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Autore: angelikakiki    18/04/2011    5 recensioni
Questa piccola storia è ambientata durante il sesto anno di Lily e James Potter. Lily ovviamente, essendo Babbana, conosce molto bene i versi di Shakespeare, suo autore preferito. James saprà sfruttare la situazione a suo vantaggio? Leggete!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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“ EVAAAANNSSSS!!!”

No. Non di nuovo. Per favore. Basta. Qualcuno lo fulmini ora. Avevo tra le mani il libro di Pozioni e il mio libro preferito, nella Sala Comune, mentre Mary ripassava Pozioni. Stavamo sedute sulle poltrone, in santa pace, a leggere. Ma ovviamente lei ridacchiò rumorosamente. Traditrice. Mi girai pronta per esibire il mio sguardo peggiore.

“ Potter, ti prego, non nella Sala Comune” chiesi. Eccolo lì: Potter, Black, Remus e Minus. Basta, mi avevano stancato. I Malandrini, si facevano chiamare. Praticamente, i ragazzi più popolari di tutta la scuola.

Potter mi guardò con quello stupido sorriso che gli inarcava le labbra. Black ovviamente era appena dietro di lui. Non potei non scorgere la faccia di Mary: era estasiata. Wow, il grande Sirius Black era lì vicino. Che cosa straordinaria. Io non ci dormirei la notte. Peter e Remus erano ancora più dietro a quei grandi miti di Potter e Black. Probabilmente si vergognavano. O forse sapevano che avrei preso a insulti Potter. Bravi, ragazzi, avete fatto tombola.

“ Ormai dovresti saperlo, Evans, che ogni momento è buono!” esclamò.

“ Sono contenta, ora vattene” risposi io seccata. Mi sfilò il libro dalle mani.

“ Che cosa leggi?” chiese guardando la copertina.

“ DAMMELO, POTTER!

“ No, qui non c’è scritto ‘ Dammelo, Potter!’, ma c’è scritto ‘Romeo e Giulietta’! Da quando sei così romantica, Evans?” chiese provocante. Mi alzai di scatto, facendo cadere l’altro libro sul pavimento. Ma lui si allontanò. Mi diressi verso di lui a passo di marcia.

Oh, ma quale luce irrompe da quella finestra lassù?” recitò leggendo aprendolo.

“ Essa è l'oriente, e Giulietta è il sole. Sorgi, bel sole, e uccidi l'invidiosa luna già malata e livida di rabbia, perché tu, sua ancella, sei tanto più luminosa di lei!” finì. Afferrai il libro dalle sue mani.

“ Ma che versi romantici!” gridò Black. Lo fulminai con lo sguardo.

“ Taci, Black!” dissi. Al diavolo le future proteste di Mary. Black era solo uno stupido presuntuoso.

“ Bei versi, davvero. Non pensavo di vivere così a lungo da poter vedere il tuo lato sentimentale, Evans!” osservò James. Risata generale da tutti i Malandrini, tranne ovviamente da Remus.

“ Giulietta e Romeo, idiota! È poesia! L’ha scritto un uomo chiamato Shakespeare, un poeta Babbano che…

“ Dai che lo conosco! Ok che era Babbano, ma mia madre ne va matta e…

“ E allora saprai che non è roba per soliti idioti come te!” risposi voltandomi. Lui mi prese un braccio.

“ Perché secondo te sono un idiota, Evans?” chiese. Mi tolsi dalla sua presa.

“ Vorresti negarlo? Scommetto che non hai neanche capito quello che hai letto!” replicai.

“ C’è scritto che questa Giulietta è come il sole per quanto è bella e che supera di gran lunga la luna, che probabilmente sarà un’altra ragazza. Insomma, sta dicendo che Giulietta è meravigliosa. Anche se, secondo me, questo Shakespeare non aveva mai visto te” affermò serio. Non captavo ironia nella sua voce. Infatti i Malandrini cessarono di ridere. Guardai Potter. Nei suoi occhi leggevo… non so, una sorta di malinconia. Che voleva dire? Mi stava prendendo in giro?

“ Sei un idiota, Potter” dissi sottovoce.

“ Però ci ho azzeccato, vero? È questo il senso di quello che ho letto?” chiese come un bambino. Che voleva sentirsi dire? Tutti i Malandrini osservavano la scena, quasi stupiti. Mary anche aveva smesso di leggere.

“ Sì, ci hai azzeccato, contento?” chiesi. Potter sorrise. Quando sorrideva era molto bello, dovevo ammetterlo. Aveva un sorriso malandrino, sì.

“ Molto contento di averti impressionato!” ammise. Volevo davvero ucciderlo. Mi voltai tenendo il mio libro tra le mani. Quando mi fui riadagiata sulla poltrona, i Malandrini erano scomparsi. Strano. Guardai il libro. “ Pozioni Avanzate”… cosa? Ma…

“ Lily…” disse Mary porgendomi un libro. “ Giulietta e Romeo”.

“ Ti è caduto mentre ti alzavi. Potter ha letto dal tuo libro di Pozioni Avanzate. Non ha mai aperto  ‘Giulietta e Romeo’. È sempre stato qui per terra” affermò. Era vero. Avevo strappato a dalle mani di Potter il mio libro di Pozioni. Ma allora…

“ Come faceva Potter a sapere i versi di Shakespeare?” chiesi io sorpresa. Mary scosse la testa.

“ Non ne ho idea” dichiarò.

Per quanto mi sforzassi, Potter per me rimaneva un oscuro mistero.

 

  
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