
“Insieme” fecero i due ragazzi lanciandosi
all’attacco
“TUONO FURENTE DEL DRAGO DEI MARI” e combinarono i
loro attacchi generando un
drago d’acqua avvolto da una scarica elettrica che si
scontrò con i due
attacchi avversari, surclassandoli e investendo i due demoni.
“AAAAARRGGHH!” gridarono i due e sparirono senza
lasciare traccia.
“Evviva! Abbiamo vinto!”dissero i due e Alexis
strinse
a se il Truesdale minore.
“Alexis che fai?” disse Syrus mentre diventava
completamente rosso.
“Ti stringo come un orsacchiotto” rispose lei
“Non so
perché, ma sei davvero tenero”.
“Davvero?” fece lui completamente rosso.
“Sì, sembri proprio un orsacchiotto di pezza che
vuole
solo essere abbracciato” rispose lei senza lasciarlo.
“Alexis!” fece lui, anche se avrebbe voluto
continuare
a restare in quel modo “Non abbiamo ancora finito”.
“Vero!” disse la ragazza lasciandolo a malincuore
“però è strano, non mi sei mai sembrato
così “tenero”!”
“Vuole forse dire che ho fatto colpo su di te?”
chiese
il ragazzo speranzoso.
“No! Direi che m’ispiri solo tenerezza”
rispose lei.
“Cheee!” fece lui e si rannicchiò
depresso “Allora non
ti piaccio!”
“Chissà, forse è il tuo potere
speciale: potremmo
chiamarlo “orsacchiotto”!” disse la
ragazza pensierosa.
“Se per te va bene, allora lo è anche per
me” rispose
lui e si alzò “Forza, andiamo ad aiutare gli
altri”.
“Giusto!” disse lei e corsero verso il vulcano.
“Coda del
T-rex” e Hassleberry si lanciò
all’attacco
contro Night Shraud che parò il colpo a mani nude.
“Grazie! Stavo cercando questo pezzo per completare il
modellino che sto costruendo” fece sarcastico il cavaliere
mascherato.
“Fai meno lo spiritoso” gridò Aster alla
sua destra.
“Se ne hai bisogno, te lo do volentieri” disse
Night
Shraud e gli lanciò contro il guerriero dinosauro.
Aster prese al volo l’amico e quella distrazione gli
costò cara: perché l’avversario si
teletrasportò dietro di lui e gli lanciò un
Darkos a distanza ravvicinata.
“Vai tartaruga Smeraldo” gridò Jessie e
usò uno dei
suoi spiriti per proteggere i due amici.
“Mio eroe!” esclamò Night Shraud
“Non so se baciarti i
piedi o staccarti la testa”.
“Ti concedo la prima possibilità” fece
Chazz
apparsogli davanti “ma prima assaggia questo: MORSA
D’OMBRA” e ampliò la sua
ombra fino a formare un’enorme bocca, ma il cavaliere
demoniaco lo evitò con un
salto e corse verso la cima del vulcano.
“Non ci scappi” disse Hassleberry e, trasformatosi
in
un velociraptor umanoide, corse al suo inseguimento.
“Addosso!” disse Aster seguito dagli altri due.
Night Shraud arrivò
sulla cima del vulcano e si fermò
ad aspettare le sue vittime.
“Ce ne avete messo di tempo” disse quando
arrivarono
“Per punizione sarete colpiti da questo mio nuovo
amico” fece una serie di
sigilli con le mani e poi “TECNICA DEL DRAGO DI’
LAVA”.
Dal cratere fumante del vulcano si formò un enorme
drago fatto di lava incandescente che si lanciò verso il
fianco del vulcano.
“Oh no!” fece Aster “Dobbiamo fermarlo o
colpirà
l’accademia”.
“Ci penso io” disse Hassleberry facendo una serie
di
sigilli “PARAMENTO TERRESTRE” e un’enorme
scogliera apparve dal nulla e bloccò
l’avanzata della lava.
“Adesso entro in scena io” fece Jessie
“arte
dell’acqua: SOFFIO DEL DRAGO MARINO” e
lanciò dalla bocca un potente getto
d’acqua che raffreddò e solidificò
istantaneamente la lava.
“Che bravi”
fece il cavaliere oscuro alzando tanto di
cappello.
“Risparmia i complimenti per dopo” gli disse Aster
alle spalle.
“E augurati di essere ancora tutto intero” disse
Chazz
davanti a lui.
“Come dice il detto: se non puoi batterli, unisciti a
loro” fece il demone spostandosi dalla loro traiettoria e i
due si colpirono in
pieno volto con un doppio pugno spacca molari.
“Ho fatto
bingo!” sorrise Night Shraud.
“Non ancora” disse Jessie mettendo le mani in un
gesto
tipico di un biondino di nostra conoscenza “TECNICA SUPERIORE
DELLA
MOLTIPLICAZIONE DEL CORPO” e un’infinità
di Jessie si lanciarono contro il
demone.
