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Autore: mileybest    17/04/2011    1 recensioni
-Quindi...tu mi hai rapito e mi hai fatto incazzare e...quasi piangere...per farmi capire come devo comportarmi con quel mostro?-
Un sorriso di chi sa di aver vinto per l'ennesima volta le incurva le labbra.
-Non c'è di che,tesoro.-
Vorrei proprio strozzarla...se non fosse per il fatto che è appena scesa dalla macchina e non sapessi che...nonostante il modo in cui me lo ha fatto capire...le devo essere sul serio grata.
Osservo la mano che stringeva quella della vampira,come a voler notare un segno di quel contatto,che,ovviamente,non c'è.

Katherine/Elena post 2x16
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Elena Gilbert, Katherine Pierce | Coppie: Elena/Katherine
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Doppelgangers '
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Allora non ho la più pallida idea di come questa misera one shot sia riuscita ad arrivare alla luce,sarà forse che la coppia Kelena sia ormai diventata una droga,o forse sono semplicemente pazza. Non c'è molto da dire, se non il fatto che Elena e Katherine si trovino in una situazione simile in quanto a sensi di colpa per la perdita dei genitori sia una cosa molto sottovalutata nel telefilm e ho voluto io al posto degli autori dare più spazio a questo e non so se i personaggi sono rimasti IC,probabilmente ho sfiorato L'OOC verso la fine con Elena,ma pazienza,sopravvivrò ugualmente,non so se per voi sarà lo stesso xD. Io vi ho avvisato v.v









In un momento del genere una persona normale proverebbe paura,o confusione,o anche desiderio di di uccidersi senza pensarci troppo. A pensarci bene potrebbe provare perfino...un bel niente, farebbe finta che tutto questo è un sogno. Penserebbe addirittura di essere morta in altre circostanze e di trovarsi nell'inferno.

Tutto.

Tranne irritazione.

Si,perchè nessuno in questi casi proverebbe rabbia pura.

E io mi ritrovo ad essere l'eccezione.

Certo,non capita tutti i giorni di essere trascinata via dalla festa di compleanno della tua migliore amica,appena diventata vampira,dalla persona che detesti da quando hai saputo della sua esistenza e che,il caso vuole,che sia identica a te.

Oh si,io Elena Gilbert,come se non avessi già abbastanza problemi, mi ritrovo impotente ad essere spinta in una decappottabile dalla mia Doppelganger.

Katherine Pierce.

E nessuno si è accorto di questo rapimento.

Ma io dico,possibile che devono capitare tutte a me?

Pochi mesi fa,quando ero ancora l'Elena senza autostima,sola e appena venuta a sapere delle forze oscure,che la maggior parte degli abitanti del pianeta considera favole per spaventare i bambini,se mi fosse capitata una cosa del genere...starei rischiando l'infarto.

E ora,invece,rischio un crollo nervoso.

Inutile il tentativo di aprire la portiera,in pochi secondi Katherine entra in macchina dalla parte del guidatore e mette in moto schiacciando il piede sull' acceleratore.

-Fammi scendere! Che diavolo stai facendo?!- Riesco ad urlarle una volta una volta libera dalla sua mano che,fino a poco fa,premeva sulla mia bocca.

Lei non risponde,continua a guidare.

Se fossimo in un cartone animato,di sicuro mi starebbe uscendo il fumo dalle orecchie.

Mi rapisce,e dopo non vuole neanche degnarsi di rispondermi?

Contro ogni logica,afferro il suo braccio e lo spingo nella mia direzione per farla frenare.

-Ho detto fammi scendere!- Con l'altro cerco di tirarle un pugno.

La vampira,però,con un sorriso del tipo “non sai fare di meglio?” riprende il controllo dell'auto spingendomi via,cosi da farmi sbattere sullo sportello.

Inutile.

Questo è il pensiero che mi passa per la mente non appena mi rendo conto che ogni tentativo di fermare Katherine è,appunto,inutile.

Inutile come lo sono io,sempre.

Inutile come la mia umanità una volta che Klaus darà inizio alla battaglia.

Il risolino di Katherine rompe il silenzio.

-Sai,pensavo a qualcosa in più,insomma...tutto qui? Puoi fare di meglio,Elena. È cosi che pensi di fuggire da Klaus?-

Sbuffo,guardandola con odio.

Tutte le volte che mi rivolge la parola,riesce a farmi provare disgusto per me stessa. Per la mia debolezza,per la mia fragilità. Con poche parole.

