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Autore: FairyJuls    18/04/2011    2 recensioni
Cosa succede quando Ginevra se ne va con Lancilotto e Artù rimane solo con Merlino?!?!?!
Scopritelo ^_^
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gaius, Merlino, Nuovo personaggio, Principe Artù, Uther
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Eccomi con il secondo capitolo!
Buona lettura!

 





Tutti i cavalieri che avrebbero partecipato al torneo erano in fila davanti al pubblico, tra il quale, al centro, vi era il solido tendone con sotto il trono di Uther, ai lati del quale ve ne erano stati messi due leggermente più piccoli, alla sua destra sedeva il vecchi amico Astaroth, alla sua sinistra sedeva Astrea.
 
Schierati in prima fila vi erano i cavalieri di Camelot, con il principe Artù al centro.
Uther si stava per alzare in piedi, per pronunciare il solito discorso monotono che pronunciava ogni volta per l’apertura del torneo, ma questa volta prima di alzarsi ed incominciare si girò con il capo verso Astrea, sporgendosi anche con il busto verso di lei, << Mia cara, vi andrebbe di essere l’accompagnatrice del cavaliere vincitore, al ricevimento che si terrà alla fine del torneo?>> le domandò cortese osservandola, lei dopo aver sentito la domanda, posò per un momento lo sguardo su Artù, senza poi tornare a guardare Uther, << Ne sarei felice mio Re. >>.
 
Dunque, ricevuta risposta dalla giovane principessa, Uther si alzò in piedi e facendo un passo in avanti guardo i cavalieri che aveva davanti, uno ad uno.
<< Quest’oggi il torneo annuale della città di Camelot avrà inizio. Qui, schierati davanti a me, vi sono tutti quei valorosi cavalieri che hanno deciso di parteciparvi. Giovani uomini, discendenti di nobili famiglie, venuti qui per mostrare la loro forza e la loro caparbietà. Chi partecipa a questi tornei, è qui per prevalere sugli altri; per mostrare qualche cosa che non sia il bell’aspetto, ma perché vogliono mostrare che sono capaci di battersi e che non hanno paura della sfida. >> si fermò per fare una pausa, durante la quale il pubblico applaudì. << Il vincitore, quest’anno verrà accompagnato al banchetto finale da Lady Astrea. >> si fermò ancora, indicandola con un gesto della mano, girandosi appena verso di lei.
Lo sguardo di Artù era fisso su Astrea, lei ricambiava lo sguardo, sorridendo quasi sogghignando, come se lo volesse sfidare.
<< E dunque… Che il torneo annuale abbia inizio! >> concluse tornando dunque a sedere, nel frattempo tutti i cavalieri presenti nell’arena di combattimento alzarono le spade facendo un urlo abbastanza grottesco, al quale Astrea rise appena senza farsi vedere dal re.
Merlino era con Gaius tra il pubblico, e mentre i cavalieri si disperdevano per far spazio ai primi due combattenti, Artù si diresse verso di loro; cosi poi insieme a Merlino si diresse verso la propria tenda.
 
<< Quest’anno vincerò io. >> la voce di Artù risuonò sicura una volta entrato nella tenda, mentre si metteva a sedere su una sedia, Merlino lo guardò con fare leggermente scioccato, riponendo in modo ordinato la spada, lo scudo e l’elmo sul tavolo, tornando poi a girarsi verso di lui; << Voi vincete ogni anno… Tranne quando ha combattuto anche vostro padre… >> rise appena sedendosi su una sedietta poco lontano da quella del principe.
 
I due iniziarono a litigare, come il loro solito del resto; tra la testardaggine di Merlino e il gigantesco ego di Artù.
 
L’ultimo combattimento della prima giornata del torneo fù quello di Artù, contro un uomo che non si era mai visto prima.
Era strano per Astrea guardarlo combattere, quando Artù venne buttato a terra da un calcio, lei sobbalzò, temeva che potesse succedergli qualcosa.
Infondo lo trovava un bel ragazzo, anche se da piccoli lo prendeva sempre in giro.
In effetti da piccoli non si sopportavano molto, si sfidavano spesso con le spade di legno, litigavano, si prendevano a spintoni e facevano la lotta…
No, da piccoli proprio non si potevano vedere, ma ora, dovevano ammettere entrambi che erano cambiati; infondo, chi non trovava affascinante il biondo principe dallo smisurato ego?!
 
 
Il combattimento finì…
Il vincitore era Artù…
Artù era in finale, insieme a tutti coloro che avevano vinto in quella giornata…
Astrea tirò un sospiro di sollievo…
 
Il pubblico che si era radunato sugli spalti si disperse subito dopo la fine del combattimento; Uther si alzò in piedi, e lanciando al figlio uno sguardo fiero e soddisfatto, si diresse insieme al vecchio amico Astaroth verso il castello, dove a breve avrebbero cenato.
Artù si chinò a raccogliere la sua spada e il suo elmo con estrema calma, pensando di esser rimasto solo, si guardò in torno regolarizzando il respiro ed il battito cardiaco, il passo traballante dopo lo sforzo fatto per battere il suo avversario; passò lo sguardo su tutti gli spalti, ormai vuoti alzando la mano che teneva l’elmo e infilandoselo nuovamente in testa, lo sguardo vagava sugli spalti, bloccandosi di colpo con l’intero corpo rivolto alla tenda dove durante i combattimenti sedeva suo padre, il Re.
Tenda sotto la quale vi era ancora una persona, il biondo principe non era solo come credeva; ancora seduta e intenta a guardare il suo fare, vi era Astrea.
Artù sorrise, anche se lei non poteva vederlo, e con passo lento si diresse verso il limitare dell’arena, arrivando a poggiarsi al bordo di legno con i gomiti, l’elmo ancora sul capo; lei si alzò, con il suo solito sorriso si avvicinò a lui, poggiando le mani sull’elmo del giovane e lentamente sfilandoglielo dal capo.
<< Complimenti per la vittoria Principe Artù… >> il tono era tranquillo e sorridente, mentre con tutta la calma del mondo si inginocchiò sulle assi di legno, cosi da arrivare ad avere il viso alla stessa altezza di quello di lui.
<< Sono determinato a mantenere il titolo di campione. >> le rispose lui, con il respiro leggermente affannato.
Restarono cosi, a guardarsi per qualche secondo, il sole che tramontava tingeva di rosso il cielo mentre i due si guardavano, lui in piedi appoggiato alla balaustra di legno, lei inginocchiata sulle travi degli spalti con in mano l’elmo di lui.
 
Sempre sorridendo, Astrea avvicinò le labbra alla fronte del giovane che le stava davanti dandovi un leggero bacio, << Andate a rinfrescarvi, ci vediamo a cena tra non molto. >> il tono di lei era dolce come lui non avrebbe mai immaginato, restò fermo a guardarla alzarsi e dirigersi verso il castello, osservò ogni minimo movimento di lei, anche il muoversi del vestito color smeraldo che sventolava alla leggera brezza; quando la giovane principessa scomparì dalla sua visuale, lui raccolse l’elmo che lei aveva poggiato li davanti a lui e si diresse verso le sue stanze.
 
Dopo essersi rinfrescato e cambiato d’abito, Artù arrivò a cena, il volto palesemente stanco.
 
Quella sera, nessuno si accorse degli sguardi che i due principi si lanciavano.
 
E di sicuro, non erano sguardi d’odio come quando erano piccoli. 





Spero vi stia appassionando!!
Aspetto commenti e recensioni...
Al prossimo capitolo... ^_^
   
 
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