“Credo che avrò bisogno di prendere un paio di
occhiali” scherzò Night Shraud e fatte spuntare un
paio di ali nere, si lanciò
a gran velocità verso le copie del ragazzo.
“Ti sono mancato” disse Hassleberry apparsogli
davanti
con le sembianze di uno pterodattilo.
“Sì, per il pranzo” fece il demone dalla
battuta
pronta.
“Eccoti il conto!” fece il dinosauro
“URLO SONICO” e
lanciò un potente attacco sonoro che investì in
pieno il demone “Jessie
adesso”.
“Sono pronto” dissero tutte le copie armate di un
rasengan per mano.
“Non così in fretta” fece
l’altro con in mano delle
sfere di fuoco nero “Attacco del fuoco oscuro inf…
CHE COSA!” fece poi.
“Tecnica del controllo dell’ombra
riuscito” fece
trionfante Chazz.
“Maledizione” fece Night Shraud “Fregato
da un
moccioso”.
“Il lavoro di squadra è sempre la cosa
migliore” disse
Aster apparsogli al lato e con in mano un rasengan color sangue.
“INSIEME” gridarono i tre Sun’s Knights
“RASENGAN
GEMMA DEL DINOSAURO ROSSO SANGUE” Jessie e Aster lanciarono i
loro attacchi e
Hassleberry, che non sapeva ancora usare quella tecnica, usò
un raggio arancio.
“AARRRGGGH!” Night Shraud fu investito in pieno e
spinto dentro il fiume di lava e non riuscì ad attivare una
barriera a causa di
Chazz che gli tagliò l’ombra facendogli perdere i
sensi. Alla fine la sua
energia sparì, segnando la sua sconfitta.
“VITTORIA!” gridarono i quattro.
“Questo si che si chiama lavoro di squadra” fece
Hassleberry.
“Niente male” commentò Chazz
“Io, però, sono stato il
migliore”.
“Sì e domani è Pasqua” gli
risposero i tre in coro.
“Tsk!” fece il moro.
“Avanti ragazzi, andiamo ad aiutare gli altri”
disse
Jessie.
“Manca solo Dark Sartorius” disse Aster dopo un
momento “Andiamo ad aiutare Jaden”.
“Sì!” risposero gli altri e corsero in
supporto
dell’amico.
Sul ponte che conduceva al
dormitorio rosso, era in
corso la battaglia tra il giovane Yuki e il demone bianco che aveva
tirato
fuori delle enormi ali nere striate.
“E quelle da dove escono” chiese il ragazzo curioso.
“Questo è un piccolo regalo che il sommo Abhadon
ha
fatto ai vice delle varie armate” spiegò il demone
con il suo orrendo sorriso
“Quando le tiriamo fuori i nostri poteri, raddoppiano e
abbiamo la possibilità
di usare attacchi più potenti, come questo” e
alzò entrambe le mani verso il
ragazzo “DARKOS REALE BIANCO” e lanciò
un enorme raggio bianco.
“Barriera dell’eroe attivazione” fece
Jaden prendendo
la carta in mano e restituì l’attacco al mittente.
“Non credere di avermi battuto” gridò
Dark Sartorius e
respinse l’attacco che finì in mare, ma poi rimase
a bocca aperta.
Intorno a lui erano apparsi i mostri del deck del
ragazzo ed erano pronti ad attaccarlo.
“Ma quando?” fece esterrefatto.
“Nel momento in cui ti sei concentrato sul tuo
attacco” rispose il ragazzo con un sorriso
“Attivazione carte trappola “Ragazzo
miracoloso” e “Esplosione elementare”
vediamo come reagisci” e attivò la sua
particolare combo.
Il demone fu investito in pieno e precipitò malconcio
in mare.
“Non credere di sfuggirmi” fece il ragazzo
inseguendolo.
Quando Jaden s’immerse,
vide che il demone aveva
preparato una controffensiva con i fiocchi: sul fondo erano depositati
una miriade
di Darkos pronti a essere lanciati, inoltre era apparsa la creatura
Energia
Arcana Extra Sovrano delle Luce e il demone era tranquillamente seduto
sulla
sua testa.
“Quando accidenti ha fatto tutto questo”
pensò il
ragazzo, poi capì “Certo! Ha separato il suo colpo
gigante quando è caduto in
mare e poi ha aspettato il momento buono. Ci sono cascato come un
allocco.
Dark Sartorius alzò la mano e le sfere luminose si
lanciarono verso il ragazzo e si aggiunse l’attacco della
creatura del demone.
Jaden, per difendersi prese la lancia di Luce e lanciò
un attacco luminoso.
Ci fu un’enorme esplosione che sconvolse l’intera
isola, svegliando tutti gli studenti.
Jaden emerse dall’acqua
con una spalla lussata e
diversi graffi e Dark Sartorius lo seguì a ruota con diversi
tagli sul viso e
un’ala bucata.
