Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: MissysP    16/04/2011    5 recensioni
L'amore di una ningen, può cambiare un demone? Può uno Yukai ricambiare i sentimenti d una creatura che ritiene inferiore? Amore? E' proprio questa la parola da utilizzare? Un inganno. Una vendetta da parte di un demone verso la più dolce della bambina, ormai adulta, che ha sempre viaggiato con il demone, il principe per l'esattezza. La sua indifferenza scaraventa la ragazza nel dolore più assoluto ma questo le permetterà di diventare. Una separazione farà capire a entrambi quello che provano l'una per l'altro.
E' la mia seconda ff seria, spero che vi piaccia! xD
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin, Sesshoumaru
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Resurrezione



Se Inuyasha era veloce, Sesshomaru lo batteva di sicuro. Era poggiata sulla schiena del demone con una guancia poggiata sulla sua schiena. L'aria sfilava tra i nostri capelli, rimasi incantata dall'elegante ondulare di quei fili d'argento. Persa nei miei pensieri non mi accorsi nemmeno che ci stavamo avvicinando al luogo dove presto avremmo dovuto combattere. Finché ne avevo la possibilità avrei preferito restare con lui ma volevo anche aiutare Kagome. Quando arrivammo vidi Kokoro con una spada in mano che rideva come se avesse già vinto. Mentre di fronte a lei c'era Inuyasha e, constatai con gioia, anche Kagome. Di sicuro avevano già iniziato a combattere pensai appena vidi i graffi che il mezzo demone aveva in faccia. Decisi di scendere dalla schiena ma lui non me lo permise, al contrario mi tenne stretta a lui.
"Oh, Sesshomaru caro. A quanto vedo ti sei sbarazzato della piccola ningen" disse in tono perfido. "E sei arrivato appena in tempo per vedere che fine farà il tuo fratellastro" continuò con quella sua risata. Mi stavo innervosendo, avrei tanto voluto raggiungerla e dargli tanti pugni in faccia fino a sfigurarla. Scossi la testa, dovevo restare calma. Sentii Sesshomaru camminare verso di lei, non so perché lo fece ma non dissi nulla. Lentamente gli si avvicinava e appena gli fu abbastanza vidi che avvolse un suo braccio con il proprio. Mi innervosii, sopportai. Kokoro continuava a ridere.
"Cosa ne hai fatto di Rin?" domandò Inuyasha, sorrisi si stava preoccupando per me.
"Chi quella piccola ed insignificante ningen? Che domanda sciocca" rispose solamente. Il mio cuore perse un battito, istintivamente strinsi le sue vesti. Kokoro rise ancora più forte.
"Maledetto! Lei ti amava non ostante quello che le avevi fatto" urlò Kagome. Stetti in silenzio più assoluto.
"Ora basta parlare! Mi sono stufata, voglio concludere questa faccenda il prima possibile. Per cui preparati Inuyasha! Vedrai di cosa è capace la mia Benigasumi" disse, riprendendo saldamente l'elsa della sua spada e lasciando il braccio dell'uomo. Si lanciò all'assalto dei due mentre noi restammo fermi. Sentii i suoni delle lame incrociarsi mi sporsi leggermente e quel che vidi mi raggelò il sangue. Kokoro in qualche modo era riuscita a trafiggere con la sua Benigasumi la spalla del ragazzo. Repressi un gridolino di spavento. Scesi dalla schiena del demone e feci per correre verso di loro. Li dovevo aiutare. Ma venni fermata da lui. Lo guardai senza capire. Velocemente, fece un salto verso gli alberi e mi portò dietro un albero.
"non muoverti da qui" mi ordinò. Poi ritornò dagli altri. Kagome stava cercando di aiutare Inuyasha ma non avendo le sue frecce doveva usare i suoi poteri. Kokoro, anche se all'apparenza non mostrava segni di cedimento o di fatica, per evitare i potenti colpi della sacerdotessa spendeva molte energie per mantenere la barriera intorno a sé. Inuyasha era a terra e sembrava non volersi riprendere. Sesshomaru era fermo a guardare la scena, impassibile. Kokoro si fece vicino a Kagome e con un veloce colpo di spada le ferì il fianco, facendola piegare in due per il dolore. Strappai un pezzo di corteccia dell'albero per trattenermi. Kokoro sorrise. Alzò la spada per darle il colpo finale ma grazie al cielo fu fermata appena in tempo. Alla fine aveva deciso di intervenire. Sesshomaru aveva bloccato la mano del demone prima che potesse trapassare la candida pelle della sacerdotessa. Kokoro lo guardava stupito, così come tutti.
