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Autore: siriak    24/01/2004    1 recensioni
ritroviamo i nostri beniamini dopo un pò di anni...cosa è successo e cosa ancora deve accadere?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Jun Misugi/Julian Ross, Karl Heinz Schneider, Kojiro Hyuga/Mark, Roberto Hongo, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Taro Misaki/Tom, Tsubasa Ozora/Holly, Yayoi Aoba/Amy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vacanze al mare

 

 

Durante il periodo in cui si susseguivano le varie gare di qualificazione i ragazzi non goderono di molto tempo libero se si escludono le pause per il pranzo e la cena. Marika e Patty erano anche loro molto prese dai rispettivi impegni, ma gratificate nel vedere la squadra che conquistava sempre maggiore successo con le sue sbaraglianti vittorie. In quei giorni Mirko, trascurato dalla nazionale giapponese, era entrato molto in confidenza con i signori Hutton riuscendo a infondergli nuove energie e contagiandoli con la sua innata vivacità. Da parte loro i genitori di Holly erano notevolmente ben disposti nei confronti del bambino e non solo per il suo carattere dolce e sempre allegro, ma anche perché avevano notato il profondo affetto che legava loro figlio al piccolo. Oliver infatti, anche se occupatissimo tra allenamenti, partite e interviste, riusciva a ritagliare un po’ di tempo da trascorrere con Mirko, che a sua volta aspettava con ansia quei momenti. Marika, invece preferiva non essere presente a quegli incontri per dare la possibilità ai due di conoscersi a fondo. Dalla sera della festa lei e Holly non erano più stati soli in modo da poter approfondire i loro sentimenti dopo la dichiarazione del calciatore. Nonostante ciò si era instaurato tra loro una sorta di tacito accordo per cui avrebbero affrontato argomenti più delicati al termine dei mondiali.

 

Patty aveva preso molto sul serio il suo ruolo di guardia del corpo e assisteva Marika nella gran parte della giornata, quando cioè non era con Holly. In quei momenti si poteva dedicare al suo bel portiere che, dopo essersi presentato con la manager al gala d’inaugurazione dei mondiali e avendo scoperto che era splendidamente sopravvissuto, si era notevolmente lasciato andare. Neanche le battutine di Lenders avevano destato in lui imbarazzo, anche perché l’attaccante aveva avuto modo di apprezzare le svariate qualità della manager e la stimava molto.

 

 Mark inoltre non aveva solo Price da stuzzicare, ma anche Tom Beker, che lanciava continuamente occhiate in direzione di Mary. Era sempre stato un fratello protettivo, ma a parte qualche battutina non se la sentiva di intralciare l’amicizia che stava nascendo tra il numero 11 e la sua adorata sorellina. In fondo non l’aveva mai vista così disinvolta tra persone che aveva appena conosciuto.

 

Tom e Mary riuscivano a trascorrere un po’ di tempo insieme dopo gli allenamenti del ragazzo allontanandosi dagli occhi dei compagni. Parlavano del più e del meno solitamente, ma una sera Tom si ritrovò a raccontarle dei suoi sogni, delle sue aspettative, del suo io più intimo e nascosto,insomma. Nel momento stesso che prese coscienza di aver messo a nudo la sua anima con quella ragazza, capì di essersi perdutamente innamorato. Mary, d’altra parte era contenta di aver conosciuto Tom, si sentiva sicura quando era con lui e non aveva più il timore di non essere apprezzata o capita dal resto della gente. L’unica nota negativa era che il termine dei mondiali si stava avvicinando e con quella il momento della separazione.

 

- cosa c’è che non va, Mary? Lo sai che mi puoi dire tutto- chiese Tom rivolgendosi alla ragazza che gli sedeva tranquillamente accanto a lui.

 

- scusa, non volevo essere di poca compagnia, ma…- Mary non riusciva a trovare le parole per spiegare al calciatore come si sentiva. Fra pochi giorni si sarebbero dovuti separare e lei non avrebbe più potuto trascorrere ore così felici.

 

- avanti continua- insistette lui dolcemente.