“Niente male!” fece il demone soddisfatto
“Sei
migliorato Jaden! Tuttavia la tua ora è segnata:
distruggerò te e quest’isola
in pochi secondi” e, alzate le mani, creò un
vortice grigio che cominciò ad
ampliarsi e a esercitare una grande forza di gravità
“Devi sapere che questo
vortice è un misto di un buco bianco e di un buco nero,.
Quando avrà raggiunto
le dimensioni di un paio di chilometri, risucchierà tutta la
regione e poi la espellerà
completamente distrutta. Facendo un calcolo, hai solo cinque minuti per
poterla
fermare, ma io non ci conterei, visto che non arriverai ai prossimi
due” e si
lanciò contro il ragazzo.
“Sei sleale!” gridò il ragazzo
lanciandosi
all’attacco.
I due si scambiarono una rapida serie di colpi ma
Jaden non riuscì a prevalere: a questo punto si
trasformò in Super Jaden.
“Non cambierai niente” gli gridò contro
il demone.
“Non ci contare” disse il ragazzo illuminando la
sua
arma “GOKURIUHA!” e lanciò
l’attacco.
“Non credere che lo lascerò passare”
urlò il demone e
lanciò un altro Darkos enorme che annullò il
colpo “Sei un illuso!”
“Sei tu l’illuso” gridò Jaden
mentre si lanciò verso
il demone con il rasengan nella mano libera.
“Muori!” gridò il demone lanciandogli
contro una miriade
di colpi bianchi.
Il ragazzo mise avanti la lancia di Luce squarciando
tutti gli attacchi e giunse davanti a lui “Questo
è per tutte le persone cui
hai cercato di rovinare la vita” e lo colpì con la
tecnica vorticante
“RASENGAN!”
“AAAAARRRRRGGHHH!” e Dark Sartorius fu lanciato
verso
il suo stesso vortice, finendone risucchiato.
“JADEN!” gridarono i suoi amici appena arrivati.
“Ragazzi datemi una mano” disse il castano
“Dobbiamo fermare
il vortice o l’accademia sarà distrutta”.
“Attacchiamo insieme” gridò Jessie, per
sovrastare la
corrente che si era creata.
“Sì!” dissero tutti e, concentrate le
loro energie le
lanciarono sottoforma di raggio energetico che si scontrò
con il vortice
distruggendolo completamente.
I giovani duellanti si scesero a terra ansimanti.
“Ce l’abbiamo fatta!” disse Jaden
“L’accademia è
salva, ma siamo a corto di energie e non possiamo aiutare i nostri
amici”.
“Non se ci sono queste” disse Alexis tirando fuori
un
sacchetto pieno di pillole della vita “Me le ha date il
signor Nick prima di
lasciare il villaggio”.
“Sei grande Alexis” fece Jessie “Forza,
prendiamone
una e andiamo ad aiutare i nostri amici”.
A Konoha la battaglia continuava
senza interruzione di
colpi: Alan e Jiraya tenevano a bada i demoni più deboli e
un enorme drago
apparso dal nulla nei pressi del parco; Naruto, Hinata, Rock Lee e
Shikamaru
stavano affrontando Imperius; Zane era alle prese con Korag; tutti gli
altri
aiutavano Buffy e Tsunade contro Necrolai.
“Non sapete fare di
meglio mocciosi!” disse la vampira.
“Vediamo se questo ti piace” disse Tenten tirando
fuori i suoi rotoli “DRAGHI DI’ CARTA
DELL’AMAZZONE GEMELLA” e lanciò una
miriade di spade e pugnali normalmente brandite da
un’amazzone.
La vampira aprì le sue ali e deviò la loro
traiettoria
senza troppi problemi, ma era solo un diversivo: infatti, si
trovò i piedi
bloccati dall’edera rampicante.
“E questa da dove sbuca!” fece Necrolai cercando di
mantenersi in equilibrio.
“E’ un mio piccolo omaggio floreale”
disse Ino “EDERA
D’AGLIO”.
“CHE COSA!” disse la vampira mentre si
ritrovò coperta
da una grande quantità d’aglio.
“Ottimo colpo Ino” fece Buffy
“L’aglio è il punto
debole dei vampiri, ma con lei non basta”.
“Provvediamo noi” dissero Kiba e Shino
“ZANNE DELLO
SCARABEO LUPO” e combinarono le loro abilità
creando un vortice fatto d’insetti
che investì Necrolai.
“Tocca a me!” disse Neji con Byakugan attivo
“STILE
HYUGA DELLE 128 CHIUSURE STELLARI”.
“UNITO A PUGNO DELL’ANGELO ESPLOSIVO”
gridò Sakura e i
due colpi colpirono in perfetta sincronia Necrolai, danneggiandola in
modo
serio.
“Choji sei pronto?” gli disse Tsunade.
“Quando volete”, disse il giovane Akimichi chiuso a
palla.
