- Teme mi avevi promesso che avremmo fatto scuola guida oggi! -
Sasuke a quelle parole si pietrificò.
Il suo ragazzo e la guida erano due
parole opposte!
Come mettere un cetriolo nello
zucchero!
Rabbrividì al solo pensiero.
- Veramente dobe non mi sembra il caso di attentare alla pubblica sicurezza dei cittadini di Konoha oggi! -
- Ma temeee, l’avevi promesso! – Gonfiò le guance il biondo.
- Io non ti ho mai fatto una promessa del genere! – Disse il moro.
- Si invece! Non ti ricordi due sere fa… Io avevo accettato di fare sesso con te, malgrado fossi maledettamente stanco, di saziare le tue voglie, e tu in
cambio mi avevi promesso tutto quello
che volevo! -
- Avevo detto forse… Che
forse avremo fatto tutto quello che volevi – Disse il
moro cercando di aggrapparsi a quest’ ultimo appiglio.
- è uguale! Ti aspetto in macchina bastardo! – Sorrise il biondo.
Il moro sospirò, ricordava bene la promessa.
E come se la ricordava!
Lui e Naruto ci avevano dato dentro
per gran parte della notte!
Quando ormai sfinito e con
un’erezione pulsante ancora da soddisfare, il
biondino gli aveva estratto quella promessa.
Ora come minimo l’avrebbe fatto uccidere…
Dannato sesso, fosse tornato
indietro…
No,
fosse tornato indietro avrebbe
fatto esattamente la stessa cosa.
Beh, in fondo anche se fosse morto ne
sarebbe valsa la pena, per lo meno aveva
fatto del buonissimo sesso!
L’avrebbe fatto mettere
sulla lapide:
”Qui giace Sasuke Uchiha
che prima di lasciarci ci aveva dato dentro tutta la
notte! Ci mancherai re del sesso!”
Si, sicuramente sarebbe morto o
Naruto gli avrebbe distrutto l’auto, già lo
sapeva!
Il moro rassegnato si avviò alla macchina!
- Allora si parte! -
- Aspetta dobe… qual
è la prima cosa che bisogna fare appena
entrati in macchina?-
Il biondo ci pensò un
attimo e poi raggiante esclamò:
- Accendere lo stereo! -
E si mise ad aggeggiare con la
macchinetta.
Il moro prese a testate il cruscotto.
Si cominciava bene!
- No dobe, no! La cintura!
– Biascicò
cercando di mantenere la calma.
- Ma mi stropiccia il maglione e dopo
non posso passare da casa a cambiarmi. E
poi mi stringe. Soffoco! -
Guardò Sasuke che lo
guardava con furia omicida negli occhi.
- Okok, la cintura! -
E così messo la cintura,
girato le chiavi, e fatto passare
almeno dieci macchine prima di loro, Naruto
partì.
Peccato che nel farlo,
strusciò contro il muro!
Il moro sibilò: la sua
macchina!
La sua amatissima macchina!
Scese trafelato per vedere che danni aveva riportato e si ghiacciò.
La macchina nuova, di un bellissimo colore blu, ora aveva la fiancata distrutta e un finestrino penzoloni.
Sasuke alzò lo sguardo sul biondino… Uno sguardo di fuoco!
Il biondino sorridendo per il
nervosismo mormorò solo:
- Ops! -
Sasuke scosse la testa, sarebbe stata una lunga, lunghissima, esasperante giornata!
Finalmente partiti, Sasuke era ancora teso come la corda di un violino.
Si era allacciato la cintura, ma era
certo che non sarebbe
bastata.
Come minimo gliene sarebbero servite
altre cento!
Cercò di ricordarsi se
aveva fatto un’assicurazione sulla vita e se quindi
Naruto stesse deliberatamente cercando di ucciderlo.
Non c’era altra
spiegazione.
- Vedi che non sto andando male! E te
che ti preoccupavi tanto! – Disse Naruto.
- Infatti, ma che scemo a preoccuparmi… D’altronde mi hai solo distrutto una fiancata e un finestrino! - Sibilò il moro.
- Come sei esagerato! Ti arrabbi per
così poco Sasuke -
Disse Naruto scuotendo i capelli biondi.
- E guarda la strada dobe!-
- Teme smettila di chiamarmi dobe! Mi
fai deconcentrare! –
- Come se fosse difficile…
– Ghignò Sasuke.
- Temeeeeeee! – Disse un
Naruto offeso.
Passarono i secondi e il biondino si
illuminò:
- Ora accelero! -
Sasuke tremò
all’idea.
Allora lo voleva davvero morto.
- Nono, baka… Non importa, va più che bene così! -
- Smettila di fare il vecchietto! Ora
ti faccio vedere come
si guida! – Rise di gusto il biondo.
Ecco le parole che Sasuke sperava di
non sentire mai!
Quella era una vera e propria minaccia di morte.
Il biondo all’improvviso accelerò e scalò in quarta.
