Cuore
-Il problema è proprio questo…- disse con voce tagliente.
Eric scattò all’indietro come se si fosse scottato, scosse
il capo e guardò la vampira negli occhi, senza capire. Per un attimo parve
arrabbiato, e forse, almeno in parte, lo era.
-Mentre ero dentro quella bara non ho fatto altro che
pensare a te e ho capito che non saresti mai venuto a prendermi perché eri
arrabbiato- sussurrò Asia, maledettamente seria.
Eric scosse ancora il capo. –Era giorno, Asia, non sapevo
cosa fare. Come hai potuto pensare che non ti avrei salvata?-
-Se non mi avessi detto tutte quelle cose orribili prima
che Sophie-Anne mi rapisse, forse non avrei avuto motivo per aver paura.
Peccato che continuavo a ripetermi che eri arrabbiato con me e che non ti
importava più nulla e che mi avresti lasciata lì. Guarda caso, a conferma dei
miei timori, è stato Nate e tirarmi fuori da quella bara-
Eric strinse i pugni, trattenne la rabbia e scosse ancora
il capo. –Lui è arrivato prima di me, si è messo a correre ed io sono stato fermato
da una guardia-
-Forse a lui importava di me più di quanto ne importi a
te-
-Asia!- ringhiò Eric, sgomento.
-Non ti voglio qui con me, non ti voglio più!-
Ma Eric non si lasciò toccare da quel piccolo grido, né
dai suoi occhi pieni di rabbia. Prese un profondo respiro, guardò un punto
imprecisato sulla trapunta del letto e sussurrò:
-Sei sconvolta, ecco perché parli così. Ma non ti
preoccupare, io ti capisco, me la merito la tua rabbia- Detto ciò la guardò
negli occhi e le tese le braccia. –Vieni qui adesso, andrà tutto bene, te lo
prometto-
Asia guardò con disgusto l’invito di quelle braccia,
avrebbe potuto accoccolarsi sul suo petto, lasciarsi abbracciare e far passare
tutto, ma non lo fece. Fece una smorfia e lo guardò dritto negli occhi.
-Tu non sei venuto a cercarmi quando me ne sono andata…-
Nel sentire quella voce tanto fredda e quelle parole, Eric
avvertì le sue forze abbandonarlo e le braccia che teneva tese verso di lei
scesero lentamente e caddero lungo i suoi fianchi.
-Come puoi dire una cosa simile?-
Eric era ancora più pallido, lo sguardo azzurro svuotato
di ogni emozione e la mascella contratta, non era neanche più in grado di
guardarla negli occhi.
-Perché non sei venuto a cercarmi o a riportarmi a casa
con la forza? Non raccontarmi cazzate dicendo che non lo hai fatto perché
volevi rispettare la mia scelta o stronzate simili, perché non la bevo!-
Eric rimase di ghiaccio, si allontanò di qualche
centimetro, quasi scottato da lei e da come lo guardava.
-Sai quel’è la verità, Eric? Tu eri troppo orgoglioso per
venirmi a cercare. Non sei venuto a riprendermi perché eri troppo arrabbiato
con me per come me ne ero andata, per essere fuggita via nella notte dopo
averti illuso facendoti credere che sarai rimasta, ecco qual è la verità!-
Asia fece una pausa e i suoi occhi si fecero ancora più
scuri.
-La colpa è sempre tua e della tua stupida irascibilità.
Se ieri notte non mi avessi trattata in quel modo, se ti fossi fermato a
pensare al perché delle mie scelte e non ti fossi incazzato tanto, Sophie-Anne
non mi avrebbe mai rapita. Se non fossi stato tanto fottutamente orgoglioso
saresti corso a cercarmi quando me ne ero andata ed io avrei capito quanto
davvero tenevi a me e sarei tornata!-
Lo sguardo di Eric si perse nel vuoto e tornò freddo e
spento, assente.
-Non posso essere sempre in balia della tua rabbia, sei
troppo volubile. Non voglio vivere con la paura di farti arrabbiare e rischiare
chissà cosa. Ora che ci penso, questi cinquant’anni con te sono stati un
inferno!-
Eric tornò improvvisamente vigile e la fulminò con lo
sguardo. –Ma cosa stai dicendo?-
Asia fece una risatina fredda e priva di gioia. –Sai qual
è la cosa assurda? Che l’unica volta in cui ho vissuto veramente è stato
durante quel mese in cui ero lontana da te. Ho viaggiato, ho conosciuto gente
nuova, ho lavorato e ho imparato finalmente a cavarmela da sola. Ma con te,
Eric, cos’era la mia vita? Nottate al FangTasia che, tra parentesi, ho sempre
odiato? Passare tutto il tempo a farmi comandare da te che mi impedivi anche di
nutrirmi di True Blood?
