Cap. 19°: Varie sorprese…
LABORATORIO DI ANALISI BIOLOGICHE
Camus
era nel suo laboratorio ad esaminare per la centesima volta le analisi del
magazzino quattro, lambiccandosi il cervello per cercare di capire cosa ci
trovasse
di
tanto strano
:-C’è
qualcosa che non torna...-:
Continuava
a ripetere. Seduto su una sedia, Hyoga lo fissava sbuffando ogni tanto,
giocherellando con il fermacarte di vetro
:-Dottor
Lavoie… qua m’annoio!-:
Si
lagnava. Camus non gli badava, e rimuginava su quei fogli senza capire cosa non
andava. Proprio quando stava per rinunciarci, una leggera incongruenza gli
saltò subito all’occhio, e dopo averci ragionato un po’ su, capì cosa lo
rendeva tanto scettico
:-Ho
un motivo per non annoiarti più, mia carissima matricola: si torna al
magazzino-:
:-E
perché?-:
:-Devo… controllare una cosa. Ma prima fammi analizzare
questo-:
Prese
un campione e preparò accuratamente la provetta per la centrifuga
:-E
cosa è quello?-:
Chiese
Hyoga avvicinandosi incuriosito
:-Hem.. ti sembrerà strano…
escrementi di topo-:
:-Eh?
Topo?-:
:-Si:
topo. Sorcio. Ratto. Come lo vuoi chiamare. Devo analizzare la sua roba-:
:-Forte...
e perché?-:
:-Nell’analisi c’è una cosa che non mi convince-:
Hyoga
osservò la centrifuga
:-Come
funziona?-:
Chiese
:-Allora,
tu metti la provetta all’interno. Man mano che la forza di gravità aumenta, i
componenti della materia più leggeri tendono a salire in superficie,
mentre
quelli più pesanti scendono verso il basso-:
Camus
estrasse la provetta
:-E
poi si esaminano uno ad uno-:
Cominciò
l’operazione, e dopo un poco disse
:-Bingo!
Tracce di polistirene!-:
:-Cioè?-:
:-Polistirolo.
Il polistirolo è il polimero dello stirene-:
Hyoga
gli rivolse un’occhiata perplessa e fissò l’oggetto in questione con le sopracciglia
aggrottate
:-… Va bé, lascia stare,
andiamo!-:
Mentre
uscivano si imbatterono in Seiya
:-Hei, Hyoga! Dove andate?-:
:-Torniamo
al magazzino quattro-:
:-E
perché?-:
:-Oh,
sai, abbiamo esaminato della mer…-:
Ricevette
un’occhiataccia da parte di Camus e si corresse
:-Ok,
ok… degli escrementi
di sorcio e abbiamo trovato tracce di… com’è che
si chiamava? Ah, si, polistirolo. Andiamo ad esaminare i sorci da vicino,
se
non sbaglio, vero, dottor Lavoie?-:
:-Ti
auguro di non dover mai fare un analisi, Hyoga. Se avessi parlato così a Sion
mi avrebbe sbattuto fuori a calci.
Comunque
si, possiamo dire che andiamo ad esaminare i sorci-:
:-Oh,
bé… buon divertimento...--:
Seiya
si avviò verso il poligono di tiro dopo averli salutati tutti e due.
*
MAGAZZINO QUATTRO
:-La
caccia ai sorci è aperta!-:
Esultò
Hyoga scendendo dalla macchina
:-Hyoga, dovresti prenderlo sul serio. Io mi guadagno da
vivere facendo questo lavoro-:
:-Ok,
rispetterò i sorci, promesso-:
Dopo
un po’ di ricerche la ricerca dei topi si era rivelata vana
:-Forse
sono dentro il magazzino...-:
Disse
Camus. Si avvicinarono ma le guardie non li fecero entrare. Camus allora
estrasse in distintivo, e l’uomo lo esaminò per un po’, ma poi scosse la testa
:-Pazienza,
andiamo sul retro-:
E sia
avviarono facendo il giro del magazzino. Proprio quello che cercavano: per
terra Camus vide una cosa grigiastra e andò in quella direzione
:-Che
schifo! Quello è…?-:
Cominciò
Hyoga
:-Affermativo,
matricola: quello è un sorcio. Per la precisione il nostro sorcio-:
Il
sorcio in questione aveva la pancia aperta, e Hyoga poteva vedere distintamente
gli organi interni, ancora coperti di sangue non coagulato.