“Vediamo di fare gol” disse Buffy sollevando il
piede
destro.
“Questo è da parte nostra” disse Tsunade
alzando la
gamba sinistra.
Le due donne colpirono Choji come se fosse un pallone
da calcio che si diresse verso la vampira “SUPER PROIETTILE
ENERGETTICO
TRAVOLGENTE” gridò l’Akimichi investendo
la vampira che fu travolta e spazzata
via.
“E una è andata, avanti il prossimo”
disse la Summers.
“Il prossimo lo stendo tutto da sola” si
vantò
l’Hokage.
“Con la lentezza che ti ritrovi, arriverai a battaglia
conclusa” fece Buffy.
“Questo lo vedremo” e le due bionde corsero via
verso
il prossimo scontro.
“Ma quelle due sono instancabili!” fece Kiba col
tic
nervoso.
“E’ solo sana rivalità” fece
Tenten estasiata “Quanto
vorrei avere una rivale che mi stimoli a tanto” {il gene di
Gay l’ha
contagiata}.
“Ci mancava solo questo” esclamò
sconsolato Neji
“Avanti seguiamole” e si avviò seguito
dagli altri.
Intanto Jiraya e Alan erano davanti
a un enorme drago
apparso dal nulla: si reggeva a due zampe ed era verde e ambra.
“Wow!” fece il ninja leggendario “Non
avrei mai
immaginato di poterne vedere uno”.
“Sai che Nick può richiamarli?” fece
Alan “In
qualunque caso io ne ho già incontrato qualcuno”.
“CHE COSA!” gridò Jiraya a bocca aperta
“Si può sapere
da dove venite voi due?”
“Da un mondo speciale!” rispose Alan
“Allora, vogliamo
abbatterlo? Ho sentito dire che la carne di drago ha
proprietà incredibili”.
“Davvero?” fece Jiraya tornando serio
“Allora che
aspettiamo?”
Il drago, dopo aver abbassato la testa, vide i due e
li attaccò.
“Dobbiamo puntare agli occhi: è il suo punto
debole”
gridò l’angelo.
“Lascia fare a me!” disse il Sannin mordendosi il
dito
“Gamabunta sarà felice come una Pasqua. TECNICA
DEL RICHIAMO” .
Apparve una grande nuvola di fumo e poi fece la sua
comparsa un gigantesco rospo color arancio, vestito con una casacca
nera, una
spada ninja e con una grande pipa in bocca.
“Wow!” fece
Alan “Ora capisco perché t chiamano
l’eremita del rospo”.
“JIRAYA, PERCHE’ MI’ HAI CHIAMATO IN
MEZZO AL
VILLAGGIO?” disse il rospo con un potente vocione.
“Guarda un po’ chi c’è
lì!” disse Jiraya, indicandogli
il drago a pochi metri da lui.
“MA QUELLO E’ UN DRAGO!” fece il rospo
con un ghigno
“FINALMENTE HO LA POSSIBILITA’ DI’ FARNE
A FETTE UNO.
QUEI LUCERTOLONI TROPPO CRESCIUTI SI CREDONO CHISSA’
CHI!
SARA’ UN VERO PIACERE DARTI UNA MANO” ed estrasse
la
sua spada.
Il drago, quasi provocato dall’affermazione di
Gamabunta, spalancò le fauci e sputò fuoco, ma il
rospo fece un grande salto,
salvandosi dall’arrostimento.
Il drago non si fermò e sputò un’altra
fiammata contro
di lui.
“Avanti amico prepara l’olio”
urlò il Sannin mentre
faceva una serie di sigilli.
“DETTO FATTO” rispose il rospo si riempì
la bocca di
olio.
“Drago alla griglia in arrivo!” fece Jiraya al suo
nuovo amico “ARTE DEL FUOCO: FIATO INCENDIARIO DEL
ROSPO” e, sputò una potente
fiammata che, unitasi con l’olio, esplose in
un’onda travolgente.
Il drago intensificò il suo alito infuocato e le due
fiammate si scontrarono per diversi secondi.
“Adesso tocca a me!” fece Alan e saltò
verso le
fiamme.
“ALAN” gridò Jiraya.
Mentre scendeva verso
l’inferno di fiamme, Alan
avvicinò la mano libera alla lama della sua katana:
“E’ passato molto tempo
dall’ultima volta che abbiamo combattuto insieme amico mio.
Torniamo ai vecchi
tempi. Illumina l’intero creato di pura luce HIKARU NO
TSUME” {traduzione: Artiglio
di Luce}.
La lama s’illuminò di un’intensa luce
bianca e si
allungò di alcuni metri, estinguendo le fiamme.
“Che diavolo è quella luce” fece Jiraya
stupito.
La lama fu calata sul drago e lo tranciò in due parti
perfette in un secondo, dichiarando la fine dello scontro.
Abbattuto l’enorme drago, l’angelo fece apparire
tre
paia di ali e scese a terra, seguito dal rospo e dal suo cavaliere.
