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Autore: Mac kitten    02/02/2006    6 recensioni
""Moony..." Sirius ripetè, avvicinando il cucchiaio alle labbra di Remus. Ridendo tranquillamente, Remus aprì la bocca e leccò l'impasto della torta. [...] Quando guardò Sirius negli occhi, vi notò qualcosa di selvaggio, quasi di pericoloso, [...]. Un brivido gli corse lungo la schiena quando Sirius ritirò il cucchiaio."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Potter, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note dell

Note dell’autrice: non sono molto sicura della collocazione temporale. Potete vederla come una scena rubata dal Natale a Grimmauld Place, o forse come una fic AU nella quale Sirius ritorna dal Velo e cucina dolcetti. (Perché che altro fareste voi se tornaste dalla morte?)


Note della traduttrice: come al solito per i commenti lasciate pure a me, mi occuperò poi di farli avere all’autrice. Grazie, Faith


Like All Great Sundays
Di Mackitten


Come tutte le belle Domeniche, iniziò con un raggio di sole che si riversò sui suoi occhi, attraverso uno spiraglio delle tende.

Come tutte le belle Domeniche, si svegliò senza senza il peso delle cose da fare e delle faccende domestiche, e anzi con l’eccitazione di un intero giorno nel quale non fare assolutamente nulla. Sorrise nella sua assonnata foschia e stava per girarsi, quando ci fu un improvviso tuffo sul letto seguito da una lingua calda che gli leccava l’orecchio, le guance e qualsiasi altro posto riuscisse a raggiungere.

“Yurgh! Padfoot!” Remus si lamentò, mentre spingeva via il grosso cane nero. Si asciugò la bava dal viso, prima di stropicciarsi gli occhi. Quando riaprì gli occhi, il suo sguardo cadde su un uomo, non su un cane.

“’Giorno Moony,” Sirius disse con un sorriso sbilenco.

“Sembri essere di buon umore,” Remus osservò sedendosi sul letto, tirando a sé le coperte così che coprissero di più il suo petto nudo.

“Cosa te ne pare di una torta?” Sirius chiese, ignorando il commento di Remus.

“La torta è buona,” Remus replicò, ancora non completamente sveglio.

“Bene. Ora alzati!”

Remus guardò Sirius significativamente, finchè lui disse “Oh. Va bene”, con un rossore sulle guance e lasciò la stanza, così che Remus potesse uscire dal letto e mettersi una vestaglia sul suo corpo nudo. Sebbene Remus covasse fantasie nelle quali lui era nudo di fronte a Sirius, la fredda realtà era che erano solamente amici. Amici che indossano vestiti quando sono insieme.

Remus soffocò uno sbadiglio mentre andava a piedi nudi verso la doccia. Si lavò velocemente, prima di indossare ancora la sua tunica e scendere stancamente le scale di quella vecchia casa.

Sirius e Harry erano già in cucina ma, invece di preparare la colazione, sembrava stessero mescolando qualcosa in una ciotola. Barattoli e tazze misuratrici erano sparpagliati sul banco, un sottile strato di farina copriva tutto ciò che c’era in vista.

Era piuttosto comico e Remus si avvicinò alla soglia della porta per guardare in silenzio. Sirius e Harry avevano entrambi spruzzate di farina nei capelli e sui vestiti. Sirius aveva una striscia di una sostanza marrone, probabilmente cioccolata, sulla guancia, mentre i capelli di Harry erano ancora più in disordine del solito.

“Due tazze?” Harry chiese, mentre Sirius guardava il libro sul banco. “Sei sicuro?”

“E’ quello che dicono,” Sirius replicò, tamburellando assente la sua bacchetta sulla pagina, mentre leggeva le istruzioni ancora una volta. Si voltò verso la porta e sorrise quando vide Remus che stava lì.

“Moony,” esclamò con un grande sorriso sul viso. “Grazie a Dio sei qui!”

Remus si allontanò dalla soglia, e notò un bicchiere di liquido ambrato sul tavolo della cucina. Aprì la bocca per commentare sull’alcol a mezzogiorno, ma ci ripensò. Sirius di buon umore era una rarità e un Sirius che cucinava allegro lo era ancora di più.

“Stiamo cucinando?” chiese invece con un sorriso.

“Ci stiamo provando,” Harry brontolò, versando una tazza d’acqua nella mistura. “E’ brutto quanto pozioni.”

“Solo senza un deficiente unto,” Sirius aggiunse.

“Sirius,” Remus lo ammonì, nascondendo un sorriso.

“Vieni ad aiutare,” Sirius disse, allungandogli una mano. Remus si avvicinò e prese la mano di Sirius. Harry sorrise quando Sirius strattonò Remus nel loro pasticcio ricoperto di farina.

Remus scrutò velocemente la ricetta, con Sirius che sbirciava da sopra le sue spalle, i suoi lunghi capelli che solleticavano il collo di Remus. Remus lo guardò con la coda dell’occhio, e fece un passo indietro rimanendogli comunque vicino.

