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Autore: Kaimy_11    17/04/2011    3 recensioni
[Dal prologo] Il vampiro tornò sui suoi passi e, inginocchiandosi, rimase a guardare il viso di quella ragazza dal sorriso dolce capace di scaldare perfino il suo cuore immobile. Quella ragazza che lo aveva guardato negli occhi senza timore, che aveva saputo rispondergli a tono, che era arrossita per lui, che lo aveva ammaliato e poi sorpreso, era la stessa che adesso giaceva al suolo in una pozza di sangue. -Mi senti?- sussurrò. Le palpebre della ragazza tremarono appena prima di aprirsi. Quelle iridi di cioccolato si fissarono in quelle ghiacciate del vampiro. -Io posso salvarti. Posso darti la vita eterna- Spiegò lui, la voce suadente. -In cambio, però, tu mi apparterrai. Sarò il tuo unico signore, mi sarai per sempre fedele e devota. Per sempre mia.- Le palpebre della giovane si chiusero e si riaprirono come un battito di ciglia, ed Eric capì che si trattava della sua risposta. Sorrise assetato e soddisfatto mentre i suoi canini si allungavano. Si chinò su di lei mentre questa chiudeva gli occhi e si abbandonava completamente a lui. “Non temere mia piccola veggente, sarà solo un lungo sogno e, quando ti sveglierai, sarà tutto diverso.” [Eric, Pam e una nuova vampira vegetariana! Piccole scene di vita quotidiana che seguono il reale corso della storia e gli incontri con Sookie e Bill, visti da un punto di vista diverso]
Genere: Sentimentale, Suspence, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cuore

Cuore

 

 

 

-Il problema è proprio questo…- disse con voce tagliente.

Eric scattò all’indietro come se si fosse scottato, scosse il capo e guardò la vampira negli occhi, senza capire. Per un attimo parve arrabbiato, e forse, almeno in parte, lo era.

 

-Mentre ero dentro quella bara non ho fatto altro che pensare a te e ho capito che non saresti mai venuto a prendermi perché eri arrabbiato- sussurrò Asia, maledettamente seria.

Eric scosse ancora il capo. –Era giorno, Asia, non sapevo cosa fare. Come hai potuto pensare che non ti avrei salvata?-

-Se non mi avessi detto tutte quelle cose orribili prima che Sophie-Anne mi rapisse, forse non avrei avuto motivo per aver paura. Peccato che continuavo a ripetermi che eri arrabbiato con me e che non ti importava più nulla e che mi avresti lasciata lì. Guarda caso, a conferma dei miei timori, è stato Nate e tirarmi fuori da quella bara-

Eric strinse i pugni, trattenne la rabbia e scosse ancora il capo. –Lui è arrivato prima di me, si è messo a correre ed io sono stato fermato da una guardia-

-Forse a lui importava di me più di quanto ne importi a te-

-Asia!- ringhiò Eric, sgomento.

-Non ti voglio qui con me, non ti voglio più!-

Ma Eric non si lasciò toccare da quel piccolo grido, né dai suoi occhi pieni di rabbia. Prese un profondo respiro, guardò un punto imprecisato sulla trapunta del letto e sussurrò:

-Sei sconvolta, ecco perché parli così. Ma non ti preoccupare, io ti capisco, me la merito la tua rabbia- Detto ciò la guardò negli occhi e le tese le braccia. –Vieni qui adesso, andrà tutto bene, te lo prometto-

Asia guardò con disgusto l’invito di quelle braccia, avrebbe potuto accoccolarsi sul suo petto, lasciarsi abbracciare e far passare tutto, ma non lo fece. Fece una smorfia e lo guardò dritto negli occhi.

-Tu non sei venuto a cercarmi quando me ne sono andata…-

Nel sentire quella voce tanto fredda e quelle parole, Eric avvertì le sue forze abbandonarlo e le braccia che teneva tese verso di lei scesero lentamente e caddero lungo i suoi fianchi.

