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Autore: beezus    18/04/2011    3 recensioni
Santana ha confessato il suo amore per Brit, ma è stata rifiutata.
con l'arrivo di un nuovo elemtento nel Glee Club tutto potrebbe cambiare.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Brittany Pierce, Nuovo personaggio, Santana Lopez, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ff post-it

Brittany stava ferma immobile, appoggiata al suo armadietto aperto, ancora nei suoi occhi era impressa la schiena di Santana che se ne andava via, via da lei, aveva provato ad ‘afferrarla ma lei l’aveva respinta, scostandola con rabbia, sospirò, appoggiò la testa allo sportello, osservando il piccolo post-it rosa che aveva scarabocchiato, su uno c’era un cuore, sull’altro il nome del  suo ragazzo, Arti; lo accarezzò senza neanche pensarci, qualcosa infondo all’armadietto attirò la sua curiosità, una fotografia, una fotografia dove lei abbracciava Santana, era passato molto tempo da quel giorno, ma lo ricordava come se fosse ieri; io voglio stare con te, ti amo, era una voce troppo famigliare una voce rotta dal pianto, Santana le aveva confessato tutto il suo amore per lei, e li non aveva potuto far altro che respingerla, ma lei amava Santana, solo che nel suo cuore c’era anche Arti, era stato il primo ragazzo che davvero amava, il primo ragazzo che l’aveva trattata bene, e non solo come un oggetto,  con lui tutto era facile, si parlava, si giocava, ma con Santana non era così facile, ma ogni volta che la vedeva sentiva una stretta al cuore, le mani sudate, il cuore che rallentava fino a fermarsi, e quando lei le prendeva la mano, subito batteva all’impazzata come impazzito, un cuore che non sapeva scegliere, che era confuso e pieno d’amore per due persone differenti . Sollevò il secondo  post-it, lesse appena le ultime iniziali: ti prego, dimmi che mi ami, ti prego! La voce di Santana risuonava nella sua mente come un disco rotto, che la faceva impazzire, con le dita tremanti staccò il piccolo post-it con il nome di arti scoprendo quello di Santana, senza volerlo una piccola lacrima le accarezzò le guance chiare, le mani tremarono, seguite dal suo corpo alto e snello, era talmente assorta nei suoi pensieri che non si accorse che Arti era dietro di lei, sperava che non avesse visto nulla, richiuse lentamente lo sportello, per poter osservare un’ultima volta la fotografia, si voltò verso il suo ragazzo sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi, mascherando gli occhi appena velati, il ragazzo la osservava come se avesse già capito tutto, come se le parole non bastavano:

“che ti prende piccola?” la sua voce era differente da quella di Santana, che era intensa, e con sempre un accennò di malizia, la voce di Arti era tranquilla e un po’ squillante,  si sedette sulle sue gambe lo abbracciò con tristezza:

“mi accompagni fuori?”il ragazzo non rispose non ce n’era bisogno, Brittany nascose il volto nell’angolo del suo gomito e pianse, pianse in silenzio, pianse tutta la sua amarezza.

 

 

“la smetti  di fissarmi? non riesco a ricordarmi la combinazione del  mio lucchetto!”  Santana lo disse con acidità, ma senza guardare la bionda accanto a lei, se incrociava i suoi occhi azzurri e ingenui , aveva paura di perdersi in un pianto disperato, la voleva, la desiderava, ma non solo fisicamente, finalmente aveva capito cosa voleva dire innamorarsi per davvero, e lei era follemente innamorata di Brittany, solo aveva sperato che aprendole il proprio cuore tutto sarebbe andato come voleva, che lei avrebbe avuto Brittany, invece lei stava ancora con quello stupido ragazzo, Sue interruppe i suoi pensieri, aveva in mente qualcosa, lo poteva capire dall’espressione truce del  volto, che mille volte le aveva visto, e che altrettante aveva assecondato, era troppo immersa nelle sue cose che non ascoltò neanche le cattiverie che le disse, solo una voce interruppe il suo silenzio mentale, Brittany, si voltò per osservarla, le labbra che si muovevano ad un ritmo calmo e tranquillo, gli occhi sicuri ma stanchi e velati, poi si fermò, osservò un piccolo movimento, quasi impercettibile, ad un occhio inesperto, Brittany aveva girato di pochissimo il capo, quanto bastava per poterla osservare con la coda dell’occhio, quel piccolo contatto visivo la fece bruciare:

“ mi piace giocare sporco!” la voce di sue allontanò qualsiasi sentimento, entrambe si voltarono aprirono gli armadietti, e del terriccio fresco volò loro addosso  riempendole da capo a piedi, Brittany se ne uscì con una delle sue solite frasi:

“devo ricordarmi quando ci ho messo questa roba!” oltre al danno pure la beffa pensò Santana che senza aspettare la bionda andò in bagno a darsi una ripulita, si osservò allo specchio, era cambiata, i suoi occhi erano più spenti, la pelle tirata, aveva mangiato pochissimo e dormiva ancora meno, si spazzolò i vestiti con le mani, cercando di darsi una ripulita, aprì il rubinetto, il rumore dell’acqua aveva il potere di calmarla e ipnotizzarla, osservò la sua immagine riflessa nello specchio cristallino, si bagnò il volto, l’acqua era così fredda che per un istante perse la sensibilità, abbassò la testa per bere un po’e togliersi l’orribili sapore della terra, quando sollevò la testa Brittany era dietro di lei, la faccia sporca di terra, era così buffa che le venne quasi da ridere, ma si trattenne, le fece spazio al lavandino, Brittany appoggiò le mani al bordo di esso sfiorando senza volerlo le dita di Santana, che a quel contatto si ritrasse con violenza, Brit cercò di togliersi tutto quel marrone dalla faccia, ma sembrava non voler andare via, si osservò allo specchio, sorrise a Santana che stava dietro di lei, con le braccia in grembo, la mora girò gli occhi al celo, come sconsolata:

“sei proprio impacciata a volte!” Brit divenne bordò per l’imbarazzò, le mani di Santana erano calde, adorava quando i suoi polpastrelli accarezzavano la sua pelle, si sentiva fragile sotto quel tocco leggero ma deciso, senza neanche volerlo Santana la stava aiutando a lavarsi il volto:

“fatto…!” tutto era finito troppo presto, Brit desiderava ancora quel contatto, i loro volti erano vicini troppo vicini per i gusti di Santana, gli occhi di Brit sembravano più grandi del normale, le labbra di Santana erano così invitanti, la bionda appoggiò solo una mano sui fianchi della ragazza, in attesa di una risposta, un rumore lontano da loro le fece tornare alla realtà, le ragazze del glee club erano entrate nel bagno, Mercedes guardò con curiosità le due ex Cheerleader:

“che diavolo vi ha fatto Sue?....” la sua voce era carica di rabbia, non sopportava  più i gesti della choc Sue,

“adesso ce la paga!” Rachel era pronta per dirne quattro a Sue, ma Santana bloccò la situazione

“vuole solo metterci sotto pressione! Non diamogliela vinta!” le ragazze indigniate, si diressero versa la porta del bagno, Brittany le seguiva con passo incerto, come smarrita, si voltò appena, osservò il volto serio di San:

“grazie San, grazie!” si grattò la nuca e riprese a camminare verso l’uscita.

San era senza parole, le ragazze del glee volevano difenderle, se ne meravigliò visto che con loro si era comportata sempre un po’ male, ma era la sua natura, il suo modo di essere Santana Lopez, ma la cosa che rendeva la ragazza senza parole più di quel gesto d’affetto, era il volto di Brit, che le diceva grazie, senza parole per quella piccola goccia luminosa che le sembrava di aver visto sul volto della ragazza, scosse la testa con violenza per tornare ad essere se stessa.

 

 

Le nuove direzione avevano  vinto le regionali, alla faccia di Sue e sarebbero andati a New York, ora i membri del glee club erano sempre più uniti, e c’era solidarietà tra loro, San era seduta ad osservare i ragazzi che ballavano e cantavano insieme, Brittany e Mike esibivano il loro straordinario talento nel ballo, Rachel e Mercedes duettavano allegre passeggiando praccio a braccio per l’aula, Fin invece mostrava il suo scarso talento come ballerino facendo ridere, tutti gli altri, e anche a lei faceva ridere, era buffo, goffo e troppo spassoso, si portò al volto lamano per coprire la sua risatina, ma Fin accorgendosene, la indicò con il braccio e si mise a far ondeggiare il bacino, cercando di sembrare sexy,  ma il risultato che vi ottenne fu di far ridere tutti a crepa pelle:

“ora posso dire…. che un albero abbia più possibilità di te di ballare…. o di risultare sexy!” il ragazzo stava per controbattere quando entro il professor Schu, si intromise nel piccolo duo di Mercedes e Rachel, la classe scoppiò in un applauso fragoroso:

“sedetevi ragazzi!”