Sasuke intanto pregava tutti i Santi del mondo.
Poi, come se non gli bastasse
accelerò e mise in quinta.
Ok, era ufficiale il suo ragazzo era
completamente scemo!
Ora Sasuke non si limitava ai Santi, c’aveva messo in mezzo pure Spongebob, Chuck Norris e Lady Gaga… chiunque gli avesse dato una mano in quel
momento
difficile!
Avrebbe pregato tutti: perfino l’albero azzurro!
Bastava che quella tortura finisse!
Il moro con tutto
l’autocontrollo che possedeva si limitò a
bisbigliare tra i
denti:
- Naruto rallenta! Ci sono i limiti
di velocità! -
Naruto rise:
- Siè! Chi vuoi che ci sia
a quest’ora! E poi per questa strada non passa mai
nessuno! -
In quel momento il biondo fece una
curva di scatto, il moro in risposta soffocò
quasi con la cintura.
- Te l’ho detto che la
cintura non serve a niente! -
- Serve solo a fare in modo che il tuo cervellino di proporzioni gigantesche non si spiaccichi al suolo. - Disse esasperato il moro.
- Mi stai prendendo in giro, Sasuke
teme? -
- Cosa te lo fa pensare baka? -
Naruto sicuramente gli avrebbe risposto se proprio in quel momento non fossero stati interrotti dal rumore di una sirena.
- Non passa mai nessuno eh!
– Replicò il bruno ormai con un’
inquietante luccichio sinistro negli occhi – Frena testone! -
- Emh… Aspetta… Aspetta!- Disse frenando di botto.
Questa volta Sasuke quasi si
impiccò con la cintura e vide
il parabrezza a un centimetro dalla sua testa.
Guardò Naruto con uno sguardo che non prometteva niente di buono.
- Mi hai detto di frenare! – Disse Naruto.
Lo avrebbe ucciso si,
l’avrebbe proprio ucciso.
Avrebbe aspettato che il vigile si fosse allontanato e poi l’avrebbe ucciso.
- Magari non in quinta e non di botto, tu che dici dobe! – sibilò soltanto, alle stremo delle sue forze.
- Eh beh, se non lo dici! -
No… L’avrebbe ucciso ora, qui, subito!
Una voce gli scosse:
-Siete ubriachi per caso? Non sapete
che ci sono dei limiti di velocità? Lo sa
che stava andando ben oltre il consentito? Favorisca patente e
libretto!-
- Beh, io non ho la patente… Ho questo! – Disse il biondo porgendo il foglio rosa – Il mio ragazzo mi stava giusto insegnando a guidare un po’... -
Il vigile lo guardò:
- Mi dia retta cambi insegnante! – Disse.
Poi guardò Sasuke:
-Non ha avvertito il ragazzo che ci sono dei limiti di velocità? Specie per uno che non ha ancora la patente! E lei avrebbe la pretesa di insegnargli? Povero
ragazzo! –
Il moro lo guardava sbigottito.
No questo era troppo, non solo Naruto ma pure il vigile a fargli la predica ora!
Stava per rispondere per le rime, nel
solito modo Uchiha,
quando la voce del vigile lo interruppe:
- E poi cos’è quello sguardo stralunato? Non avrà mica bevuto per caso? –
- Ah, no non si preoccupi quello è un marchio di fabbrica. Ha sempre quello sguardo imperturbabile da tontolone che non è altro!- Trillò allegro il biondino.
Con questo aveva firmato la sua condanna a morte.
- Per questa volta ve la cavate con una multa giusto perché non c’era nessuno a giro, ma la prossima vi ritirò la patente! – Disse ancora il vigile segnando la
multa.
La cedette al moro e se ne andò.
Il moro strabuzzò gli
occhi: era una vera e propria rapina!
Neanche tutto il ramen che Naruto
trangugiava in un anno costava così tanto!
Il biondo ora non rideva più, aveva già capito che era in guai molto seri.
- Dai Saske un ultimo tentativo!- Piagnucolava il biondo.
- Ho detto di no, dobe! Scendi!- Disse Sasuke mentre tirava per un braccio il suo ragazzo, nel vano tentativo di farlo scendere dal posto di guida.
- Dai suuu, sii buono! Ti prego! -
E fece quello che fregava sempre il moro.
La cosa che lo faceva capitolare, anche se non l’avrebbe mai ammesso: lo sguardo da cucciolo bastonato, con i suoi enormi occhioni blu a guardarlo fisso e
il labbro tremolante.
- Dai ti prometto, ti giuro, ti sottoscrivo che alla prossima che combino, anche se non ho combinato poi niente di così grave ammetterai…–
Uno sguardo di ghiaccio negli occhi scuri del moro, gli fece capire che era meglio cambiare strategia.
- Alla prossima cosa che non ti va bene, scendo e guidi tu! -
Ancora un attimo di esitazione, poi Sasuke sbuffando tornò al posto del passeggero.