 

- sono un po’ triste perché fra pochi giorni devo tornare in Giappone - aveva lo sguardo basso per cercar di rimandare indietro le lacrime senza farsene accorgere da Tom.

 

- …capisco. Anche io ci sto pensando da un po’ e vorrei chiederti una cosa al riguardo-disse serio.

 

-dimmi pure- rispose lei ora attenta alle parole del ragazzo.

 

- vorrei potere continuare a vederti-

 

Quelle parole rimbombarono nella sua testa per qualche minuto come se nascondessero un oscuro significato. Quando si rese conto che non aveva ancora risposto a Tom, gli si avvicinò piano poggiando la testa al suo torace. Il ragazzo sorrise a quel gesto dettato dalla timidezza e passandole due dita sotto il mento fece alzare il viso di Mary verso il suo. Erano vicinissimi, i loro sguardi si intrecciarono come se non volevano più sciogliersi, finché non chiusero gli occhi pronti a scambiarsi quel bacio tanto atteso e desiderato.

 

Le continue vittorie riportate dal Giappone consentirono alla squadra di classificarsi per la finale dei mondiali di calcio. Il loro prossimo, ed ultimo avversario, era il Brasile. La scalata affrontata con il medesimo impegno dai ragazzi brasiliani era stata seguita con occhio attento specialmente da Benji. Il ragazzo, infatti, non aveva dimenticato la sfida lanciatagli da Roberto e non vedeva l’ora di smentire le accuse infondate davanti a milioni di testimoni.

 

Il giorno dell’incontro, tanto atteso e sognato da tutti, era arrivato. Ogni membro dello staff sportivo giapponese era teso e concentrato.

 

Quella mattina Marika si era svegliata presto, in preda a sentimenti contrastanti: da una parte era contenta perché finalmente quell’avventura, al tempo stesso stressante e fantastica, stava volgendo al temine; dall’altra avrebbe quasi sicuramente rivisto Roberto e questo non era certo una cosa positiva.

 

Mentre le due squadre si stavano dirigendo agli spogliatoi per prepararsi all’imminente incontro, Marika era tornata in dietro per recuperare una valigetta dimenticata sull’autobus con cui erano giunti allo stadio. Sulla via del ritorno agli spogliatoi  Roberto era riuscito a bloccare Marika nel corridoio. Non passava nessuno poiché erano tutti proiettati verso il campo da calcio. La ragazza, non volendo esprimere il profondo disagio in cui si trovava, cercò di assumere un atteggiamento disinvolto provando a raggiungere la porta che la metteva in comunicazione con la panchina giapponese. Ma Roberto si frappose fra lei e la strada, facendola indietreggiare finché non la spinse al muro.

 

- non così in fretta, tesoro!- disse mentre le bloccava le mani ai lati della testa.

 

-lasciami andare immediatamente!!! – si dibatté lei, ma senza grosso risultato. L’uomo era di gran lunga più robusto e più forte della ragazza.

 

- dimmi un po’, cosa ci trovi di speciale in Holly? È soltanto un ragazzino!! Ti farò provare cosa significa stare con un uomo vero!- continuò lui con tono rabbioso.

 

- parli a vanvera! Sei solo un buffone al suo confronto!- non riuscì più a continuare perché  lui le aveva tappato la bocca con le proprie labbra, baciandola furiosamente. Quando si scostò da lei si trovò dinnanzi un paio di occhi che lo guardavano furiosamente.

 

- lasciala andare subito!!- Patty impensierita per l’eccessivo ritardo dell’amica era andata a cercarla.

 

Roberto, spiazzato dall’arrivo della manager, allentò la presa sui polsi di Marika che si svincolò per rifugiarsi dietro Patty.

 

- sparisci dalla mia vita, Roberto.- disse con tono astioso.

 

- non farla così facile, dolcezza! Cosa credi che ti lascio andare senza dire o fare nulla? Ho deciso che sarai la mia compagna e così sarà. Dillo pure  al campione!- e così dicendo si allontanò dalle due ragazze scioccate.