Vivere con la paura che un mio gesto sbagliato ti facesse arrabbiare?-
Eric batté un pugno contro il letto e la guardò con
rabbia. –Come puoi rinfacciarmi tutte queste cose adesso? Come?-
Asia alzò il mento e lo fissò gelidamente. –Vedi, Eric?
Anche adesso stai perdendo il controllo-
Il vampiro spalancò gli occhi.
-Cosa succederà se qualcun altro, dopo Sophie-Anne,
scoprirà cosa sono e vorrà catturarmi? E se in quel momento tu sarai arrabbiato
come me?-
Eric si passò una mano fra i capelli, frustato, abbassò il
volto e fece di no. –Non dire stronzate, Asia-
-No, Eric, anche se non sarai arrabbiato con me non
riuscirai comunque a proteggermi. Sei solo uno sceriffo, non hai guardie e se
sei sempre in balia delle tue emozioni, ed io, francamente, non voglio passare
un’altra giornata dentro una bara-
-Guardie?-
Sussurrò Eric sollevando appena lo sguardo. –Mi stai dicendo che Nate saprebbe
proteggerti meglio di me?-
-Esatto, oltretutto e sessant’anni in più di te-
Il vampiro si immobilizzò, guardò un punto imprecisato
nella stanza e, quando tornò a guardare Asia, i suoi occhi erano caldi e
profondi.
-Asia…- sussurrò allungando le mani per
abbracciarla.
-No!- strillò lei saltando giù dal letto.
Asia scappò verso il muro e ci rimase attaccata con la schiena,
guardando terrorizzata Eric che si avvicinava.
Eric, tuttavia, avanzò con passo lento proprio per non
metterle paura, arrivò ad un passo da lei e si fermò guardandola implorante.
-Non puoi dirmi questo…-
Asia non disse nulla, appiattendosi ancora di più contro
la parete.
-Guardami- la incitò lui. –Sono calmo e non mi sono
arrabbiato per quello che hai detto, perché ti capisco. Diciamo tutti delle
stupidate quando perdiamo il controllo, così come ho fatto io ieri notte. Lo
sai che farei di tutto per proteggerti e che non permetterei mai a niente e a
nessuno di farti del male-
-Soffri di perdita di memoria a breve termine? Dove la
mettiamo la bara e la regina? Non voglio più rischiare d’impazzire credendo di
essere morta!-
-Io lo so che non mi odi…- Esclamo Eric, con un mezzo
ghignò di soddisfazione fra le labbra.
La vampira inarcò un sopracciglio.
-Proprio adesso, mentre dormivi, non facevi che sussurrare
il mio nome-
Asia spalancò gli occhi e il suo labbro inferiore cominciò
a tremare.
-Non facevi altro che dire: Eric, Eric, ed io ti accarezzavo e ti dicevo che ero proprio
accanto a te e tu ti riaddormentavi, per poi ricominciare a chiamarmi l’istante
dopo-
Lacrime di sangue iniziarono a rigare le guancie della
vampira che tuttavia non si mosse e non parlò.
-Lo vedi? Non puoi farmi credere che mi odi, altrimenti
non avresti invocato il mio nome tutte quelle volte-
Asia scosse il capo ed abbassò la testa.
-Asia…- Sussurrò Eric avanzando con una
mano tesa verso il suo viso.
-NO!- Strillò lei portandosi le mani alle tempie. -No,
lasciami in pace, non voglio più vederti né sentirti. Vattene!-
Asia si lasciò scivolare lungo la parete fino a sedersi a terra,
tutta raggomitolata su sé stessa con le ginocchia al petto e le mani ai lati
della tasta.
-Vattene, ti prego lasciami in pace- Pianse la vampira.
Eric si sentì improvvisamente senza forse, cadde in
ginocchio e rimase immobile a guardare la sua piccola vampira tremante di paura
che già tante volte aveva visto piangere, ma mai a causa sua.
O forse piangeva
sempre a causa sua.
-Asia io ti amo- riuscì ad ammettere
Eric.
Il biondo era ancora inginocchiato davanti a lei, non
osava toccarla per non terrorizzarla ancora di più ma la guardava intensamente.
I suoi occhi azzurri erano gelidi e lontani, ormai distrutti da ciò che stava
accadendo.
