“Quel lupastro spelacchiato” bisbigliò Inuyasha, “vorrei tanto capire cos’ha da sghignazzare. Si sa chi vincerà questo premio”. “Smettila cagnolino” lo rimproverò Kagura, “ti ricordo che stanno registrando.” I due si guardarono male ma nessuno sentì ciò che si erano detti.




Lo spot di circa trenta secondi partì. Il brano adattato allo sketch era “Fuel” dei Metallica. Koga era inquadrato di profilo, in penombra, vestito a mò di tennista. Non appena partiva l’attacco di batteria della canzone, lui scattava a correre, attraversando rapidamente una foresta a velocità notevole. Non c’erano ostacoli che potessero fermarlo. Saltava agilmente tronchi caduti per terra o cespugli rigogliosi.
Poi il demone spiccava un balzo e si ritrovava a correre lungo una città in ora di punta.
I marciapiedi erano intasati di persone eppure lui riusciva, a velocità supersonica, a scansarle tutte senza che queste se ne accorgessero.
Lo scenario poi cambiava improvvisamente, inquadrando per un attimo il bel viso di Koga, di fronte. Una ripresa sulle formidabili scarpe bianche  e poi il ragazzo si ritrovava a correre in una savana un pò arida, dove un leone alquanto indispettito gli era alle calcagna. Per sfortuna dell’animale, Koga lo seminò in un batter d’occhio. Il demone era ripreso di profilo.
L’inquadratura si spostò poi, dopo pochi istanti, sul ragazzo ripreso da dietro, che sostava su uno strapiombo. Il vento gli scompigliava i capelli. Subito dopo Koga si girò verso la telecamera guardando da sopra una spalla  e la telecamera restrinse il campo fino ai suoi occhi. Vennero poi riprese le iridi azzurre del demone e in quelle iridi vi erano riflesse le formidabili scarpe. Lo scenario si oscurò completamente con la sola presenza delle scarpe così come inquadrate pochi attimi prima e sotto, con una scritta bianca, lo slogan del prodotto. “*** mette le ali ai tuoi piedi.”






Il pubblico applaudì. Invece da parte dei finalisti partì subito un brusìo. “Ma che spot è mai questo?” sussurrò Kikyo. “Era inverosimile fino all’ultimo!” replicò stizzito Naraku. "Ma non si sarà stancato a fare tutti quei km? E, cosa fondamentale, si sarà fatto una doccia dopo?" si domandò ad alta voce Sango. “Tsk! Ha pure avuto il coraggio di presentarsi fin qui!” disse Inuyasha. “Taci, cuccioletto”, ringhiò Koga. “Era uno spot adattissimo a me, perfetto come un angelo e veloce come Achille!” “Tesoro, posso essere il tuo Patroclo?” intervenne Jakotsu, fissando gli occhi stupendi di Koga.





“Ragazzi, per favore, un po’ di silenzio!” sussurrò un addetto alla regia. I finalisti si zittirono subito.