Jiraya, ancora senza parole, scese da Gamabunta e
osservò Alan a bocca aperta.
“Allora sei davvero un angelo!” fece il Sannin.
“COSA!” fece il rospo stupito “QUELLO
SAREBBE UN
ANGELO?”
“Devo correggerti amico mio, io sono uno Shinigami
promosso alla guardia del re degli spiriti e sono il quarto in
potenza” disse
Alan “In teoria, io sono un arcangelo” e
ritirò le sue ali.
“Cavolo!” fecero il Sannin e il rospo.
“Se vuoi
chiedermi qualcosa, fallo dopo, adesso abbiamo da lavorare”.
Jiraya risvegliatosi dal torpore annuì e, dopo che
Gamabunta si fu ritirato, i due corsero verso gli altri scontri.
Intanto, alla porta est del
villaggio, Zane era
impegnato contro Korag che si era rivelato un avversario davvero molto
forte e
la cosa rese felice il Truesdale maggiore.
“Ti vedo soddisfatto, Zane Truesdale!”
commentò Korag.
“E’ così!” fece Zane
leggermente ansimante “Sono
scontri come questo che mi permettono di dare il meglio di
me”.
“Hai il fiatone e parli di dare il meglio di te?”
fece
il guerriero viola “A me sembri già
battuto!”
“Non è niente” disse “Sono uno
che si riprende in
fretta”.
“Non ho mai visto un ragazzo più cocciuto di
te” fece
Korag “E’ un peccato che ti debba
distruggere” e alzò lo scudo verso il ragazzo
“ATTACCO DEL LUPO” e una pioggia di energia viola a
forma di lupi si lanciò
all’attacco.
“Non ci contare. TRIPLA FIAMMATA TONANTE” e alzata
la
sua spada fece esplodere un’onda di energia elettrica che
prese forma di drago.
I due attacchi vennero a contatto e si scontrarono
senza che nessuno dei due prevalesse sull’altro.
“Adesso” pensò Zane
“Ama… “ ma in quel momento una
fitta al cuore gli provocò un forte dolore che gli fece
perdere la
concentrazione e l’attacco dell’avversario lo
investì in pieno.
“E’ finita!” disse Korag e si
voltò, ma sentì un
rumore alle sue spalle.
“Dove credi di andare!” disse il Truesdale maggiore
mentre,
ansimante si rimise in piedi “Non mi hai fatto
niente!”
“Sei davvero coriaceo, ” commentò Korag
“Tuttavia non
c’è disonore ad ammettere la sconfitta”.
“Io non mi arrendo per nessun motivo” disse Zane e,
con una mano sul petto, si lanciò contro
l’avversario.
Korag, senza aspettare il suo arrivo, si teletrasportò
davanti al ragazzo e lo colpì all’addome con un
calcio facendolo rovinare a
terra.
Zane cercò di rialzarsi, ma Korag lo costrinse a terra
mettendogli il piede sul petto.
“A quanto sembra ho perso” fece il ragazzo.
“Così sembra” rispose
l’avversario preparandosi a un
affondo “Le tue ultime parole?”
Davanti al ragazzo passarono le immagini della sua
vita e, con un sorriso, disse: “Mi dispiace di non essermi
potuto battere di
nuovo contro Itachi e di non aver detto ad Ayame che la amo dal
profondo” e
chiuse gli occhi.
“Molto toccante” disse Korag “Vorrei
evitarlo, ma non
ho scelta, addio!” e calò la spada.
“Addio!” fece Zane, pensando a tutte le persone che
stava per lasciare.
La lama colpì una roccia
e il piede fu tolto dal
petto.
“Ma cosa?” fece Zane aprendo gli occhi.
“Sei ancora giovane, figliolo e la tua ora non è
ancora giunta” disse Korag con una voce a un solo tono e
tendendo la mano al
ragazzo.
Meccanicamente, Zane afferrò la mano e fu aiutato ad
alzarsi.
“Che significa Korag!” disse senza capire.
“Korag non è mai esistito ragazzo”
spiegò “In realtà
era un guerriero giusto e votato al bene la cui mente fu manipolata dal
male,
ma non ha mai smesso di lottare per riemergere. Io ho solo preso in
prestito il
nome e l’armatura per infiltrarmi all’interno delle
armate infernali”.
“Infiltrarti?” chiese Zane “Vuoi dire che
sei “.
“Esatto, sono un guerriero del Fantasy” e
l’armatura
cadde rivelando il suo vero aspetto: era un essere simile a una mummia,
ricoperto di sabbia; una strana maschera gli copriva il volto di cui si
potevano
vedere solo gli occhi verde smeraldo. “Mi presento: il mio
nome è Yaphisan
Sandtimes” e fece un inchino.
“Sandtimes?” fece Zane mentre rievocò lo
scontro
contro Malfork “Sei un parente di quella donna in
rosso”.