-Come puoi dire una cosa simile?-

Eric era ancora più pallido, lo sguardo azzurro svuotato di ogni emozione e la mascella contratta, non era neanche più in grado di guardarla negli occhi.

-Perché non sei venuto a cercarmi o a riportarmi a casa con la forza? Non raccontarmi cazzate dicendo che non lo hai fatto perché volevi rispettare la mia scelta o stronzate simili, perché non la bevo!-

Eric rimase di ghiaccio, si allontanò di qualche centimetro, quasi scottato da lei e da come lo guardava.

-Sai quel’è la verità, Eric? Tu eri troppo orgoglioso per venirmi a cercare. Non sei venuto a riprendermi perché eri troppo arrabbiato con me per come me ne ero andata, per essere fuggita via nella notte dopo averti illuso facendoti credere che sarai rimasta, ecco qual è la verità!-

Asia fece una pausa e i suoi occhi si fecero ancora più scuri.

-La colpa è sempre tua e della tua stupida irascibilità. Se ieri notte non mi avessi trattata in quel modo, se ti fossi fermato a pensare al perché delle mie scelte e non ti fossi incazzato tanto, Sophie-Anne non mi avrebbe mai rapita. Se non fossi stato tanto fottutamente orgoglioso saresti corso a cercarmi quando me ne ero andata ed io avrei capito quanto davvero tenevi a me e sarei tornata!-

Lo sguardo di Eric si perse nel vuoto e tornò freddo e spento, assente.

-Non posso essere sempre in balia della tua rabbia, sei troppo volubile. Non voglio vivere con la paura di farti arrabbiare e rischiare chissà cosa. Ora che ci penso, questi cinquant’anni con te sono stati un inferno!-

Eric tornò improvvisamente vigile e la fulminò con lo sguardo. –Ma cosa stai dicendo?-

Asia fece una risatina fredda e priva di gioia. –Sai qual è la cosa assurda? Che l’unica volta in cui ho vissuto veramente è stato durante quel mese in cui ero lontana da te. Ho viaggiato, ho conosciuto gente nuova, ho lavorato e ho imparato finalmente a cavarmela da sola. Ma con te, Eric, cos’era la mia vita? Nottate al FangTasia che, tra parentesi, ho sempre odiato? Passare tutto il tempo a farmi comandare da te che mi impedivi anche di nutrirmi di True Blood? Vivere con la paura che un mio gesto sbagliato ti facesse arrabbiare?-

Eric batté un pugno contro il letto e la guardò con rabbia. –Come puoi rinfacciarmi tutte queste cose adesso? Come?-

Asia alzò il mento e lo fissò gelidamente. –Vedi, Eric? Anche adesso stai perdendo il controllo-

Il vampiro spalancò gli occhi.

-Cosa succederà se qualcun altro, dopo Sophie-Anne, scoprirà cosa sono e vorrà catturarmi? E se in quel momento tu sarai arrabbiato come me?-

Eric si passò una mano fra i capelli, frustato, abbassò il volto e fece di no. –Non dire stronzate, Asia-

-No, Eric, anche se non sarai arrabbiato con me non riuscirai comunque a proteggermi. Sei solo uno sceriffo, non hai guardie e se sei sempre in balia delle tue emozioni, ed io, francamente, non voglio passare un’altra giornata dentro una bara-

-Guardie?- Sussurrò Eric sollevando appena lo sguardo. –Mi stai dicendo che Nate saprebbe proteggerti meglio di me?-

-Esatto, oltretutto e sessant’anni in più di te-

Il vampiro si immobilizzò, guardò un punto imprecisato nella stanza e, quando tornò a guardare Asia, i suoi occhi erano caldi e profondi.

-Asia…- sussurrò allungando le mani per abbracciarla.

-No!- strillò lei saltando giù dal letto.

Asia scappò verso il muro e ci rimase attaccata con la schiena, guardando terrorizzata Eric che si avvicinava.

