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Autore: queenseptienna    19/04/2011    5 recensioni
Lord Michael Pritch fa un acquisto piuttosto azzardato. Un robot non è facile da mantenere, soprattutto quando manca totalmente di voglia di lavorare. Billie dovrebbe obbedire agli ordini del suo padrone, eppure, pur essendo un robot, è un ribelle della peggior specie. Nonostante il carattere "umano" di Billie e i suoi scontri con la governante di casa, Milord si affeziona ogni giorno di più a quel robottino dagli occhi verdi. Lo ama fino allo spasimo, ma gli esseri umani non sono stati creati per amare degli automatismi meccanici. Una favola romantica in salsa steampunk che va contro il razzismo sessuale, dove non importa essere maschio o femmina, uomo o robot. Infine una piccola visione del Creatore di tutte le cose, che non è poi così terribile come la gente crede che sia. Anzi, ha parecchio senso dell'umorismo.
Genere: Comico, Erotico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti.
Automatismo Meccanico è il secondo libro che ho scritto (acquistabile qui) e che distribuisco gratuitamente. A me non interessa che voi lo compriate, mi interessa che lo leggiate. Se poi vorrete lasciare a me e Livin Derevel un feedback positivo acquistando una copia, ci farete solo un immenso piacere.


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Titolo: Automatismo Meccanico
Autore: Barisone Daniela; Davoli Marika
ISBN: 9788897239062
Prezzo: 8,50 euro
Dati: 2011, brossura
Editore: I Love Books


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CAPITOLO 1 - Amorevoli braccia di ferro


-Lo uccido.-
-Non puoi ucciderlo, è un robot!-
-Non fa niente, è la stessa cosa!-
-Direi di no. Puoi minacciarlo di levargli le batterie… o di non oliargli le giunture-.
Questa “illuminante” conversazione si stava tenendo tra il conte Pritch e il conte Coole, in un café delizioso situato in Regent Street, a Londra. I due nobili stavano discutendo animatamente sul ragguardevole problema che Lord Pritch stava affrontando da un po’ di giorni a quella parte, una questione di una certa gravità che poteva portare conseguenze piuttosto gravi, se la cosa si fosse sparsa all’esterno delle mura della sua casa.
-Ti ripeto che semplicemente mi ignorerebbe. E’ troppo intelligente e questo mi preoccupa alquanto, troverebbe un modo per staccare la spina a me, quell’indecente!- borbottò Michael Pritch, storcendo la bocca del viso un po’ smunto. –Non ha funzionato nemmeno quando ho minacciato di venderlo o di riportarlo indietro dal costruttore! Mi ha risposto che il Sig. Moore mi avrebbe cacciato a fucilate.-
Lord Edward Coole si grattò il naso con la punta di una delle sue dita metalliche e nascose un sorriso divertito. –Almeno sei andato da Moore?-
-Naturalmente, mi offendi!- ribatté oltraggiato l’uomo biondo.
-E…?- il tono allusivo di Coole era tipico di colui che pregustava una sonora batosta.
-Niente.- Michael fissò la tazza di the con aria da funerale –E’ inorridito alla sola idea e mi ha messo alla porta grazie al suo robot personale. Rammento che mi abbia detto che piuttosto che riprendersi quel malefico automa indietro avrebbe rischiato la gogna e mi avrebbe rifilato una schioppettata su per il mio nobile deretano. Non c’è più rispetto, che diamine!-
-Eh, già già.- commentò l’altro, nascondendo il ghigno che si stava formando sulle sue labbra dietro alla propria tazza di fine porcellana –Davvero un fatto increscioso.-
-Ma ora come faccio! Già da quando il povero Burns è morto tutto è diventato un incredibile problema, ma da quando ho Billie in casa è decisamente peggio!- uno sbuffo melodrammatico sottolineò la difficile situazione. –Ebbene, non posso nemmeno ordinargli di prepararmi i vestiti! Ora, tu conosci bene le mie inclinazioni, ma comprenderai che è difficile sapere come comportarsi quando il tuo nuovo maggiordomo, un androide per di più, non ti vuole portare il cambio d’abiti perché secondo lui nudo sono meglio. E’ imbarazzante!-
A quel punto le labbra di Edward tremolavano quasi per lo sforzo profuso nel non scoppiare a ridere sguaiatamente in faccia all’amico.
E dire che l’automa Billie, considerata la sua corazza estetica, non era affatto male, anzi. Di aspetto delicato, non troppo alto, capelli neri e un paio di occhioni verdi che avrebbero fatto girare la testa persino ad uno di quei mutanti che vivevano nella Zona dei Bassifondi Fognari nei pressi del Tamigi, non certo noti per la delicatezza dei loro modi. Il problema nasceva nella sua personalità… di norma i costruttori che fornivano automi, garantivano al 100% all’acquirente la possibilità o meno di attivare la funzione del carattere, che in ogni caso era impostato in maniera amabile e non distruttiva per gli esseri umani che sarebbero gravitati intorno al robot. Invece no. Per qualche strana ragione, l’automa Billie pareva possedere una personalità così differente, da farlo sembrare quasi umano. Già di suo poteva quasi esserlo in tutto per tutto, visti i passi da gigante della tecnologia, ma a quel punto era troppo.
-Magari quando torni a casa, ti aspetta nel letto.- sghignazzò Coole senza trattenersi e il povero Michael si strinse la radice del naso un po’ sporgente.
-Sarebbe capacissimo di farlo. Ho una terribile voglia di svitargli i bulloni e metterlo a pezzi dentro una scatola.- borbottò il conte, traendo dall’interno della giacca il proprio portafoglio, depositando in un piattino la somma per pagare la consumazione. –E’ delirante.-
-Se fossi in te, mio buon amico.- fece Edward alzandosi e stiracchiandosi leggermente –Lo asseconderei, giusto per vedere dove è disposto ad arrivare. Potresti sempre minacciarlo di sabotargli i circuiti.-
-Non credo, non dorme mai e sembra rendersi sempre conto se in tasca ho meno un cacciavite.-
-Allora, mio caro, temo proprio che tu debba trovare una soluzione dove tu non vuoi andare, ovvero fra le sue amorevoli braccia di ferro.- Il conte Coole si calcò in testa la bombetta e diede una gentile pacca su una spalla dell’altro e se andò, uscendo dal locale.
Con un sospiro, Michael Pritch fece la medesima cosa, constatando fra sé che prima di rotolarsi nel letto con quel robot ninfomane, lo avrebbe sbullonato per bene e ficcato dentro una dannata cassetta da minuteria per riparare le ruote del carro!


continua...



   
 
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