O
meglio, avrebbe potuto vederli se non si fosse messo le mani davanti agli occhi
:-Sei
facilmente impressionabile: un attimo prima sei sfacciato e poi non appena vedi
un sorcetto morto ti schifi. Ormai è defunto,
poveretto-:
:-Devo
forse fare un minuto di silenzio?-:
:-No,
tranquillo… devi solo prenderlo!-:
:-Cosa…? Oh, no, dottor Lavoie,
questo no! Io non lo prendo quel sorcio!-:
:-E
va bene, lo prendo io! Ma tu tienimi il sacchetto aperto, almeno-:
Hyoga
prese il sacchetto con due dita e si girò dall’altra parte quando Camus afferrò
la coda del topo come se stesse raccattando qualcosa caduta a terra
:-Missione
compiuta! Ora dobbiamo solo farlo esaminare-:
*
Non
appena tornarono alla SAINT Camus si diresse verso la porta dell’obitorio
:-Ma
oggi non è il compleanno di Death? Credevo si fosse preso un giorno libero-:
Chiese
Hyoga seguendo Camus lungo il corridoio
:-Avrebbe
potuto farlo… ma non credo che avrebbe potuto stare
lontano dai suoi cadaveri per così tanto tempo!-:
Bussò
alla porta e Death arrivò ad aprire scocciato
:-Va
bé che sono venuto a lavoro, ma non è che dovete rompermi anche il dannato
giorno della mia fottutissima nascita! Cosa c’è, Camus?-:
:-Guarda
cosa ti abbiamo portato io e Hyoga, Death!-:
:-Cos’è, un altro regalo? Già sono venuti Aioria con Aioros,
Sion, Doko e quel cretino di Shura ha voluto per forza tirarmi le orecchie…
e
tutti con uno stupido pacchettino colorato. Voi cosa avete?-:
Aprì
il sacchetto ed estrasse il topo. Lo fissò per un po’ con una smorfia, poi il
suo sguardo passò da Hyoga a Camus
:-Oh,
un sorcio! Ragazzi, non so come ringraziarvi, sono commosso…
e lo avete anche squartato! Non dovevate disturbarvi tanto…-:
Disse
sarcastico
:-Ma
che hai capito! Devi aprirlo!-:
:-Cosa?
E perché? Non ti sembra già abbastanza aperto per i fatti suoi?-:
:-Si,
ma devi fargli un’autopsia-:
:-Eh?
Al sorcio? Ma perché non vieni tu…?-:
Death
estrasse il bisturi dalla tasca e cercando di afferrare Camus
:-No,
un attimo, devi farla a lui!-:
:-Insisto,
collega!-:
:-Ti
ordino di aprire quel sorcio!-:
:-Dah, e va bene, mi accontenterò…
e cos’è questa storia del ‘ti ordino di...’? Io non prendo ordini da nessuno,
non dirlo più o finisci tu sul
tavolino.
Non
potrai girare sempre con un sorcio in tasca per evitarmi!-:
:-Va
bene, va bene, ma ora fagli un autopsia, per favore-:
Death
rientrò nel laboratorio e Camus lo sentì brontolare
:-Guardate
come mi sono ridotto… aprire i sorci…
mah...-:
Camus
sospirò
:-E
ora che facciamo?-:
Gli
chiese Hyoga
:-Ma
tu non riesci a stare fermo un secondo, eh? Non ti stanchi mai? Cos’è, al
mattino ti mangi qualche batteria duracell?-:
in
quel momento arrivò Milo
:-Caaaam! Tutti nell’ufficio di Sion!-:
:-E
perché?-:
:-Riunione
speciale-:
:-Ah,
va bien. ‘spetta che chiamo Death-:
:-No!
dobbiamo parlare di lui!-:
:-Di
lui? E perché?-:
:-Cam, che giorno è oggi?-:
:-Il24
Giugno...?-:
:-E
che succede oggi?-:
:-Che
succede… che succede? Ah: è il suo compleanno!-:
:-Ci
sei arrivato. Andiamo!-:
Ed
entrarono nell’ufficio di Sion, cercando un angolino per appostarsi senza dare
fastidio. Quando furono arrivati anche Saga e Kanon,
Sion
cominciò a parlare
:-Ragazzi,
come tutti sapete oggi è il compleanno di Death. Non ha detto niente e
sicuramente stasera se ne starà a casa sua a guardare la tv come al solito
senza
pensaci, come fosse un giorno come un altro. Che ne dite di fargli una piccola
sorpresa?-:
Tutti
si scambiarono un occhiata
:-Tipo
una festa a sorpresa?-:
Aggiunse
Doko
:-Si,
bello! Mi sembra un ottima idea!-:
Disse
Shura, e tutti confermarono
:-Bene.