Eric, tuttavia, avanzò con passo lento proprio per non metterle paura, arrivò ad un passo da lei e si fermò guardandola implorante.

-Non puoi dirmi questo…-

Asia non disse nulla, appiattendosi ancora di più contro la parete.

-Guardami- la incitò lui. –Sono calmo e non mi sono arrabbiato per quello che hai detto, perché ti capisco. Diciamo tutti delle stupidate quando perdiamo il controllo, così come ho fatto io ieri notte. Lo sai che farei di tutto per proteggerti e che non permetterei mai a niente e a nessuno di farti del male-

-Soffri di perdita di memoria a breve termine? Dove la mettiamo la bara e la regina? Non voglio più rischiare d’impazzire credendo di essere morta!-

-Io lo so che non mi odi…- Esclamo Eric, con un mezzo ghignò di soddisfazione fra le labbra.

La vampira inarcò un sopracciglio.

-Proprio adesso, mentre dormivi, non facevi che sussurrare il mio nome-

Asia spalancò gli occhi e il suo labbro inferiore cominciò a tremare.

-Non facevi altro che dire: Eric, Eric, ed io ti accarezzavo e ti dicevo che ero proprio accanto a te e tu ti riaddormentavi, per poi ricominciare a chiamarmi l’istante dopo-

Lacrime di sangue iniziarono a rigare le guancie della vampira che tuttavia non si mosse e non parlò.

-Lo vedi? Non puoi farmi credere che mi odi, altrimenti non avresti invocato il mio nome tutte quelle volte-

Asia scosse il capo ed abbassò la testa.

-Asia…- Sussurrò Eric avanzando con una mano tesa verso il suo viso.

-NO!- Strillò lei portandosi le mani alle tempie. -No, lasciami in pace, non voglio più vederti né sentirti. Vattene!-

Asia si lasciò scivolare lungo la parete fino a sedersi a terra, tutta raggomitolata su sé stessa con le ginocchia al petto e le mani ai lati della tasta.

-Vattene, ti prego lasciami in pace- Pianse la vampira.

Eric si sentì improvvisamente senza forse, cadde in ginocchio e rimase immobile a guardare la sua piccola vampira tremante di paura che già tante volte aveva visto piangere, ma mai a causa sua.

O forse piangeva sempre a causa sua.

-Asia io ti amo- riuscì ad ammettere Eric.

Il biondo era ancora inginocchiato davanti a lei, non osava toccarla per non terrorizzarla ancora di più ma la guardava intensamente. I suoi occhi azzurri erano gelidi e lontani, ormai distrutti da ciò che stava accadendo.

Asia sussultò per il pianto, nascose il viso con le mani e si richiuse ancora di più su sé stessa.

-Ma io non ti amo più- rispose fra le lacrime, senza guardarlo.

Eric avvertì improvvisamente un peso enorme crollargli sulle spalle e un freddo gelido lo avvolse fino ad arrivare al suo cuore. Non riusciva ad essere arrabbiato, si sentiva solo schiacciato da quella consapevolezza e dalle parole che gli erano state dette. Sapeva perfettamente che non stava mentendo e che tutto ciò che Asia aveva detto lo aveva detto con il cuore e non per paura o rabbia.

La guardò un’ultima volta trovandola ancora tremante e in lacrime e, invocando tutte le forse che gli restavano, si alzò e abbandonò la stanza rendendosi conto di non essersi mai sentito tanto colpevole e disperato in vita sua.

 

La notte seguente Eric sedeva sul suo solito trono al FangTasia. Il locale era rimasto chiuso e lui era totalmente assorto nei suoi pensieri mentre fissava un punto imprecisato nella stanza.

Quando due persone fecero il loro ingresso nel locale, al vampiro millenario parve di non conoscere nessuna delle due.

Il primo era un vampiro alto e forte, con i capelli neri, il volto squadrato e gli occhi blu. La seconda, una piccola e giovane vampira dai lunghi capelli scuri, aveva uno sguardo quasi irriconoscibile ed indossava abiti non abituali per una come lei.

