Byakuya interruppe il brusìo. “Ragazzi, per favoreeee.”

Ma bastò un’occhiata di Jakotsu per confonderlo. Distolse subito gli occhi, arrossendo. Diede un’occhiata alla scaletta. Il prossimo concorrente era proprio lui! Si impose di calmarsi e mascherare il turbinio di emozioni. Dalla regia gli diedero l’ok. Impugnò il microfono e lo portò alle labbra. Si sentiva strano. Ad ogni modo non lo diede a vedere.

“Amici telespettatori! E dopo la proiezione dello spot di Sango, ce ne restano solo altri tre! Siete pronti? Andiamo a visionare la pubblicità di….” E si rivolse ai finalisti. “Jakotsu!”



Il ragazzo sorrise languidamente, scostando vezzosamente una ciocca da un orecchio.







La proiezione partì. La canzone che accompagnava lo spot era “Sanctified” dei Nine Inch Nails. Jakotsu sedeva per terra.
Tutto intorno a lui era buio, tranne per un cono di luce proveniente dall’alto che illuminava tutta la figura del ragazzo.
Jakotsu guardava rapito l’obiettivo, muovendo lentamente le spalle. La telecamera iniziò a girare intorno a lui, ed egli ruotava il corpo al pari di essa senza mai staccarne gli occhi.
Jakotsu indossava un leggero kimono marrone con delle stampe dorate e rosse. Si muoveva come un felino, in maniera estremamente provocante. Prese una ciocca di capelli e se la passò languidamente tra le labbra.
La sequenza si interruppe di colpo, inquadrando la mano diafana del ragazzo che impugnava un flaconcino su cui era stampata una fantasia di pizzo nero. Jakotsu rovesciò lentamente la testa all’indietro e spruzzò fra silenziosi gemiti il profumo sul collo lungo.
La shot seguente era stata girata al buio, con una lieve luce blu di contorno.
Jakotsu si trovò circondato da bellissime ragazze vogliose, che gli accarezzavano la testa, il petto, le braccia. Seguì una sequenza rapidissima di immagini che mettevano in primo piano colli femminili, labbra dischiuse, occhi socchiusi, sguardi ammiccanti, rotondità in costume da bagno. Sempre con quella tenue luce blu, venne poi inquadrato Jakotsu che fissava la telecamera, la quale fece un mezzo giro e poi si fermò.
Jakotsu era ripreso col viso a 3/4, aveva alzato una spalla nuda e lentamente portava un braccio mezzo scoperto verso la testa, appoggiava una mano sul capo e la faceva scendere sul viso, fino a quando il mignolo non incontrò l’ostacolo delle labbra.
Il ragazzo addentò lievemente il suo dito e mosse leggermente la testa. Una voce femminile e roca diceva nel frattempo:  “*** Parfum. Your whisper, your thrill, your passion.”









Ci fu un boato di applausi da parte del pubblico, specie da parte di ragazzine che avevano fatto di Jakotsu il loro mito. Anche gli altri finalisti lo applaudirono generosamente.

Rin chiese ad un impassibile Sesshomaru: “Ma il signor Jakotsu vuole proprio bene a tutti! Anche a quelle signorine! Sig. Sesshomaru, quando diventerò grande e bella come loro, mi vorrete bene così?” Sesshomaru guardò altrove per nascondere un imbarazzo profondo.

Kikyo sorrise dolcemente alla piccola. “Ma come sei tenera, tesoro. Vieni un po’ qui.”

“Jakotsu! Ma che spot porno hai girato?” chiese Inuyasha.

“E quello lo definiresti porno? Ti rendi conto che ero circondato da una decina di modelle?” “Appunto!” esclamò Naraku. “Modelle, non modelli. Mi son sentito come un invitato a cena che nel piatto trova una misera foglia d’insalata.” E sospirò.

“Ehi Jako, comunque quel kimono non ti stava molto bene.” Disse Koga. “Il meglio è sotto il kimono, tesoro!” e gli lanciò un’occhiata significativa.

“E poi, che assurde movenze… Con quel trucco poi…” disse un po’ disgustata Sango, “Più che Jakotsu, sembravi… Jakotsa.” “Eh già. Una vera e propria cozza!” esclamò di rimando Koga. “Ma fatela finita, imbecilli! Truccato sono davvero bello!” E glielo lasciarono credere.