Sappiamo entrambe che da umana non ho nessuna possibilità di sconfiggere Klaus. E lei usa questa convinzione a proprio vantaggio,e la cosa sembra divertirla. Oh,certo che la diverte.

-Fammi scendere.- Ripeto. -Non ho tempo per i tuoi giochetti,Katherine.-

Lei diminuisce la velocità della vettura. Punta i suoi occhi su di me,a mò di sfida.

-Non hai tempo nemmeno per degli stupidi compleanni.-

Rimango per un paio di secondi a bocca aperta,accusando il colpo.

Sa di avere ragione,quindi la mia reazione la fa sorridere vittoriosa.

E per quanto mi costa ammetterlo...anche io so che lei ha ragione.

Organizzare una festa in queste circostanze non è stata una buona idea,dovremmo prepararci all'arrivo dell'Originario,il quale vuole uccidermi,invece ci siamo occupati del compleanno di Caroline.

-Perchè mi hai portato via? Quando scopriranno che non ci sono...-

-Cosa? Verranno a cercarti? Vedranno che non ci sono nemmeno io e verranno ad uccidermi?- Sogghigna.-Certo,tu sei la preziosa Doppelganger da proteggere,la piccola Elena che non sa difendersi da sola e che farà morire tutti nello scontro finale.-

-Io non lascerò morire nessuno!- Mi difendo,provando ancora il forte desiderio di colpirla.

-Certo che lo farai,Elena. Tu sarai la causa della morte del tuo ragazzo,dei tuoi amici,di tuo fratello....come è stato per i tuoi genitori.-

Uno schiaffo in cui è presente tutta la rabbia cieca che provo arriva dritto in faccia a Katherine. O meglio...arriverebbe se non fosse per i suoi riflessi pronti che bloccano il mio braccio ad un soffio dal suo viso.

Provo a liberarmi dalla sua mano stretta violentemente sulla mia,ma Katherine non molla la presa,ferma la macchina e mi fissa in una maniera che riesce a farmi rabbrividire.

L'espressione rabbiosa è sostituita da una sofferente,ricordando la notte dell'incidente che ha causato la morte delle persone che amavo più di ogni altra cosa.

Sbatto le palpebre per evitare di far cadere lacrime. Non intendo piangere davanti a lei,non posso mostrarmi ancora più debole,con lei.

-è questo quello che dovrai evitare a tutti i costi quando arriverà.-

-Di che stai parlando?- Chiedo con voce roca,ricacciando le lacrime nel posto dove devono rimanere,per ora.

Katherine diminuisce la presa ferrea delle nostre mani,iniziando a far scorrere le sue dita sul mio palmo,continuando a far incrociare i nostri sguardi.

Un brivido,più violento dei precedenti,mi passa per tutto il corpo.

Non avevo mai pensato ad un contatto cosi...intenso..con Katherine.

Non è la prima volta che ci troviamo a fissarci negli occhi e ad avere uno sfioramento quasi impercettibile delle sue mani su di me.

Ma...se in quel momento ero sul punto di svenire per il terrore,ora...potrei rimanere cosi per sempre non avvertendo paura o panico,concentrata come sono sullo scorrere delle sue dita che arrivano a sfiorarmi il polso,dove è possibile scorgere il battito del cuore. E so che lei lo sente.

-Non dovrai lasciarti guidare dall'istinto. Se vuoi avere una misera possibilità di distruggerlo dovrai avere la mente lucida,dovrai essere in grado di pensare lucidamente e di non fargli capire le tue debolezze,non dovrai svelare i tuoi punti deboli,non dovrai...fare il mio stesso sbaglio.-

Deglutisco. Il suo consiglio è la miglior cosa che potesse capitarmi per avere una chance di vincere.

Come ho fatto a non pensarci? Come ho potuto essere cosi stupida da non arrivarci?

-Intendi...quello che è successo alla tua famiglia?-

Katherine annuisce.

Lei non è riuscita a mostrarsi abbastanza forte contro di lui,Klaus è riuscito a scoprire la debolezza di Katherine: la sua famiglia.

E per vendicarsi ha ucciso tutte le persone che amava,lasciandola sola.

Io non devo commettere il suo errore.

-Quindi...tu mi hai rapito e mi hai fatto incazzare e...quasi piangere...per farmi capire come devo comportarmi con quel mostro?-

Un sorriso di chi sa di aver vinto per l'ennesima volta le incurva le labbra.

