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Autore: ElizabethAudi    18/04/2011    2 recensioni
«Quomodo cecidisti de caelo
lucifer qui mane oriebaris
corruisti in terram
qui vulnerabas gentes.
»
Alice era evidentemente annoiata da quella stupida lezione di storia.
Non faceva altro che scarabocchiare qualche ala sul foglio del quaderno e stiracchiare i muscoli del collo e della schiena, oramai intorpiditi dal troppo rimanere seduti su una scomodissima sedia di legno.
- (...) Nel pensiero cattolico, quindi, ogni uomo è aiutato a vivere il pieno compimento del piano divino, nel proprio giusto cammino esistenziale, oltre che dalla grazia, dall'intelletto e dalla libera volontà nell'agire, anche dal proprio angelo custode.
"Che rottura, quest'uomo rende le lezioni come una ramanzina del Signore"
La ragazza sorrise, continuando a tenere gli occhi bassi sul quaderno.
Quanto rispetto verso l'uomo che gli aveva dato la sua anima come nutrimento, pensò.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Helel ben sahar.

«Quomodo cecidisti de caelo
lucifer qui mane oriebaris
corruisti in terram
qui vulnerabas gentes. »
 
***
AVVERTENZE (queste sono importantissime da leggere).
Ci saranno sicuramente molte affermazioni che potrebbero uscire dai canoni concepiti dalla chiesa, e che qualche volta, potrebbero addirittura offenderla o ripugnarla.
Quindi i credenti o chi ha forte fiducia nel credo è pregato di cambiare fanfiction, poichè non voglio in alcun modo offenderli o adirarli, oppure evitasse di mandarmi a quel paese per aver scritto cose oltre modo inconcepibili per il loro modo di pensare.
Io non sono credente, quindi chiedo venia se non riesco a capire quella mentalità.
 
Tipo di carattere.
- Ciao, mi chiamo Alice. Un discorso normale tra esseri umani.
"Ciao, mi chiamo Alice". Indica ciò che Tamiel sta dicendo, automaticamente inviato alla mente di Alice che, tuttavia, non puo' sentire i suoi pensieri poichè non è completamente unita all'angelo. 
- Ciao mi chiamo Alice. Alice invece deve per forza parlare per farsi sentire dall'angelo.
Non tutti i pensieri di Alice possono essere ascoltati dall'Angelo.
I motivi saranno spiegati nel continuo della storia.
***
 
Prologo.

Alice era evidentemente annoiata da quella stupida lezione di storia. 
Non faceva altro che scarabocchiare qualche ala sul foglio del quaderno e stiracchiare i muscoli del collo e della schiena, oramai intorpiditi dal troppo rimanere seduti su una scomodissima sedia di legno. 
 
- (...) Nel pensiero cattolico, quindi, ogni uomo è aiutato a vivere il pieno compimento del piano divino, nel proprio giusto cammino esistenziale, oltre che dalla grazia, dall'intelletto e dalla libera volontà nell'agire, anche dal proprio angelo custode.
 
D'accordo che lei non era uno dei vertici della classe, ma come poteva ascoltare un professore che prendeva le sue lezioni da wikipedia?
Oltretutto, stava dicendo tante idee oltremodo false e prese da programmi televisivi.
Gli angeli non rappresentano le nostre qualità.
Gli angeli non sono vincolati a noi.
Come faceva a saperlo? Beh...
 
"Che rottura, quest'uomo rende le lezioni come una ramanzina del Signore."
 
La ragazza sorrise, continuando a tenere gli occhi bassi sul quaderno.
Quanto rispetto verso l'Essere - non sapeva come altro chiamarlo - che gli aveva dato la sua anima come nutrimento, pensò.
 
- (...) Il culto degli angeli aveva spesso eccessi, contro i quali la Chiesa lottò sin dall'inizio.
 
Semplicemente, per la chiesa gli Angeli erano semplicemente una scusa per mandenere in qualche modo il controllo di sè stessi, per giustificare le proprie azioni, o qualcosa del genere. Niente di più che una semplice diceria mandata in voga dalla chiesa, come molte altre, d'altronde.
 
"Intanto però io sono qui, mio piccolo Ardith(*)"
 
Quella sua costante presenza nella sua mente qualche volta le recava piacere, qualche altra volta invece no. Anche perchè non tutti i suoi commenti si rivelavano tanto educati e inerenti a ciò di cui si parlava. 
Sì, era un annoiato cronico anche lui.
Forse solo in questo si assomigliavano.
 
"Ho capito che non puoi parlarmi, ma io mi sto scocciando qui."
 
E sì.
Lei riusciva a vedere il suo Angelo custode da quand'era piccola. Da quando aveva perso i suoi genitori. Per lei era una cosa normale, anche se spesso l'avevano presa in giro perchè lo andava dicendo in giro.
Dopo aver cambiato città, imparò che la cosa migliore era quella di tenere il segreto, sotto consiglio dell'Angelo e, nonostante non capisse perchè gli altri non vedevano il proprio, tenne la presenza di lui solo per i suoi occhi e per la sua mente.
- Bene ragazzi, voglio una relazione su ciò che personalmente pensate su questo argomento, inserendoci ciò che vi ho spiegato. Buonagiornata.
"Ci scriverai una bella relazione, non è vero?"
Disse, una volta fuori scuola.
- Zitto, Tamiel.
 

(*) Ardith: Fiore in ebraico.

Angolo dell'autrice. *3*/
Ok, l'idea mi è venuta in mezzo alla strada, mentre fissavo un paletto in compagnia di una mia compagna di classe. XD Sarà una storia parecchio complessa, sempre se riuscirò a realizzarla come si deve. 
Ma voglio prima sapere se ne vale la pena o meno - di pubblicarla, perchè a scriverla la continuerò a scrivere, che incuriosisce anche me XD.
Comunque, credo che i capitoli saranno scritti in prima persona e con più discorsi che descrizioni.
Questo prologo è scritto solo per dare un idea, comunque.
Fatemi sapere, personcine amorevoli che state guardando. :3
Ecchan.
   
 
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