Asia sussultò per il pianto, nascose il viso con le mani e
si richiuse ancora di più su sé stessa.
-Ma io non ti amo più- rispose fra le lacrime, senza
guardarlo.
Eric avvertì improvvisamente un peso enorme crollargli
sulle spalle e un freddo gelido lo avvolse fino ad arrivare al suo cuore. Non
riusciva ad essere arrabbiato, si sentiva solo schiacciato da quella
consapevolezza e dalle parole che gli erano state dette. Sapeva perfettamente
che non stava mentendo e che tutto ciò che Asia aveva detto lo aveva detto con
il cuore e non per paura o rabbia.
La guardò un’ultima volta trovandola ancora tremante e in
lacrime e, invocando tutte le forse che gli restavano, si alzò e abbandonò la
stanza rendendosi conto di non essersi mai sentito tanto colpevole e disperato
in vita sua.
La notte seguente Eric sedeva sul suo solito trono al
FangTasia. Il locale era rimasto chiuso e lui era totalmente assorto nei suoi
pensieri mentre fissava un punto imprecisato nella stanza.
Quando due persone fecero il loro ingresso nel locale, al
vampiro millenario parve di non conoscere nessuna delle due.
Il primo era un vampiro alto e forte, con i capelli neri,
il volto squadrato e gli occhi blu. La seconda, una piccola e giovane vampira
dai lunghi capelli scuri, aveva uno sguardo quasi irriconoscibile ed indossava
abiti non abituali per una come lei.
Asia avanzava fissando il pavimento con occhi vuoti e
carichi di determinazione che stonavano sul suo viso dolce. Indossava jeans e
giacca di palle, scarpe col tacco e una maglia fucsia sotto, camminando con
decisione.
Eric ricordò che la vampira vestiva proprio in quel modo
quando era ritornata da lui, presentandosi alla porta del locale, eccezione
fatta per la collana di perle e gli orecchini abbinati che sicuramente indossa
solo per il re che le camminava al fianco.
Eric guardò quella coppia tanto strana e, solo il fatto di
vederli entrare insieme, fu per lui come un pugno allo stomaco.
Nate si fermò davanti ad Eric, il suo sguardo era quasi
titubante e si incontrò per un attimo con quello di Asia.
-Diglielo- disse lei, incrociando le braccia al petto.
Eric non distolse lo sguardo da Asia neppure per un
istante, non capiva perché apparisse così fredda e decisa, autoritaria e
distante come non lo era mai stata.
-Eric, come saprai, Asia ha bisogno di
protezione. Ce la siamo cavata con Sophie-Anne perché era più giovane e debole
di noi, ma non possiamo permettere che altri scoprano cos’è Asia e cerchino di
impadronirsi della sua luce- fece una pausa e continuò solo dopo un cenno da
parte della vampira. –Se Asia diventa ufficialmente mia moglie, prendendo il
titolo di regina del Texas e del Mississippi, non solo sarà ufficialmente sotto
la mia protezione, ma diventerà intoccabile. Nessuno può attaccare una regina e
pensare di farla franca con le Autorità. Ci sarà un intero esercito a
proteggerla, nessuno oserà anche solo pensare di toccarla-
Eric non disse nulla. Per tutto il tempo era rimasto a
fissare Asia, ferma di fronte a lui con le braccia incrociate e lo sguardo
vuoto rivolto al pavimento. Seduto sul suo trono lo sceriffo pensò che nemmeno
una delle parole udite era davvero riuscita a ferirlo.
Avevano fatto molto
peggio.
-Ma non fraintendere, sposerò Asia solo sulla carta, sarà
solo un contratto. Lei è libera di rimanere con te se lo desidera-
Ma Eric non rispose, continuò a fissare Asia con sguardo
assente.
Asia chinò il capo e sorrise, senza mai guardare Eric.
-Io vengo con te, Nate-
Io vengo con te,
Nate…
Quella semplice frase prese a risuonare senza sosta nella
mente di Eric, i suoi occhi non vedevano più nulla, solo Asia, il suo sorriso
timido e il mondo dolce in cui guardava il re. Tuttavia quel sorriso e quello
sguardo sembravano distanti, sembravano qualcosa di estremamente doloroso da
fare, qualcosa di più freddo del ghiaccio.
Era davvero questo che Asia voleva? Perché lo sta facendo?