"Pensavi davvero di avere il potere sufficiente per tenermi sotto controllo?" le domandò freddo.
"No, sapevo che prima o poi ti saresti ripreso ma speravo che tu lo facessi in un momento un po meno inadatto di questo" rispose, dopo aver mascherato la sua paura.  Si liberò dalla sua presa e saltò all'indietro. Si posizionò al centro del pentagono e si tagliò il polso. Dalla feria uscì copiosamente il sangue. Mi fece impressione, non avevo mai visto nessuno tagliarsi il polso da solo, anche se alla vista del sangue ormai ci ero abituata. Kagome corse da Inuyasha e lo scosse più volte, questo con grande fatica si rimise in piedi. Il sangue di Kokoro macchiò il terreno e i segni si illuminarono. Fu in quel momento che riprese a ridere. Ma sapeva fare solamente quello?, mi domandai un po seccata. Impugnai l'arco e mi preparai ad intervenire, che lui lo volesse o meno.
"Non importa. Hai solo anticipato il mio piano." disse. Unì le mani a pugno con due dita poggiate alle labbra. mormorò qualche parole che non udì ed aprì gli occhi. Erano diventati neri, un buco nero che risucchiava qualunque cosa incontrava. Vidi Kagome chinarsi tenendosi la testa fra le mani. Si alzò traballando e urlò, per il dolore. Dal centro della stella si aprì un buco luminoso, Kagome recitava delle parole in una lingua a me sconosciuta e il buco si sempre di più. Inuyasha trattenne la ragazza, che si stava incamminando verso il buco. Gli occhi di Kokoro ritornarono normali ma non mosse le mani. Spiccò un salto e oltre passò il buco. Colse impreparato il mezzo demone e gli diede un calcio sulla schiena facendolo atterrare un paio di metri dalla voragine. Sesshomaru restava fermo a guardare.
"E ora di dire addio a questo mondo, caro Inuyasha" gli disse. Mosse le mani velocemente e poi con una velocità sorprendente raccolse la sua spada per poi ritornare da lui. Gli diede un altro calcio facendolo girare con la schiena a terra. Gli pestò un'altra volta la ferita alla spalla. Sollevò la spada, guardai suo fratello. Era rimasto impassibile. Non ostante tutto voleva vedere ancora il suo fratellastro morto. Andai allo scoperto e impugnai l'arco. Lo puntai verso di lei e non appena vidi che la spada calava sul mezzo demone scoccai la freccia. Fortunatamente la spada deviò il suo percorso, scivolando dalle se mani andando a finire per terra. Kokoro guardò verso di me e fu sorpresa di trovarmi ancora viva. Gli sorrisi soddisfatta. Si scostò dal ragazzo e camminò verso di me. Con una mano strappò la freccia via dal suo petto. Piano piano iniziò a correre verso di me. Mi preparai con un'altra freccia ma lei si muoveva a zig zag. Non riuscivo a prendere la mira.
"Non voglio sapere come mai tu sei ancora viva ma adesso morirai!" esclamò furiosa. Scoccai la freccia ma questa la schivò con facilità. Ormai mi era troppo vicino non avrei fatto in tempo a difendermi. Lei spiccò un salto e con la sua mano artigliata che era pronta a colpirmi. Caddi a terra e chiusi gli occhi. Aspettai ma non accadde nulla, lentamente riaprii gli occhi. La vidi ad un soffio da me e una mano le aveva trapassato lo stomaco. Ero sporca del suo sangue.