Asia avanzava fissando il pavimento con occhi vuoti e carichi di determinazione che stonavano sul suo viso dolce. Indossava jeans e giacca di palle, scarpe col tacco e una maglia fucsia sotto, camminando con decisione.

Eric ricordò che la vampira vestiva proprio in quel modo quando era ritornata da lui, presentandosi alla porta del locale, eccezione fatta per la collana di perle e gli orecchini abbinati che sicuramente indossa solo per il re che le camminava al fianco.

Eric guardò quella coppia tanto strana e, solo il fatto di vederli entrare insieme, fu per lui come un pugno allo stomaco.

Nate si fermò davanti ad Eric, il suo sguardo era quasi titubante e si incontrò per un attimo con quello di Asia.

-Diglielo- disse lei, incrociando le braccia al petto.

Eric non distolse lo sguardo da Asia neppure per un istante, non capiva perché apparisse così fredda e decisa, autoritaria e distante come non lo era mai stata.

-Eric, come saprai, Asia ha bisogno di protezione. Ce la siamo cavata con Sophie-Anne perché era più giovane e debole di noi, ma non possiamo permettere che altri scoprano cos’è Asia e cerchino di impadronirsi della sua luce- fece una pausa e continuò solo dopo un cenno da parte della vampira. –Se Asia diventa ufficialmente mia moglie, prendendo il titolo di regina del Texas e del Mississippi, non solo sarà ufficialmente sotto la mia protezione, ma diventerà intoccabile. Nessuno può attaccare una regina e pensare di farla franca con le Autorità. Ci sarà un intero esercito a proteggerla, nessuno oserà anche solo pensare di toccarla-

Eric non disse nulla. Per tutto il tempo era rimasto a fissare Asia, ferma di fronte a lui con le braccia incrociate e lo sguardo vuoto rivolto al pavimento. Seduto sul suo trono lo sceriffo pensò che nemmeno una delle parole udite era davvero riuscita a ferirlo.

Avevano fatto molto peggio.

-Ma non fraintendere, sposerò Asia solo sulla carta, sarà solo un contratto. Lei è libera di rimanere con te se lo desidera-

Ma Eric non rispose, continuò a fissare Asia con sguardo assente.

Asia chinò il capo e sorrise, senza mai guardare Eric.

-Io vengo con te, Nate-

Io vengo con te, Nate

Quella semplice frase prese a risuonare senza sosta nella mente di Eric, i suoi occhi non vedevano più nulla, solo Asia, il suo sorriso timido e il mondo dolce in cui guardava il re. Tuttavia quel sorriso e quello sguardo sembravano distanti, sembravano qualcosa di estremamente doloroso da fare, qualcosa di più freddo del ghiaccio.

Era davvero questo che Asia voleva? Perché lo sta facendo? A quel punto Eric guardò altrove e capì solo in quell’istante quanto male le aveva fatto. Ci sono errori a cui non si può rimediare e ci solo legami che non si possono ricucire tanto facilmente dopo uno squarcio tanto lacerante.

Nate strabuzzò gli occhi e si voltò verso Asia, stupito. –Cosa? Davvero?-

Asia sorrise in quel suo modo dolce e caldo, ma gli occhi si abbassarono per un istante. Eric vide Nate sorridere di felicità, d'altronde, non si sarebbe mai aspettato che il suo amore venisse ricambiato. Vide il re avanzare verso Asia, prenderle le mani fra le sue e guardarla dritto negli occhi.

-Lo vuoi davvero?-

Asia lo guardò intensamente, lanciò un’occhiata sulle loro mani unite e sorrise ancora, senza tuttavia ricambiare il suo sguardo nel momento il cui le sue labbra si sollevavano all’insù. -Sì Nate. È ciò che voglio-

Nate fece un cenno, sorrise e si avviò verso la porta.