 

- credo che la situazione sia degenerata, bisogna prendere seri provvedimenti: non appena finita la partita vado dal capitano e lo faccio andare di corsa alla stazione della polizia!- disse Patty che per prima si era ripresa dallo spavento.

 

- aspetta tra due giorni partiamo per la villa di Benji in costa azzurra, ci allontaniamo dall’ambiente calcistico prendendoci un mese di riposo. Possiamo farlo trascorrere serenamente, non credi. Staremo sempre insieme, non ci saranno pericoli, eh Patty?- chiese Marika speranzosa.

 

- …non capisco perché mi lascio sempre convincere! Ma non appena siamo a casa di Benji racconterai tutto al capitano, chiaro?-

 

- grazie, sei un’amica! Ora torniamo alla panchina voglio vedere Oliver che segna!-

 

 

la partita era finita 2-0 per il Giappone, i marcatori erano stati Lenders al 35’ e Hutton al 79’.

 

Una volta terminati i festeggiamenti per la loro vittoria i ragazzi raggiunsero il loro albergo. Erano stanchissimi, ma felici. Finalmente tutto il mondo avrebbe guardato con occhi nuovi verso il calcio giapponese.

 

Il giorno dopo Holly doveva pranzare con i suoi genitori che sarebbero partiti quella sera stessa. Una volta giunto al ristorante scese dal taxi porgendo la mano alla ragazza che lo accompagnava. Marika era molto contenta, il mondiale era terminato e ora si sarebbero concessi un po’ di meritato svago, finalmente! Dopo di lei si affacciò alla portiera dell’auto il piccolo Mirko che tanto per cambiare era felice come una pasqua.

 

Nel locale i signori Hutton stavano parlando proprio del terzetto che fra non molto avrebbe varcato la soglia del ristorante.

 

- credo che il nostro bambino sia cresciuto! L’ho osservato molto in questi giorni e ho notato come è felice quando sta in compagnia di Marika e Mirko. Tu cosa ne pensi?- Maggie guardava con apprensione il marito.

 

- che ti devo dire? Anche io ho notato questo cambiamento e ne sono felice: Marika è una ragazza molto dolce e credo che ricambi appieno i sentimenti di Holly, e Mirko è un bambino adorabile. Credo che nostro figlio sia un ragazzo fortunato, spero solo che se ne accorga in tempo.- disse lui con un sospiro.

 

- che vuoi dire?- chiese Maggie già preoccupata

 

- lo sai com’è fatto, non si sbilancia molto quando si tratta dei sentimenti, specialmente se sono i suoi.-

 

intanto i ragazzi erano entrati nel ristorante e un cameriere li stava accompagnando al tavolo dove erano attesi. Lungo il tragitto molte occhiate li accompagnavano.

 

La serata trascorse piacevolmente, i signori Hutton non volevano assillare il figlio con domande insistenti perciò aspettarono che Holly intavolasse l’argomento quando più lo ritenesse opportuno. Il ragazzo grato per la cortesia decise di svelare i propri piani per l’immediato futuro solo al dolce.

 

- ho un mese di ferie e intendo godermele tutte!- disse sorridendo mentre si portava una mano dietro la testa come era solito fare- domani partiamo per raggiungere Benji e Patty nella casa al mare- aggiunse passando un braccio sulle spalle di Marika sottolineando il fatto che lei lo avrebbe seguito.

 

Notando lo sguardo triste della madre Holly si affrettò ad aggiungere- ma staremo lì due settimane, poi veniamo a casa mamma!- felice di aver fatto tornare il buonumore nello sguardo della genitrice.

 

- sono contenta! È da tanto che non resti per più di tre giorni. Ma Mirko…?- chiese titubante Maggie

 

- cosa?- intervenne preoccupata Marika forse non vogliono che venga anche lui. Non ho più chiesto ad Oliver cosa ha effettivamente spiegato ai suoi genitori…

 

- volevo sapere se viene con voi da Benji, perché se vi va noi ci possiamo prendere cura di lui. È cosi un bravo bambino!- rispose Maggie accarezzando con lo sguardo il bambino che stava mangiando di gusto il suo gelato.