Marin ha già pensato a liberare il poligono di tiro da bersagli e tutto. È un
locale abbastanza grande, forse il più grande che ci sia qua dentro.
Forse
il magazzino di Shura è un po’ più grande, ma non mi sembra il caso. Ora
dobbiamo sbrigarci: chi lo tiene occupato?-:
Camus
alzò la mano
:-Credo
che io non desterei sospetti: stamattina gli ho chiesto di fare un’autopsia,
quindi se gli sto intorno chiedendogli questo e quello,
non
credo che sospetterebbe qualcosa-:
Sion
sembrò sorpreso
:-Un’autopsia? È arrivato un corpo e io non so niente?-:
:-No,
no. si tratta di un paziente un po’… particolare-:
Assicurò
Camus, sperando che Sion non volesse sapere chi fosse. Invece lui inclinò la
testa perplesso, cosa che faceva spesso quando aspettava una risposta
:-Chi
è questo paziente particolare, Camus?-:
:-Hem... nessuno di importante...-:
:-Come,
chiedi di fare un’autopsia senza che io non sappia niente e in più mi dici che
non è importante?-:
:-E’…
un… ecco… un topo-:
Tutti
si scambiarono delle occhiate perplesse
:-Un… topo?-:
Ripeté
Doko
:-Si,
un topo… non mi guardate in quel modo!-:
:-Ammetti,
Camus, che chiedere di fare un’autopsia ad un topo non è una cosa che si sente
tutti i giorni-:
Così
lui spiegò delle analisi che non quadravano, del ritorno al magazzino, del
ritrovamento del sorcio squartato e tutto quello che seguiva
:-E
cosa pensi di ottenere da un’autopsia?-:
Gli
chiese Sion perplesso
:-Veramente
per ora la mia è solo un’ipotesi, e preferirei non pronunciarmi al momento.
Quando avrò notizie certe sarai il primo ad essere informato-:
:-Non
possiamo neanche conoscere l’ipotesi?-:
Insistette
Sion. Camus sospirò
:-Ok,
ok, se ci tenete così tanto: rileggendo le analisi del magazzino quattro, ho
notato una piccola ‘anomalia’, se si può definire così, e ho deciso di
riesaminare
un
campione di... hem... escrementi di topo, per
confrontare il risultato con quello precedente. Dall’ultima analisi risulta
nelle componenti una piccola parte
di
poliestere, ovvero sia polistirolo. Ma cosa ci faceva del polistirolo nello
stomaco di un topo? Forse è finito nel cibo, ma io non credo che sia andata
così-:
:-Vuoi
dire che qualcuno ce l’ha fatto finire... di proposito?-:
Chiese
Sion. Camus annuì e continuò
:-Questa
è la mia idea. Secondo me si tratta di un ingegnoso sistema per trasportare la
droga-:
:-Ma
cosa c’entra la droga con il polistirolo?-:
:-E’
proprio per questo che ho voluto fare l’autopsia. Secondo il mio ragionamento,
la droga era rinchiusa in delle capsule di polistirolo, poi fatte ingoiare ai
topi.
Questi
poi venivano chiusi in delle navi, dove poi i compratori avrebbero recuperato i
topi con le capsule, e di conseguenza la droga, per poi rivenderla.
I
topi non avrebbero destato sospetti: le navi sono sempre cariche di questi
animali, e il porto è messo anche peggio-:
Sion
annuì pensoso
:-Ripeto,
la mia è solo un’ipotesi. Quando avrò ricevuto il risultato dell’autopsia potrò
dirvi di più-:
:- Ma
se è così, dovremmo recuperare tutti i topi che ci sono nel porto per
recuperare la droga!-:
Gemette
Milo
:-E’
possibile. Complimenti, Camus, se come dici è vero, hai scoperto una cosa molto
importante. Ci sei stato di grande aiuto-:
Disse
Sion, poi si girò a fissare Kanon
:-Il
tuo amico Julian è una fabbrica di idee… che
bastardo!-:
Kanon
si strinse nella spalle e disse
:-Non
so se sia stato lui-:
:-Certo
che è stato lui, chi altri? È proprio una volpe, non c’è che dire…-:
Commentò
Saga
:-E
tengo a sottolineare che lui non è un mio amico-:
Gli
disse Kanon con una smorfia
:-Ora
non più, forse, ma cinque anni fa avresti dato anche le mutande pur di avere la
sua collaborazione-:
Continuò
Saga
“ ‘fanculo”
Pensò
Kanon, ma disse
:-Ed
ecco che torna: vai a pensare sempre al passato, eh? Perché mai pensare al
futuro, o al presente. No, pensiamo sempre al passato-:
:-Kanon ha ragione, Saga. Devi dargli un po’ di fiducia-:
Disse
Sion conciliante. Kanon non credeva alle sue orecchie
:-E
ora, tutti ai vostri laboratori: finite il lavoro. Pomeriggio ci occuperemo
della festa-:
Aggiunse.
