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Autore: Francibella    18/04/2011    2 recensioni
Harry riflette su tutte le donne che lo hanno accompagnato per un periodo, di diversa lunghezza, durante la sua vita. Partendo, ovviamente, dalla madre fino a...
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Tutte le donne della mia vita.

Mamma, non so se tu e papà riusciate a vedermi da qui, in ogni caso voglio raccontarti delle persone che si sono prese cura di me in questi anni. In particolare di tutte le donne che mi hanno accompagnato in questo interessante, lungo e tortuoso viaggio che è la vita.

Ci sei stata tu, mamma. Mi hai donato la vita una prima volta, poi ti sei sacrificata per me. Il tuo sacrificio, il tuo amore, mi hanno salvato la vita innumerevoli volte, a partire da quando avevo solo un anno. E come, per un curioso scherzo del destino, tutti quelli che mi vedevano per la prima volta notavano la cicatrice, ricordo di colui che ha cercato di uccidermi e i miei occhi verdi, ricordo di colei che mi ha salvata.

C’è stata Zia Petunia. Si forse non dovrei nominarla, ma mi ha comunque dato una casa. L’ho odiata con tutto me stesso, ma con il senno di poi, vedendo la fine del giovane Tom Riddle, dovrei ringraziarla.

C’è stata la Professoressa McGranitt. Non solo una professoressa, ma un esempio di vita. Ha combattuto sempre in prima fila, contro il male, per il bene dei suoi studenti. E in fondo mi ha posto sotto la sua ala protettiva.

Il primo amore non si scorda mai, dicono. Cho Chang non è stato il mio primo amore, ma comunque dubito che me ne dimenticherò. È stata comunque la mia prima ragazza, il mio primo bacio.

Spero che capirai, se dico che ho avuto una seconda mamma, tu mi hai dato la vita e mi hai permesso di viverla. Ma purtroppo non eri lì a sistemarmi il colletto della camicia prima di partire, a cucirmi i maglioni per i giorni più freddi, a cucinarmi delle torte stratosferiche per il mio compleanno. La Signora Weasley ha fatto tutte queste cose per me. E non potrò mia ringraziarla. Nonostante avesse una numerosa famiglia e un solo stipendio, si è presa cura di me, mi ha reso più Weasley e meno Dursley.

Nei veri momenti di bisogno per tutta la mia adolescenza, quando nemmeno il tuo ricordo bastava, la mia ancora di salvezza è stata Hermione. La mia migliore amica, mia sorella e, a volte, anche mia madre. Hermione… Ci sono parole per descriverla, mamma? Non penso. Hermione era perfetta, perché piena di pregi e difetti. Per ogni pregio, un difetto. Perfetta, no? Mi ha insegnato tanto Hermione, sebbene avesse solo qualche mese più di me. Era meglio di me e Ron messi insieme e moltiplicati per dieci! Alla faccia di chi parla ancora di purezza del sangue o, peggio ancora, di inferiorità femminile. La mia Hermione. La mia compagna di adolescenza. Il mio contrario, l’altra faccia della mia medaglia. Sempre con la sua opinione da dire, sempre dannatamente giusta. Sempre con una frase per incoraggiarmi. Per me ha dato tanto e mi sembra sempre di non averla ripagata abbastanza. Per seguirmi è stata disposta a “perdere” i suoi genitori, a non seguire Ron, il ragazzo che amava, per non lasciarmi solo. Hermione, la mia migliore amica.

E ora mamma, l’ho lasciata per ultima, se lo sapesse si offenderebbe. La mia Ginny. Ecco, sono già rosso solo a dire il suo nome. Ginny non è perfetta, perché ha troppi pregi e pochi difetti, anzi quasi nessuno. Tutte le persone di cui ho parlato fino ad ora sono il mio passato. Certo alcune ci saranno anche nel mio futuro, ma Lei è il mio futuro! È con lei che dividerò la mia vita. Si sa, noi Potter abbiamo un debole per le rosse di carattere, eh? L’amore che provo per Ginny, non l’avevo mai provato, non è come per le altre “donne della mia vita”, quelli erano amori che mi allietavano, mi rendevano felice. Amare Ginny è diverso, mi rende completo, ma a volte mi sembra di non riuscire a contenerlo, ho quasi paura che ne sarò soffocato! Non immaginavo si potesse amare così tanto, ma si può, mamma, si può! E io la amo! La amo la mattina appena sveglia, con i capelli arruffati, la amo mentre prepara la colazione nella nostra cucina, la amo mentre si veste e ancora un po’ si vergogna, la amo quando mi raggiunge al lavoro all’ora di pranzo per farmi una sorpresa o quando io raggiungo lei al campo dove si allena e mi butta le braccia al collo, come se io fossi la cosa più bella della sua giornata, la amo quando parla tutta presa dal suo discorso e io non l’ascolta perché sono troppo preso a guardare lei, la amo quando dopo aver litigato viene ad abbracciarmi, la amo quando dormiamo abbracciati, la amo quando facciamo l’amore, la amo in ogni singolo secondo della mia vita.

Ecco mamma, sii felice, io lo sono, grazie a tutte voi!
 

   
 
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