-Non c'è di che,tesoro.-

Vorrei proprio strozzarla...se non fosse per il fatto che è appena scesa dalla macchina e non sapessi che...nonostante il modo in cui me lo ha fatto capire...le devo essere sul serio grata.

Osservo la mano che stringeva quella della vampira,come a voler notare un segno di quel contatto,che,ovviamente,non c'è.

Una strana idea,di Katherine che affonda i canini nel mio polso intrecciando le nostre dita,mi fa perdere un battito.

Ma la vera cosa strana è che...non so se il battito perso sia stato a causa della paura nell'aver pensato questo...o del desiderio nel volere che questo accada realmente.

Scuoto la testa.

Per quale motivo vorrei essere morsa da Katherine? Solo per avere il segno che cerco di lei sulla mia pelle?

Ottimo,ora non posso neanche avere una sanità mentale decente.

Anche se sapevo già di essere diventata pazza.

-Non scendi?- Mi domanda Katherine,guardandomi attraverso il finestrino. Sobbalzo,ritornando alla realtà e provando a nascondere il rossore del flash appena avuto su me e lei.

Scoppia a ridere,aumentando ancora di più il mio imbarazzo. -Non hai paura ad avermi vicina sapendo cosa potrei farti e cel'hai per un richiamo?-

-Io...ero..stavo..pensando..ero sovrappensiero.-

-A cosa stavi pensando di cosi importante dallo scordarti di essere qua con me?Mmh?- Chiede,curiosa,ma con un sorriso malizioso che si allarga di secondo in secondo.

Abbasso lo sguardo,dandomi dell'idiota.

-Oh,stavi pensando a me...giusto?-

Sbuffo,scendendo dall'auto e accorgendomi solo ora di dove ci troviamo.

Siamo sul ponte.

Wickery Bridge.

Sbarro gli occhi. Questo posto...

Mi giro verso Katherine,la quale è a pochi passi da me.

-Come hai potuto portarmi qua?!-

Le lacrime pizzicano i lati degli occhi mentre con tutte le forze mi spingo a non ricordare quelle terribili ore che hanno rovinato la mia vita. Quell'episodio che ha ucciso due splendide persone che dovevano vivere ancora. Al posto mio.

Al posto della loro assassina.

Un gemito di dolore si fa strada nella mia gola quando poso gli occhi su quell'acqua mortale,dentro la quale non è rimasto nulla delle vite che ha trascinato via nel buio.

La mano di Katherine si posa quasi dolcemente sulla mia spalla.

-Devi stare calma. Non devi lasciare che questi ricordi ti rovinino la vita,basta vivere nel passato,Elena. Basta non accettare questa perdita,quello che devi fare non deve essere compromesso dal tuo dolore,devi combattere,ma non puoi vincere se continui a incolp...-

-Sta zitta!- Le scosto la mano dalla spalla,non lasciandole il tempo di finire. -Stai zitta,Katherine. Non puoi portarmi qui e aspettarti che ti dia retta! Nessuno sa cosa provo e vivere con il senso di colpa è il minore dei mali visto quel che ho fatto,tu...tu non sai cosa provo!-

Lei incrocia le braccia al petto.

-Ah no?-

Stringo forte le nocche fino a sbiancarle.

-No! Tu...Klaus ha assassinato la tua famiglia,i miei genitori invece....vuoi questo vero? Vuoi sentirti dire che ha ragione? Bene ,hai ragione,contenta? Hai ragione su...tutto...sono stata io ad uccidere i miei genitori...e...non potrò mai perdonarmelo.- Le parole pian piano iniziano ad essere accompagnate dalle lacrime. -è stata colpa mia.-

Poso lo sguardo appannato su Katherine. Katherine cosi simile a me...cosi...vera...davanti a me.

Potrebbe essere me,io potrei essere lei....potrei vendicare la morte dei miei genitori...uccidendo me stessa.

Il consiglio di non lasciarsi guidare dall'istinto a quanto pare non ha alcun senso. Senza accorgermene mi fiondo su Katherine iniziando a colpirla ovunque sia possibile,con il volto rigato dalle lacrime.

-Mi hai portata qui per uccidermi,vero? Allora fallo! Fallo! Uccidimi. Dammi la lezione che merito!-

Ma lei non mi dà ascolto,dopo alcuni minuti mi blocca per le braccia e mi spinge contro la sporgenza del ponte.

Smetto di urlare e ritorno a respirare.