- Dobe accelera! – Sbuffò un divertito Sasuke guardando il biondo tutto impegnato a non fare sbagli.
- Uffa! Non sei mai contento! Prima dici di non accelerare, ora di farlo, insomma deciditi! -
Intanto dietro di loro si era formata la fila e c’era uno strombazzare di clacson che incitava Naruto ad andare più veloce.
- Naruto…. Tu le conosci le mezze misure? – Lo guardò truce il moro – Prima andavi in quinta… In quinta e ora sei… Fammi controllare… In seconda
con il contachilometri fermo a venticinque!-
- Okok, signor so tutto io, accelero –
E accelerò… Ma troppo!
Fece una rovinosa svolta a destra, intanto il motore gemeva e Sasuke pianse per lui!
- Naruto che ti ho detto! Piano,
piano! – Urlò Sasuke.
Ma Naruto ridendo continuava ad accelerare.
- Eddai Saske è il mio ultimo giro, fammi divertire! -
Ad un certo punto Sasuke vide un autobus vicino… Troppo vicino!
Di questo passo lo avrebbero preso in
pieno di certo.
Sarebbero montati direttamente in
collo all’autista e Naruto avrebbe esclamato:
“è qui la festa?”
Sarebbero morti!
C’erano i bagni pubblici proprio di fianco.
Il moro ponderò l’ipotesi di affogare dentro il
compagno.
Ma cosa andava pensando?
Sarebbero morti!
Morti!
Non ce l’avrebbe mai fatta
ad affogarlo nel cesso!
Ecco, sarebbe morto con il rimpianto di non aver affogato Naruto in quel maledettissimo bagno!
Ma poteva sempre strozzarlo…
Il moro stava valutando le varie ipotesi sull’omicidio del biondino, quando decise che valeva la pena di vivere solo per strozzare il biondo.
Gridò disperato:
- Frena! Frena! -
-Ci sto provando, ci sto provando… e non mi urlare addosso. -
-Scusami se con un autobus a un
centimetro non riesco a
mantenere la calma! -
Naruto frenando sterzò all’ultimo scontrandosi con un palo della luce.
-Ho frenato no? È questo
l’importante!- Rispose il biondo
punto sul vivo.
Sasuke scosse la testa sconsolato, ma
perché
proprio a lui?
Chiuse gli occhi e sospirò.
< Conta fino a dieci, conta fino a dieci… > Cercava di ripetersi.
Ma non ce la fece, quando aprì gli occhi solo una rabbia cieca gli attraversava lo sguardo.
Il biondo che intanto sembrava non
essersene accorto
continuò:
- E poi è colpa tua teme,
mi metti troppa ansia addosso! -
No questo era troppo!
Era il suo ragazzo, l’amore della sua vita, non poteva immaginarsi una vita senza di lui, ma l’avrebbe scotennato e sepolto in giardino.
- Scendiiiiii!- Tuonò.
Naruto vedendo la faccia del ragazzo di fianco a lui, fece la prima cosa intelligente della giornata, scese di corsa dalla macchina senza ribattere.
Sasuke si sistemò al posto di guida e partirono. .
- Questa è l’ultima volta che ti porto a fare scuola guida - disse il moro truce mettendo in moto – La prossima volta vai con Kiba o con Shikamaru…
Perfino con Sai, ma non con me!-
- Uffa Sasu- bastardo! Sei cattivo! - Piagnucolò il biondo girando la testa offeso.
Arrivarono sani e salvi a casa e il biondino non rivolse più la parola al bruno per tutto la serata.
Sasuke cominciava a preoccuparsi, non
era da Naruto riuscire
a stare più di dieci minuti in silenzio.
Che se la fosse presa?
Il moro sbuffando avanzo verso il salotto dove c’era Naruto impegnato a guardare la tv.
- Eih dobe, la cena è pronta… Dobe?-
Naruto in risposta girò la testa di lato.
Il moro sorrise:
- Non dirmi ora che te la sei presa! -
-No teme! –
sbuffò il biondo.
- Dobe dobe dobe – ghignò Sasuke – non sarai un asso dei motori, ma io mi so accontentare! E poi puoi sempre imparare! – Disse non tanto convinto
dell’ultima affermazione.
Il biondo sorrise raggiante e poi con
un sorrisetto malizioso si chinò verso
l’orecchio del suo teme e sussurrò:
- Non sarò un asso dei
motori, ma so fare benissimo altro, se vuoi te lo
mostro… –
Il moro ghignò:
- Non vedo l’ora! -
E ridendo trascinò un divertito Sasuke in camera da letto.
Ok… se ora volete tirarmi
la vostra scorta di pomodori
potete anche farlo, non vi fermerò! XD
è una vera è propria cavolata, ma mi ispirava scriverci su qualcosa. XD
Se volete lasciate pure un
commentino!
Ringrazio chi è arrivato
fin qui incolume! XD
Alla prossima… forse XD
1 Bacione fre.