 

- non so se sia il caso, è venuto da poco a vivere con me e non mi va di lasciarlo anche se so che sarebbe accudito con amore, Maggie- rispose dolcemente lei.  

 

-credo che sia un bene per te staccare la spina, Marika. Infondo staremo via poco e poi Mirko si trova bene con i miei genitori, cosa ne dici?- s’intromise Holly. Siamo stati soli così poco in questi giorni…pensò guardando Marika a lungo negli occhi.

 

- dai zia faccio il bravo!- aggiunse Mirko facendo quella sua vocina dolce.

 

- vedo che sono in minoranza…ok!- rispose lei

 

-evviva!- esclamò Mirko.

 

 

Una volta giunti all’aeroporto la tristezza lasciò velocemente il posto all’allegria per il viaggio verso il Giappone nell’animo del piccolo Mirko.

 

- comportati bene e non fare arrabbiare i genitori di Holly- gli disse la zia piegandosi sulle gambe in modo di avere di fronte il viso del bambino.

 

- si zia, ma tu ricordati di portarmi un regalo- aggiunse lui con un aria furba.

 

-ehi non esagerare!-rise lei

 

- divertitevi ragazzi, ci vediamo tra due settimane!- li salutò Maggie.

 

 

a casa di Benji

 

i quattro ragazzi erano appena giunti in una graziosa villetta a due piani che si affacciava direttamente sul mare. Il riverbero dell’acqua era tale da far rimanere tutti accecati da tanta luce. Una volta entrati in casa Benji fece fare un rapido giro ai suoi ospiti per potersi organizzare con le cose più urgenti da fare.

 

- ragazzi, che meraviglia! Questo posto è fantastico Benji!- disse Patty entusiasta.

 

- anche a me piace molto, diciamo che è il mio angolo di paradiso. Vengo sempre qui quando voglio riposare.-

 

- la casa è in ordine, troppo veramente…di la verità, hai avvertito qualcuno che saresti tornato?- lo prese in giro Marika.

 

- si, confesso! C’è una signora che due volte alla settimana viene a dare una sistemata. Non pensavi che io fossi capace di sopravvivere da solo, spero?- rispose Benji stando allo scherzo.

 

-ok questo facilita le cose. Organizziamoci così andiamo prima a fare  un bel tuffo in mare, che ne dite?- disse Patty, pratica come sempre.

 

- ottima idea- risposero in coro.

 

- io e Holly andiamo a fare la spesa mentre voi sistemate i bagagli, ok?- propose Benji.

 

- mi sembra ottimo-

 

le due ragazze una volta rimaste sole iniziarono a guardarsi in torno con più calma, poi con passo deciso si avviarono verso il piano superiore.

 

- non mi sembra ancora vero che i ragazzi siano liberi dagli allenamenti e dalle partite per un mese intero- disse Patty sorridendo all’amica.

 

- è vero avevano proprio bisogno di prendere fiato, anche se non ho mai visto Oliver così felice come in questo periodo- rispose Marika spalancando le finestre delle varie stanze per farle arieggiare.

 

- infatti, ma non credo che sia solo merito della vittoria dei mondiali…- disse Patty allusiva.

 

- Patty, smettila! Mi prendi continuamente in giro.- Marika divenne improvvisamente rossa.

 

- che male c’è, scusa? Siete felici di stare insieme, non vedo cosa ci sia di sbagliato.- esclamò Patty andando al sodo.

 

- non è per questo, solo che da quando abbiamo chiarito il ruolo di Roberto nell’intera faccenda non abbiamo avuto molto tempo per stare assieme, per parlare di noi, di cosa faremo…non ho avuto neanche il coraggio di chiedergli quale sarà il suo prossimo ingaggio!- confessò tristemente.

 

- questa vacanza mi sembra l’occasione migliore per potertene stare con il tuo adorato Holly, non ti preoccupare si risolverà tutto con naturalezza, pensa solo a divertirti, ok?- disse di rimando cercando di far ritornare il sorriso sul volto dell’amica.

 

- ok!... Patty? Come ci organizziamo per la notte?- chiese guardando alternativamente le  camere da letto.

