Un pensiero sulla morte. Un pensiero un po’ scontato. Un pensiero dell’andare in camera da letto e trovarsi a sussurrare per ore il nome di una persona che zitta zitta se ne è andata. Un pensiero, non di paura per la fine, di rassegnazione. L’idea che ci sia una vita dopo la morte quale consolazione può dare? Se la morte fosse un sospeso reame in cui camminiamo scalzi tra i ricordi del nostro passato ne varrebbe quasi la pena, perché ci spingerebbe, ad ogni modo, a vivere bene. Una lenta e silenziosa passeggiata al tramonto tra boschi, praterie, ghiacciai, profondi oceani, rovine di templi buddisti in mezzo al deserto, ruderi romani coperti dall’edera, circoli di pietre in radure di muschio.