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Autore: Huntres    18/04/2011    0 recensioni
Breve, da leggere assolutamente!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Come sempre era li, e come sempre c’ero anche io, lui sulla sua macchina, così perfetto.
Mi sorride dolcemente, se mi buttassi fra le sue braccia
e lo baciassi con tutta la mia passione forse rimarremmo qui in eterno.
“Dove mi porti?”
“Sto male.”
Mi volto verso di lui, ma anche dopo aver detto di star male è sempre con il suo sorriso che guarda la strada.
“Parla”
“Voglio andare in quel luogo, così passo oltre e dimentico”
“Perché vuoi farti così male?” un senso di ironia cade nella mia voce
“Perché so che non mi farò così tanto male”
“Mah, non ti capisco!”

Questo posto lo conosco, ormai però è buio pesto
e qua non c’è illuminazione, siamo immersi nella notte; parcheggia e scende.
Lo raggiungo di corsa afferrandolo per un braccio e cercando di farlo voltare inutilmente,
è troppo più forte di me, però si ferma.
“Ehy…”
Si volta di scatto e mi abbraccia fortissimo,
sento il suo respiro smorzato, è sull’orlo di piangere

“Andiamo via da qui” gli dico sottovoce,
alzo la testa e nel buio mi sembra di vedere una lacrima scendergli sulla guancia,
mi stacco e lo strattono verso la macchina, ma lui rimane impietrito e mi riattira a se.
“No, andiamo via da qui, stai troppo male.”
In realtà sono io che sto male a vederti piangere
e a non poterti consolare con un bacio, con una coccola, a farti dimenticare tutto questo in pochi attimi.
Continua ad abbracciarmi,
si accosta a un muretto, deve conoscere questo posto molto bene, in questo buio non mi ero accorta di avere un muretto davanti a me.
Mi fa appoggiare a se, sono quasi sopra di lui, le nostre gambe intrecciate, le braccia l’una sul corpo dell’altro, il mio desiderio aumenta sempre più, devo trattenermi.

Alzo la testa per vedere se piange ancora, per calmarlo, mi guarda, 3 secondi, basta!
Gli poggio una mano sulla guancia, lo accarezzo, poggio anche l’altra sull’altra guancia e mi spingo verso di lui.
Lo bacio.
Mi stacco e mi avvio verso la macchina,
brava Ilaria,
hai fatto la cazzata del secolo, meno male la macchina è aperta,
salgo e chiudo la portiera, le mie mani raggiungono il mio viso e le lacrime iniziano a scendere.
Anche lui monta in macchina, ma non accende la macchina,
né mette le chiavi nel cruscotto, rimane immobile, non voglio neanche vedere se mi sta guardando.
Mi abbassa lo schienale del seggiolino, lo guardo, sorride, in pochi secondi è sopra di me.

Mi bacia.
Mi accarezza.
È su tutto il mio corpo.
Sono completamente sua.
È completamente mio.


Endless desire.
  
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