“Conosci mia figlia Kaeleena, ne sono contento”
disse
Yaphisan.
“Tua figlia?” fece stupito il Truesdale.
“Esatto! Ti racconterei volentieri la mia storia, ma
non ho il tempo materiale per farlo: devo adempiere al ruolo di padre.
Tuttavia
voglio fare qualcosa per alleviare il tuo dolore” e
appoggiò una mano sul petto
del ragazzo “Sabbie del Tempo: Ricordo controllato”.
Una luce avvolse il corpo di Zane e lo attraversò
interamente, finché non s’inginocchiò a
terra ansimante.
“Ecco fatto!” disse Yaphisan.
“Che cosa mi hai fatto?” chiese il ragazzo senza
capire.
“Ho riportato il tuo cuore indietro di un anno e due
giorni, nell’attimo precedente all’inizio del tuo
primo duello clandestino.
Adesso sei come nuovo”.
Zane si alzò incredulo: non sentiva più dolore al
petto e il fiatone era sparito.
“Ora non perdere tempo: raggiungi i tuoi amici e
aiutali a sconfiggere Imperius. Prendi questo ti sarà molto
utile” e gli diede
lo scudo di Korag “Sono sicuro che saprai come utilizzarlo. A
presto ragazzo” e
sparì in una nube di sabbia.
Zane rimase immobile per diversi minuti ad osservare
lo scudo, poi sorrise e corse verso l’ultimo scontro in atto.
“Grazie Yaphisan!” disse mentre correva.
Sullo yacht Clessidra , il trio stava dando il meglio
di se per fermare le due creature manipolate dal Dark Prince, ma non
era molto
facile battere il Dahaka e il Grifone in coppia.
“Accidenti!” fece Itachi mentre atterrò
sulla paratia
“Anche se le colpiamo le loro ferite si rimarginano
velocemente. Chi è il folle
che ha dato un simile potere a queste creature?”
“Personalmente, non me ne importa signor Itachi”
rispose Kisame a pochi passi da lui “Io mi sto divertendo
troppo e poi come
fate a combattere con addosso solo l’accappatoio?”
“Questi non sono affari tuoi!” rispose secco Itachi
coprendosi le sue nudità.
“Per rispondere alla tua domanda Itachi” fece
Kaeleena
mentre si voltò verso i due “Queste creature erano
al servizio del mio clan e
avevano il compito di sorvegliare dei potenti manufatti: il Grifone la
maschera
dello spettro, il Dahaka la clessidra in cui sono contenute le sabbie.
Quel maledetto di Dark Dastan le ha affrontate e… MA
CHE VI’ PRENDE” gridò.
I due ninja erano rossi in viso e perdevano sangue dal
naso.
“Si può sapere che avete?” chiese la
donna, poi,
seguendo i loro sguardi, abbassò la testa e capì:
il suo petto era
completamente scoperto mostrando l’enorme seno e, rossa in
viso, si coprì.
“ITACHI PUO’ ANCHE PASSARE, MA A TE KISAME TI
AMMAZZO!” gridò furiosa.
“Le mie scuse!” fece lo spadaccino, mentre si
tamponò
il naso.
La scenetta comica fu bruscamente interrotta dal
Dahaka che tornò all’attacco con i suoi enormi
tentacoli che si avventarono su
Kaeleena e la presero.
“KAELEENA!” gridò l’Uchiha che
si teletrasportò
davanti a lei e la prese per le braccia “Resisti!”
“La fai facile!” disse la mora “La
prossima volta mi
metto il costume da bagno”.
“Lo fai apposta!” esclamò Itachi mentre
cercava di non
distrarsi.
“Devo sempre fare tutto io!” gridò
Kisame lanciatosi
in avanti e pronto a tagliare i tentacoli della creatura, ma il Grifone
lo
intercettò e, con una testata, lo fece sbattere contro
l’albero maestro “Adesso
ti cucino come un tacchino” ruggì lo spadaccino
dopo essersi alzato.
“Non mi
mollare!” urlò Kaeleena mentre cercava di
liberarsi dai tentacoli del Dahaka che continuava a tirare.
“Non ci penso nemmeno a lasciarti!” fece
l’Uchiha
mentre attivò lo Sharingan ipnotico e puntò
l’occhio destro sul Dahaka
“Amaterasu!”
Le terribili fiamme nere colpirono in pieno l’enorme
mostro, ma non sortirono alcun effetto sul suo corpo di sabbia.
L’unico lato
positivo fu che perse la presa sulla donna che finì tra le
forti braccia
dell’Uchiha.
“Stai bene?” chiese lui.
“Divinamente!” rispose lei mentre avvicinava le
labbra
a quelle del moro, ma la loro attenzione fu richiamata alla
realtà dalle
imprecazioni dello spadaccino “Continuiamo dopo!”
“Sì! Sperando che ci sia il dopo” disse
lui.