-Dico ai miei uomini di prepararsi per la partenza. Ti aspetto fuori- Dettò ciò il re provò a guardare Eric per un breve saluto, ma il biondo aveva lo sguardo perso nel vuoto.

Quando la porta si richiuse e all’interno del locale rimasero solo Asia ed Eric, i due si ritrovarono a guardarsi negli occhi per la prima volta.

Eric si perse in quegli occhi di cioccolato ma, con una fitta al suo cuore ormai immobile da secoli, capì che quello sguardo non era più quello pieno d’amore che gli rivolgeva sempre la sua Asia.

Forse per il semplice fatto che non era più sua.

La vampira lo fissava intensamente ma con quello sguardo gli stava dicendo addio. Gli stava dicendo che le dispiaceva, che stava soffrendo, ma che quella era la sua scelta e che non sarebbe tornata indietro.

-Addio Eric- disse ad alta voce, muovendo piano le labbra sottili, come se quel loro sguardo, tanto intenso e profondo, non avesse già chiarito tutto.

Asia si voltò e camminò verso l’uscita, ma si arrestò quando avvertì la voce di Eric.

-Asia!-

La vampira si voltò lentamente, non avrebbe mai creduto di sentirlo parlare, non dopo tutti quegli istanti d’immobilità assoluta. I suoi occhi erano spenti, vuoti, aveva quella sua solita espressione sconvolta e vacua che lo caratterizzava. Non si capiva se era furioso oppure distrutto quando assumeva quello sguardo.

-Ti libero-

Asia ricambiò il suo sguardo e si sentì raggelare dall’intensità con cui la stava fissando, in un misto di rabbia, dolore e forse anche amore.

Soprattutto amore.

-Da questo momento non ho più alcun potere su di te, non dovrai mai più obbedirmi. Sei libera- 

La vampira non disse nulla, sollevò per un attimo il mento come quando voleva nascondere che stava per piangere, ma poi fece un rapido cenno ed un mezzo sorriso.

In quel momento la porta accanto al bancone si aprì e Pam fece il suo ingresso, squadrando Asia con la chiara espressione di chi non si era persa una sola parola del discorso. La bionda degnò la vampira più giovane di una gelida occhiata, scosse il capo con una smorfia e si richiuse la porta alla spalle tornando negli uffici senza dire una parola.

Asia capì che se Pam aveva accettato la sua partenza una volta, non lo avrebbe fatto di nuovo. Allo stesso tempo, se Eric si era rimangiato la parola una volta riaccettandola dopo averle chiaramente detto che se se ne andava non sarebbe più dovuta tornare, non avrebbe fatto lo stesso in quel momento.

Non dopo averla liberata.

Adesso ogni legame era ufficialmente rotto.

Quello era un vero addio.

Senza più voltarsi la vampira uscì dal locale, senza accorgersi della mano insanguinata di Eric che si serrava attorno al pomello della sedia, distruggendolo.

 

Era una nottata fresca e silenziosa, le stelle brillavano e l’auto davanti a loro procedeva lentamente. Asia teneva la testa appoggiata contro il finestrino gelido, sapeva che dietro di loro un’altra auto piena di guardie, così come quella davanti, stava scortando il re e la futura regina nella loro dimora.

Improvvisamente Nate sorrise e staccò la mano dal volante per appoggiarla su quella di Asia.

-Non credevo che saresti venuta con me. Sono così felice che tu mi abbia scelto che…- Fece una pausa e sospirò di felicita. –Vedrai, io non ti farò mancare mai nulla-

Asia non parlò, i suoi occhi si perdevano sul paesaggio buio fuori dal finestrino e sul suo viso non si delineava nessuna espressione.

-Sai Asia, pensò che sarà tutto fantastico. Faremo una vita bellissima ed io ti renderò davvero felice e…-

-Dacci un taglio!-

Nate si bloccò al sentire quelle parole pronunciate con quel tono di voce gelido e anche infastidito. Il vampiro si voltò quasi con timore, senza tuttavia incrociare gli occhi di lei.

