Grigio

Una strana nebbia anomala si era alzata sul Mondo che Non Esiste, rendendo quasi impossibile persino la vista dello splendore di Kingdom Hearts. Sarebbe stata proprio una di quelle giornate che i Qualcuno avrebbero chiamato uggiosa. Ma per un Nessuno qual’era Zexion non c’era di che preoccuparsi, lui non sapeva nemmeno cosa fosse, l’uggia. Stava seduto nella sala centrale rilassandosi un po’ dopo la riunione con il Superiore. Quella nebbia, era risultato, non era dannosa, frutto ovviamente di una qualche ragione atmosferica. E poi erano partiti tutti per le loro missioni, tranne lui, Zexion, che non aveva nient’altro da fare se non leggere qualche buon libro approfittando del silenzio che regnava nel Castello. Quando più di due membri si radunavano lì, qualcuno finiva per litigare, altri facevano scherzi, altri ridevano a crepapelle, fingendo quell’allegria che non c’era. Chi credevano di prendere in giro, loro stessi?
“Sanno benissimo che queste emozioni sono tutte illusioni”. Partendo da questo presupposto, Zexion aveva imparato a non fidarsi di ciò che sentiva, nascondendo tutto dietro una maschera di silenzio. Quello che gli appariva strano, improbabile, erano le sensazioni che gli squassavano in petto quando era con Demyx, quel chiacchierone con la mania della musica che ogni volta che lo incrociava in corridoio gli saltava addosso come una scimmia. Non provava (illusoriamente) fastidio o rabbia, ma una sorta di caldo tepore che lo prendeva proprio dove il cuore che non aveva lasciava il posto al vuoto.
Un mezzo sorriso si disegnò sul volto di Zexion, immaginando per un attimo le note del Sitar del biondo, accorgendosi dopo un istante che non erano frutto della sua mente. Si alzò dal divanetto e si diresse a passo spedito verso il cortile interno, dove sentiva provenire una melodia malinconica tipica di Demyx. Appena uscito si trovò davanti ad un turbine di nebbia, al centro si intravedeva una figura avvolta da quel grigio candido. Non appena sentì dei passi, la figura si mosse allarmata e la musica finì per un momento.
«Demyx» sussurrò Zexion. «Non dovresti essere in missione?» chiese, ma in realtà era solo un modo per trovare qualcosa da dire.
«No» rispose l’altro, avvicinandosi. «Oggi sto qui. Qui con te» disse, andando a sfiorare le labbra dell’altro con le sue. Si ritrasse lentamente, tornando al centro del vortice grigio che lo attendeva, e riprese a suonare. La solita melodia malinconica, ma stavolta aveva una nota dolce e soave che mai prima d’allora Zexion aveva colto.

Nel Prossimo Capitolo... Bordeaux {AkuKai}

~Spazio Autrice
Ok, non sarà un capolavoro, ma sono piuttosto soddisfatta. Eh sì, sono proprio dei buoni amici, niente di più u___u {La mia mente continua a rifiutare lo Yaoi...}
{Anche la mia. NdA Axel} {Certo, perché tu stai con me, mi sembra ovvio~ ♥ NdA Me}
Basta scleri. La prossima sarà una AkuKai. Non so perché mi sia venuta in mente, non sapevo neanche a che colore associarla finché è arrivata l'illuminazione. E quindi ci vedremo alla prossima :)
Grazie a chi legge e a chi recensisce :)
~ S.