"Non dovevi distrarti con lei. Non la toccare" sibilò il demone. Kokoro si inginocchiò a terra, Sesshomaru estrasse il braccio e subito la donna cercò di tamponare la ferita. Ma era tardi, presto sarebbe morta. Kagome smise di urlare e cadde a terra ansante. Inuyasha corse da lei Strisciando per terra. Non ostante tutto Kokoro rise.
"Anche se avete ucciso me questo non fermerà la resurrezione" mormorò, si tirò su di nuovo ma traballò fino al buco.
"Sto arrivando, padre. Sarò io a sacrificarmi" disse prima di cadere nella voragine. Mi tappai la bocca con le mani per non urlare. Non me lo sarei mai aspettato. Attendemmo per un poco ma non successe nulla.
"Rin ti senti bene?" mi chiese Sesshomaru. Annuì incapace di parlare. Mi rialzai e andai dai miei compagni. La voragine non voleva richiudersi.
"Kagome?" chiamai la sacerdotessa, la scossi leggermente ma ottenni solo un mugolio. Lentamente riaprì gli occhi.
"R-Rin? Ma allora sei viva oppure sono io che sono morta?" domandò debolmente. Non potei fare a meno di sorridere. Era proprio dura a morire, eh? Scossi la testa.
"No, sei viva ancora" risposi. "C'è la fai ad alzarti? Dobbiamo trovare il modo di chiudere quel buco prima che ne esca qualcuno." le dissi. La corvina annuì. L'aiutai ad alzarsi e guardai il demone che ci osservava.
"Non aiuti tuo fratello?" chiesi, un pò irritata dal suo comportamento. Lui non rispose ma si limitò a fulminarmi con lo sguardo. Non obbiettai e non dissi nulla. A fatica ci rialzammo e camminammo verso il buco. Ci inginocchiammo.
"Prega con me, ho perso molte forze" mi disse Kagome; annuii solamente. Unimmo le mani in preghiera. Ma il buco non si richiudeva.
"Kagome non funziona" dissi un pò preoccupata.
"Vuol dire che qualcuno sta attraversando la barriera" disse. Mi girai verso di lei non capendo a cosa si riferisse. Stava sudando freddo.
"Chi sta oltrepassando la barriera? E di quale barriera?" domandai sempre più confusa.
"La barriera che divide il mondo dei vivi da quello dei morti. Pensavo di averlo chiuso definitivamente facendo scomparire la sfera dei quattro spiriti" disse, guardava il buco con sguardo spaventato quasi timoroso. Sentimmo una risata gutturale provenire da chissà dove. Ci guardammo in giro per cercare la fonte di quella voce. Non c'era nessuno nei dintorni se non noi. Mi vennero i brividi. Mi girai verso la voragine. Una chioma nera stava uscendo dalla luce. La terra tremò e alla fine ci fu un esplosione. Io e Kagome fummo scaraventate all'indietro contro degli alberi, era incredibile quanto fosse potete l'esplosione. Si alzò un nuvolone di polvere e terra. Tossii, cercando di riaprire gli occhi. La risata sembrava più vicina. Aprii faticosamente un occhio, e iniziai a distinguere una figura fra il nuvolone di terra. Stava fluttuando e le spalle si muovevano per assecondare quella risata da brividi. Solo quando il nuvolone si depositò sgranai gli occhi. Ero sorpresa, disgustata e terrorizzata da quella vista.
"Non è possibile" mormorai incredula. Non volevo accettare quella realtà, non di nuovo.
"Naraku" confermò Kagome, anche lei riluttante.

E rieccomi. Il nuovo capitolo. E inevitabilmente ci avviciniamo alla fine, come tutto ha un'inizio tutto deve avere una fine.... Come mi sento filosofica. Spero che vi sia piaciuto. Avete indovinato, è lui. Purtroppo è ritornato. A quanto pare è duro a morire, neanche nell'aldilà se ne sta buono buono a farsi gli affari propri. xD Bé poteva essere solo lui. Un mezzo demone. Chi altro poteva essere, a parte Inuyasha, un altro mezzo demone? Ahahahahahahah
Va bene aspetto i vostri commenti e al prossimo capitolo. Bacioni.
Ciaooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

                                                                                                                                                         _ilaria_94
  
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