 

- ecco, io avrei pensato che, visto che le camere sono due, io e Benji ci sistemiamo in quella più vicina alle scale, e tu e Holly nell’altra. O vuoi fare a cambio?- disse con fare innocente.

 

- Patty! Ma io non ho mai dormito con Oliver! Che diavolo ti salta in mente!- ecco sono arrossita di nuovo!

 

- se è per questo anche io non ho mai dormito con Benji, ma credo che vivere un po’ di tempo a stretto contatto ci farà solo bene. Non so tu, ma io potrei passare molto tempo lontana dalla persona che per me conta di più e voglio approfittare di ogni istante, anche se solo per dormigli accanto!- non so ancora come dirlo a Benji senza scavarmi prima un buco e parlargli da lì.

 

- scusa non avevo pensato al tuo punto di vista…credo che sarà un po’ imbarazzante all’inizio, ma non credo che morirà nessuno!- comprendendo appieno il desiderio dell’amica.

 

- grazie!- sorrise

 

-ok, ma ora diamoci da fare altrimenti niente bagno!- disse Marika.

 

- o mio Dio, stai diventando autoritaria come Holly!-

 

scherzando e ridendo le due ragazze distarono velocemente le valige e prepararono i letti per la notte, dopodiché indossarono costume e prendisole in attesa del ritorno dei due dispersi…

 

- Holly cosa credi che stiano facendo Marika e Patty?- chiese Benji soprappensiero.

 

- non so, ma spero che ci abbiano aspettato per scendere sulla spiaggia altrimenti saranno già circondate da una decina di corteggiatori!- scherzò lui.

 

- caspita non ci avevo pensato, muoviti!- non avendo capito la battuta del compagno accelerò notevolmente l’andatura.

 

a me dice muoviti e allora mi chiedo perché ci ha messo tanto a ricordarsi dove era l’alimentari

 

 

una volta tornati alla villetta i ragazzi si diressero subito verso le camere da letto per mettersi i costumi mentre Patty e Marika sistemavano la spesa.

Sulla spiaggia Holly si pentì di tutta quella fretta: Marika era bellissima in quel ridotto bikini bianco che metteva in risalto le sue forme sinuose. In più il sorriso si affacciava frequentemente sul suo viso sintomo di un effettivo relax che provava. Tuttavia non riusciva a starle accanto poco più di alcuni secondi, visto come rispondeva il suo corpo a quella splendida visione. Il risultato fu che la maggior parte del tempo Holly lo trascorse in acqua per cercare di raffreddare i suoi bollenti spiriti.

Marika d’altra parte non si accorse dell’effetto che aveva sul calciatore, ma era convinta che il ragazzo stesse solo dedicandosi un po’ al nuoto cosa che in Brasile faceva regolarmente. Ogni tanto lanciava nella sua direzione occhiate rapide che le rinfrescavano la memoria sul fisico asciutto e scattante del centrocampista, occhiate a cui seguivano immancabilmente languidi sospiri.

Patty e Benji si erano decisi a rientrare dopo aver scherzato per un po’ in acqua per preparare la cena convincendo i loro amici a godersi il bel tramonto.

Holly indeciso, ancora non si era avvicinato alla ragazza quando notò da lontano un ragazzo suo coetaneo avvicinarsi a Marika e intavolare con lei una conversazione. Anche dalla sua postazione poteva vedere che la ragazza si era subito irrigidita e cercava una via di fuga quando decise di intervenire.

 

- c’è qualcosa che non va Marika?- chiese con un tono duro volgendo lo sguardo verso il tipo da spiaggia.

 

- no è tutto a posto, però ora vorrei rientrare se non ti spiace- rispose lei cercando di lenire la tensione che andava crescendo tra i due ragazzi.

 

- ehi amico scusa, non credevo che fosse la tua ragazza…- disse lo scocciatore.

 

- ecco ora che lo sai vedi di lasciarla in pace- così dicendo raccolse le sue cose e spingendo gentilmente Marika in avanti si diresse verso casa.