La donna non ebbe il tempo di rispondere che si
trovarono davanti l terribile Dahaka che, furioso, si era lanciato
contro di
loro.
“Quante volte devo
salvare la situazione!” fece una voce.
Tutto avvenne in una frazione di secondo: il Dahaka fu
colpito con un poderoso pugno e scaraventato via e il Grifone afferrato
per
un’ala e lanciato contro il compagno.
“Che cosa è successo!” fecero i tre
stupiti.
Davanti alla coppia apparve Yaphisan di spalle che si
rivolse tranquillamente alla figlia: “Da quanto tempo
Kaeleena!”
“E quello chi è!” fece Kisame stupito.
“Lo conosci?” chiese Itachi.
“Padre!” disse la donna con gli occhi sgranati.
“Padre?” ripeterono i due ninja stupiti.
“Le presentazioni a dopo ragazzi” disse Yaphisan
“Adesso mettetevi qualcosa addosso: fa un po’
freddino stasera” e schioccò le
dita.
I corpi dei tre furono avvolti da una luce giallognola
e quando scomparve, si ritrovarono con i loro vestiti addosso.
“Adesso va meglio, vero?” fece Yaphisan poi s
concentrò sulle due creature “Adesso restate
fermi: ci penso io a fermare le
mie creature” e avanzò.
“Le sue creature?” fece Itachi stupito.
“Si” rispose Kaeleena “Il Dahaka e il
Grifone sono sue
creazioni. Lui è Yaphisan Sandtimes: il patriarca del mio
Clan, uno degli
precedenti eletti delle sette chiavi dell’apocalisse e mio
padre e maestro”.
“Ed io che pensavo di avere una famiglia curiosa?”
disse Itachi “si vede che è destino”
{XD}.
Yaphisan si avvicinò al
Dahaka e al Grifone e disse
loro: “Mi si spezza il cuore a vedervi così, mie
creature, ma adesso vi
libererò con l’unico modo che conosco”.
Le due creature ruggirono e si lanciarono contro di
lui.
“Antichi poteri del tempo” fece il Sandtimes
giungendo
le mani “FUOCO INFINITO DELLA FENICE” e una fiamma
dorata apparve dal nulla
avvolgendo interamente le due creature.
Quando il fuoco si estinse, le due creature erano a
terra e completamente incapaci di muoversi.
“Le ha uccise?”
chiese lo spadaccino.
“No, le ha liberate del controllo del Dark Prince”
rispose la donna.
Le due creature si rimisero a fatica in piedi, ma il
loro sguardo non era più feroce e selvaggio e i collari
erano completamente
spariti.
“Ben tornati amici miei” disse Yaphisan.
Le due creature lo fissarono e poi s’inchinarono
rispettosamente davanti al loro creatore.
“Non inginocchiatevi: lo sapete che non voglio simili
riverenze” disse Yaphisan, poi si rivolse al trio
“Adesso dobbiamo dividerci e
aiutare gli altri”.
“Ehi!” fece Kisame “Solo
perché sei il padre di... “
ma Itachi lo fermò con un gesto.
“Dove dobbiamo andare?” chiese l’Uchiha.
“Scegliete voi” rispose il Sandtimes “Io
andrò
altrove” e sparì insieme al Dahaka e al Grifone in
una nuvola di sabbia.
“Sempre il solito: viene, prende ciò che deve e
poi se
ne va!” esclamò Kaeleena, poi si rivolse ai due
ninja “Andiamo!”
“Ci vediamo dopo piccioncini” disse Kisame e
volò via.
“Dove andiamo?” chiese l’Uchiha
guardandola
intensamente.
“Dove vorresti andare?” chiese la donna
avvicinandosi
a lui e ricambiando lo sguardo.
“Dovunque purché ci sia anche tu!” e
dopo averla abbracciata,
la baciò appassionatamente {Ah! L’Amore!}
A diversi chilometri di distanza,
il Dark Prince si
fermò e si voltò nella direzione della nave.
“Vedo che te ne sei accorto” fece Nick “I
tuoi soldati
stanno cadendo e tu stai perdendo punti”.
“Ah! Pensi che me ne importi qualcosa?” disse Dark
Dastan “Che muoiano tutti, non batterò ciglio o
verserò lacrime. Ciò che conta
è il mio obiettivo, nient’altro”.
“Sei un autentico mostro” fece Nick
“Pensi solo a te
stesso”.
“Esatto e tu fai lo stesso” rispose il demone.
“Dici?” fece Nick con un ghigno “Se
davvero fossi come
te, non avrei allenato personalmente quei ragazzi, preparandoli a
battersi
contro tipi mostruosi come te e poi non avrei chiamato
rinforzi”.
“Cosa?” fece il Dark Prince.
“Non te ne sei accorto? Ci sono ben tre alleati che
sono giunti in aiuto dei ragazzi e hanno la mia piena fiducia. Ora
posso
concentrarmi pienamente su di te!” e si mise in posizione.