“Aggiungi quello,” Sirius disse a Harry che aveva smesso di mescolare per guardare Remus e Sirius.

“Ora dobbiamo solo mescolarlo insieme,” Remus disse, estraendo la bacchetta da dove l’aveva incastrata nella cintura attorno alla vita.

“No!”, Sirius disse velocemente, afferrando il polso di Remus.

“Niente magia,” spiegò Harry con un indelicato roteare d’occhi.

Remus abbassò lo sguardo dove la mano di Sirius era ancora sul suo polso e lui allentò la stretta ma esitando, o così Remus pensò. Remus alzò gli occhi al viso di Sirius e scoppiò prontamente in una risata.

“Cosa?” Sirius chiese, indietreggiando.

“Hai…” Remus si affievolì, mentre sollevava un dito sulla guancia di Sirius e toglieva la cioccolata. Si mise il dito in bocca e la leccò via, un sorriso fiorì sulle sue labbra.

“E’ buona,” disse a Harry e Sirius, che lo stava guardando con occhi spalancati. Remus si voltò, imbarazzato. Non avrei dovuto farlo, pensò tra sé.

“Cosa si fa ora?” Harry chiese, rompendo il silenzio.

“Uh…” Remus si fece sfuggire il libro di cucina. “Mescola tutto insieme.”

Harry fece così, osservando Sirius e Remus con un’espressione pensierosa sul viso. Sirius tornò al tavolo e bevve un sorso del suo drink, e poi, come se ci avesse ripensato, ne bevve l’intero contenuto.

Remus aprì la bocca per commentare, quando Harry disse, “tutto fatto.”

“Bene,” Remus disse distrattamente, prima di voltarsi da Sirius a Harry. “Ora dobbiamo solo metterla nella pentola e nel forno. Bel lavoro, Harry.”

Harry sorrise e Remus ebbe l’impressione che non fosse abituato a essere lodato quando era a Pozioni. Sirius si unì a loro nel versare la mistura di cioccolato nella pentola per torte. Remus sentì la sua calda presenza dietro di lui e e si appoggiò leggermente.

“Fai attenzione,” Sirius disse a Harry da sopra le spalle di Remus, mentre andava ad aprire il forno. Remus si allontanò dal forno finendo addosso a Sirius. Vacillò leggermente, quasi inciampando.

“Attento,” Sirius mormorò e appoggiò le mani sulla sua vita per tenerlo in equilibrio. Harry li stava osservando ancora in silenzio, prima di ritornare alla casseruola con la torta.

“Qui, lascia a me,” Remus disse, avvicinandosi. Le braccia di Sirius si abbassarono immediatamente e Remus sospirò dentro di sé. Esternamente disse a Harry che non voleva che si bruciasse. Mise la torta nel forno e lo chiuse trionfante.

“E ora?” chiese Harry.

“Ora aspettiamo”, disse Remus con un piccolo sorriso.

“Ora mangiamo l’impasto avanzato,” Sirius esclamò mentre si avvicinava alla ciotola con l’impasto sul bancone. Afferrò un cucchiaio dal lavandino e lo fece correre lungo i lati della ciotola, raccogliendo la crema di cioccolato. Leccò il cucchiaio con uno schiocco soddisfatto. Harry prese un altro cucchiaio mentre Remus li osservava divertito, appoggiato contro il bancone di fronte a loro.

“Moony?” Sirius offrì, allungandogli il cucchiaio. Remus scosse la testa.

Moony…” Sirius ripetè, avvicinando il cucchiaio alle labbra di Remus. Ridendo tranquillamente, Remus aprì la bocca e leccò l’impasto della torta. Credette di sentire il rimasuglio del liquore di Sirius, ma pensò che poteva essersi sbagliato. Quando guardò Sirius negli occhi, vi notò qualcosa di selvaggio, quasi pericoloso, che non vedeva dai giorni dei loro scherzi a Hogwarts. Un brivido gli corse lungo la schiena quando Sirius ritirò il cucchiaio.

“Io, uh, dimenticato qualcosa di sopra,” Harry disse, rimettendo il cucchiaio nel lavandino con un metallico clunk.

“Va bene,” Sirius disse, voltandosi verso Remus. Si fermò, il cucchiaio a mezz’aria, finchè Harry non fu scomparso fuori dalla cucina e si sentirono i suoi passi per le scale. Poi tornò alla ciotola dell’impasto e passò un dito lungo i bordi. Remus lo osservava, ancora appoggiato al bancone. Una sensazione bruciante si fece strada nel suo stomaco, quando Sirius si voltò con un dito coperto di cioccolata.

Sussultò per lo stupore, quando Sirius fece una scia di cioccolata sulla sua guancia.

“Questo è per prima,” disse con un sorriso.

“Io l’ho tolta, non l’ho messa,” Remus protestò.