 

- grazie per essere intervenuto, quel tipo era decisamente appiccicoso- chiese ancora imbarazzata per la frase di prima.

 

- è colpa mia, oggi ti ho decisamente trascurato!- disse con un sorriso un po’ stentato. Non riesco ancora a capire come quel deficiente si sia permesso ad importunare la MIA Marika. Se ci penso ancora un po’ torno indietro e lo prendo a pugni!

 

-no, ma che dici! Devi solo pensare a divertirti! Io..- le parole le morirono sulla bocca.

 

Holly si era bloccato all’improvviso e afferrandole la mano l’aveva costretta a voltarsi verso di lui. Ora erano l’uno di fronte all’altra, in silenzio. Marika sentiva il suo cuore accelerare i battiti. Dio come ho nostalgia dei suoi baci, non posso più farne a meno oramai…

Holly attirò più vicino a se la ragazza, che ora per poterlo guardare negli occhi doveva inclinare la testa verso l’alto, e le mise una mano dietro la nuca per impedirle di allontanare il suo viso. Il bacio tanto atteso da entrambi era finalmente giunto. Dapprima delicato, stava crescendo d’intensità e entrambi i ragazzi si resero conto che non potevano trattenere ancora per molto le totalità dei loro sentimenti. Si scostarono impercettibilmente l’uno dall’altra, ancora ansanti.

 

- credo che sia meglio rientrare…- disse Marika dopo un po’, per interrompere il silenzio che era sceso tra loro.

 

- ok, ma dobbiamo parlarne prima o poi, non credi?- disse con voce roca accarezzando con un dito il volto ancora arrossato dal bacio. So che mi hai deliberatamente tenuto distante durante questi mondiali, anche se non comprendo appieno il motivo. Ora però le partite sono terminate e non ho più la voglia di starti lontano.

 

- …hai ragione. Ora entriamo e stasera chiariremo tutto, va bene?- aveva parlato con tono basso, molto dolce, forse dovuto al tocco gentile di Holly che la stava guardando con palese calore.

 

- andiamo-disse  e la condusse verso la villetta.

 

Patty si era già cambiata e messa all’opera in cucina, mentre Benji le teneva compagnia e ogni tanto si frapponeva  tra di lei e il suo obbiettivo pretendendo un bacio come pedaggio. La qual cosa non dispiaceva molto alla ragazza che accettava con foga di accontentare la richiesta concedendo spesso dei baci extra.

Marika fu la prima a presentarsi giù dopo aversi fatto la doccia, non si era nemmeno asciugata i capelli e tutto per poter evitare le domande di Holly quando il ragazzo si fosse reso conto che avrebbero dovuto condividere la stessa camera. Aveva indossato un fresco pantalone di lino color cachi coordinato con il top allacciato dietro e sandali bassi.

Il suo arrivo era stato subito notato da Patty che la coinvolse nei preparativi della cena, mentre Benji andava a raggiungere Holly al piano di sopra.

 

- ehi, capitano! Ma quanto ci metti? Tra un po’ siamo pronti per andare a cena!- disse il padrone di casa.

 

- sono pronto!- rispose Holly aprendo la porta della stanza.

 

- finalmente! Secondo te alle ragazze andrà di fare una passeggiata o sono troppo stanche?- chiese il portiere.

 

- sarà meglio chiederlo…Benji?- lo richiamò l’amico.

 

- dimmi-

 

- ecco…io...divido la camera con Marika- era un’affermazione più che una domanda

 

- ah si lo sapevo. È stata un idea di Patty credo, non siamo stati molto insieme in questo periodo a causa dei nostri rispettivi impegni e inoltre non so se lei potrà seguirmi subito… questo ti crea qualche problema?- chiese guardando dritto in faccia il suo amico

 

- no, ma non posso affermare che sia lo stesso per lei. Anche noi non siamo stati molto insieme ultimamente e oggi non riuscivo a starle accanto se non per pochi minuti senza perdere il controllo, come faccio a passare una intera nottata con lei al mio fianco?!-

 

- fai come me…tante docce fredde!!!-

 

i due ragazzi ancora ridendo raggiunsero Patty e Marika al piano di sotto. Le due ragazze, notando gli sguardi divertiti che ogni tanto si scambiavano Holly e Benji, non sapevano più che cosa pensare. La cena venne consumata in un’atmosfera allegra e spensierata, che sembrò infondere nuove energie all’intero quartetto che decise di muoversi in direzione della cittadina per fare un giro delle zone più caratteristiche.