*
POMERIGGIO-LABORATORIO ANALISI BIOLOGICHE
Camus
aspettava il risultato dell’autopsia riguardando ancora una volta le analisi e
confrontando quelle iniziali e quelle più recenti.
All’improvviso
bussarono alla porta
:-Camus… ho fatto l’autopsia-:
Death
entrò nel laboratorio e si buttò su una sedia
:-Com’è andata?-:
Gli
chiese Camus sedendosi di fronte a lui
:-Come
vuoi che sia andata? Il sorcio è stato buonissimo, dovresti portarmene più
spesso, sono ottimi pazienti!-:
Sbuffò
lui
:-Voglio
dire, i risultati?-:
:-E’
questa la cosa strana: il topo aveva solo lo stomaco tagliato. Per il resto non
ho trovato nulla-:
:-Cosa?
Nessuna traccia? Polistirolo?-:
:-Niente-:
:-Questo
si che è strano…-:
Camus
si afferrò il mento aggrottando le sopracciglia
:-Bé, pazienza, grazie lo stesso. Vado a dirlo a Sion-:
E
uscì dalla stanza pensieroso.
<><><><><><><><><><>
:-Come
non ha trovato nulla?-:
Chiese
Sion rileggendo le analisi
:-Nulla,
ha detto. Il ratto aveva solo lo stomaco aperto-:
Ripeté
Camus
:-Ma
non può essere! Chi è che si passa il tempo a squarciare sorci per aprirgli lo
stomaco?-:
:-Non
chiederlo a me…-:
:-Preparerò
un mandato di perquisizione per il magazzino, e stavolta dovranno farci
entrare. Piuttosto, Death non ti ha detto nient’altro?-:
:-Niente.
A che punto siete con i preparativi?-:
:-Stiamo
quasi finendo di addobbare a dovere, poi ci preoccuperemo del resto. Tu
continua a tenerlo impegnato. Tra un’altra ora uscirà per tornare a casa,
e noi
potremo cominciare a ‘traslocare’ le ultime cose-:
:-Perfetto.
Vado ad aiutare gli altri-:
*
ORE 20.30- CASA DI
DEATH
DRIIIIIIIN!
:-No!
Non ti rispondo… chiunque tu sia!-:
Urlò
contro il telefono. Era arrivato a casa ed era pronto a passare un altro,
ennesimo compleanno in perfetta solitudine, davanti alla tv
DRIIIIIIIN!
:-Ho
detto che non rispondo!-:
Non
voleva essere disturbato, per nessun motivo. Ma il telefono continuava a
squillare imperterrito, incurante dei suoi strilli
“Va
bene, rispondo solo se è qualcuno dei miei stupidi colleghi! Gli altri possono
andare a farsi fottere”
Pensò
afferrando il telefono: Sion Liang- Chiamata
Era
scritto sullo schermo. Death sospirò e pensò che per chiamarlo Sion doveva
essere una cosa seria. Aveva dato il suo numero di cellulare solo
ad un
numero ristretto di persone, per evitare di aver rotte le scatole ogni due e tre
:-Pronto?-:
:-Pronto,
Death? Sono Sion, dovresti venire di corsa alla sede: è arrivato un intervento,
un cadavere fresco fresco-:
:-Oh,
un cadavere?! Arrivo!-:
E gli
staccò il telefono in faccia, benché poco educato. Afferrò le chiavi della
macchina e uscì di corsa di casa.
<><><><><><><><><><>
Arrivò
alla SAINT alle nove e mezza, ed entrò scapicollandosi nel suo amato obitorio.
Ma lì non c’era nessun cadavere
:-Che
scherzo è questo?-:
Disse
deluso. Percorse il corridoio: le luci negli altri laboratori erano chiuse,
persino nell’ufficio di Sion non si scorgeva anima viva.
Girò
un po’ per gli uffici, ma neanche lì trovò nessuno
“questa
me la pagano!”
Arrivò
alla porta del poligono di tiro e la fissò per un po’ prima di aprirla: anche
là era buio pesto e non c’era alcun segno di vita. Proprio mentre stava
per
richiudere la porta ecco che le luci si accendono e tutti escono dai loro
nascondigli assordandolo con un gran
:-BUON
COMPLEANNO!-:
E un
attimo dopo gli furono tutti addosso, soffocandolo in un mega-abbraccio. Dopo
qualche momento di felicità generale, rientrò nel suo ruolo
:-BASTA!