-Cosa c’è?-

Asia si staccò dal finestrino solo in quel momento e, con lentezza, puntò i suoi occhi scuri su quelli di Nate senza alcun calore.

-Se qualcun altro avesse scoperto cosa sono e avesse tentato di attaccarmi, Eric avrebbe cercato di proteggermi anche a costo della sua vita. Ed io non potevo permettere che lui morisse…-

Nate spalancò gli occhi e tolse la mano da quella di Asia riportandola sul volante. In un attimo si sentì svuotato di ogni emozione. Dopo poco però, serrò la mascella e strinse i pungi attorno al volante.

-Tu non mi ami?- le chiese con rabbia.

-Io ti amo, Nate-

-Ma non quanto ami lui, giusto?-

Asia non rispose subito, tornò ad appoggiare la fronte sul finestrino e chiuse gli occhi, stanca del paesaggio fuori e delle stelle in cielo.

-Lui è il mio creatore…- sospirò.

Nate prese un profondo respiro e tentò di calmarsi concentrandosi sulla guida.

-Hai fatto tutto questo per proteggerlo, giusto? Gli hai fatto solo credere di odiarlo, ma questa non è la verità. Pensi che io accetti una cosa simile e che mi lasci usare da te?-

-Puoi sempre abbandonarmi adesso, propri qui. Ma sai benissimo che se il re del Texas fosse stato qualcun altro non lo avrei mai seguito-

Nate voltò lentamente il capo per ritrovarsi sotto lo sguardo intenso di Asia.

-Io ho seguito te, Nate, perché voglio stare con te-

Il re tornò a guardare la strada davanti a sé, molto più calmo di prima.

-Perché a modo tuo mi ami, no?-

-Sì, sei il terzo vampiro più importante della mia vita. Non posso metterti prima di mia sorella e del mio…- Asia fece una pausa in cui tornò a guardare oltre il finestrino. –Creatore-

Pochi secondi dopo, in silenzio, Nate lasciò scivolare nuovamente la sua mano su quella di Asia. Entrambi conoscevano la verità, ed entrambi l’avrebbero accettata.

Tuttavia, nel silenzio di quella notte fredda, Asia guardò le stelle e pensò che quella era l’ultima volta che le vedeva perché la vera Asia sarebbe rimasta per sempre al FangTasia.

 

 

 

 

 

Continua…

 

 

Grazie a tutti i lettori, volevo cogliere l’occasione per dirvi che vi ringrazio davvero di cuore. Inizialmente questa storia doveva avere molti meno capitoli, ma vedendo in quanti la seguite e soprattutto in quanti recensiscono così gentilmente, dandomi tanta gioia a facendomi credere sempre di più in questa storia, ho deciso di allungarla.

Avevo pensato di concludere così la prima parte della storia e di inserire i prossimi capitoli in una nuova storia a parte, che sarebbe stata ovviamente il seguito di questa. Poi, però, ho pensato che non ne valeva la pena e quindi penso che continuerò con questa. Voi che ne pensate?

 

Spero che i prossimi capitoli vi piacciano come i precedenti, per allungare un po’ la trama ho aggiunto qualche piccolo elemento che spero possa colpirvi in positivo. Naturalmente non intendo stravolgere nulla cambiando totalmente la storia (stile Beautifull u.u)

 

Concludo con il rassicurare i fan della coppia EricXAsia, ricordandovi che la prima loro fan sono io, ovviamente, e che non mi sono ancora stancata di loro. Solo che, come dire, dovranno superare ancora qualche problema… ^^

 

Spero di avervi reso contenti, almeno quanto tutti voi rendete felice me, in particolari con i vostri bellissimi commenti, che non potevo più ignorare. Grazie infinite :-)

 

Un saluto e un altro ringraziamento a :

Giuppy94

Laura the vampire slayer

Ada Wong

Vibral24

SofiiLovesStarbucks

marti_scanu

 

   
 
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