Cacciatore.
 
Lo osservava.
Studiava la sua preda con attenzione.
Guardava soltanto lui, ignorando tutto il resto, isolandosi dagli altri, dal cazzo di casino in cui erano finiti.
La sua figura alta e slanciata lo affascinava.
Osservava il suo meraviglioso bassista.
Guardava i suoi capelli biondi sparati in giro, perennemente scompigliati, il suo viso tagliente, i suoi occhi scuri, la pelle chiara e liscia, le lunghe gambe magre e forti, fasciate dai pantaloni di pelle neri, gli stivali alti, anch’essi in pelle, il chiodo e la maglietta attillata dei Ramones, la bandana nera che aveva legata in qualche strano modo tra i capelli, gli occhiali da sole scuri poggiati sul naso sottile e quell’improbabile cappello da poliziotto che sembrava più adatto ad uno dei loro giochetti erotici, piuttosto che per andare in scena.
Era davvero bellissimo e Axl se ne rendeva conto. Capiva di essere estremamente fortunato ad avere un bassista così bravo, un amico così fantastico, un amante così meraviglioso.
Duff si girò improvvisamente verso di lui, piantandogli i suoi occhi castani fin dentro all’anima. Axl rabbrividì di piacere e desiderio. Fosse stato per lui gli sarebbe saltato addosso in quel momento, lo avrebbe scopato li, per terra, in mezzo alla polvere e alla sabbia, sotto il sole cocente di mezzogiorno.
Ma purtroppo erano davvero in un ritardo stratosferico. Avevano bisogno assoluto di esibirsi, avevano bisogno di soldi, molti soldi. Le riserve di Jack Daniel’s erano quasi esaurite, la roba pure e dovevano anche saldare un mare di debiti che di erano lasciati dietro. Perciò il sesso avrebbe dovuto aspettare, almeno qualche ora ancora.
Axl si abbassò un attimo gli occhiali scuri, in modo che il biondo potesse intravedere i suoi occhi e gli fece l’occhiolino. Duff rise piano e si avvicinò con passi lunghi e fluidi verso di lui. Adorava la sua camminata, era così dannatamente sexy.
Gli arrivò così vicino che Axl potè sentire il suo profumo forte, virile, così maschio.
Duff gli lanciò un mezzo sorrisetto sporco e gli afferrò il mento, tirandoselo contro. Lo baciò, con violenza, mordendogli il labbro inferiore fino a farlo sanguinare, tirandogli i capelli –sapeva che Axl odiava che qualcuno glieli toccasse- e strappandoli alla radice. Il cantante ricambiò, senza farsi intimorire e lo morse a sua volta, con decisione.
Era quello che era, e a loro piaceva così. Era un rapporto d’amore e d’odio, fatto di dolore e gioia, scopate notturne e baci travolgenti. E a loro piaceva così. Si amavano per quello che erano e per quello che provavano l’uno per l’altro. Alcuni dicevano che erano strani e…sbagliati, ma loro non erano proprio quelli che vengono definiti ‘dei bravi ragazzi’, quindi non avevano di che preoccuparsi.
Axl lo spinse per le spalle e lo guardò sprezzante. Duff gli sorrise di rimando.
-Forza, andiamo a dare una mano.- disse, voltandosi per raggiungere il resto del gruppo. Il rosso diede un’ultima occhiata al fondoschiena scolpito dell’amico e lo seguì, sorridendo.
Lo amava. E se questo significava essere considerati strani…beh, allora lui adorava essere considerato strano.
 
 
 
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Note:
CHEANSIA, non avevo mai scritto sui Guns e mi sa che non lo farò mai più XD No cioè, questa fic l’avevo iniziata tipo l’anno scorso e l’avevo lasciata a metà e prima l’ho ritrovata nei meandri del mio pc (si, io nascondo le ff da occhi indiscreti LOL) e boh, mi è venuta voglia di finirla çVç
Quindi, ehm, ora scappo via XD
Come sempre, se recensite vi do un biscottino çAç
A presto :*
 

• Susan

 
 
P.s.= so che la coppia Axl/Duff non è molto, ehm come dire ò_ò seguita? XDDD cioè, ho visto che la maggior parte delle slash nel fandom dei Guns sono Axl/Izzy, ma io questi due li vedo troppo bene insieme ç_ç cioè…li vedevo D:< *prende Axl a padellate*