Mollatemi, via ho detto!-:
:-E
dai, lo abbiamo visto tutti che eri felice-:
Gli
disse Milo con la sua vocina allegra
:-Cosa
diavolo vi è venuto in mente di disturbarmi mentre me ne stavo pacifico a casa?
E dov’è il cadavere che mi avevi promesso, Sion?-:
:-Io
non ti avevo promesso nessun cadavere. Ti avevo detto solo di venire qua al più
presto-:
disse
Sion innocente
:-Perché
c’era un cadavere!-:
Aggiunse
Death fissandolo scocciato con le braccia incrociate
:-Bé, sarà scappato. Fai paura anche ai tuoi ’clienti’!-:
Disse
Shura
:-Comunque
non pensare più al cadavere: ora ci siamo noi!-:
Aggiunse
Aioria
:-Ma
a voi vi vedo tutti i giorni!-:
Protestò
lui
:-Bé, vedi tutti i giorni anche i cadaveri! …ma se proprio ci tieni, ce n’è uno. Aioros, Camus! Portate
il morto!-:
Gli
occhi di Death si illuminarono
:-Lo
dicevo che c’era! Lo sapevo!-:
Ma
non appena afferrò un lembo del lenzuolo il cadavere si alzò e lo abbracciò a
sua volta
:-AUGURI
DEATH!-:
:-No!
Seiya, anche tu no, eh? Staccati!-:
Protestò
lui, ma a quanto pare fu inutile, e solo quando Seiya lo ritenne opportuno lo
lasciò andare
:-Sei
sudato… da quant’è che sei lì? Da quando tutti siete qui? Perché non mi dite mai
niente?!-:
:-Perché
questa era una festa a sorpresa! E noi siamo qua da circa oggi pomeriggio alle
quattro, e anche da prima, per preparare tutto-:
Gli
spiegò Milo poi aggiunse
:-Ma
perché continuiamo a parlare? La facciamo questa festa o no?-:
E
così la festa cominciò, con musica, chiacchiere, battute e tutto quello che
deve esserci ad una festa
:-Death? Vieni qui!-:
:-Che
accidenti vuoi, Kristian?-:
:-Devi
spegnere le candeline, Deathy-:
:-Ti
ho detto di non chiamarmi Deathy!-:
Gli
disse arrabbiato
:-E
tu non chiamarmi Kristian-:
:-Io
ti chiamo come mi viene prima!-:
E soffiò
sulle trenta candeline disposte a cerchio. Tutti applaudirono come pazzi, poi
Mu tossì per attirare l’attenzione
:-Devo
dirvi una cosa importante-:
Cominciò
a dire. Prese Nike per un braccio e la avvicinò
:-Io
e Nike ci sposiamo, e siete tutti invitati al matrimonio!-:
Altri
applausi, fischi e urla di gioia esplosero nella sala. Restarono ancora un po’
a chiacchierare, poi decisero che era ora di tornare a casa
:-Ti
diamo un passaggio, Death?-:
Chiese
Aioros
:-No,
grazie… mi avete fatto parcheggiare la macchina in
doppia file per assistere alla vostra minchiata e…
oh, cazzo! La macchina in doppia fila!-:
E
corse fuori senza neanche salutare.
___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
*Arriva di soppiatto alle
spalle di Death e gli suona nell’orecchio la trombetta tipica dei compleanni* Auguri tesssorrroo!!
*Hem… il mio compleanno è tra due mesi
e qualche giorno…* ndr Death *Oh,
che pignolo, qui lo fai oggi, va bene?!* ndr me. Siete liberi di giocare a
torta in faccia!! Ed indovinate chi è il bersaglioo…??
*Afferra Seiya e lo lega* avanti, sbizzarriamoci! xD
A parte le cavolate… povero Camus, s’è ridotto a cercare topi morti!!
Con il valido (?) appoggio di Hyoga… sisi, chissà dove andate… *Ma… ma io….!* ndr
Camus
*SILENZIO! Dov’è che andate?!*
ndr me versione Sherlock Holmes *Hem… a recuperare la droga…* ndr Cams *Ah-ha! Droga! Non vi vergognate??* ndr me *Ma nooo!
Non è come pensiii!!* ndr Camus
*Marcia nuziale in sottofondo* Ed un applauso a Nike e Muu!!
Complimenti, figlioli, non me lo sarei mai aspettato!
Duuuunque… risponderemo a tempo
debito tramite il contatta autori o come altro si chiama ;)
Invece, ecco qui, per
la nostra raccolta, Cammy!! *___*