-Sei una stupida,sciocca umana.- Mormora.- Pensi che morendo loro torneranno indietro?!- Mi scuote violenta,ma mi sorregge prima che cada all'indietro. La osservo incapace di spiccar parola.-O vuoi semplicemente farla finita?! In entrambi i casi...non verrai accontentata.- Il viso mostra la sua vera natura. -Ti ho portata qui per farti smettere di fare la depressa piena di sensi di colpa oppure ci farai uccidere tutti,non è stata colpa tua,Elena! È stato un incidente,un odioso incidente. Tu non c'entri nulla,doveva accadere. Doveva andare cosi. Cosa penserebbero,ora,vedendoti ridotta in questo stato?-

Mi mordo le labbra,un ultima lacrima fa capolino dal mio occhio,Katherine con un dito la raccoglie e la toglie di mezzo.

-Io...-

-Tu devi pensare alla battaglia imminente e al pericolo che aumenterà non appena Klaus verrà a cercarti,devi andare avanti con la tua vita,devi farlo Elena...anche per i tuoi genitori.-

Mi carezza con una mano la guancia,mentre con l'altro braccio mi impedisce di cadere in acqua.

Katherine è l'unica che in tutto questo tempo sia riuscita a capirmi seriamente. La mia peggior nemica mi capisce più di quanto abbiano fatto Bonnie,Caroline,Stefan...e non perdo tempo a chiedermi il motivo. Non ci sono spiegazioni.

E,in ogni caso,tutto quello che riguarda Katherine non ha spiegazioni.


-Eccoti tornata a casa,principessa.- Dice sarcastica,parcheggiando davanti il vialetto.

Le luci sono spente. Jenna,Jeremy e John sono ancora alla festa di Caroline. Non è molto tardi,chissà quando torneranno.

-Perchè mi hai portato a casa e non alla festa?-

Fa spallucce.

-Ho pensato che forse non eri più in vena di festeggiare,con quell'aria da emo che hai in faccia avresti fatto smettere agli altri di divertirsi.-

Sospiro. Non nascondo,però,un sorriso divertito.

Scendiamo entrambe dalla macchina e arriviamo davanti la porta di casa. Infilo le chiavi nella serratura e questa si apre con un leggero click.

-Torni alla pensione?- Chiedo a Katherine.

-Dove vuoi che vada altrimenti?-

-Bhè...cioè...potresti restare fino a che qualcuno non torna...insomma...se vuoi...-

è possibile cambiare opinione di qualcuno in poche ore? Ovviamente no. Allora perchè sto invitando Katherine a farmi compagnia di mia spontanea volontà con il cuore che batte frenetico nel petto?

-Vuoi che rimanga?-

Annuisco,aspettando una risposta.

Katherine sorride per un secondo.

-No...non stasera,almeno. Troppe cose tutte in una notte,non pensi?-

-No...non credo...mi hai aiutato molto stanotte e...vorrei ringraziarti per questo.-

-Se vuoi ringraziarmi allora svelami una cosa...cosa pensavi quando ti ho lasciata sola in macchina?-

Sento il cuore pompare sangue al massimo. Mi ero quasi scordata di questo.

-Io non...non era importante-

-Sembravi molto presa da quel pensiero invece.- Si avvicina lentamente.

-Io emh...pensavo che tu...mi...-Un nodo alla gola mi impedisce di continuare. E il vedere la vampira avvicinarsi in quel modo con quel sorriso malizioso stampato in faccia non aiuta di certo.

Mi ritrovo con Katherine più vicina del previsto con le sue labbra premute sulle mie e le sue mani sulle guance.

Scordandomi di Stefan,di Klaus perfino,ricambio il suo bacio sentendomi dopo tanto tempo....bene.

Quando ci stacchiamo entrambe non crediamo a quanto è successo. Lo sguardo incredulo di Katherine tradisce la sua immagine da vampira che ha tutto sotto controllo.

-Direi che questo è un ottimo ringraziamento.- Sussurra maliziosa,allontanandosi.

Sorrido alla battuta,ma è un sorriso diverso dai precedenti,è...speciale.

-Pensavo non volessi far prendere all'istinto il sopravvento- Mormoro varcando la soia di casa.

-Buonanotte,Elena.- Mi dice facendomi l'occhiolino e scomparendo nell'oscurità della notte.

Mi sfioro le labbra,sentendo l'auto partire dal vialetto.

-Buonanotte,Katherine.-

E ora che ho superato l'incubo del passato,sarà sul serio una buona notte.













  
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