A quel punto Eric guardò altrove e capì solo in quell’istante quanto male le
aveva fatto. Ci sono errori a cui non si può rimediare e ci solo legami che non
si possono ricucire tanto facilmente dopo uno squarcio tanto lacerante.
Nate strabuzzò gli occhi e si voltò verso Asia, stupito.
–Cosa? Davvero?-
Asia sorrise in quel suo modo dolce e caldo, ma gli occhi
si abbassarono per un istante. Eric vide Nate sorridere di felicità,
d'altronde, non si sarebbe mai aspettato che il suo amore venisse ricambiato.
Vide il re avanzare verso Asia, prenderle le mani fra le sue e guardarla dritto
negli occhi.
-Lo vuoi davvero?-
Asia lo guardò intensamente, lanciò un’occhiata sulle loro
mani unite e sorrise ancora, senza tuttavia ricambiare il suo sguardo nel
momento il cui le sue labbra si sollevavano all’insù. -Sì Nate. È ciò che
voglio-
Nate fece un cenno, sorrise e si avviò verso la porta.
-Dico ai miei uomini di prepararsi per la partenza. Ti
aspetto fuori- Dettò ciò il re provò a guardare Eric per un breve saluto, ma il
biondo aveva lo sguardo perso nel vuoto.
Quando la porta si richiuse e all’interno del locale
rimasero solo Asia ed Eric, i due si ritrovarono a guardarsi negli occhi per la
prima volta.
Eric si perse in quegli occhi di cioccolato ma, con una
fitta al suo cuore ormai immobile da secoli, capì che quello sguardo non era
più quello pieno d’amore che gli rivolgeva sempre la sua Asia.
Forse per il semplice fatto che non era più sua.
La vampira lo fissava intensamente ma con quello sguardo
gli stava dicendo addio. Gli stava dicendo che le dispiaceva, che stava
soffrendo, ma che quella era la sua scelta e che non sarebbe tornata indietro.
-Addio Eric- disse ad alta voce,
muovendo piano le labbra sottili, come se quel loro sguardo, tanto intenso e
profondo, non avesse già chiarito tutto.
Asia si voltò e camminò verso l’uscita, ma si arrestò
quando avvertì la voce di Eric.
-Asia!-
La vampira si voltò lentamente, non avrebbe mai creduto di
sentirlo parlare, non dopo tutti quegli istanti d’immobilità assoluta. I suoi
occhi erano spenti, vuoti, aveva quella sua solita espressione sconvolta e
vacua che lo caratterizzava. Non si capiva se era furioso oppure distrutto
quando assumeva quello sguardo.
-Ti libero-
Asia ricambiò il suo sguardo e si sentì raggelare
dall’intensità con cui la stava fissando, in un misto di rabbia, dolore e forse
anche amore.
Soprattutto amore.
-Da questo momento non ho più alcun potere su di te, non
dovrai mai più obbedirmi. Sei libera-
La vampira non disse nulla, sollevò per un attimo il mento
come quando voleva nascondere che stava per piangere, ma poi fece un rapido
cenno ed un mezzo sorriso.
In quel momento la porta accanto al bancone si aprì e Pam
fece il suo ingresso, squadrando Asia con la chiara espressione di chi non si
era persa una sola parola del discorso. La bionda degnò la vampira più giovane
di una gelida occhiata, scosse il capo con una smorfia e si richiuse la porta
alla spalle tornando negli uffici senza dire una parola.
Asia capì che se Pam aveva accettato la sua partenza una
volta, non lo avrebbe fatto di nuovo. Allo stesso tempo, se Eric si era
rimangiato la parola una volta riaccettandola dopo averle chiaramente detto che
se se ne andava non sarebbe più dovuta tornare, non avrebbe fatto lo stesso in
quel momento.
Non dopo averla liberata.
Adesso ogni legame era ufficialmente rotto.
Quello era un vero addio.
Senza più voltarsi la vampira uscì dal locale, senza
accorgersi della mano insanguinata di Eric che si serrava attorno al pomello
della sedia, distruggendolo.
Era una nottata fresca e silenziosa, le stelle brillavano
e l’auto davanti a loro procedeva lentamente. Asia teneva la testa appoggiata
contro il finestrino gelido, sapeva che dietro di loro un’altra auto piena di
guardie, così come quella davanti, stava scortando il re e la futura regina
nella loro dimora.
Improvvisamente Nate sorrise e staccò la mano dal volante
per appoggiarla su quella di Asia.