La lezioni fu piuttosto noiosa, non si fece altro che parlare di artisti sdolcinati, e che cantavano dell’amore puro e eterno, per tutta la lezione San pensava a Brit, all’amore intenso che provava per lei, alla voglia di poterle parlare ancora come prima, ma con la consapevolezza che ora sapevano di essere due parti speculari, due parti che si completavano, diventando una cosa sola, doveva ammetterlo la osservava sempre, il suo occhio cadeva sempre su di lei, sul suo volto, sui suoi capelli, sulle sue forme morbide, ma lei stringeva un’altra mano, baciava un’altra bocca, rideva con un’altra persona, Arti non sapeva nemmeno quanto era fortunato ad avere Brit, lei avrebbe fatto qualsiasi cosa per averla per se, qualsiasi cosa, ma voleva farlo senza usare doppi giochi, voleva solo che fosse il suo amore a fare il lavoro, a darle la forza per resistere, a dirle come fare per riavere Brit, e poi sarebbe toccato solo a lei decidere chi scegliere:

“ragazzi perciò voglio che per la prossima lezione portiate una canzone, che parli di sentimenti forti…. Di…. Emozioni forti, e che esprima quello che provate per una persona, per un evento, o altro, qualsiasi sentimento sia, lasciate che vi pervada e che faccia il suo corso! Guardate dentro di voi e cercate il sentimento che volete portare fuori, che volete mostrare al mondo.  Andate ora… altrimenti potreste correre il rischio di sforzarvi troppo nel pensare!”

 

 

Le settimane passarono lentamente, anche fin troppo, Santana si era immersa nella ricerca della canzone per il compito del Glee Club, voleva cercare una canzone che esprimesse a pieno i sentimenti complicati che aveva dentro il suo cuore e la sua testa, sentimenti per Brit, sentimenti che la stavano facendo diventare matta, tutte le notte la sognava, si addormentava pensando a lei, pensando al profumo della su pelle, al suono della sua voce, alla morbidezza della sua pelle, doveva riuscire ad averla, o al contrario doveva dimenticarla, altrimenti avrebbe perso completamente la testa.

 

Arti stava con Brit, l’amava e voleva il meglio per lei, perché era stata la prima ragazza che lo trattava senza usarlo, senza avere pietà delle sue condizioni, con Brit si sentiva normale, come se la sedia a rotelle su qui sedeva non esistesse più, ma era un periodo in qui lei era diversa, cambiata, sembrava distratta, lontana da lui, qualcosa la faceva stare male, ma non gli aveva ancora detto che cosa, ma c’’era qualcosa che lui aveva notato, ma non poteva essere sicure che centrasse qualcosa, il rapporto tra San e Brit era diventato un po’ freddino, non sapeva cosa poteva essere successo, San era sempre stata un po’ stronza con tutti, ma era il suo modo di essere, solo che da qualche tempo non stava più con Sem, era sempre da sola, sembrava più spenta, e Brit era sempre con la testa tra le nuvole, imbarazzata quando tutti e tre si trovavano nella stessa stanza, ed essendo nel Glee Club questo succedeva molto, molto spesso.

 

 

Brit era in camera sua, doveva vedersi con Arti, ma aveva inventato una scusa per non vederlo, più il tempo passava, e più si sentiva in imbarazzo a stare con Arti, perché lo amava, ma sentiva di amare anche San, non riusciva a guardare negli occhi nessuno dei due, mancava solo un paio di giorno al compito per il Glee, e lei voleva trovare una canzone che potesse spiegare i suoi sentimenti, le sue indecisioni, le sue amarezze, perché parlarne faccia a faccia sapeva che non ne sarebbe riuscita, ma magari con una canzone era più facile.

 

   
 
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