Una volta rientrati in casa le due coppie si diressero ognuna verso la stanza assegnatale.

 

-Marika, ti sei divertita oggi?- chiese Holly per rompere l’imbarazzante silenzio che era sceso tra loro.

 

- si, molto. Anche se è strano avere tutto questo tempo libero dopo essere stati stressati da ventimila impegni non meno di tre giorni fa. Non mi sono ancora abituata.-

 

- già…non ti sei neanche abituata a me, allora!- disse usando un involontario tono triste.

 

- Oliver, non dire così. Io sono molto confusa ed ho l’impressione che in qualsiasi modo io mi comporti sbaglio, ma ciò non significa che non voglio stare con te. Sono molto felice di questo tempo che trascorreremo insieme, dico davvero!- l’impeto delle sue parole l’aveva portata più vicino al ragazzo che ora la guardava con una luce nuova negli occhi.

 

- promettimi che ti rilassi e che smetti ti farti tutti questi problemi ed io mi potrò finalmente godere questa bella vacanza, ok?- le sorrise gentilmente.

 

- te lo prometto- aveva solo sussurrato quelle parole, ma Holly le sentì lo stesso visto che si stava avvicinando al suo viso per baciarla dolcemente.

 

Non appena le loro labbra si incontrarono piccoli brividi smossero il corpo di Marika che si abbandonò completamente alle piacevoli sensazioni provocate dalle mani di Holly che correvano lungo la sua schiena. Istintivamente abbracciò il calciatore aderendo al suo corpo muscoloso, passando le braccia attorno al suo collo, iniziando a far scorrere le dita tra i suoi soffici capelli.

Holly sentì un tuffo al cuore quando la morbidezza del corpo di Marika si abbandonò sul suo torace. La ragazza stava rispondendo al suo bacio con una passione tale da fargli perdere completamente il controllo. Vincendo il desiderio istintivo di depositarla sul letto per potersi scambiare effusioni in maniera più comoda, si staccò da lei e baciandole entrambe le mani disse – che ne dici di sentire come se la passa Mirko?-

 

Marika non aveva gradito molto quell’interruzione, visto che aveva appena iniziato a far scorrere le mani sul petto del ragazzo. Le piaceva sentirlo irrigidire sotto il suo tocco.

 

- ok! Inizia a telefonare che io vado un attimo a cambiarmi- rispose filandosela in bagno con una cambiata in mano.

 

 Quando ritornò trovò Holly al telefono che stava ridendo a più non posso per il racconto delle peripezie del bambino. Non appena si era reso conto della presenza della ragazza in camera si voltò verso di lei restando in silenzio dinnanzi alla sensualità che traspariva dalla semplice tenuta scelta per trascorrere la notte. Dei corti pantaloncini elastici fasciavano i suoi fianchi sodi, mentre una larga t-shirt completava la divisa.

Notando l’espressione stupita del giocatore Marika si affrettò a riprendere la conversazione telefonica che il ragazzo aveva inavvertitamente abbandonato.

 

- pronto?...ciao piccolino, come va?...davvero??!sono contenta che tu ti stai divertendo. Noi siamo arrivati solo oggi… si non ti preoccupare ti porteremo tanti regalini…fai il bravo, un bacio- e chiuse la comunicazione.

 

Intanto Holly, pronto per dormire, si stava infilando sotto le leggere lenzuola. Marika spense le luci prese posto accanto al suo capitano. Si preannunciava una nottata interessante.

volevo ringraziare luxy che come sempre mi incoraggia con i suoi affettuosi messaggi, e tutti voi che siete giunti fino all'ottavo capitolo senza ancora abbandonare l'idea di linciarmi!! un bacione e alla prossima

Siria

  
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