-Non credevo che saresti venuta con me. Sono così felice
che tu mi abbia scelto che…- Fece una pausa e sospirò di felicita. –Vedrai, io
non ti farò mancare mai nulla-
Asia non parlò, i suoi occhi si perdevano sul paesaggio
buio fuori dal finestrino e sul suo viso non si delineava nessuna espressione.
-Sai Asia, pensò che sarà tutto fantastico. Faremo una
vita bellissima ed io ti renderò davvero felice e…-
-Dacci un taglio!-
Nate si bloccò al sentire quelle parole pronunciate con quel
tono di voce gelido e anche infastidito. Il vampiro si voltò quasi con timore,
senza tuttavia incrociare gli occhi di lei.
-Cosa c’è?-
Asia si staccò dal finestrino solo in quel momento e, con
lentezza, puntò i suoi occhi scuri su quelli di Nate senza alcun calore.
-Se qualcun altro avesse scoperto cosa sono e avesse
tentato di attaccarmi, Eric avrebbe cercato di proteggermi anche a costo della
sua vita. Ed io non potevo permettere che lui morisse…-
Nate spalancò gli occhi e tolse la mano da quella di Asia
riportandola sul volante. In un attimo si sentì svuotato di ogni emozione. Dopo
poco però, serrò la mascella e strinse i pungi attorno al volante.
-Tu non mi ami?- le chiese con rabbia.
-Io ti amo, Nate-
-Ma non quanto ami lui, giusto?-
Asia non rispose subito, tornò ad appoggiare la fronte sul
finestrino e chiuse gli occhi, stanca del paesaggio fuori e delle stelle in
cielo.
-Lui è il mio creatore…- sospirò.
Nate prese un profondo respiro e tentò di calmarsi
concentrandosi sulla guida.
-Hai fatto tutto questo per proteggerlo, giusto? Gli hai
fatto solo credere di odiarlo, ma questa non è la verità. Pensi che io accetti
una cosa simile e che mi lasci usare da te?-
-Puoi sempre abbandonarmi adesso, propri qui. Ma sai
benissimo che se il re del Texas fosse stato qualcun altro non lo avrei mai
seguito-
Nate voltò lentamente il capo per ritrovarsi sotto lo
sguardo intenso di Asia.
-Io ho seguito te, Nate, perché voglio stare con te-
Il re tornò a guardare la strada davanti a sé, molto più
calmo di prima.
-Perché a modo tuo mi ami, no?-
-Sì, sei il terzo vampiro più importante della mia vita.
Non posso metterti prima di mia sorella e del mio…- Asia fece una pausa in cui
tornò a guardare oltre il finestrino. –Creatore-
Pochi secondi dopo, in silenzio, Nate lasciò scivolare
nuovamente la sua mano su quella di Asia. Entrambi conoscevano la verità, ed
entrambi l’avrebbero accettata.
Tuttavia, nel silenzio di quella notte fredda, Asia guardò
le stelle e pensò che quella era l’ultima volta che le vedeva perché la vera
Asia sarebbe rimasta per sempre al FangTasia.
Continua…
Grazie a tutti i lettori, volevo cogliere
l’occasione per dirvi che vi ringrazio davvero di cuore. Inizialmente questa
storia doveva avere molti meno capitoli, ma vedendo in quanti la seguite e
soprattutto in quanti recensiscono così gentilmente, dandomi tanta gioia a
facendomi credere sempre di più in questa storia, ho deciso di allungarla.
Avevo pensato di concludere così la prima parte
della storia e di inserire i prossimi capitoli in una nuova storia a parte, che
sarebbe stata ovviamente il seguito di questa. Poi, però, ho pensato che non ne
valeva la pena e quindi penso che continuerò con questa. Voi che ne pensate?
Spero che i prossimi capitoli vi piacciano come i
precedenti, per allungare un po’ la trama ho aggiunto qualche piccolo elemento
che spero possa colpirvi in positivo. Naturalmente non intendo stravolgere
nulla cambiando totalmente la storia (stile Beautifull
u.u)
Concludo con il rassicurare i fan della coppia EricXAsia, ricordandovi che la prima loro fan sono io,
ovviamente, e che non mi sono ancora stancata di loro. Solo che, come dire,
dovranno superare ancora qualche problema… ^^
Spero di avervi reso contenti, almeno quanto tutti
voi rendete felice me, in particolari con i vostri bellissimi commenti, che non
potevo più ignorare. Grazie infinite :-)
Un saluto e un altro ringraziamento a :
Giuppy94
Laura
the vampire slayer
Ada Wong
Vibral24
SofiiLovesStarbucks
marti_scanu