“A questo ci stavo arrivando,” Sirius disse, i suoi occhi ancora brillanti di malizia.

Remus guardava, la sensazione bruciante nel suo stomaco diventava sempre più forte, mentre Sirius si avvicinava e leccava Remus dalla mascella allo zigomo, catturando tutto il cioccolato. Era molto più intimo delle sue leccate di prima per svegliarlo, e Remus rabbrividì involontariamente.

“Padfoot,” Remus disse sommessamente e Sirius fece un passo indietro. Torna qui, Remus gemette in silenzio, ma poi si accorse che Sirius stava solo prendendo la ciotola dell’impasto. Inserì un dito nella ciotola e spalmò l’impasto sul naso di Remus. Sorrise brevemente, prima di leccarlo via con la punta della sua lingua. Remus sentì qualcosa nel suo stomaco fare una capriola.

Trattenne il respiro,mentre Sirius passò un altro dito sulla sua mascella. Inclinò leggermente la testa, così che Sirius potesse leccarlo e baciarlo via. Sirius si stacco lentamente, le sue labbra che si attardavano sullo zigomo di Remus.

I pensieri di Remus non riuscivano a tenere il passo con le sensazioni che stava provando, e stavano facendo inutili commenti a metà e altre ingarbugliate sciocchezze, così disse loro prontamente di sparire, prima di abbassare lo sguardo. Avevano pulito quasi l’intera ciotola.

Sirius prese ciò che era rimasto dell’impasto e lo spalmò attentamente sul labbro inferiore di Remus. Remus socchiuse leggermente le labbra e sospirò di piacere quando Sirius catturò il suo labbro inferiore con i suoi denti, e succhiò via delicatamente tutta la cioccolata. Quasi gemette quando Sirius lasciò il suo labbro con una leccata finale.

“Guarda è finita tutta,” Remus disse, con tristezza nella voce.

“Tu hai un sapore migliore,” Sirius disse e si avvicinò per baciare Remus sulle labbra. Quando le loro labbra si divisero, Remus sapeva di cioccolato e di alcol e di Sirius. Non aveva mai assaporato nulla di più buono in tutta la sua vita. Si lasciò andare nel bacio, assaporandolo, non volendosene mai allontanare. Ci fu un forte rumore metallico, quando la ciotola di metallo con l’impasto cadde sul pavimento e Sirius avvolse le sue braccia attorno a Remus, attirandolo più vicino.

Sebbene Remus avesse fantasticato spesso su questo momento, le sue fantasie non erano mai state vicine alla realtà. Le mani di Sirius nei suoi capelli, sulla sua schiena, sul suo collo, sulla sua vita, erano più calde di quanto avesse pensato. Il bacio di Sirius era più lento, delicato, di quanto avesse pensato e questo rendeva tutto più dolce. I loro corpi combaciavano alla perfezione. Si plasmavano così completamente, che Remus si dovette chiedere se non fossero due pezzi di un qualche puzzle del destino.

Trasalirono ad uno stridulo rumore proveniente dal forno. Si staccarono velocemente e si aggiustarono i vestiti quasi con timidezza.

“E’ pronta?” chiese Harry, scendendo dalle scale.

“Sembra di sì,” Sirius rispose. Si abbassò verso il forno e Remus lo aprì.

“Ha un buon profumo,” disse Harry entrando in cucina.

“Scommetto che il sapore è ancora meglio,” disse Remus con un sorriso. Colse lo sguardo di Sirius mentre prendeva la tortiera e si sentì avvampare.

Sirius si tenne occupato tagliando la torta in grandi fette, mentre Remus pigramente chiamava i piatti con Accio dall’armadietto di sopra. Poteva sentire gli occhi di Harry su di lui, e si chiedeva se lui sapesse cos’era successo in sua assenza.

“Una per te,” Sirius disse, allungando una fetta a Harry. “E una per te,” disse, allungandone un’altra a Remus.

“E tu?” Remus chiese prendendo il piatto.

“Lo sai, non sono proprio così affamato. Penso che potrei andare di sopra per un sonnellino veloce,” Sirius disse, pulendo i piatti con un movimento della bacchetta.

“Mi pare una buona idea,” Remus disse lentamente, appoggiando la sua torta sul bancone. “La torta è comunque ancora troppo calda.”

“Per me va bene,” Harry disse da dove era seduto al tavolo della cucina. “Ma voi due andate. Più torta per me.”

Quando Remus si voltò verso di lui, avrebbe potuto giurare di aver visto Harry fargli l’occhiolino, ma prima che potesse esserne sicuro, sentì i passi di Sirius lungo le scale, e si affrettò a seguirlo. Sentì Harry dire, “dormite bene”, dalla cucina, mentre saliva le scale, sorridendo tra sé e pensando come la Domenica fosse davvero il suo giorno preferito della settimana.

Fine ^^

Questo è il sito dove potete trovare altre ff di questa autrice:
http://www.livejournal.com/community/katfix
 

  
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