“Non illuderti” rise Dark Dastan “La
partita non è
ancora finita” e fece schioccare la sua catena.
“Vento selvaggio della
Foglia” fece Rock Lee dirigendo
l’attacco verso Imperius.
“Illuso!” disse il demone sventolando il suo
ventaglio
e generando un raggio nero e colpendo il ragazzo.
“LEE !” fecero i tre compagni.
“Perché non lo raggiungete”, disse
Imperius lanciando
un altro raggio.
“ATTACCO DEL LUPO!” gridò Zane e
fermò il raggio con
il colpo di Korag.
“Cosa!” fece il demone girandosi verso di lui
“Tu
guarda! A quanto pare sei stato in grado di battere Korag. Per
ricompensarti lo
raggiungerai. COSA!” fece il demone senza riuscire a muoversi.
“Finalmente la tecnica del controllo dell’ombra
è
riuscita” disse il giovane Nara.
“Come osi fermarmi, moccioso” ruggì il
demone “Me la
pagherai molto cara”.
“Comincia con questo!” gridò Naruto col
Rasengan nella
mano sinistra e la spada di Luce nella destra
“RASENGAN” e colpì il demone che
fu spinto verso il muro.
“Ottimo colpo!” fece Rock Lee appena alzatosi
“Ormai
stiamo per vincere”.
“Meglio non cantare vittoria troppo presto” disse
Zane.
“Hai detto bene!” urlò il demone che
fece esplodere la
sua energia e avanzò furioso “Avete osato colpirmi
e adesso la pagherete. È il
momento di mostrare il mio vero potere” e fu avvolto da
un’aura negativa che lo
inghiottì.
Quando riapparve, il suo aspetto era cambiato:
indossava un’armatura blu e in testa aveva un elmo
raffigurante uno sciacallo,
poi tirò fuori delle grandi ali pelose e nere.
“Che accidenti gli è successo!” fece
Naruto.
“Si è trasformato” disse Hinata che
poteva vedere il
suo cambiamento col Byakugan “E la sua forza è
cresciuta a dismisura”.
“Esattamente” rispose il demone “Questa
è la mia vera
forma e adesso la userò per distruggervi.” E si
lanciò all’attacco.
“Arrivo!” disse il biondino trasformatosi in Super
Naruto e lanciandosi all’attacco.
“Ci sono anch’io” esplose Rock Lee.
“Che seccatura!” fece Shikamaru e seguì
gli amici.
“Non crederete di lasciarmi indietro!” disse Zane
che
corse in avanti.
I quattro ragazzi attaccarono senza
sosta il demone ma
non riuscivano a farlo cedere; inoltre all’appello mancava
una persona.
Hinata era rimasta ferma a guardare, sentendosi incapace
di muoversi.
“Perché? Perché non riesco a
muovermi?” si disse “E’
la paura?”
“Hinata!” le disse Rayearth
“Perché non combatti?”
“Non riesco a capirlo!” fece lei stringendo le mani
“Sento che c’è qualcosa che mi
manca”.
“Non
c’è niente che ti manca piccola Hinata:
è solo
una tua impressione” disse una voce.
La ragazza spalancò gli occhi: il villaggio era
sparito e tutto era buio.
“Dove mi trovo?” fece la Hyuga spaventata.
“Questa è la tua illusione” disse di
nuovo la voce e
poi apparve una luce rossa che si avvicinò alla ragazza.
La luce si affievolì e, avvolta da fiamme rosso vivo,
apparve una ragazza di circa sedici anni: il suo viso era identico a
quello
della Hyuga, ma illuminato da un dolce sorriso e gli occhi erano rossi
come il
fuoco così come i capelli che si muovevano come
l’elemento stesso di cui
avevano il colore.
"Chi sei?”fece la ragazza.
“Mi chiedi chi sono?” disse la ragazza
“Io sono il
calore che porti nel cuore Hinata!”
Nel
prossimo
capitolo.
Hinata capirà
da dove viene il calore che ha dentro e tornerà
più agguerrita che mai e pronta
a sconfiggere Imperius insieme ai suoi compagni.
Gli altri
scontri continuano: Gaara e i suoi fratelli mostreranno al Visir e ai
suoi
seguaci di che cosa sono capaci; Shaoran mostrerà i suoi
progressi e Sasuke
scoprirà in cosa consistono parte dei suoi poteri.
Lo scontro
tra Nick e Dark Dastan prosegue e quest’ultimo rivela il suo
terribile potere.
Questo e
altro nel prossimo capitolo.
Yaphisan
Sandtimes è una mia personale creazione e il suo personaggio
resterà quasi
sempre nascosto nel mistero, così come Alan.
Ringrazio
Michiuzumachi per il nome della spada di Alan e per il suo cognome.
Anche
se mi
dispiace, la prossima settimana non posso postare il capitolo, quindi
ci
rivediamo il 30 aprile.
Buona Pasqua ciao!